L'Isola
James
è
un
isola
situata
a
30
km
dalla
foce
del
fiume
Gambia,
nei
pressi
di
Juffureh,
in
Gambia.
Sull'isola
si
trova
un
forte
conosciuto
col
nome
di
Fort
James.
I
primi
insediamenti
sull'isola
vennero
impiantati
dai
coloni
baltici
provenienti
dalla
Curlandia
al
seguito
del
duca
Jacob
Kettler,
che
aveva
acquistato
l'isola
nel
1651
e
possedeva
altri
territori
nella
regione.
I
nuovi
coloni
ribattezzarono
l'isola
con
il
nome
di
Isola
di
Sant'Andrea
in
onore
del
loro
Duca,
al
quale
intitolarono
anche
il
forte
edificato
nello
stesso
anno,
il
Forte
Jacob.
In
questo
periodo
l'isola
serviva
come
base
per
il
commercio.
L'isola
ed
il
forte
restarono
in
mano
ai
coloni
del
duca
per
un
periodo
molto
breve:
nel
1659,
infatti,
essi
vennero
conquistati
dagli
olandesi
e,
nel
1661,
dai
britannici,
cui
vennero
ufficialmente
ceduti
nel
1664.
I britannici ribattezzarono
l'isola
con
il
nome
di
Isola
James
ed
il
forte
col
nome
di
Fort
James,
in
onore
del
Duca
di
York.
L'isola
venne
allora
affittata
con
regolare
contratto
alla
Comagnia
degli
Avventurieri
Reali
in
Africa,
che
ne
fecero
uso
inizialmente
per
il
commercio
di
avorio
ed
oro,
in
seguito
per
la
tratta
degli
schiavi.
Il
giorno
1
agosto
16
69
l'isola
venne
subaffittata
gli
Avventurieri
della
Gambia
e
nel
1684
l'amministrazione
dell'isola
venne
affidata
alla
Royal
African
Company.
Nel 1696 l'isola ed il forte
vennero
conquistati
dai
francesi,
che
la
perdettero
nel
1697
per
poi
riconquistarla
nel
1702;
durante
questo
periodo
il
forte
venne
ricostruito
diverse
volte,
sia
a
causa
del
conflitto
tra
inglesi
e
francesi,
sia
per
i
continui
attacchi
da
parte
dei
pirati.
Il
30
giugno
17
50
l'isola
fu
messa
sotto
l'amministrazione
della
Compagnia
dei
Mercanti
d'Africa.
Tra
il
1765
e
il
1779
l'isola
entrò
a
far
parte
della
Senegambia
britannica.
Dal 1779, dopo il ritiro dei
britannici
dal
commercio
degli
schiavi,
l'isola
ed
il
forte
vennero
lasciati
al
più
completo
abbandono.
Come sito fondamentale che
testimonia
la
storia
del
commercio
degli
schiavi
nell'Africa
occidentale,
oggi
l'isola
ed
il
forte
sono
annoverati
fra
i
Patrimoni
dell'umanità
dell'UNESCO,
insieme
ad
altre
testimonianze
storiche
della
tratta
degli
schiavi
nella
regione
come
Albreda
e
Juffureh.
Attualmente l'isola è
minacciata
gravemente
da
un
serio
problema
di
erosione,
che
ha
già
divorato
circa
un
sesto
della
sua
estensione
dai
tempi
della
costruzione
di
Fort
James.
Sono presenti anche i resti di
altre
costruzioni
edificate
durante
la
permanenza
degli
inglesi
(compresa
una
cella
d'isolamento
per
la
detenzione
dei
prigionieri
più
irrequieti)
e
un
piccolo
molo;
queste
opere
sono
ora
state
protette
contro
gli
effetti
dell'erosione,
ma
l'isola
è
molto
bassa
rispetto
al
livello
dell'oceano
ed
è
quindi
soggetta
a
continue
inondazioni
ed
all'effetto
delle
maree.

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