Africa
Introduzione 
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Il Sahara divide l'Africa settentrionale come un immenso mare di sabbia. Proprio come un oceano, non può essere attraversato senza mezzi e conoscenze adeguate. Cosicché, anche ai nostri giorni, un viaggio nelle sconfinate distese di dune rappresenta una vera e propria avventura.

In epoche lontane la desertificazione significò la separazione tra le popolazioni africane che occupavano i territori lungo le rive del Mediterraneo e quelle che risiedevano nell''interno del continente. Così nord e sud cominciarono a svilupparsi in modo autonomo dando vita a culture che, con il passare del tempo, si differenziarono in modo definitivo e irreversibile. Tra il Mediterraneo e l'Africa nera restava tuttavia un punto di flebile contatto a oriente. Il Nilo, con il suo scorrere veloce, si incunea infatti tra le rocce dell'altipiano desertico del Sahara per centinaia di chilometri, creando un corridoio di terreno fertile che unisce il Lago Vittoria al Mediterraneo. 

Le felici condizioni di vita che creava la piena annuale del fiume furono alla base dello sviluppo, lungo le sue rive, di una tra le più antiche civiltà della terra. Popolazioni provenienti con tutta probabilità dalle propaggini meridionali del Sahara si insediarono in prossimità dei terreni coltivabili lungo il Nilo, circa 7000-6000 anni fa. Risalirono successivamente il corso del fiume, passando gradualmente da una vita seminomade (con mezzi di sostentamento derivati dalla caccia, dalla pesca e dalla raccolta di frutta e vegetali) a una vita sedentaria che consentiva lo sviluppo di un'economia basata sull'agricoltura e sull'allevamento.

I rapporti commerciali con le regioni mesopotamiche condussero a un rapido progresso tecnologico e culturale. Tra la seconda metà e la fine del IV millennio le popolazioni stanziate tra la prima Cateratta e le sponde del Mediterraneo si aggregarono in uno stato unitario. La civiltà egizia mostrava già allora tutte le caratteristiche che l'avrebbero contraddistinta nei quasi tremila anni della sua storia. 

Spetta a questa cultura anche il primato di aver costituito le più antiche entità cittadine nel continente africano. La fondazione della prima capitale dell'Egitto unificato era considerata un avvenimento talmente importante da risultare ammantato da un'area di leggenda. Secondo la tradizione, Menfi era infatti attribuita a Menes, l'uomo che, per primo, si sarebbe sostituito all'autorità degli dèi alla guida dell'Egitto. In ragione di questo motivo la città mantenne sempre un ruolo di primaria importanza lungo tutto il corso della storia faraonica. 

Il deserto non lontano dalla città fu scelto come luogo per la necropoli dei sovrani. In varie località, comprese in un'area di circa sessanta chilometri di estensione, sorsero gli imponenti complessi funerari di epoca protostorica che, con il passaggio all'Antico Regno, si trasformarono fino ad assumere la forma di quello spettacolare monumento così unico e straordinario da divenire l'icona per eccellenza di tutta la cultura egizia: la piramide. 

Oggi la moderna Cairo, assillata dalla sovrappopolazione e dalla carenza di abitazioni, è arrivata a lambire l'altopiano su cui sorgono le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino. Giza non è più soltanto il nome che identifica questa località, ma anche quello di un popoloso quartiere dell'attuale capitale egiziana, dove le case in cemento si affacciano senza soluzione di continuità su strade ancora in terra battuta. Il viale che conduce diritto fino al sito archeologico è invece fiancheggiato dai locali in cui si svolge la frenetica vita notturna di una megalopoli piena di contraddizioni, sempre in bilico tra Oriente e Occidente.

Eppure, nonostante le case, il traffico e lo smog, le piramidi di Giza regalano sempre un'emozione indimenticabile a chi vi si rechi. La loro imponenza e la loro ieraticità sono tali da annullare tutto ciò che le circonda. Rapiti dalla vertigine che sanno infondere queste vere e proprie montagne artificiali, non resta spazio per null'altro che non sia la loro estatica ammirazione.

La capitale dell'Egitto restò a Menfi per secoli. Questo importante ruolo fu in seguito ricoperto da Tebe (che gli egiziani chiamavano, Uaset, "la possente"), corrispondente all'odierna Luxor. Venivano da questa città i sovrani dell'XI dinastia (2100-1995 a.C.) che unificarono nuovamente l'Egitto dopo un periodo di frammentazione territoriale, caratterizzato da lotte intestine tra staterelli confinanti.

Il complesso funerario fatto costruire da Menmhotep II al fondo dell'anfiteatro naturale di Deir el-Bahari, risale proprio a questi primi momenti. Più o meno contemporanei sono i più antichi resti di edifici sacri a Karnak, dove sorgeva il tempio dedicato ad Amon, il dio cittadino. Con l'ascesa al trono dell'Egitto della dinastia tebana, il culto di Amon si diffuse in tutto il paese e il tempio di Karnak crebbe con il passare del tempo. Ogni sovrano aggiunse qualcosa a quanto già costruito dai predecessori. Oggi Karnak è un monumento senza eguali. Aggirarsi al suo interno è compiere un viaggio a ritroso nel tempo: dal pilone tolemaico si giunge agli edifici di Thutmosi III percorrendo più di trecento metri di sale, colonne, obelischi, statue e mura ricoperte di scene e iscrizioni, che equivalgono a quasi millecinquecento anni di storia dell'uomo. Il momento di massimo splendore di Tebe corrisponde anche al periodo di maggior potere dell'Egitto faraonico, il Nuovo Regno.

Molti furono i monumenti costruiti dai sovrani della XVIII, XIX e XX Dinastia nell'opulenta capitale di uno stato che governava un vasto territorio. La montagna che sovrasta la riva di Luxor fu anche scelta come luogo di sepoltura dei sovrani, la cui ultima dimora fu scavata profondamente lungo le rive scoscese di una gola al cui fondo scorreva, nella stagione delle piogge, un impetuoso uadi. E' proprio qui che nel 1922, fu scoperta la tomba intatta di Tutankhamon, dove è stato ritrovato il più splendido corredo funerario mai realizzato.

Sulla riva est di Tebe sorgono anche le rovine del Tempio di Luxor, un tempo collegato con Karnak attraverso un viale di sfingi lungo quattro chilometri. Il maggiore ampliamento dell'edifico sacro fu compiuto da Ramesse II che, sulle mura esterne del primo pilone, fece riprodurre gli avvenimenti salienti della battaglia che aveva combattuto contro il sovrano ittita a Qadesh. Le stesse scene e gli stessi testi si trovano anche sulle parete della prima sala ipostila del Tempio Maggiore di Abu Simbel, scavato nelle rocce a più di cinquecento chilometri a sud di Luxor.

Qui, in un luogo assai distante dall'Egitto, Ramesse II celebrò la proprio grandezza deificandosi ancora in vita e autocelebrandosi con una serie di rimandi e sottintesi, sempre più espliciti man mano che si raggiunge la parte più intima del tempio.

Il santuario rupestre di minori dimensioni, dedicato alla sposa Nefertari, non fa altro che ribadire la grandezza e la natura divina di Ramesse II. Abu Simbel si trova in quella regione chiamata Nubia, il cui confine settentrionale è segnato dall'odierna città di Assuan.

Anche se nell'archeologia africana l'Egitto, per ricchezza e celebrità di monumenti, occupa una preminenza che non ha eguali, esistono altre regioni che possiedono le vestigia di un passato, forse più recente, ma altrettanto glorioso.

Le coste dell'Africa settentrionale conobbero un momento di straordinaria vitalità a partire dagli inizi del primo millennio a.C. e raggiunsero il loro massimo splendore nei primi secoli della nostra era quando, ormai province dell'Impero Romano, seppero dimostrarsi centri di cultura vitali e propulsivi e diedero i natali a numerosi personaggi che proprio alla crescita e allo sviluppo della civiltà romana dettero il loro apporto fondamentale.

Cronologia

- Paleolitico Paleolitico e Neolitico (60000 - 3000 a.C.)
- Periodo Predinastico in Egitto (3300 - 2920 a.C.)
- Periodo Protodinastico (2920 - 2670 a.C.)
- I Dinastia (2920 -2770 a.C. circa)
- II Dinastia (2770 - 2670 a.C. circa)
- Antico Regno (2670 - 2150 a.C.)
- III Dinastia (2670 - 2570 a.C. circa) - Principali sovrani: Sanakht, Gloser, Sekhemkhet
- IV Dinastia (2570 -2450 a.C. circa) - Principali sovrani: Snefru, Cheope, Chefren, Micerino
- V Dinastia (2450 - 2300 a.C. circa) - Principali sovrani: Userkaf, Sahura, Neferirkara, Neuserra, Unas
- VI Dinastia (2300 - 2150 a.C. circa) - Principale sovrani: Teti, Pepi I, Merenra, Pepi II
- I Periodo Intermedio (2150 - 2100 a.C.)
- Medio Regno (2100 - 1750 a.C.)
- XI Dinastia (2100 - 1955 a.C. circa)
- XII Dinastia (1955 - 1750 a.C. circa)
- II Periodo Intermedio (1750 - 1640 a.C.)
- Periodo della dominazione Hyksos (1640 - 1550 a.C.)
- XIII - XVII Dinastia (1750 - 1550 a.C. circa)
- Nuovo Regno (1550 - 1076 a.C.)
- XVIII Dinastia (1550 - 1295 a.C.) - Principali sovrani: Thutmosi I, Thutmosi III, Hatshepsut, Amenofi II,  Thutmosi IV, Amenofi 
  III,  Amenofi IV/Ekhnaton, Tutankhamon, Joremheb
- XIX Dinastia (1295 - 1188 a.C. circa) - Principali sovrani: Ramsete I, Sethi I, Ramsete II, Merneptah
- XX Dinastia (1188 - 1076 a.C. circa) - Principali sovrani: Ramsete III, Ramsete IV, Ramsete IX, Ramsete X, Ramsete XI
- XXI Dinastia (1076 - 945 a.C.)
- XII Dinastia (945 - 828 a.C.)
- XXIII Dinastia (828 - 742 a.C.)
- XXIV Dinastia (Saitica) (742 - 712 a.C. circa)
- XXV Dinastia (712 - 664 a.C.) - Principali sovrani: Shabaka, Taharqa
- XXVI Dinastia (664 - 525 a.C.) - Principali sovrani: Psammetico I, Psammetico II, Amasi
- I Periodo Persiano (525 - 405 a.C. circa)
- XXVII Dinastia (Persiana) (525 - 405 a.C. circa)
- XXVIII Dinastia (405 - 399 a.C. circa)
- XXIX Dinastia (399 - 380 a.C. circa)
- XXX Dinastia (380 - 343 a.C. circa) - Principali sovrani: Nectanebo I, Nectanebo II
- Il periodo persiano (343 - 332 a.C.)
- Dinastia Macedone (332 - 304 a.C. circa) - Principali sovrani: Alessandro Magno, Filippo Arrideo, Alessandro IV
- Dinastia Tolemaica (304 - 302 a.C. circa)
- Distruzione di Cartagine e inizio del dominio romano in Africa (146 a.C.)
- La Cirenaica diventa provincia romana (74 a.C.)
- Cesare annette la provincia di Numidia (46 a.C.)
- L'Egitto diventa provincia romana (30 a.C.)
- La Mauretania diventa provincia romana (40 d.C.)
- Vespasiano è proclamato imperatore ad Alessandria (69)
- Settimio Severo nasce a Leptis Magna, nell'attuale Tunisia (146)
- L'esercito della regina Zenobia occupa il Basso Egitto, ma viene respinta (268 - 270)
- Sotto Costantino, l'Egitto diventa una diocesi (324 - 337)
- L'Egitto diventa parte dell'impero bizantino (395)
- L'Egitto viene occupato dagli arabi (640)

Tratto da Splendori delle Civiltà Perdute - Francesco Tiradritti