L'isola
d'Anticosti è un'isola canadese del Golfo di San
Lorenzo, in Québec. Ha
una superficie di 7892,52 km² (poco più piccola della Corsica),
e per dimensioni è la 90ª isola più grande del mondo e la 20ª più
grande del Canada. L'isola è separata a Nord dalle coste del Labrador (la
regione della Côte-Nord) dallo Stretto Jacques Cartier, ed a
sud della Penisola Gaspé dallo Stretto Honguedo.
Misura
in lunghezza 217 km (135 miglia), e dai 16 km (10 miglia) ai
48 km (30 miglia) in larghezza. A livello di dimensioni supera la
provincia dell'Isola del Principe Edoardo, ma è scarsamente popolata,
solo 266 persone nel censimento del 2001, per la maggior parte
concentrati nel villaggio di Port-Menier sulla punta occidentale
dell'isola, per la maggior parte occupati come custodi dei numerosi fari
eretti dal governo canadese. La costa è rocciosa e pericolosa, e ha
solo due porti sicuri, Ellis Bay e Fox Bay. Il lago più grande
dell'isola è il Wickenden, che alimenta il fiume Jupiter.
Per
migliaia di anni, l'isola d'Anticosti è stata utilizzata come terreno
di caccia dei popoli indigeni che vivevano sulla terraferma. Gli Innu la
chiamavano Notiskuan, traducibile come "dove gli orsi sono
cacciati"; e per i Mi'kmaq era Natigostec, che significa
"prossima terra". L'esploratore francese Jacques Cartier navigò
lungo le sue sponde nell'estate del 1534. La chiamò Assomption e
ne fornì una delle prime descrizioni scritte.
Dai
primi del Seicento la Francia la fece entrare nel suo impero
coloniale. I suoi primi coloni arrivarono nel 1680, quando il re Luigi
XIV donò a Louis Jolliet l'isola. Pari a un quarto della
dimensione del Belgio, Anticosti divenne così l'isola privata più
grande del mondo. Louis Jolliet vi eresse un fortilizio e nella
primavera del 1681 vi si stabilì con la moglie, oltre a
quattro figli e sei servi. La sua fortezza fu catturata e occupata
durante l'inverno del 1690 dalle truppe del Massachusetts di
William Phips durante la loro ritirata dopo l'infruttuoso tentativo di
conquistare la città di Québec. La famiglia Jolliet mantenne la
proprietà fino al 1763 quando divenne parte dell'Impero
Britannico secondo i termini del Trattato di Parigi che
chiudeva la Guerra dei Sette Anni. Negli anni successivi l'isola
cambiò di proprietà più volte, e venne utilizzata per il suo legname.
Anticosti
nel 1895 venne venduta ad Henri Menier, che costruì l'intero
villaggio di Port-Menier, oltre a creare un'industria legata alla
conservazione del pesce e delle aragoste. Tentò di sviluppare le
risorse dell'isola, soprattutto quelle legate al legname e alla torba.
Molte delle case dell'epoca esistono ancor oggi. Menier introdusse un
allevamento di 220 cervi, che senza predatori naturali come il lupo,
prosperarono, arrivando ad oggi a superare le 100.000 unità, mentre si
contano circa 1.000 alci.
Henri
Menier morì nel 1913 e la proprietà passò al fratello
Gaston, che mantenne l'isola per un certo periodo, fino a cederla alla
Wayagamack Pulp e Paper Company nel 1926.
Nel 1974 il
governo del Québec ha acquistato l'isola. Con i suoi 24 fiumi e
torrenti, ora è un paradiso per paleontologi, osservatori ornitologici,
escursionisti, e un gran numero di pescatori e cacciatori, in
particolare provenienti dagli Stati Uniti.
Il 19
settembre 2023 i giacimenti fossiliferi presenti sull'isola sono stati
iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dalla
quarantacinquesima sessione del Comitato del patrimonio mondiale riunito
a Riad.
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