Tian
Shan Uno dei più
importanti sistemi montuosi dell’Asia centrale,
che si stende per circa 3100 km e funge da confine
naturale tra il Kirghizistan e la Cina (Xinjiang
Uygur), ricoprendo una superficie di oltre un
milione di km2. Vi si possono distinguere quattro
sistemi minori coassiali longitudinali: la catena
del Borohoro, che delimita a sud-ovest la pianura
zungarica e prosegue a est nel Bogda Shan, nei
Monti Barkul e Karlik, nel deserto di Gobi; le
catene dei Monti Temurlik e Iskilite; la catena
Kjungej-Ala-Too, che limita a sud il bacino
dell’Issyk Kul´ e continua a est con il nome di
Saarmin; la catena di Kaksaal-Too, la più
imponente di tutte, che continua a est con i Monti
Khalik e Bugur, e, al di là del Lago Bosten, con
i Monti Kuruk; di essa fa parte il massiccio più
elevato, il Hantengri Feng, con vette intorno ai
7000 m.
Il
sistema si presenta come uno dei più alti della
Terra. Mancano vulcani attivi, ma sono frequenti
le solfatare. A cause tettoniche sono da
ascriversi i numerosi terremoti, di cui alcuni
(1887, 1902, 1911) molto violenti. In generale
l'altezza delle catene aumenta da nord verso sud.
I Monti Temurlik e Ishkilik toccano i 4500 m. di
altezza; la catena Terskej-Ala si innalza a
5000-5200 m.; a 5000-5500 giunge il Kok Šal Tau;
si toccano i 6300 metri nel Picco Nikolaj
Michajlovič possente nodo oro-idrografico, e
si raggiungono i 7200 nel Khan Teugri, la cima più
alta del sistema, piramide ardita che sovrasta un
mondo di guglie, di picchi e di ghiacciai. Nel
T'ien shan orientale la catena più alta è il
Bogdo-Ola (6400-6500 m.) dominante con i suoi
picchi gelati la capitale del Sin-kiang.
La
ragguardevole altezza del sistema favorisce la
grande estensione dei ghiacciai e delle nevi
permanenti, maggiormente diffuse nel T'ien shan
centrale soprattutto intorno al nodo Nikolaj
Michailovič dove abbiamo una raggiera
d'imponenti ghiacciai, alcuni dei quali lunghi
oltre 50 km., chiusi in letti larghi dai 1500 ai
4000 m., tra pareti strapiombanti, con pendenza
non accentuata. Soltanto il Karakorum presenta
estensioni glaciali più notevoli.
Ma
ghiacciai minori sono disseminati in gran numero
per tutte le catene, tanto nella sezione
occidentale quanto in quella orientale. In
generale essi terminano fra i 3200 e i 3600 m. di
altezza, ma discendono fino a 2750 sul versante
sud della catena meridionale. Le tracce della
glaciazione quaternaria sono imponenti: quattro o
cinque periodi interglaciali sono stati osservati.
Una
delle caratteristiche fondamentali che
testimoniano la grandiosità dell'orogenesi del
T'ien shan è la profondità delle valli
longitudinali, vere fosse tettoniche, il cui fondo
si trova in media dai 2500 ai 3000 m. al disotto
della linea di cresta. Esse testimoniano anche la
grande azione erosiva delle acque, favorita dalla
morfologia e dal clima, che si presenta
particolarmente piovoso, dando origine a una fitta
rete idrografica, che interessa in modo speciale
la sezione centrale del sistema.
I
corsi d'acqua corrono generalmente in valli
longitudinali ma poi, piegando a gomito, incidono
in gole profonde le catene montuose, sboccando in
pianura. I tronchi superiori delle loro vallate si
possono peraltro facilmente raccordare in solchi
longitudinali fondamentali, di cui uno è offerto
dall'Ili con il suo affluente Kunges, e dai
tronchi montani dei fiumi Manass e Loklon.
La
presenza di queste arterie fluviali è molto
importante perché ha determinato allo sbocco
delle vallate in pianura l'ubicazione di numerosi
centri abitati e di oasi frequentate. Nella
sezione orientale, per l'inaridirsi progressivo
del clima, la rete idrografica si fa meno copiosa
e le condizioni di vita più difficili: hanno qui
particolare importanza alcune zone pianeggianti,
quali la regione di Turfan e di Qomul.
Quest'ultima è più favorevole all'uomo che non
quella di Barkul al piede settentrionale
dell'omonima catena, perché abbondantemente
dotata di falde freatiche e di sorgenti: l'oasi
principale misura 11 km. per 8 ed è sede di un
principato indigeno.
Tutta
la zona è cosparsa di oasi; ingegnosi metodi
d'irrigazione hanno permesso di raddoppiare la
zona coltivata; il centro principale è Turfan,
cittadina moderna con 5000 ab. (24 m. s. m.).
Il
T'ien shan appartiene alla zona biologica
dell'Asia centrale. Nelle catene interne, lungo le
pendici sono numerosissimi gli alberi da frutta,
come i peschi, gli albicocchi, i meli, i peri; la
betulla appare verso i 1400 metri, gli abeti si
estendono in fitte foreste dai 1950 ai 3000 m.; il
salice sale fino ai 3650 m. in mezzo agli alti
pascoli. Sul versante del Turkestan i boschi di
conifere intorno ai 2400 m. lasciano il posto, nei
luoghi riparati dal sole, alla vegetazione erbacea
e a grandi boschi di pioppi. Sulle pendici dei
monti Barkul e Karlik appare il larice,
sconosciuto nel rimanente del sistema.

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