In
Europa, alle grandi penisole che si protendono nel mare a settentrione,
sferzate dalle tempeste, fanno da contrappunto altre penisole, nel
meridione, sparse in un caldo mare baciato dal sole. La linea costiera si
estende per migliaia di chilometri e presenta scorci di notevole bellezza,
mentre il cuore del continente si innalza in splendenti montagne
incappucciate dalle nevi eterne. Lungo i litorali, dalle acque di un
azzurro intenso sorgono isole simili a gemme; all'interno, i laghi
sfavillano come diamanti e i fiumi scorrono lambendo sponde boscose nella
loro corsa verso il mare.
Il
clima, temperato, favorisce la crescita di foreste lussureggianti e delle
messi nei campi: questa è l'Europa, la culla della civiltà occidentale,
debitrice del proprio nome alla mitica figlia di Fenice. L'Europa è il
luogo in cui politica, religione, filosofia, scienza, arte, teatro e
musica hanno raggiunto vette prima sconosciute. A causa della natura
espansionistica della società europea e della propensione delle sue genti
all'esplorazione e al commercio, i modelli etici e sociali qui
sviluppatisi sono stati esportati nel resto del mondo; tale
"colonizzazione" accelerò i propri ritmi fino a quando,
all'inizio del XX secolo, la maggior parte del globo si trovò
sotto l'influenza militare o culturale di almeno una delle nazioni
europee.
Alcuni
dei luoghi più incantevoli del mondo si trovano in Europa e, in questo
senso, vengono subito in mente le Alpi, la Riviera, i fiordi norvegesi, le
isole greche e la Foresta Nera. Tuttavia, le molte altre meraviglie
naturalistiche europee, anche quando siano meno conosciute, non
contraddicono certamente il medesimo dato di fatto; ben poche regioni
della Terra possono infatti eguagliare la bellezza geografica del Vecchio
Continente. Sebbene l'Europa, con 728 milioni di abitanti, occupi il
secondo posto al mondo quanto a popolazione, il territorio ha dimensioni
modeste, maggiori soltanto rispetto all'Australia: esteso
longitudinalmente su 6437 chilometri per 4827 di latitudine, copre
10.523.700 chilometri quadrati, con una linea costiera di 38.000
chilometri. In realtà, il continente è una vasta penisola unita all'Asia
lungo la catena dei Monti Urali, in Russia, tanto che alcuni geografi non
lo considerano come un'entità a sé stante, ma come parte di un'unica
massa continentale, chiamata Eurasia. Ogni area urbana europea possiede un
proprio fascino ed è famosa o per una specifica attività industriale, o
per una produzione artistica, o per particolari caratteristiche
architettoniche o geografiche.

L'Europa
è comunque più della sua cultura: dotata di peculiarità geografiche
alquanto propizie, è stata favorita dalla fertilità del suolo, che ha
sempre permesso all'agricoltura di fornire il cibo necessario ai suoi
abitanti. Inoltre le foreste, le risorse idriche, i giacimenti di carbone
e di ferro hanno costituito, nel corso della storia, le fondamentali
premesse per lo sviluppo industriale e tecnologico. Il clima, temperato su
quasi tutto il territorio, ha consentito agli Europei di produrre il
sostentamento e i materiali necessari per fondare stanziamenti stabili,
lasciando loro sufficiente libertà per il progresso intellettuale e per
l'evolversi delle scienze. La mitezza del clima è dovuta alla posizione
geografica del continente, situato all'estremità occidentale della
Corrente del Golfo - che, raccogliendo le correnti oceaniche calde, scorre
dal Mar dei Caraibi attraverso l'Atlantico fino alle coste europee - e
alla presenza dei venti caldi occidentali, che soffiano dall'Oceano verso
l'interno. In Europa esistono zone propriamente aride solo nelle regioni
sud-orientali, in Russia; la maggior parte del territorio è invece
caratterizzata da un clima compreso tra il temperato e il freddo, con
precipitazioni abbondanti, mentre, a partire dal versante sud delle Alpi,
la regione mediterranea è normalmente calda, secca e assolata.
L'Europa
è divisa in quattro regioni principali. Negli altipiani nordoccidentali
dell'lrlanda, nel nord della Francia e della Gran Bretagna, in Norvegia,
in Svezia e nella Finlandia settentrionale la sottigliezza del suolo
fertile può sostentare scarse attività agricole: in quest'area,
formatasi nel periodo pre-Cambriano, la dorsale terrestre nota come
"Scudo della Fennoscandia" è infatti assai vicina alla
superficie. Nel corso delle ere glaciali i ghiacci hanno scavato vallate,
laghi e fiordi, contribuendo a modellare le ondulazioni di un panorama
prevalentemente dolce e le profonde insenature rocciose lungo le coste.
Un'eccezione a tale clemenza ambientale è l'Islanda, tanto vicina alla
dorsale atlantica che le forze interne del pianeta si sprigionano
drammaticamente dalla superficie dell'isola in forma di vulcani e di
sorgenti calde.
Molti
altri luoghi, tuttavia, attestano la varietà geologica della regione
nord-occidentale europea: l'oceano lambisce il litorale ai piedi delle
torreggianti pareti dei fiordi norvegesi, i cui bracci diventano simili a
placidi fiumi mentre si insinuano verso l'interno; le glaciazioni hanno
inciso nel suolo della Finlandia migliaia di bacini lacustri, che
risaltano come zaffiri su un panno di velluto verde; le tempeste fanno
accanire il vento e le onde contro le verdi scogliere della costa
occidentale irlandese, a non grande distanza al Lake District, in
Inghilterra, annidato placidamente nell’angolo nord-occidentale del
Paese.
La
seconda regione europea corrisponde alle pianure centrali, estese sulla
maggior parte del territorio da ovest a est; qui il suolo è formato da
materiale sedimentario e costituisce la porzione più fertile del
continente, arricchita dal sedimento portato dal vento, il loess, che si
aggiunge al già ricco substrato originario. Le pianure, che superano
raramente i 150 metri di altitudine e ospitano la maggioranza della
popolazione europea, iniziano nell'Inghilterra sud-orientale e proseguono
attraverso la Francia, il Belgio, l'Olanda, la Germania settentrionale e
la Polonia, fino a raggiungere i Monti Urali, in Russia. La bellezza del
panorama varia dai verdi campi delimitati da strade alberate
dell'occidente alle sconfinate pianure coperte dalle onde dorate del
grano, a est.
La
terza area continentale è costituita dai rilievi centrali, che corrono
dal Portogallo fino alla Repubblica Ceca attraversando la Spagna centrale,
la Francia e la Germania meridionale; in questa fascia, modeste aree
pianeggianti separano altipiani, colline e montagne di altitudine
variabile tra i 150 e i 1200 metri. Dense foreste e praterie aperte
coprono la maggior parte della regione, il cui suolo è composto da
materiali geologici misti creati dai ripiegamenti, dalle fratture, dagli
innalzamenti de! suolo e dall'azione dei vulcani. I magnifici pianori ventosi della Spagna si
trovano in questa regione, così come le montagne del Giura, ammantate di
verde, e la sterminata Foresta Nera, in Germania. L'ultima delle regioni
europee è caratterizzata dal sistema montuoso alpino, che attraversa la
sezione meridionale del continente.
La
catena, "giovane" in termini geologici, inizia in Spagna e
include nella sua estensione la Sierra Nevada, i Pirenei, i Balcani, il
Caucaso e, naturalmente, le Alpi stesse. Sorprendentemente, la cima più
elevata del sistema non si trova in Svizzera, o in Francia, o in Italia,
ma è il monte Elbrus con i suoi 5560 metri, situato nella catena del
Caucaso, nella Russia meridionale. Le Alpi e le aree collinari limitrofe
coprono anche una parte della regione mediterranea: splendide montagne
torreggianti, ammantate dai ghiacciai, digradano fino all'assolato
litorale della Costa Azzurra, in Francia, e le vette più elevate
dell'area sommersa del sistema montuoso emergono in Sardegna e nelle isole
greche.
Le
colline non potrebbero essere più belle che nella solatìa Toscana,
mentre il Parco Nazionale della Donana, in Spagna, protegge un esempio
superstite delle antiche paludi costiere della regione. Oltre alla grande
varietà e alla bellezza, l'ambiente europeo offre condizioni assai
favorevoli all'uomo, grazie a prolungate stagioni produttive: l'ospitale
regione ha così potuto sviluppare culture che si sono sparse per il
mondo, cambiando la vita sul pianeta e rendendolo quello che è oggi.
Tuttavia, anche se non avesse abitanti né cultura, anche se fosse priva
di monumenti di incommensurabile valore architettonico e storico, l'Europa
vanterebbe meraviglie naturali tali da renderla uno dei luoghi più
incantevoli della terra.
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