Siderno (Borgo)
(Reggio Calabria)

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La città è composta dal borgo antico, posto in collina, denominato Siderno Superiore e dalla parte moderna, denominata Siderno Marina, sviluppatasi a ridosso della Costa dei Gelsomini. Siderno, al centro della Locride è il più grande e popoloso centro abitato presente sulla costa jonica, tra Reggio Calabria e Catanzaro.

La storiografia e l'archeologia ritengono Siderno un sito di "origine antica", ma non si hanno informazioni precise circa la sua origine anteriormente al 1220, quando il toponimo compare nei documenti d'età sveva. 

Il nome potrebbe derivare dalla famiglia Siderones o dal greco Sideros, che indicherebbe l'antico quartiere delle fonderie dell'antica Locri

Alcuni storici ritengono che fu una colonia greca risalente all'VIII-VI secolo a.C. Nel 1250 Siderno fu sotto il dominio dei conti Ruffo di Catanzaro, ai quali seguirono altri feudatari. Il paese subì numerosi danni in seguito al terremoto del 1783 che colpì quasi tutta la Calabria. Con la conseguente ricostruzione la zona costiera iniziò a popolarsi, diventando un importante polo commerciale, sbarco di merci provenienti dai maggiori porti italiani. Nel 1806 Siderno terminò il periodo feudale e, dopo essere stato una contea/frazione di Grotteria e solo nel 1811 divenne comune autonomo. Nel 1869 la sede del comune passò da Siderno Superiore a Siderno Marina.

Un resto scultoreo greco (raffigurante una testa) fu trovato in contrada Salvi. Un altro reperto, meno conosciuto e più generico, è una mozza colonna di granito liscio attribuibile al periodo imperiale romano, rinvenuta tra fine Settecento e primo Ottocento, (dopo il 1809 perché deposta presso la chiesa di Portosalvo, sorta in quell'anno), proveniente con molte probabilità dalle rovine di una villa romana prediale, detta Schiriminghi, ritrovata nell'attuale contrada Randazzo. Altre tombe e manufatti di epoca antica sono stati rinvenuti nei pressi della fiumara Novito, non lontano dalla cosiddetta Timpa Tenda.  

La marina di Sidèroni (antico nome del luogo) era costituita da diversi raggruppamenti, primo fra tutti il nucleo attorno alla Torre e alla cappella di Porto Salvo abitato da pescatori e marittimi, e l'altro composto da agricoltori e massari, denominato Circhetto. Altri villaggi erano sparsi in tutto il territorio (infatti, il territorio di Siderno è una costellazione di contrade). 

Nel territorio rurale di Siderno emergevano dal verde molte ville padronali, nelle quali soggiornavano il possidente e la famiglia nel periodo dei raccolti, da giugno alla vendemmia. Tra il Settecento e l'Ottocento lo «scarricaturi» (il pontile di scarico) di Siderno diventò uno degli scali marittimi più importanti del Meridione, richiamando molti commercianti e imprenditori dalle zone tirreniche calabresi, dalla Sicilia e dal Napoletano, che a Siderno decisero di impiantare varie attività. 

Siderno Marina

Il turismo rappresenta il punto di forza di Siderno, considerata la Perla della Riviera dei Gelsomini. Le favorevoli condizioni climatiche, la vasta spiaggia, il mare pulito e cristallino, stabilimenti balneari, alberghi, pensioni, campeggi, appartamenti, consentono di ospitare flussi turistici italiani e stranieri in qualsiasi periodo dell’anno. 

La spiaggia di Siderno si allunga fino alla scogliera di Isola di Capo Rizzuto. Il lungomare, ricco di vegetazione con aiuole e giardini, è dotato di servizi basilari di pronto soccorso, ristorazione e sicurezza ed è il fiore all’occhiello della Città. Tra le attrattive del luogo da vedere sicuramente il Monumento al marinaio, scolpito nel 1990 da Giuseppe Correale, che è uno dei simboli artistici che costellano Siderno. Il monumento, situato sul lungomare e realizzato in bronzo, è formato da una colonna con tre solidi sulle quali vi è raffigurata la vita del marinaio. Alla base del monumento è rappresentato il mare e il vortice che si allarga verso l'alto simboleggia i pericoli che il marinaio affronta ogni giorno durante il suo peregrinare. I tre gabbiani che incoronano l'albero maestro rappresentano i suoi compagni di viaggio, mentre sulla vela è inoltre raffigurata la luna. 

La Chiesa si trova al centro del paese e si affaccia sul Corso della Repubblica. L’edificio, di stile rinascimentale, ha tre navate con un ingresso frontale e due laterali. Il campanile è alto 33 metri ed ha quattro campane, che rappresentano le diverse anime dei sidernesi. Il campanone a nord rappresenta la fede del popolo, la campana ad est quella dei pescatori, la campana a sud quella dei commercianti e, infine, quella ad ovest, la fede della gente semplice ed umile che lavora nei campi. Nell'abside c'è una nicchia monumentale, dove si trova la statua lignea della Madonna di Portosalvo. Sotto la nicchia si trova il vecchio altare con sei bassorilievi, in cui furono suggellate le reliquie di S. Ilario e S. Prospero.

Visitare il borgo di Siderno Superiore

Protetto dalla cinta muraria risalente al Cinquecento, di cui oggi ci rimane solo un accenno, Siderno è una cittadina dall’origine incerta. Ci sono tracce che testimoniano la presenza greca tra il VIII e il VI secolo a.C., altre che ne testimoniano la presenza romana, ma di Siderno si ha notizia concreta solo dal 1220 in poi, data in cui compare per la prima volta negli scritti svevi. 

Tra i tanti reperti archeologici e storici rinvenuti nella cittadina di Siderno, a testimoniarne la presenza di tantissimi colonizzatori, ve n’è uno molto particolare: la parte superiore del paese ha una posizione a kastron bizantino; una città che nasce già fortificata quindi, e che ha funzionato da protezione dalle invasioni, susseguitesi nel corso dei secoli, per gli abitanti e i rappresentanti del potere. A dimostrazione di ciò sappiamo che durante il Medioevo fu anche rifugio per i profughi che sfuggivano alle invasioni saracene. 

Un borgo che ha fatto tesoro delle mescolanze e ha saputo valorizzare la sua posizione geografica e turistica, puntando anche alla sua divisione in due parti: Siderno Superiore, la parte più antica e il borgo medievale, e Siderno Marina, un’incantevole località marittima molto ambita.  

Moltissime attrattive storico culturali arricchiscono il borgo di Siderno e lo rendono unico nel suo genere. Una di queste è sicuramente la Chiesa Parrocchiale dedicata a Santa Maria di Portosalvo, che si trova nel centro di Siderno Marina e che ospita una bellissima statua lignea dedicata alla Madonna di Portosalvo nonché dipinti e decorazioni realizzati da Guido Faita, celebre pittore liturgico. 

Oltre a questa vi sono le Chiese di Santa Maria dell’Arco e quella di San Nicola di Bari, entrambe a Siderno Superiore. La prima è una chiesa che risale al 1500 e che fu dapprima dedicata a Santa caterina, cui prende il nome il rione del borgo dove si trova l’edificio. Una chiesa molto semplice nello stile ma di grande importanza per la cittadina, infatti fu più volte ricostruita a causa dei vari terremoti susseguitesi nella regione. All’interno possiamo ammirare la statua, scolpita in un unico tronco di legno, della Madonna della Pace del Correale. La seconda risale invece al XI secolo, quindi di epoca normanna e di culto bizantino, ma fu completamente ricostruita in stile rinascimentale nel XVII secolo, perdendo gran parte della sua storia. 

Altre ricostruzioni nei diversi stili furono poi realizzate anche qui dopo i terremoti del 1783 e 1908. Al suo interno è conservata la statua lignea di San Nicola di Bari, cui è dedicata, e il suo importantissimo tesoro composto da oro e argento. 

Il borgo antico di Siderno presenta edifici di antico splendore e una struttura urbanistica tipica di tutti i paesi dell'entroterra della Locride, con viuzze strette e piccoli balconi. Nei secoli XVII-XVIII a Siderno Superiore furono edificati palazzi padronali di grande interesse architettonico e Chiese che nelle loro linee di costruzione sopravvissute ai restauri, richiamano il barocco meridionale.  

Tra le varie architetture non religiose spicca l’antico Palazzo De Mojà, dimora spagnola con caratteristici balconcini in pietra; recentemente restaurato è sede di numerosi eventi cittadini. Oltre a questo ricordiamo numerosi palazzi dimora di antiche famiglie nobiliari: Palazzo Falletti del XVII secolo, Palazzo Calautti del Seicento e il Palazzo Correale-Santacroce con la sua particolare scultura dei tre volti umani.

Cinta muraria

Della cinta muraria del Cinquecento restano solo pochi resti. La cinta muraria fu innalzata da Vincenzo Carafa. Tra il XVII e il XIX secolo venne in parte demolita per esigenze urbanistiche mentre la torre fu completamente distrutta dal terremoto del 1908. In passato le porte della città erano tre: la porta di Salita Arco, la porta verso Passioti e Pozzilloni e la porta nel quartiere Ianora.  

Chiesa di Santa Maria di Portosalvo

La chiesa di Portosalvo si trova nel cuore di Siderno Marina e sorge vicino al luogo dove sorgeva l'antica chiesa. 

ChiesaSantaMariaPortosalvo2.jpg (81237 byte)Presenta una facciata ornata da lesene dotate di capitelli e coperta da un timpano. 

Il suo interno è suddiviso in tre navate; da notare la statua lignea di Maria SS. di Portosalvo, nell'abside centrale, oltre al pulpito e alla fonte battesimale in marmi policromi. La statua di Maria SS. di Portosalvo è un'opera di notevole pregio esecutivo, realizzata nel 1819 dallo scultore Francesco Verzella. 

Lateralmente alla navata di sinistra si trova una piccola cappella che custodisce diverse opere. L'edificio è adornato da diversi dipinti e varie decorazioni, opere del decoratore e pittore liturgico maestro Guido Faita da Montalto Uffugo. Sono presenti inoltre varie opere marmoree e bronzee, come la porta bronzea, realizzata nel 1987 dallo scultore calabrese Giuseppe Correale e la cena di Emmaus. 

Il portale bronzeo è composto da otto pannelli con iconografie raffiguranti scene della vita di Gesù e Maria; i primi quattro sono: l'Annunciazione dell'Angelo, la Natività, la Fuga in Egitto, la visita di Maria a Santa Elisabetta ed esprimono tutta la teologia mariana; seguono le Nozze di Cana, la Deposizione, la Pentecoste e l'Assunzione. Al fianco della chiesa sorge un campanile alto 33 metri.

Chiesa di Santa Maria dell'Arco (o di Santa Caterina)

La chiesa, che sorge nella parte moderna di Siderno, fu costruita nel 1536 ma fu danneggiata più volte dai terremoti e ricostruita alla fine dell'Ottocento. L'attuale chiesa fu aperta al culto nel 1934. 

Ha una struttura molto semplice, una facciata sobria e l'interno a tre navate. All'interno si trova la statua lignea della "Regina Pacis", opera dell'allora giovane scultore sidernese Correale, appena diciassettenne, che nel 1944 la scolpì da un unico tronco di legno. 

La statua si trova su una base intagliata con due angeli accanto che reggono la scritta "Regina Pacis Ora Pro Nobis". Degni di nota, anche il quadro raffigurante la Madonna dell'Arco (datato 1910), e la statua della Madonna di Lourdes (festeggiata il 2 giugno).  

Convento dei padri domenicani (Siderno Superiore)

Il convento risale alla prima metà del Seicento e fu fondato dal frate dell'ordine domenicano, Paolo Piromalli. In seguito fu danneggiato dal terremoto del 1783. Fu restaurato e riaperto nel 1798. Nel 1809 fu occupato dai francesi e tutti i beni contenuti al suo interno furono venduti all'asta. Il convento fu acquistato in seguito dalla famiglia Macrì per passare poi ai Campoliti, i quali lo usarono per abitazione privata. Oggi del convento restano solo pochi resti, tra i quali il chiostro. 

ChiesaCarmine.jpg (168134 byte)Chiesa della Madonna del Carmine (Siderno Marina)

La Chiesa fu fondata nel 1924 per riedificare la precedente, una baracca di legno distrutta da un incendio, successivamente divenuta oratorio delle Suore di Maria Immacolata. 

Il portale fu donato da Vittorio Emanuele III. La Chiesa è a pianta ovale, possiede la statua della Madonna del Carmine(scampata all'incendio), altre statue più recenti di San Nicola di Bari, il Sacro Cuore di GesùSan Giuseppe e Maria Immacolata.  

Chiesa del Carmine (Siderno Superiore)

Costruita come cappella privata della Famiglia Falletti intorno al XVII secolo, la Chiesa ha una forma ovale e uno stile tardo rinascimentale. 

Il portale è sormontato da un timpano spezzato e dallo stemma di famiglia. Da notare la statua bronzea della Madonna Immacolata.  

Chiesa del SS. Rosario (Siderno Superiore)

Edificio in stile barocco, un tempo annesso al convento di San Domenico. 

Dell'edificio restano oggi una campana del 1723 che raffigura la Madonna del Rosario, san Domenico e santa Caterina, le mura perimetrali esterne e alcune cappelle laterali, tra le quali quella dei Correale Santacroce che conserva il sepolcro in marmo bianco del 1651 con lo stemma della famiglia e quella della famiglia Mazziotta.

Chiesa di San Nicola di Bari - Arcipretura Protopapale (Siderno Superiore)

La Chiesa di San Nicola di Bari risale al periodo normanno (sec. XI). L'edificio è stato ricostruito nel sec. XVII con chiara ispirazione tardo-rinascimentale. Della struttura originaria conserva probabilmente la struttura a tre navate e i pilastri in pietra locale, che dividono l'edificio in tre navate. 

Nel 1742 la porta d'ingresso della Chiesa fu posta a oriente, mentre originariamente era situata secondo l'uso greco a occidente. Al centro, preceduto da una breve scalinata, si apre il portale litico di provenienza locale, ornato da colonnine con capitello ionico, rette da plinti che sorreggono un architrave con coronamento decorativo a timpano curvilineo. 

Si segnala la balaustra dell'altare maggiore, fantasiosa opera dell'artista partenopeo Vincenzo Trinchese (1775). In una piccola nicchia sul portale è collocata una statuetta marmorea quattrocentesca, leggermente aggettante, raffigurante San Nicola benedicente. 

Prezioso e degno di nota è il frontale del tabernacolo con rilievi figurativi a bassorilievo e la balaustra in marmi policromi della stessa struttura, a transenna barocca. 

Al suo interno sono conservate tantissime opere degne di nota come la statua lignea di San Nicola di Bari, la statua marmorea di Santa Caterina d'AlessandriaSan Francesco da PaolaSan GiuseppeSant'Antonio da PadovaMaria ImmacolataMadonna del RosarioMadonna della PuritàMadonna AddolorataGesù Risorto, e San Giovanni Evangelista. Oltre all'altare in stile barocco, custodisce alcune preziose tele di Scuola Napoletana del XVII secolo, tra le quali quella posta sull'altare maggiore raffigurante la Madonna con Gesù bambino tra San Nicola e San Giuseppe. 

Va ricordato il tesoro di S. Nicola, ricco di argenti e ori. Il portale della facciata è di semplici forme baroccheggianti. Il contesto della chiesa è il borgo di Siderno Superiore, dove di lato alla Chiesa si ammirano alcuni palazzi del Settecento ornati di portali e cornici di pietra, alcuni dei quali sottoposti a recente restauro. Prospiciente alla Chiesa Matrice, c'è l'omonima Piazza di S. Nicola con affaccio panoramico sulla costa.  

Chiesa di San Carlo Borromeo (Siderno Superiore)

La chiesa intitolata a San Carlo Borromeo si trova nel centro di Siderno Superiore, è gusto classico e motivi barocchi. La sua costruzione risale alla fine del XVI secolo. 

All'esterno vi è una facciata classica intervallata da elementi barocchi e un portale in tufo con un arco a sesto ribassato, finte colonne laterali e un timpano spezzato con all'interno la data 1854. 

L'interno, a una navata, presenta un altare tardo barocco in marmi policromi e alcune cappelle laterali, tra le quali quella dedicata al beato M. Ligorio. 

Attualmente l'edificio è chiuso al culto e in attesa di recupero.  

Palazzo De Mojà (Siderno Superiore)

La struttura risale al XVII secolo e si trova vicino alla piazza dedicata a San Nicola; fu la residenza di una famiglia nobiliare spagnola.

Il palazzo è caratterizzato da balconcini con cornici a tripla ghiera in pietra, finestre quadrate, un portale in pietra con arco a tutto sesto. 

Da qui si accede a un androne con volta a botte pavimentato a lastroni e ciottolato e a un atrio dal quale parte una scalinata. Il palazzo è stato da pochi anni recuperato dall'amministrazione comunale ed è sede di numerosi eventi culturali.  

Altri palazzi

Palazzo Falletti (Siderno Superiore) - Costruito alla fine del XVII secolo per opera della famiglia Falletti presenta tre livelli. Nella facciata principale vi è un portale in pietra con un arco a tutto sesto e bugne miste (portale dichiarato monumento nazionale). Lo stemma in marmo bianco della famiglia Falletti è situato al centro del portale. 

Accanto al portale vi sono quattro finestre e un balcone in ferro battuto. In una grata in ferro sono incise le iniziali di famiglia G.B.F.L. (Giovanni Battista Falletti Lamberti). All'interno vi è un androne coperto da volte a crociera da cui parte una scalinata in pietra.  

Palazzo Correale-Santacroce (Siderno Superiore) - Magnifico palazzo settecentesco su due livelli. 

Il palazzo presenta un portale con arco a tutto sesto nel quale vi è una particolare scultura rappresentante tre volti umani. 

All'interno da vedere l'atrio coperto da volta a crociera e la scalinata in pietra.

Palazzo Calautti (Siderno Superiore) - L'edificio risale al Seicento. Presenta un portale in pietra con arco a tutto sesto, una piccola finestra quadrata con inferriata e un balcone. 

Sul palazzo vi sono alcune iscrizioni latine che raccontano la sua storia.  

Palazzo Englen (Siderno Superiore) - Edificio nobiliare del XVIII secolo, nel Palazzo dormì Re Ferdinando IV di Borbone.  

Palazzo Audino (Siderno Superiore) - Un raffinato palazzo edificato nel XIX secolo. 

Presenta delle decorazioni molto eleganti sulle finestre e balconcini in ferro battuto.

Casa Amato (Siderno Superiore) - Edificio che risale nel suo nucleo originario alla fine del Cinquecento. Il suo aspetto attuale è frutto di importanti modifiche apportate agli inizi del Novecento.

Nota di interesse è la facciata posta a mezzogiorno che presenta un portico che si affaccia su un caratteristico giardino mediterraneo. Il cortile di casa Amato è punto di incontro culturale nelle manifestazioni estive.  

Casa Albanese - Qui si riunivano gli oppositori del regime fascista durante la seconda guerra mondiale. Edificata nel 1770 dalla famiglia Albanese, presenta una facciata decorata da finte lesene e un tetto terrazzato. 

È circondata da un grande giardino nel quale sorge una colonna greca.

Villa Albanese - Costruita nel 1920, la villa in stile Liberty è circondata da un ampio parco. Qui visse il senatore del Regno Giuseppe Albanese e soggiornarono membri della famiglia reale Savoia-Aosta.  

Villa Comunale - L'area si trova tra la Ferrovia Jonica e il centro del lungomare, a fianco dell'YMCA. 

All'interno della villa comunale sono presenti diversi alberi secolari con un piccolo laghetto, circondato da una ricca e variegata vegetazione.  

Piazze e vie principali

Piazza Risorgimento - In questa piazza esisteva una vecchia fontana, simile a quella di oggi, che è stata ricostruita, più grande e circondata ai quattro lati da altrettanti leoni.  

Piazza Vittorio Veneto - In questa piazza si trova il Monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale, scolpito nel 1924 da Michele Guerrisi. Raffigura un soldato che tiene un pugnale nella mano destra, mentre con la sinistra regge un angelo alato. Poggia su un piedistallo di marmo bianco, su cui si trova scolpito un elenco di nomi di caduti. 

In questa piazza si svolge ogni anno il Premio Letterario di Poesia dialettale intitolato al poeta Giomo Trichilo (1847 - 1933), organizzato dall'associazione culturale, denominata l'Eco di Siderno. 

A monte di Piazza Vittorio Veneto sorge il Palazzo Municipale, che nel 2000 è stato ampliato e ammodernato al suo interno.

Corso della Repubblica - Il corso della Repubblica è la via principale di Siderno Marina. Sul corso si affacciano molte attività commerciali, la chiesa di santa Maria di Portosalvo e Villa Albanese.  

Corso Garibaldi - Importante arteria, attraversa la cittadina ed è parallela al corso della Repubblica; anche su essa sono presenti diverse attività commerciali, scuole (elementare, media) e l'Università UniCusano, che ha una sua sede.  

Piazza Portosalvo - È una delle piazze principali, su cui si affaccia l'omonima Chiesa Matrice di Santa Maria di Portosalvo, patrona di Siderno.  

Lungomare delle Palme - Il lungomare intitolato a Cosimo Iannopollo, ex sindaco di Siderno, è uno dei luoghi più importanti e di maggior ritrovo di Siderno. Il lungo marciapiede è abbellito da aiuole e da una ringhiera in ferro battuto, a foglie. 

Nel periodo estivo molte sono le attività commerciali avviate, quali pizzerie, gelaterie e stabilimenti balneari, che sorgono sulla spiaggia a ridosso della ringhiera inframezzati da aree di spiaggia di libero accesso.  

Piazza San Nicola (Siderno Superiore) - In questa piazza si trova il busto in ricordo di Paolo Piromalli (Siderno, 1592 –Bisignano, 1667), un frate domenicano. Il frate Paolo Piromalli entrò come novizio nel convento di San Giorgio Morgeto. Egli fu scrittore, missionario in Africa nella vangelizzazione di alcune tribù e poi arcivescovo di Bisignano. Conobbe la prigionia, durante la quale scrisse un dizionario in lingua armena. Il busto presente in piazza San Nicola è anche questo opera dello scultore Giuseppe Correale. 

Frate Paolo Piromalli dal convento di S. Giorgio Morgeto si trasferì nel convento di Soriano Calabro e poi nel convento di San Domenico Maggiore di Napoli, dove conobbe frate Tommaso Campanella e ne fu discepolo. Frate Piromalli e frate Campanella, quest'ultimo filosofo e teologo originario di Stilo, fecero entrambi parte dell'Ordine dei Frati Domenicani. Frate Piromalli ritornò in Calabria e nel 1628, fondò il convento domenicano di Siderno Superiore (distrutto dal terremoto avvenuto nel 1783). 

La stima e l'amicizia intercorsa tra frate Paolo Piromalli e frate Tommaso Campanella fu molto stretta, tanto che Campanella al suo confratello, discepolo e conterraneo calabrese, affidò i 29 libri della Teologia.

Piazza Berlinguer (Donisi) - Questa piazza fu intitolata, nel 2018, al Segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer (1922–1984). 

Nello stesso anno, su proposta dell'associazione culturale Libra, fu intitolata anche una strada di Donisi a Pierre Ceresole (1879–1945), pacifista di origine svizzera, fondatore del Servizio Civile Internazionale e, precisamente il tratto stradale compreso tra l'incrocio di via Toronto e la Strada Statale 106 Jonica. Pierre Ceresole, negli anni 1950 (precisamente nel 1951), quando una violenta alluvione devastò l'intera Calabria, inviò numerosissimi volontari del Servizio Civile Internazionale, per studiare i possibili interventi da realizzare in loco. 

In particolare fece realizzare, importanti opere pubbliche e, tra queste, il Ponte (situato nei pressi del Torrente San Filippo, inaugurato nel novembre del 1952 e già in precedenza intitolato allo stesso Ceresole). La costruzione del Ponte ebbe, da subito, una valenza non solo economica (rappresentando l’unica forma di collegamento con il centro cittadino di Siderno) ma anche socio-culturale. Non fu comunque la sola opera realizzata a Donisi, in quanto sempre grazie a Ceresole, si ottenne anche la costruzione della scuola elementare, situata a circa cento metri dal ponte stesso.

Statue e monumenti commemorativi

       

Musa Calliope - La statua bronzea della Musa Calliope è situata sul lato Nord del lungomare. 

A Maggio 2022, l'amministrazione comunale di Siderno ha promosso l'iniziativa di realizzare sul lungomare Nord antistante la Statua di Calliope, una panchina di colore viola al fine di richiamare l'attenzione dei cittadini sui gravi disagi vissuti da chi soffre della Sindrome fibromialgica.  

Monumento a Michele Bello - In piazza Cavour, presente sul lato mare del Corso della Repubblica, in pieno centro, è possibile reperire un busto dedicato a Michele Bello, uno dei cinque martiri di Gerace e del Risorgimento; anche questa opera è stata scolpita da Giuseppe Correale. 

Sempre a Michele Bello è intitolata una via di Siderno e un Istituto Scolastico, oggi denominato Istituto Comprensivo Michele Bello-Gesumino Pedullà.

Monumento a Maria SS. di Portosalvo - Sorge accanto all'attuale chiesa dedicata alla Vergine, ovvero dove un tempo esisteva l'antica chiesa (datata 1671). Prima ancora che venisse edificata l'antica chiesa sorgeva una cappelletta sempre dedicata a Maria SS. di Portosalvo, eretta dai marinai, presso la vecchia torre.  

Monumento a San Francesco - Dedicato a San Francesco di Paola - compatrono di Siderno - è opera dello scultore sidernese Giuseppe Correale ed è situato alla rotonda, posta sul lato sud del lungomare.

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