Breuil-Cervinia
(Aosta)

    

  

Breuil-Cervinia è una frazione del comune di Valtournenche situata a quota 2050 m s.l.m. alle falde del Cervino e viene considerata una delle più rinomate stazioni turistiche invernali ed estive delle Alpi.

Breuil è il nome originario in francese, derivato dalla voce arpitana breuill (o braoulé), indicante un pianoro paludoso di montagna, toponimo molto diffuso in Valle d'Aosta.

Cervinia è il nome dato alla località in epoca fascista e fa riferimento al monte Cervino, derivante a sua volta dal toponimo erroneamente trascritto da Horace-Bénédict de Saussure nel suo testo Voyages dans les Alpes come Mont Cervin invece di Mont Servin, omofoni in lingua francese, derivato a sua volta dal toponimo latino Mons Silvanus ("colle boscoso"), che indicava il col Théodule.

In epoca romana e medievale, le Alpi non erano totalmente ricoperte di ghiacciai e nevi perenni come in seguito alla Piccola era glaciale. Di conseguenza, la conca del Breuil era interessata da un intenso traffico di merci e mercanti da e verso l'attuale Canton Vallese, attraversando il Colle del Teodulo. Nei pressi del Colle del Teodulo, infatti, sono presenti dei resti di epoca romana, i ruderi di una piccola chiesetta medievale e i segni di quello che era un muro di pietra che permetteva ai soldati di controllare il passaggio dei mercanti durante la pandemia di peste nera che affliggeva la Svizzera e il nord Italia nel XIV secolo. Nei pressi del Breuil era presente anche il Château du Planet, un castello avamposto della signoria di Cly, fondata da Bosone IV di Challant.

Con la nascita dell'alpinismo, a seguito della prima salita al Monte Bianco, sono numerosi gli alpinisti che raggiungono la località per conquistare la vetta del Cervino. È proprio a seguito della prima e della seconda ascesa del 1865, compiute rispettivamente dall'alpinista inglese Edward Whymper tramite la scalata della Cresta Hörnli, e dal valtournain Jean-Antoine Carrel, tre giorni dopo, attraverso la Cresta del Leone, che la località alpina vede accrescere il suo afflusso turistico. Amé Gorret, compagno di ascesa e compaesano di Jean-Antoine Carrel, intuì la possibilità di incrementare il passaggio turistico al Breuil nel costruire il primo rifugio alpino sul Cervino. Così Amé Gorret chiese al Club Alpino Italiano di sostenere la sua decisione, che diede vita al rifugio, posizionato all'altezza della Cravate (4.120 m) del Cervino e inaugurato nel 1867. Frutto della spinta esplorativa e del neonato movimento alpinistico, nel 1865 al Breuil nasce la Società Guide del Cervino, una delle società di guide alpine più antiche del mondo.

Nella zona iniziano a sorgere i primi alberghi e la località inizia a trasformarsi da semplice alpeggio a meta turistica.

Con la nascita dello sci alpino e dello sci alpinismo i pendii del Breuil diventano meta per gli addestramenti delle truppe alpine del Regio Esercito. Qui, infatti, si esercitavano i soldati del Battaglione Alpini Sciatori Monte Cervino, fondato nel 1915 ad Aosta. Questo fece sì che i piani del Breuil venissero scelti anche come villaggi turistici militari nella stagione estiva, portando la celebrità al luogo tra le fila militari e, di fatto, accelerando la trasformazione a meta turistica di spicco invernale, oltre che estiva.

Alcuni imprenditori piemontesi, spinti dalla volontà di realizzare nuovi impianti idroelettrici per conto della Società Idroelettrica Piemontese, esplorano le vallate valdostane, tra cui la Valtournenche. Durante le esplorazioni e le prime realizzazioni di impianti idroelettrici nella bassa Valtournenche, l'ingegnere e imprenditore Dino Lora Totino vede in Breuil-Cervinia la possibilità di realizzare una località turistica di prim'ordine. Fu così che nel 1934, insieme ad altri imprenditori piemontesi, Lora Totino fonda la Società Anonima Cervino, con l'obiettivo di trasformare Breuil-Cervinia in un'importante meta turistica, tramite la realizzazione di moderni impianti di risalita.

Nel 1934 venne realizzata la strada carrozzabile che collega il capoluogo di Valtournenche, Pâquier, al Breuil. Due anni dopo venne inaugurata la funivia Breuil-Plan Maison (2555 m s.l.m.).

Nel 1939 la ditta Agudio realizzò poi una nuova funivia che da Plan Maison saliva ai 3480 m s.l.m. della Testa Grigia, tra i ghiacci perenni del Plateau Rosa, al confine con la Svizzera. Si trattava di uno degli impianti più moderni del mondo e il più alto d'Italia. Nei pressi del Plateau Rosa venne costruito anche un osservatorio per la fisica dei raggi cosmici e per la fisica dell'atmosfera terrestre, oggi utilizzato come stazione di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Nel dopoguerra vennero realizzati i primi skilift intorno a Breuil-Cervinia e a Plan Maison. 

Nel 1952, sempre su impulso di Dino Lora Totino, fu realizzata una nuova funivia che da Plan Maison raggiungeva il Furggen. Si trattava di una funivia a campata unica, ed era talmente lunga che per il tracciamento della stessa il progettista dovette tenere conto anche della curvatura terrestre. Tale funivia e la sua relativa pista erano così impervie che, a seguito della morte di alcune persone precipitate dal Furggen, venne deciso di realizzare un tunnel sulla montagna che avrebbe facilitato la discesa degli sciatori e degli operatori della Società Cervino sul ghiacciaio sottostante, evitando agli sciatori meno esperti di praticare la parte di pista più esposta.

Sempre negli anni '50, Breuil-Cervinia, Plateau Rosa e il Cervino vengono scelte dal Club Alpino Italiano e da Ardito Desio come località per preparare la famosissima spedizione al K2 del 1954, composta tra gli altri da Achille Compagnoni e Walter Bonatti.

Nel 1961 la funivia Plan Maison-Cime Bianche-Plateau Rosa fu affiancata da un nuovo impianto realizzato dalla Piemonte Funivie.

Nel 1963 anche la funivia Breuil-Plan Maison, primo impianto realizzato a Breuil-Cervinia, fu sostituita da una nuova e capiente funivia; a fianco di questa ne venne realizzata anche una seconda, al fine di raddoppiare la portata oraria degli impianti.

Nel 1962, nei pressi del Lago Blu, venne portata a termine la realizzazione della pista di Bob "Lac Bleu", inaugurata dal campione olimpico Eugenio Monti. Qui venne costituita la prima scuola di bob delle Forze Armate Italiane d'Italia, avente a capo l'Aeronautica Militare Italiana, dove allenare piloti e frenatori.

Nel 1972 venne realizzata dalla ditta Leitner la prima seggiovia biposto presso Cielo Alto. Nel 1982 fu realizzato il collegamento con gli impianti sciistici di Valtournenche

Nel 1986 la funivia Breuil-Plan Maison 1 fu sostituita da una cabinovia a 6 posti Leitner, mentre nel 1988 fu aperta la lunga cabinovia Plan Maison Laghi Cime Bianche. Nel 1991 la funivia di Plateau Rosa fu sostituita da una funivia con cabine da 140 persone, opera della ditta Hölzl. Le funi di acciaio di Cime Bianche sono state prodotte dalla ditta Redaelli di Gardone Val Trompia.

In seguito Breuil-Cervinia iniziò a patire un calo di presenze. Anche per questo nel 1993 venne chiusa e abbandonata la funivia del Furggen, scarsamente utilizzata per via del vento ed inoltre fortemente danneggiata a causa di un incidente. Nonostante ciò, nel 1955 venne realizzata la prima seggiovia ad ammorsamento automatico, denominata Bontadini, in sostituzione di un precedente skilift. Vennero potenziati anche gli impianti di innevamento artificiale. Tre anni dopo vennero costruite le seggiovie automatiche quadriposto Plan Maison e Fornet, in sostituzione degli skilift. Negli anni 2000, la Società Cervino incontrò notevoli difficoltà economiche e non poté investire nella stazione. 

Nel 2006, grazie a dei finanziamenti regionali, fu possibile realizzare due moderne seggiovie, chiamate Crétaz e Campetto, in sostituzione dei vecchi skilift. Nel 2008 le sempre maggiori difficoltà finanziarie portarono la famiglia Cravetto, storico gestore degli impianti di Breuil-Cervinia, a decidere di vendere le quote di maggioranza della Cervino S.p.A.

Queste furono acquistate dalla Regione autonoma Valle d'Aosta (il 70% circa; il restante 30% gestito tra privati), e la società divenne quindi pubblica, come la maggior parte delle controparti valdostane operanti nel settore. Il primo passo della nuova gestione verso l'ammodernamento è stato fatto nel 2009, con l'inaugurazione della seggiovia esaposto Pancheron.

Nel 2010, tuttavia, è stata smantellata la seggiovia biposto Bardoney, che era stata costruita nel 1980 in sostituzione all'omonimo vecchio e inadatto skilift. Nella stagione 2011-2012, la funivia del Plateau Rosa è rinnovata ad opera della ditta Doppelmayr.

Grazie alla sua rapida e costante crescita nei decenni del Novecento, Breuil-Cervinia e il suo comprensorio, inoltre, come molte altre località sciistiche quali CourmayeurChamonix-Mont-BlancLimone PiemontePilaSauze d'OulxSestriereZermattSankt Moritz, divenne un campo vergine per la sperimentazione architettonica e ingegneristica con l'obiettivo di sviluppare una architettura alpina moderna e nuove tecnologie da impiegare in edifici e trasporti a fune. Esempi di questa ricerca sono gli edifici di Cielo Alto, la Casa del Sole, il Rifugio Teodulo originale, il Rifugio Pirovano e, per quanto concerne gli impianti di risalita, la funivia Breuil-Plan Maison e l'albergo Gran Baita, la Funivia del Plateau Rosa, la funivia Plan Maison - Monte Furggen.

Tra gli architetti che hanno curato lo sviluppo urbano della località ci sono nomi importanti come Carlo Mollino, Francesco Dolza, Giovanni MuzioFranco Albini e Mario Galvagni.

Flora e fauna - La flora nei dintorni di Breuil-Cervinia è quella tipica dell'alta montagna alpina, in particolare quella delle Alpi Occidentali.

Sono numerosi e in crescita i boschi di larici (ad oggi fino al limite naturale dei 2500 m.s.l.m), sono molto diffusi l'anemone coronaria, il tarassaco, il rododendro peloso, la rosa delle Alpi, il bucaneve e l'epilobio. Piuttosto diffusi sono i rovi del mirtillo selvatico. Più rari da osservare, ma comunque presenti, sono la stella alpina, la nigritella, l'artemisia absinthium e l'artemisia umbelliformis.

La fauna nei dintorni di Breuil-Cervinia è quella tipica dell'alta montagna alpina.

In particolare nel periodo estivo, non è difficile incontrare volpicamoscistambecchicaprioliviperegipeti e marmotte. Meno frequenti sono gli avvistamenti di galli cedroneermellinidonnole e scoiattoli. Molto frequenti, invece, sono gli avvistamenti di passeriformi quali la ballerina bianca, la ballerina gialla, il pettirosso, il codarosso e la passera d'Italia. Infine ci si può imbattere in una colonia di germani nei pressi del Lago Blu e ai laghi della Baia delle Foche.

Nel periodo invernale, vista la migrazione di molte specie verso luoghi con temperature più miti, la fauna di Breuil-Cervinia si può riassumere in due sole specie: la volpe e il corvo.

Negli ultimi anni sono avvenuti anche degli avvistamenti di lupi.

Aree naturali

LAGO BLU - Il Lago Blu (o Lac Bleu) è un lago alpino di piccole dimensioni. Poco distante si trova la pista di bob del Lago Blu, che dal 1963 al 1991 ospitò numerose competizioni internazionali di bob.  

Il Lago Blu fa parte di un gruppo di piccoli laghi chiamati Laghi del Layet.

Laghi del Layet sono tutti laghi alpini di origine morenica (dovuta all'alterazione della superficie terrestre causata dal rilascio di sedimenti e dall'azione di ritiro dei ghiacciai) e sono alimentati da sorgenti sotterranee, le quali forniscono le acque ai laghi dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacci invernali.

Nonostante questo andamento, l'unico dei Laghi del Layet non temporanei è proprio il Lago Blu. Questo perché parte delle acque presenti nei Laghi del Layet ad altitudine superiore drena a livello sotterraneo verso il bacino del Lago Blu, alimentandolo costantemente e permettendo il riempimento del bacino tutto l'anno.

Parte delle acque del Lago Blu deriva dallo scioglimento di una lingua glaciale sotterranea incastonata in una paleofrana tra le più grandi della Valle d'Aosta, conosciuta come paleofrana del Breuil.

Il Lago Blu ha due emissari sotto forma di ruscelli, i quali sfociano nel torrente Marmore, il torrente principale della Valtournenche.

Nella stagione invernale la superficie del lago è ghiacciata e coperta di neve.

Particolarità del lago è lo spettacolare riflesso del Cervino sullo specchio d'acqua.

Il nome Lago Blu gli viene attribuito dall'inizio del 1900. In alcuni documenti del XIX secolo, infatti, si può trovare la denominazione Lac Vert (Lago Verde) o Lac de Layet. Viene chiamato Lago Blu perché le accese sfumature di questo colore sono in parte dovute dalle alghe presenti sul fondo e in parte sono dovute dalla presenza di minerali disciolti nell'acqua dall'azione di erosione dei ghiacciai, regalando il caratteristico colore blu-verde al lago.

Il nome Lac de Layet, invece, deriva dal toponimo dato alla vicina località Layet su cui si sviluppano alcuni alpeggi storici di Valtournenche. Il termine layet deriva dal patois valdostano e significa "zona di laghi" o "zona allagata".

LAGO GOILLET - Il lago Goillet è un lago artificiale, il cui toponimo si riferisce alla parola goille, che indica in patois valdostano una pozza d'acqua o un piccolo laghetto.  

La diga che sbarra il lago è stata costruita grazie alla piccola ferrovia che da sopra Les Perrères arrivava proprio al lago. La ferrovia è stata in seguito dismessa a sua testimonianza rimangono solo i binari.

Il lago serve per la produzione di energia idroelettrica e per l'innevamento programmato delle piste (soprattutto della pista Ventina).

Il fabbricato della CVA presso la diga ospita l'Ecomuseo del Vertice.

PLATEAU ROSA - Plateau Rosa è un ghiacciaio che si trova nel Vallese svizzero sulle Alpi Pennine, appena oltre il confine italo-svizzero, nel gruppo del Cervino, all'interno del Matterhorn Ski Paradise. Particolarmente noto e apprezzato per lo sci estivo, notevole è il panorama che si gode dal Plateau sul Cervino e sul vicino gruppo del Monte Rosa ad est.  

Si presenta come un pianoro perennemente ghiacciato delimitato a nord dal Piccolo Cervino (3.883 m), ad est dal Breithorn Occidentale (4.165 m), a sud dalla Gobba di Rollin (3.899 m) e ad ovest dalla Testa Grigia (3.480 m) e dal Colle del Teodulo (3.290 m).

I primi ad arrivare sul ghiacciaio con degli impianti di risalita furono gli italiani, con l'apertura nel 1938 della prima funivia da Cervinia. Negli anni '60 e anni '70 alcuni skilift gestiti dalla Cervino S.p.A. consentivano di praticare lo sci estivo sul ghiacciaio. 

Nel 1981, contestualmente all'inaugurazione della Funivia del Piccolo Cervino, gli skilift passarono in gestione agli svizzeri, essendo in territorio elvetico; ancora oggi diversi impianti percorrono il ghiacciaio e per utilizzarli occorre uno skipass internazionale.  

Nei pressi dell'arrivo della funivia del Piccolo Cervino è visitabile il Palazzo di Ghiaccio: una serie di grotte scavate a 15 metri di profondità nel ghiacciaio, dove sono presenti alcune sculture di ghiaccio e neve e schede informative sulla glaciologia.

Vi si trova il rifugio Guide del Cervino, oltre al posto di polizia di frontiera e doganale italiano e svizzero, alla stazione meteorologica di Plateau Rosa, di proprietà dell'Aeronautica Militare, e al Laboratorio del CNR, quest'ultimo attrezzato da RSE per il monitoraggio dei gas serra.

Durante il periodo estivo, il ghiacciaio a causa di un caldo anomalo e di temperature maggiori rispetto alla media stagionali, ha subito una mera riduzione della sua massa e del volume.

PLAN MAISON - Plan Maison è una località montana del comune di Valtournenche, a quota di 2.561 m s.l.m.. Si trova nella conca del Breuil all'interno del comprensorio sciistico Matterhorn Ski Paradise e da qui si può partire per salire sul Cervino lungo la via normale italiana. Da Plan Maison è inoltre possibile raggiungere il Lago Goillet.

Numerose sono le piste che scendono a Breuil-Cervinia: un tempo c'erano la 1 e la 2, due piste nere. Oggi queste due piste non vengono più battute e non sono nemmeno segnate sulle cartine. Adesso, gli sciatori possono servirsi delle piste 3 e 3bis (rosse) e la pista 5 (blu). Vi sono tre bar, un hotel, un'area pic-nic e altre strutture ricettive minori.

COLLE SUPERIORE DELLE CIME BIANCHE - Il Colle superiore delle Cime Bianche è un valico alpino situato a 2.980,6 m. s.l.m.., che unisce la Valtournenche con la Val d'Ayas nella regione Valle d'Aosta.  

CimeBianche.png (934075 byte)Il Colle ha avuto un'importanza storica per gli scambi commerciali che avvenivano tra la Valle d'Aosta ed il Canton Vallese. Si discute se i Walser nel XIII secolo siano arrivati nella valle del Lys tramite il Colle del Lys oppure attraverso la strada più lunga, ma più facile del Colle del Teodulo, Colle superiore delle Cime Bianche e Colle Bettaforca.  

Dal punto di vista orografico il Colle separa il massiccio del Monte Rosa (a nord) dai contrafforti valdostani del Monte Rosa (a sud), culminanti nel Grand Tournalin.

A sud del Colle superiore delle Cime Bianche si trova anche il Colle inferiore delle Cime Bianche, 2.894 m s.l.m. Il Colle superiore collega Ayas con la conca del Breuil; quello inferiore collega Ayas con Valtournenche.

BEC DEL PIO MERLO - E' un pinnacolo roccioso di 2620 n.s.l.m. delle Alpi Pennine. Si trova sopra Breuil-Cervinia.

Architetture civili

RIFUGIO JEAN-ANTOINE CARREL - l rifugio Jean-Antoine Carrel è un rifugio situato sul monte Cervino, nel comune di Valtournenche, nelle Alpi Pennine, a 3.830 m s.l.m.  

Si trova lungo la cresta Sud-Ovest del Cervino (Arête du lion). Il nuovo rifugio, di proprietà della Società delle Guide del Cervino, è stato inaugurato nel 1969 e parzialmente rifatto dopo le grandi frane che hanno interessato la montagna nel 2002-2003. Il rifugio Carrel ha 50 posti letto ed è sempre aperto. È intitolato a Jean-Antoine Carrel, primo scalatore del Cervino lungo la cresta Sud-Ovest.  

La vicina Capanna Luigi Amedeo di Savoia, costruita nel 1905 dal CAI sezione di Torino, è stata trasformata in museo e spostata prima nel paese di Valtournenche e successivamente, nel settembre del 2009, davanti all'ufficio della Società Guide del Cervino. Questo bivacco era un ricovero alternativo al rifugio Carrel, ed è stato fortemente danneggiato nell'estate del 2003 in seguito ad una grossa frana (la stessa che causò la caduta della Cheminée). La piattaforma dove era posizionato il bivacco è oggi utilizzata come punto di atterraggio per l'elicottero.

RIFUGIO DUCA DEGLI ABRUZZI ALL'ORIONDE' - Il rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondé è un rifugio situato nel comune di Valtournenche, nelle Alpi Pennine, a 2802 m s.l.m.

Il rifugio è stato costruito nei primi anni del XX secolo dalla guida Aimé Maquignaz ed è, attualmente, di proprietà della Società Oriondé, costituita dalla Famiglia Maquignaz di Breuil-Cervinia; è dedicato a Luigi Amedeo di Savoia-Aosta (1873-1933), duca degli Abruzzi, alpinista ed esploratore italiano. È stato ristrutturato più volte. Dopo un lungo periodo di chiusura, dovuto a complessi lavori di ristrutturazione e ammodernamento, è stato riaperto il 21 luglio 2012.

Il rifugio è situato sul dosso dell'Oriondé, ai piedi del versante sud del Cervino. La sua capienza è di 22 posti letto, mentre non è presente un locale invernale.

Rifugio Giovanni Bobba

Rifugio Guide Del Cervino

Rifugio Teodulo

Complesso Del Cielo Alto

Casa Del Sole

Rifugio Pirovano

Albergo Gran Baita

Villa Rey

Villa Bacchini  

Architetture religiose

Cappella di Notre-Dame-des-Ermites, edificata da Amé Perron e Jean-Antoine Aymonod nel XVI secolo.

Chiesa di Notre-Dame-des-Neiges, edificata negli anni '50.

Cappella di Sant'Anna e San Giovanni Paolo II

Chiesetta degli Alpini, dedicata al Battaglione Alpini Sciatori Monte Cervino

Croce del Papa, dedicata a Papa Giovanni Paolo II

Croce Carrel, dedicata a Jean-Antoine Carrel

Musei

Capanna Luigi Amedeo di Savoia - Secondo per costruzione solo al rifugio della Cravate voluto da Amé Gorret e Jean-Antoine Carrel, la Capanna Luigi Amedeo di Savoia del 1893, precedentemente sulla via normale italiana al Cervino e oggi in centro a Breuil-Cervinia, è visitabile a tutti nei pressi della Casa delle Guide.

Museo del lavoro a Plateau Rosa - Il Museo del lavoro a Plateau Rosa è un piccolo museo ad ingresso gratuito in cui sono esposti cimeli, fotografie e macchinari che riguardano la storia della realizzazione degli impianti di risalita a Breuil-Cervinia. L'esposizione è all'interno della vecchia stazione di arrivo della funivia del Plateau Rosa.  

Tradizioni

Costume tradizionale di Breuil-Cervinia - Il costume tradizionale di Breuil-Cervinia venne ideato e prodotto da Luciana Albano Gasperl, moglie di Leo Gasperl, nella Boutique Gasperl del centro di Breuil-Cervinia, oggi chiusa.

Luciana Gasperl si ispirò ai colori tradizionali valdostani, ai colori dei fiori che crescevano nei piani del Breuil e dalla neve che li ricopriva d'inverno.

Esistono la versione femminile, composto da gonna nera, trama floreale con merlature rosse, camicia bianca, gilet nero, scialle rosso, foulard rosso e copricapo nero che riprende le trame della gonna con ricami dorati; e la versione maschile, composto da calzettoni di lana bianchi, pantaloni neri, camicia bianca, gilet nero, frac nero con colletto rosso, due sfere rosse al collo legate ad un cordino intorno al collo e un cappello nero con rimandi rossi e ricami dorati.

Nel 1950 vinse un premio di stile e nel 1959 venne accolto dalla regione autonoma Valle d'Aosta tra i costumi riconosciuti della Valle d'Aosta.  

Carnevale di Breuil-Cervinia - Il Carnevale di Breuil-Cervinia ha radici piuttosto recenti. Negli anni '50 e '60 si svolgeva il carnevale con il costume tradizionale di Breuil-Cervinia e veniva eletta una donna del paese chiamata a vestirsi con il costume della Dama Bianca (il nome con cui talvolta si definisce la neve, abbondante a Cervinia).

Caduta in disuso, questa tradizione è stata ripresa nell'ultimo decennio associando l'abito della Dama Bianca alla leggenda del gigante Gargantua.

La leggenda narra che, infastidito dalla presenza del freddo manto della Dama Bianca, Gargantua scende dalla montagna per rapirla. Nella notte in cui Gargantua trattiene a casa sua la Dama Bianca, il gigante capisce l'importanza della presenza della stessa in paese. Quindi, dispiaciuto, la riporta dove l'aveva rapita, sigillando un patto di rispetto e di salvaguardia della Dama Bianca e del paese.

Ogni anno, quindi, vengono eletti un uomo e una donna di Breuil-Cervinia per vestire i panni di Gargantua e della Dama Bianca. Inoltre, il Carnevale di Breuil-Cervinia è gemellato al Carnevale Storico di Verrès, uno dei più importanti della tradizione valdostana, che lo vede partecipe nelle vie del centro di Breuil-Cervinia insieme ai costumi tipici della località.  

La leggenda di Gargantua e il Cervino - La leggenda di Gargantua e il Cervino è una storia che si racconta ai piccoli di Breuil-Cervinia, della Valtournenche e di tutta la Valle d'Aosta.

«Gargantua era un gigante buono che era arrivato a Valtournenche dopo aver viaggiato in tutto il mondo. Convinto di aver trovato il paradiso, per la bellezza del paesaggio e la tranquillità che regnava in quella vallata, decise di rimanervi.

Il gigante era stato accolto con affetto dagli abitanti e li ricambiava aiutandoli a svolgere alcuni lavori che per loro erano faticosissimi, mentre a lui non richiedevano alcuno sforzo. Con una sola mano egli era in grado di deviare il corso di un torrente o di raccogliere in un baleno un intero raccolto di fieno. La gente, sapendo che egli amava la calma, cercava di non disturbarlo troppo, ma talvolta i bambini chiedevano di poter salire sulle sue mani, mentre altri volevano che narrasse le sue innumerevoli avventure.

Lui con gioia, raccontava di tempeste incredibili e terre lontane. Talvolta, mentre ricordava i suoi viaggi, riaffiorava in lui il desiderio di conoscere cose nuove e vedere altri luoghi. Un giorno, in preda ad una crescente curiosità decise di scoprire cosa c'era al di là delle grandi montagne che circondavano la valle. All'alba partì per arrivare in cima alle vette. Gargantua faceva attenzione a non rovinare con i suoi passi i campi dei suoi amici e ben presto arrivò ai piedi dei ghiacciai. Quando cercò di salire sul ghiacciaio, a causa del suo peso, dopo qualche passo fece cadere la roccia e tutta la montagna crollò. Solo una piramide di ghiaccio riuscì a salvarsi perché si trovava tra le gambe divaricate di Gargantua. Quella montagna che svettava solitaria in cielo regalava uno scenario mozzafiato, più bello di quello precedente. Quel giorno il gigante aveva fatto nascere il Cervino.»

Fonte