Il
parco nazionale di Olympic
si trova nello stato statunitense di Washington e, per la precisione,
nella penisola di Olympic. Il parco si divide in tre macroregioni: la
costa del Pacifico, le montagne Olympic e la foresta pluviale temperata.
All'inizio il Presidente Theodore Roosevelt nominò il parco Olympic
National Monument nel 1909 e, dopo che il Congresso ne votò lo stato di
parco nazionale, il Presidente Franklin D. Roosevelt firmò la relativa
legge nel 1938. Nel 1976 il parco nazionale di Olympic divenne riserva
della biosfera e, nel 1981, un patrimonio dell'umanità. Nel 1988 quasi
tutta la penisola divenne Olympic Wilderness, un ulteriore protezione
per la regione.
La
striscia costiera di Olympic è un tappeto, spesso una lingua di
spiaggia sabbiosa coperta di nebbia. È lunga 105 chilometri (di cui
pochi sono selvaggi), interrotti solo in concomitanza delle foci dei due
principali fiumi, ognuno con la propria civiltà di nativi americani.
Gli Hoh abitavano nei pressi del fiume Hoh, mentre i Quileute vivevano
nella città di La Push, alla foce del fiume Quileute. Gli Hoh sono in
realtà una branca dei Quileute. I tratti di costa incontaminata
raggiungono i 15-30 chilometri.
Mentre
alcune spiagge sono sabbiose, altre sono ricoperte da rocce e grandi
massi. Cespugli, fitta vegetazione, terreno scivoloso e maree
contribuiscono a rallentare il passo anche agli escursionisti più
esperti. Di norma il tempo di percorrenza va raddoppiato. Può essere
interessante notare che le coste sono facilmente accessibili (a
differenza dell'entroterra), e si trovano poche persone a più di un
giorno di viaggio dalla costa.
Il
tratto più popolare di costa è l'Ozette Loop, lungo circa 13
chilometri. Il parco deve rispettare un rigoroso processo di
registrazione e prenotazione al fine di tenere sotto controllo il numero
di visitatori. Dal sentiero di Lake Ozette, si snoda un percorso di
cinque chilometri lungo la costa attraverso una macchia paludosa di Tuia
maggiore. Una volta raggiunta la costa, cinque chilometri di cammino
attraversano l'antico luogo abitato dagli aborigeni, con alcuni sentieri
da seguire in caso di alta marea. Non si incontrano nativi americani,
una branca dei Makah di Neah Bay, locati poco a nord). Il terzo sentiero
di cinque chilometri è inaccessibile per la maggior parte delle
persone. È la difficoltà dei sentieri che rende Ozette così popolare.
Esistono
gruppi di alberi che seguono la linea della sabbia, il che porta ad
alcuni pezzi di alberi caduti che sporcano la spiaggia. Il leggendario
fiume Hoh, nel lato meridionale della costa, è sostanzialmente
selvaggio e scarica un considerevole ammontare di pezzi di legno eroso
ed altri detriti, che tendono a muoversi verso nord, arricchendo la
spiaggia.

La
pulizia dei resti della mareggiata (ceppi, cime morte degli alberi,
pezzi di radici) da fiumi e spiagge sono uno dei compiti principali di
addomesticamento dell'America settentrionale: i depositi di detriti
formano una presenza ingombrante, sia biologicamente sia esteticamente,
ed alcune foto recenti sono sbalorditive. I detriti spesso arrivano da
grandi distanze, in passato il Columbia River contribuì in modo deciso
alla formazione della costa del Pacifico.
La
piccola porzione costiera di Olympic non è connessa con la parte
principale del parco. Il presidente Franklin D. Roosevelt tentò di
unirle attraverso una striscia continua di parco, ma le forze politiche
decisero altrimenti.
Al
centro del parco nazionale di Olympic si ergono le montagne Olympic i
cui pendii sono ricoperti da enormi, antichi ghiacciai. Queste montagne
si sono innalzate grazie alla subduzione della placca di Juan De Fuca.
La composizione geologica è un curioso miscuglio di rocce basaltiche e
sedimentarie. La metà occidentale è dominata dal Monte Olympus che
raggiunge i 2.428 metri. Il monte Olympus riceve molta neve, e quindi
possiede il più esteso ghiacciaio di qualsiasi vetta non vulcanica
degli stati confinanti con le North Cascades. Ci sono molti ghiacciai,
il più grande dei quali è il ghiacciaio Hoh, circa cinque chilometri
di lunghezza. Guardando verso est le montagne sono più asciutte a causa
della protezione dalle piogge che viene offerta dalle montagne
occidentali. Vi sono anche numerosi picchi e creste rocciose. Il punto
più alto della catena montuosa orientale è il Monte Deception con i
suoi 2.375 metri.

Il
lato occidentale del parco è occupato da una foresta pluviale
temperata, di cui fanno parte l'Hoh Rain Forest e la Quinault Rain
Forest, l'area più umida degli Stati Uniti continentali (l'isola di
Kauai nello stato delle Hawaii è più piovoso). Essendo una foresta
temperata, invece che tropicale come la foresta amazzonica in America
meridionale, è dominata da felci, ma contiene anche fitte foreste
formate da pecci e abeti, ed il muschio che li ricopre scende dai rami
formando appendici verdi ed umide.
Dal
momento che il parco si trova su di una penisola, con un gruppo montuoso
che lo divide dalle terre a sud, ha sviluppato una serie unica di piante
ed animali (come la marmotta olimpica) che non possono essere trovate in
nessun altro luogo. La costa meridionale della penisola Olympic
rappresenta anche la regione non glaciale più a nord della costa
pacifica, con il risultato che, dal momento che la distanza che
intercorreva tra le vette e la costa durante l'ultimo massimo glaciale
era doppia di quella attuale, servì anche da rifugio da cui le piante
colonizzarono le regioni glaciali a nord.
Fornisce
anche l'habitat per molte specie (come il cervo di Roosevelt) tipiche
solo della costa pacifica nord-occidentale. A causa della sua importanza
gli scienziati l'hanno dichiarato Riserva biologica, e studiano le
specie presenti per meglio capire come piante ed animali evolvono.

Prima
delle influenze dei coloni europei la popolazione umana di Olympic era
formata da nativi americani il cui uso della penisola consisteva
principalmente nella pesca e nella caccia. Recenti revisioni e studi
approfonditi sul campo (principalmente sulle vicine montagne) hanno
portato alla luce nuovi riti tribali. Buona parte delle civiltà
indigene furono più meno colpite dalle malattie europee (spesso
decimati) e da altri fattori, prima che i coloni arrivassero nella
regione, per cui quello che gli europei videro era solo una parte della
cultura che popolava queste terre. Buona parte dei siti sono stati
localizzati sulle montagne Olympic, su cui sono stati rinvenuti anche
numerosi artefatti.
Quando
i coloni iniziarono ad arrivare l'industria estrattiva del nord-ovest
del pacifico era in crescita, particolarmente per quanto riguarda la
raccolta di legname, che prese piede nel tardo '800 e nei primi anni del
'900. Le manifestazioni pubbliche contro il disboscamento iniziarono
negli anni venti, quando le persone iniziarono a notare le colline
spoglie. In questo periodo ci fu un'esplosione dell'interesse comune per
l'ambiente; grazie alla crescente industria automobilistica le persone
iniziarono a visitare posti che, fino a poco tempo prima, erano
inaccessibili come la penisola Olympic.
Il
primo impegno formale per trasformare la penisola in un nuovo parco
nazionale ci fu dopo una spedizione di personaggi famosi quali Joseph
O'Neil e Judge James Wickersham, negli anni ottanta. Queste persone si
incontrarono ad Olympic durante le esplorazioni, ed unirono i loro
sforzi politici al fine di proteggere in qualche modo la zona. Dopo gli
inutili sforzi fatti dalla legislazione statale di Washington nei primi
anni del 1900, il Presidente Theodore Roosevelt istituì il Mount
Olympus National Monument nel 1909, con lo scopo primario di proteggere
i terreni subalpini e le migrazioni estive dei cervi di Roosevelt
originari di Olympic.
Il
desiderio pubblico di preservare la zona crebbe fino a che il presidente
Franklin D. Roosevelt lo dichiarò parco nazionale nel 1938. Anche dopo
essere diventato un parco nazionale il disboscamento illegale proseguì,
e le battaglie politiche sono proseguite fino ai nostri giorni, nel
tentativo di difendere gli alberi racchiusi nei suoi confini. Il
disboscamento adesso continua nella penisola, ma comunque fuori dal
parco.

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