Il parco
nazionale del Pendjari è
situato nel Benin nord-occidentale,
al confine con il parco
nazionale di Arly nel
vicino Burkina
Faso. Questo parco
nazionale, che deve al
nome al fiume
Pendjari, è noto per i
rappresentanti della sua fauna
ed è dimora delle ultime
popolazioni di grandi
mammiferi, come elefanti, leoni
del Senegal, ippopotami, bufali e
varie specie di antilopi,
dell'Africa occidentale. Il
parco è inoltre famoso per la
sua ricchissima avifauna.
Il parco
nazionale del Pendjari si
estende su 2755 km²
all'estremità
nord-occidentale del Benin. Fa
parte del complesso di parchi
transfrontaliero denominato
WAP (W-Arly-Pendjari),
una vasta area protetta al
confine tra Benin, Burkina
Faso e Niger.
Le colline e le falesie della
catena degli Atakora fanno
della regione nord-occidentale
una delle aree più
pittoresche del Benin. Esse
formano uno scenario al parco
nazionale del Pendjari, che,
nel suo isolamento, rimane una
delle aree più interessanti
dell'Africa occidentale.
Nel 2017 il
parco è stato inserito nella lista
dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO insieme
al Parco
nazionale di Arly del Burkina
Faso, come ampliamento
del sito del Parco
nazionale W del Niger.
Le falesie
rocciose della regione sono
ricoperte da boschetti sparsi
di Burkea africana, Detarium
microcarpum, Lannea
acida, Sterculia setigera e Combretum
ghasalense. Sui suoli profondi
di alcune delle sommità della
scarpata degli Atakora è
presente una maggiore varietà
di specie di piante, tra le
quali Isoberlinia doka e Afzelia
africana. Lungo il fiume
Pendjari si sviluppa una
lussureggiante foresta a
galleria. Nel parco sono
presenti zone di savana di
tipo sia sudanese che guineano
settentrionale, con distese
erbose dominate da Acacia
sieberiana e Mitragyna
inermis o Terminalia
macroptera. Ogni anno cadono
nella regione circa 1100 mm di
pioggia. Il parco è aperto in
ogni periodo dell'anno, ma nel
periodo che va da giugno a
novembre sull'area possono
cadere intense precipitazioni
e alcune zone del parco
possono diventare
inacessibili.
Nel parco
nazionale del Pendjari vivono
quasi tutte le specie tipiche
delle savane dell'Africa
occidentale. Uno dei grandi
mammiferi più rari ancora
presenti nel Pendjari è il ghepardo
dell'Africa nord-occidentale.
Tuttavia, oggi questo felino
è divenuto rarissimo perfino
all'interno del parco. Nel
2007 ne rimanevano forse
appena 3-13 esemplari,
compresi anche quelli che
popolano il vicino parco
nazionale W. La
popolazione di leoni del
Pendjari e del vicino parco
nazionale W è costituita da
circa 100 esemplari e forse si
tratta della più numerosa di
tutta l'Africa occidentale o
centrale. Quasi tutti i leoni
maschi della regione del
Pendjari sono caratterizzati
dal fatto di essere privi o
quasi di criniera. La
sopravvivenza di questa
popolazione di leoni risulta
essere di particolare
importanza dopo che uno studio
ha indicato l'unicità
genetica del leone
del Senegal (Panthera
leo senegalensis) rispetto ai
leoni dell'Africa meridionale
od orientale. In passato anche
il raro licaone
dell'Africa occidentale,
minacciato di estinzione, era
presente nel parco nazionale
di Pendjari, così come nel
vicino parco
nazionale di Arly nel Burkina
Faso, ma si ritiene che
sia ormai scomparso dalla
regione. Tuttavia, durante uno
studio effettuato nell'aprile
del 2000 venne confermata la
presenza di pochi esemplari
sopravvissuti. Tra gli altri
grandi carnivori presenti
figurano il leopardo
africano, la iena
maculata, lo sciacallo
striato e la civetta
africana.
Il Pendjari
ospita inoltre una popolazione
di elefanti relativamente
numerosa. Il loro numero è
rimasto stabile durante gli
ultimi decenni e conta oltre
800 unità (anni 2005-2010).
Se a questi esemplari sommiamo
anche quelli che vivono nei
vicini parchi nazionali W e
Arly (complesso WAP), l'intera
popolazione conterebbe oltre
3800 unità, vale a dire la più
numerosa concentrazione di
elefanti dell'intera Africa
occidentale. Il secondo ospite
più grande del parco è l'ippopotamo.
Nel parco vive
inoltre un buon numero di
esemplari di alcuni altri
erbivori quali il bufalo
del Sudan (circa 2700
capi nel 2000), l'alcelafo
occidentale (circa 1500
capi nel 2000), l'antilope
roana (circa 2000
nel 2000), il kob (circa
2600 capi nel 2000) e il
facocero. Alcune altre specie
di antilopi, come il korrigum,
il tragelafo
striato e la redunca,
sono relativamente rare. Tra i
bovidi più piccoli figurano
il cefalofo
dai fianchi rossi,
l'oribi e la silvicapra. I
primati sono rappresentati dal babbuino
verde, dall'eritrocebo e
dal cercopiteco
tantalo.
Il numero di cobi è
diminuito dai circa 3000 degli
anni settanta agli appena 120
del 2004.
Il parco è
famoso per il gran numero di
specie di uccelli che lo
popolano, circa 300 in tutto.
L'albanella
pallida e il grillaio (Falco
naumanni) vengono segnalati
occasionalmente e talvolta
sono stati segnalati anche
pochi esemplari isolati di avvoltoio
orecchiuto. Il gheppio
volpino (Falco
alopex) non è raro, mentre il nibbio
codaforbice
è un visitatore
relativamente comune durante
la stagione secca. Anche l'aquila
minore è stata
segnalata nel parco. Secondo
BirdLife «il Pendjari si
distingue per le sue grandi
specie appariscenti come l'anastomo
africano, la cicogna
di Abdim, la cicogna
sellata e,
stagionalmente, gli stormi di cicogna
bianca composti anche
da 60 esemplari. Vi si possono
trovare anche l'aquila
pescatrice africana e
il gufo
pescatore di Pel».
Tra le specie
più notevoli segnalate nel
parco vi sono la rondine
pennebianche, la cossifa
capobianco, la monachella
pettorosso, il codinero
familiare, il sassicolo
nero frontebianca, il sassicolo
di rupe imitatore, il codirossone,
l'eremomela
del Senegal, il garrulo
capinero, la pitilia
alirosse, l'astrilde
becco di corallo), la petronia
del bush e la vedova
paradisea del Togo.
È presente il pigliamosche
cincia grigia, oltre ad
alcune altre specie tipiche
del sottobosco. Il bulverde
golabianca è stato
segnalato a Tanguiéta e
il francolino
golabianca, una rara
specie residente, è stato
localizzato in una fattoria a
sud di Natitingou.
A sud del parco si trova una
vasta zona semi-protetta nota
in francese come La zone
cynegetique de la Pendjari,
dove è stato segnalato un
gran numero di altre specie.
Il parco
nazionale e l'habitat delle
specie di uccelli che lo
abitano sono protetti dal
governo del Benin.
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