Il
Tien
Shan è un grande sistema
montuoso dell'Asia
centrale. Il suo nome in cinese significa
«Montagne Celesti». Esteso per circa 2500 km
da ovest/sud-ovest a est/nord-est, costituisce
prevalentemente il confine tra Cina e Kirghizistan e
taglia in due l'antico territorio del Turkestan.
È largo circa 500 km in alcuni punti delle
sue estremità orientale e occidentale, ma solo
circa 350 km nella sua parte centrale.
Il
Tien Shan confina a nord con il bacino
di Junggar (o Zungaria) della Cina
nord-occidentale e con le pianure del Kazakistan
meridionale e a sud-est con il bacino del Tarim (o
Talimu). A sud-ovest i monti Hisor (o
Gissar) e Alay del
Tagikistan si ricollegano ad alcuni punti del Tien
Shan, facendo delle valli dell'Alay, del
Surkhandarya e dello Hisor i confini del sistema,
assieme al Pamir a
sud. Il Tien Shan comprende anche i monti Shū-Ile
e i monti
Qarataū, che si spingono verso
nord-ovest nelle pianure del Kazakistan orientale.
Entro questi confini l'area totale occupata dal
Tien Shan è di circa 1.000.000 di kmq.
Le
vette più alte del Tien Shan sono un gruppo
centrale di montagne formanti un nodo, dal quale
varie creste montuose si estendono lungo i confini
tra Cina, Kirghizistan e Kazakistan; queste vette
sono il Picco
della Vittoria(in kirghiso Jengish
Chokusu; in russo Pik Pobedy), che con i suoi
7439 m è la cima più alta della catena, e il Picco
Khan Tängiri (in kirghiso Kan-Too
Chokusu), che raggiunge i 6995 m ed è la vetta più
alta del Kazakistan.
ùIl
rilievo è caratterizzato da una combinazione di
catene montuose e da una serie di valli e bacini
intermedi che si allungano generalmente da est a
ovest. La depressione più profonda nel Tien Shan
orientale è la depressione
di Turfan (o Turpan), regione in cui
si trova il punto più basso dell'Asia centrale -
154 m sotto il livello del mare. Quindi, le
differenze di altitudine sul Tien Shan sono
estreme, superando i 7 km. L'estensione
orientale della depressione di Turfan è il bacino
di Hami (o
Qomul); entrambi i bacini sono cinti a nord dai
monti Bogda, che raggiungono i 5445 m di
altitudine, e dall'estremità orientale del Tien
Shan, i monti Karlik, che raggiungono
un'altitudine massima di 4925 m.
Le
montagne sono di tipo alpino, con pendici
impervie; lungo le loro creste si estendono
ghiacciai. I bacini sono cinti a sud dai monti
Qoltag, poco elevati. A ovest della
depressione di Turfan vi è uno dei più grandi
nodi orografici del Tien Shan orientale: i monti
Eren Habirga, che raggiungono i 5550 m. Tale
catena presenta un considerevole sviluppo
glaciale, nonché numerose forme del rilievo
indicanti che l'area fu il sito di un'antica
glaciazione.
A
ovest degli 84° di longitudine est, la catena
orientale del Tien Shan si biforca, suddividendosi
in una catena sud-occidentale e una
nord-occidentale, e racchiude la vasta depressione
della valle dell'Ili (in
kazako Ile; in cinese Yili) in
Kazakistan, che gradualmente si allarga e
diminuisce di quota procedendo verso ovest. Essa
è cinta a nord dai monti Borohoro, che ospitano
ghiacciai nella parte orientale e sono
caratterizzati da creste dalle pendici ripide.
Anche questa catena si abbassa gradualmente
procedendo verso ovest, dove a una quota di 2073 m
si trova il grande lago Sayram, privo di emissari.
La depressione dell'Ili è limitata a sud dalle più
alte montagne del Tien Shan centrale - i monti
Halik, che culminano a 6811 m, e gli isolati monti
Ketpen (o Ketmen), che si innalzano fino a 3474 m
nella parte centrale della depressione.
L'estremità
settentrionale del settore kazako del Tien Shan
forma i monti
Zhonggar Alataū (o Džungarski
Alataū) (4464 m), soggetti a considerevole
azione glaciale. A sud i monti Ile Alataū (o
Trans-Ili Alataū) si innalzano
improvvisamente sulla depressione dell'Ili fino a
un'altezza di 4973 m. La transizione successiva
delle zone climatiche, determinata
dall'altitudine, dalle steppe aride e asciutte
delle quote inferiori alle zone glaciali delle
cime, è ben evidente sulle pendici settentrionali
di questa catena. Anche i monti Kyrgyz
Ala (o Qyrghyz Ala) e Talas
Alataū, che si innalzano al di sopra
dei 4000 m e sono situati più a ovest,
appartengono alla catena esterna del Tien Shan
settentrionale. Vi è una grande differenza
altitudinale tra queste creste montuose esterne e
le pianure sottostanti. I torrenti, di
conseguenza, scendono lungo i fianchi delle
montagne attraverso profonde gole e, raggiunte le
pianure, formano vasti conoidi alluvionali di limo
e fango. Sul terreno fertile formato da questo
processo sono situate molte oasi e centri abitati,
comprese le città di Almaty in Kazakistan e
Bishkek in Kirghizistan. I monti
Küngöy Ala (o Küngey Alataū) e Teskey
Ala (o Terskey-Alataū)
appartengono anch'essi al Tien Shan
settentrionale. I Teskey Ala culminano a circa
5300 m e cingono il vasto bacino del lago
Ysyk (o Ysyk-köl), al centro del
quale è situato il lago omonimo.
Il
settore occidentale del bacino del fiume Ak-Say
(Toxkan in Cina) e gran parte del bacino del fiume
Naryn sono situati entro il bacino
interno del Tien Shan. Questa regione è
caratterizzata dall'alternanza di catene montuose
relativamente brevi e vallate, entrambe estese da
est a ovest. L'altitudine media di queste montagne
varia da circa 3000 a 4600 m, mentre quella delle
depressioni che le separano varia da 1800 a 3200
m. Le più importanti tra queste catene montuose
sono i monti Borkoldoy, Dzhetym, At-Bashy e
Kakshaal (o Kokshaal-Tau), con il Picco Dankova
che culmina a 5982 m.
L'altitudine
delle montagne cresce sui monti Sary-Jaz (o
Saryzhaz) nel Tien Shan centrale, situati a est
dei monti Ak-Shyyrak (o Akshiyrak). Qui le
distinte catene convergono gradualmente, formando
l'elevato nodo orografico già menzionato, che
comprende il Picco Khan Tängiri e il Picco della
Vittoria.
Diversamente
da gran parte delle catene del Tien Shan, che
corrono approssimativamente lungo un asse
est-ovest, i monti
Fergana Kyrka, che separano la regione
interna dal Tien Shan occidentale e meridionale,
si allungano da sud-est a nord-ovest. Essi
culminano a 4940 m. Le pendici sud-occidentali
mostrano tutta una varietà di zone climatiche nel
corso della loro discesa graduale.
Le
catene del Tien Shan occidentale si estendono a
nord della valle
di Fergana. In questa regione alcune catene
brevi, ma elevate e scoscese, che corrono lungo un
asse sud-ovest/nord-est incontrano i fianchi
meridionali di catene che si allungano verso ovest
e nord-ovest. Le cime più elevate si trovano sui monti
Chatkal (4503 m), e l'altitudine
prevalente varia tra i 2300 e i 3200 m.
Le
catene del Tien Shan meridionale (comprendenti,
tra le altre, i monti
Turkistan, Zeravshan e
Alay) cingono a sud la valle di Fergana e si
estendono prevalentemente da est a ovest.
Culminano a 5621 m, con varie vette che superano i
4600 m. A sud il Tien Shan incontra il Pamir.
Una serie di colline pedemontane si sviluppano
lungo le pendici settentrionali di queste catene,
e nelle pianure sottostanti sorgono oasi.
Le
montagne del Tien Shan sono costituite
principalmente da rocce cristalline e sedimentarie
dell'era
paleozoica (circa 540-250 milioni di
anni fa). I bacini che si estendono tra le
montagne sono ricoperti da sedimenti più giovani
formatisi in breve tempo dall'azione erosiva dei
fiumi della regione. Affioramenti di rocce
granitiche si trovano in gran parte dei settori
settentrionale e orientale del Tien Shan.
Il
corrugamento dei settori settentrionale e
orientale della regione avvenne durante
l'orogenesi del Paleozoico inferiore; a
quell'epoca essi si sollevarono dal mare che un
tempo ricopriva la regione, e la loro copertura
sedimentaria originale è stata quasi
completamente cancellata dall'erosione. I settori
meridionale e occidentale del Tien Shan, tuttavia,
consistono principalmente da rocce sedimentarie
metamorfosate (dalla struttura trasformata dal
calore e dalla pressione) e, in minor quantità,
da rocce intrusive e vulcaniche. Queste regioni
sperimentarono un corrugamento durante il
Paleozoico superiore.
Un
nuovo stadio di sviluppo, protrattosi fino a oggi,
ebbe inizio circa 25 milioni di anni fa. Esso è
stato caratterizzato da improvvisi movimenti della
crosta terrestre. Frammenti sciolti di roccia sono
scivolati nelle vallate, formando accumuli; quelli
nella valle di Fergana sono spessi quasi 8 km.
In molte vallate si formarono laghi poco profondi,
successivamente evaporati, che hanno lasciato al
loro posto depositi salini.
Successivamente,
i ghiacciai produssero sulle montagne morene
costituite da sedimenti di massi, mentre ghiaia
(sedimenti erosi dalle acque) e loess (sedimenti
depositati dal vento) si accumularono nelle
vallate. Nell'area avvengono movimenti di faglia,
generalmente lungo i confini tra le creste montane
e le valli. Movimenti orizzontali su vasta scala
sono avvenuti lungo la grande faglia
Talas-Fergana, che attraversa quasi l'intero
sistema del Tien Shan lungo le pendici
nord-orientali dei monti Fergana Kyrka e la loro
estensione nord-occidentale. I movimenti più
profondi sono associati ai catastrofici terremoti avvenuti
a Verny (1887), a Kashgar (o Kashi; 1902), sulle
catene del Tien Shan settentrionale (1911), e a
Chatkal (1946) e Khait (1948).
La
superficie totale occupata dai ghiacciai del
Tien Shan è di circa 10.100 km²,
approssimativamente per i quattro quinti in
Kirghizistan e Kazakistan. Le maggiori aree
occupate dai ghiacciai sono quelle attorno al Khan
Tängiri e al Picco della Vittoria e i monti Eren
Habirg. Molti ghiacciai si trovano inoltre sui
monti Kakshaal, Ak-Shyyrak, Ile Alataū e sul
Tien Shan meridionale. Il ghiacciaio più grande
del Tien Shan è il ghiacciaio Engil'chek (o
Inylchek), lungo circa 60 km; scende lungo le
pendici occidentali del massiccio del Khan Tängiri
e si suddivide in numerose ramificazioni. Tra gli
altri grandi ghiacciai di quest'area ricordiamo il
North Engil'chek (39 km) e quello situato in
prossimità del passo Muzat (34 km). La
lunghezza dei maggiori ghiacciai del Tien Shan,
tuttavia, è di 10–19 km; più comuni sono
i ghiacciai che occupano il fondo di vallate
relativamente piccole, lunghi 2,4–5 km.
I
ghiacciai vengono generalmente alimentati dalle
nevi che cadono sui ghiacciai stessi o dalle
valanghe provenienti dalle pendici circostanti.
L'azione dei ghiacciai del Tien Shan è
apparentemente in decrescita; la maggior parte dei
ghiacciai stanno infatti recedendo o rimangono
immobili. A partire dalla metà del XX secolo,
tuttavia, i grandi ghiacciai della parte centrale
del Tien Shan hanno effettuato avanzate a breve
termine. I ghiacciai del Tien Shan alimentano
molti grandi fiumi, tra cui il Naryn, il
Sarydzhaz, l'Ili, l'Aksu e lo Zeravshan.
L'intervento
umano alle altitudini inferiori ha modificato
irreparabilmente l'intera rete idrografica del
Tien Shan. Vasti sistemi di irrigazione nelle
vallate pedemontane hanno ridotto notevolmente
l'apporto delle acque dirette verso il mare d'Aral
e il bacino del Tarim. Il prelievo di acque per
impiego sia agricolo che urbano è particolarmente
caratteristico dei fiumi Ili e Kaidu nel Tien Shan
orientale. La portata attuale di questi fiumi è
divenuta trascurabile. Perfino il livello del lago
Ysyk, che ha acque salate, è diminuito in seguito
a deviazioni periferiche. Centrali idroelettriche
sono state costruite in un gran numero di gole; la
diga di Toktogul sul fiume Naryn è la più
grande. Inoltre, piccoli impianti sfruttano
l'energia dei fiumi occidentali, quali il Kaxgar
(o Kashgar), l'Ak-Say e l'Aksu, in piena per il
disgelo estivo.
La
posizione del Tien Shan al centro dell'Eurasia
governa il suo clima spiccatamente continentale,
caratterizzato da grandi escursioni termiche tra
estate e inverno. La caratteristica aridità della
regione si manifesta nei deserti e nelle regioni
aride circostanti. L'area assorbe molto calore
solare, e ogni anno vi sono circa 2500 ore di
Sole. Il clima si fa progressivamente più rigido
e più umido man mano che aumenta l'altitudine
delle montagne. Le zone di permafrost (suolo con
temperature perennemente al di sotto degli 0 °C
per due o più anni) sono molto frequenti al di
sopra dei 2750 m. Le masse d'aria prevalenti
vengono trasportate sul Tien Shan da venti
occidentali carichi di umidità provenienti
dall'oceano Atlantico. Gran parte delle
precipitazioni cade sulle pendici sopravvento
occidentali e nord-occidentali tra i 2300 e i 2750
m; esse variano da un minimo di 710–790 mm
annui a un massimo di 1500–2000 mm annui.
A
est e nelle regioni interne del Tien Shan, il
totale delle precipitazioni scende a 200–400 mm,
e in alcune località addirittura a meno di 100 mm.
Sul Tien Shan meridionale la maggior parte delle
precipitazioni cade in marzo e aprile, e l'estate
è asciutta. Sul Tien Shan occidentale e
settentrionale, la maggior parte delle piogge
cadono nel periodo caldo dell'anno, con un massimo
in aprile o maggio. Gran parte delle piogge nelle
regioni interne e orientali del Tien Shan cadono
durante i mesi estivi. Molte valli di montagna
vengono utilizzate come pascoli invernali a causa
della scarsa quantità di neve che cade durante
l'inverno.
Nel
Tien Shan le temperature variano molto,
soprattutto in base all'altitudine. L'estate è
calda nelle colline pedemontane: le temperature
medie in luglio possono raggiungere i 27 °C
nella valle
di Fergana, i 23 °C nella depressione
della valle dell'Ili, e addirittura i 34 °C
a est, nella depressione di Turfan, dove il clima
è ancora più continentale. La temperatura in
luglio a una quota di circa 3200 m nel Tien Shan
interno scende fino a 5 °C, e possono
esserci gelate in ogni periodo dell'estate. La
temperatura media di gennaio nella valle di
Fergana è di -4 °C, nella depressione
dell'Ili di -10 °C e nelle regioni alpine
del Tien Shan interno può scendere fino a -23 °C;
in alcuni luoghi (in particolare nella valle
dell'Ak-Say) sono state registrate temperature
anche di -50 °C.
Le
caratteristiche della flora della regione sono
determinate per lo più dalle distinte zone di
altitudine, alle quali corrisponde una diversa
distribuzione di suoli e vegetazione. Nelle
colline pedemontane e nelle pianure ai piedi delle
montagne, si trovano generalmente aree
semidesertiche e desertiche; nella sezione
orientale queste zone si incontrano fino a
1500–1800 m di quota. Nel Tien Shan tali zone
sono caratterizzate da crescite di vegetazione
effimera che appassisce agli inizi dell'estate;
erbe xerofile (resistenti alla siccità), assenzio
e specie deserticole di arbusti del genere Ephedra sono
diffuse un po' in tutta l'area. L'ambiente
naturale più comune del Tien Shan è la steppa,
che si incontra a quote comprese tra i 1050 e i
3350 m. In Cina e nelle repubbliche dell'Asia
centrale sono state intraprese apposite misure per
ripristinare vaste aree di steppa che erano state
danneggiate dal sovrappascolo.
Le foreste del
Tien Shan occupano la fascia compresa tra steppe e
prati alpini. Si sviluppano principalmente sui
versanti settentrionali a quote comprese tra i
1500 e i 3000 m. Sui versanti più bassi delle
catene esterne, le foreste sono prevalentemente
decidue, costituite da aceri e pioppi tremuli, con
una grande varietà di alberi da frutto selvatici
(meli e albicocchi). Vaste aree dei versanti
sud-occidentali dei monti Fergana Kyrka sono
occupate da antiche foreste di noci. Boschetti di
pistacchi, noci e ginepri si possono rinvenire
fino a 2000 m di quota sui versanti in ombra di
alcune catene del Tien Shan occidentale e
centrale. A nord e a est della valle di Fergana,
predominano le foreste di conifere. A quote più
elevate esse vengono spesso rimpiazzate da foreste
sparse di ginepri. Le foreste paludose che
crescono sul fondo delle vallate fluviali, in cui
crescevano originariamente pioppi tremuli,
betulle, pioppi e vari arbusti, si trovano a
grande distanza dalla zona di foresta. Nel corso
dei millenni, il prelievo di legna da ardere ha
ridotto gran parte del manto boschivo in alcune
aree, anche se il trasferimento forzato di molti
abitanti di montagna nelle valli irrigate a
partire dalla seconda metà del XX secolo ha
invertito il processo.
Le
radure e le zone adiacenti alla linea superiore
degli alberi sono generalmente ricoperte da prati.
Prati subalpini di erbe miste e cereali si
estendono fin quasi a 3000 m sui più umidi
versanti settentrionali, ma su quelli meridionali
questi vengono generalmente rimpiazzati da steppe
di montagna. Prati alpini di erbe basse si
spingono fino a 3500 m. Nelle regioni interne e
orientali del Tien Shan, a quote comprese tra i
3400 e i 3700 m e talvolta superiori, le aree
pieneggianti e i versanti dai pendii più dolci
sono ricoperti da «deserti freddi», con
vegetazione sparsa e breve. Muschi e licheni sono
diffusi nelle aree della zona glaciale prive della
copertura del suolo.
La
diversità e la distribuzione degli animali e
degli uccelli del Tien Shan sono cresciute
sensibilmente in seguito al trasferimento di gran
parte della popolazione umana verso quote
inferiori.
Tra
le specie tipiche della fauna di montagna figurano
lupi, volpi ed ermellini. Sono presenti anche
molte specie esclusive dell'Asia centrale, che
abitano prevalentemente sulle montagne più
elevate; tra queste ricordiamo leopardi delle
nevi, stambecchi, wapiti della Manciuria, caprioli
e argali. La zona di foresta-prato-steppa è
abitata da orsi, cinghiali, tassi, arvicole,
membri della famiglia dei gerboa (roditori
saltanti notturni) e membri della famiglia degli
Ocotonidi (mammiferi dalle orecchie corte parenti
dei conigli).
Tra
i molti uccelli ricordiamo pernici di montagna,
piccioni, gracchi alpini, corvi, ballerine di
montagna, codirossi, birket (una particolare
sottospecie dell'aquila reale), avvoltoi, galli
delle nevi himalayani e altre specie. Le zone
inferiori - regioni desertiche e semidesertiche -
sono visitate da animali provenienti dalle pianure
limitrofe, quali antilopi, gazzelle, lepri di
Tolai e criceti grigi. Sono presenti anche
lucertole e serpenti.
Situato
lungo il confine tra Turkestan orientale e
occidentale, il Tien Shan è la dimora di molti
gruppi etnici. I più numerosi tra questi sono i Kirghisi e
gli Uiguri,
concentrati rispettivamente a ovest e a est.
Altri
gruppi che risiedono lungo le aree periferiche
sono Kazaki, Mongoli e Uzbeki.
La porzione cinese della valle dell'Ili ha
attratto una grande quantità di immigrati,
compresi rifugiati da disordini civili provenienti
da altre regioni.
Una
contea autonoma per i Mongoli,
di religione buddhista, è situata nel Tien Shan
orientale; l'islamismo sunnita predomina presso le
comunità kirghise e uigure, mentre piccole
comunità relitte di ebrei e di cristiani
ortodossi russi sono presenti a Ürümqi e
nei suoi dintorni nella regione autonoma uigura
dello Xinjiang,
in Cina. Durante la seconda guerra mondiale molti
gruppi etnici russi, ucraini, ebrei, tatari e
caucasici provenienti dal settore occidentale
dell'Unione Sovietica furono trasferiti nelle città-oasi
del Tien Shan sovietico. Con il consolidamento del
controllo cinese nel Turkestan orientale, i Cinesi
(Han) sono divenuti ubiquitari negli insediamenti
urbani del Tien Shan orientale.
I
grandi centri abitati sono etnicamente
diversificati. Le città della valle di Fergana
attraggono lavoratori immigrati provenienti dal
territorio circostante, e lo stesso fanno le
capitali regionali di Bishkek,
in Kirghizistan, e Almaty,
in Kazakistan; nel settore orientale cinese della
catena montuosa domina la grande città di Ürümqi.
La sedentarizzazione forzata di popolazioni nomadi
e transumanti veniva praticata in precedenza sia
dal governo cinese che da quello sovietico, ma
attualmente alcuni spostamenti stagionali sono
stati restaurati, e le pratiche agricole si sono
adattate a questo utilizzo variabile del
territorio.
Nonostante
l'ambiente marginale del Tien Shan, migranti
provenienti dalla Cina orientale, dalla Siberia e
dall'Asia centrale continuano a trasferirsi in
gran numero nella regione. Le montagne e i laghi,
specialmente quelli in prossimità dei centri
urbani, attraggono numerosi visitatori estivi.
L'irrigazione,
sia attraverso i sistemi tradizionali di
acquedotti sotterranei che drenano il substrato
acquifero adiacente ai corsi d'acqua di deflusso o
attraverso grandi reti di canali, fornisce la base
per gli insediamenti umani. Nelle vallate,
l'irrigazione permette la crescita di cotone,
frumento e colture foraggere e consente di
innaffiare i pascoli. Sui versanti liberi dal gelo
dei conoidi alluvionali, gli alberi da frutto
vengono coltivati in tutti gli insediamenti delle
repubbliche dell'Asia centrale. L'allevamento dei
bovini ha in gran parte rimpiazzato la pastorizia
tradizionale di pecore e capre nel settore
occidentale della catena montuosa, mentre un
allevamento misto di pecore e cavalli prevale nel
settore orientale; nell'est viene inoltre allevato
un piccolo numero di yak e cammelli della
Battriana.
Il
Tien Shan è ricco di minerali. Petrolio, gas
naturale e carbone sono presenti nelle vallate,
mentre le alte montagne contengono quantità
commerciali di vari metalli non ferrosi
(antimonio, mercurio, piombo, zinco, nichel e
tungsteno) e di fosfati. L'estrazione di petrolio
e gas e l'estrazione e la lavorazione di metalli
non ferrosi ha stimolato la rapida
industrializzazione dei versanti settentrionali
delle catene orientali; la trasformazione dei
prodotti alimentari e la produzione tessile sono
le altre principali attività industriali nelle
repubbliche. Nell'area di Ürümqi, in Cina,
predominano la produzione di veicoli a motore e
l'industria alimentare.
A
partire dalla fine della seconda guerra mondiale,
sono stati fatti notevoli investimenti nelle
infrastrutture di trasporto della regione. Le
ferrovie delle repubbliche attualmente sono
collegate a quelle della Cina attraverso la porta
di Zungaria (un passo al confine tra
Cina e Kazakistan) e le sponde del lago Ysyk. Le
ferrovie del lato cinese penetrano a ovest fino al
bacino del Tarim e alla valle di Fergana. Strade
collegano le valli più interne, e un servizio
aereo giornaliero è disponibile nella maggior
parte delle città. Il lago Ysyk e il fiume Ili
vengono sfruttati come vie d'acqua.
Nell'antichità
la Via
della Seta che collegava la Cina e
l'Asia sud-occidentale correva lungo il margine
meridionale del Tien Shan. Una serie di conflitti
continentali limitò l'utilizzo di questa rotta
dopo il 1500 circa. Le ambizioni delle potenze
imperiali - Russia, Cina e Gran Bretagna - alla
fine del XIX secolo cancellarono le unità
politiche tribali della regione. Le dispute per il
controllo del territorio vennero successivamente
risolte e furono stabilite precise linee di
confine.
A
partire dalla seconda guerra mondiale le
principali esplorazioni scientifiche della regione
sono state di natura applicata. Nell'area sono
state effettuate ricerche per valutare lo
sfruttamento a scopo agricolo delle acque del
disgelo estivo, ricerche geomorfologiche per
determinare la stabilità dei versanti nei pressi
delle vie di trasporto, e ricerche biogeografiche
sul campo volte ad aumentare la produttività di
praterie e foreste. L'estesa mappatura delle
montagne, effettuata in particolare dai cinesi, ha
permesso una pianificazione dettagliata per la
costruzione di strade e siti industriali.
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