Gerba è
la
più
grande isola del Nordafrica (514 km²),
situata
nella
parte
sud-orientale
del golfo
di
Gabès,
all'imbocco
del golfo
di
Boughrara,
nel
sud-est
della Tunisia.
Venne
occupata
dalla Spagna due
volte:
dal
1521
al
1524
e
dal
1551
al
1560
Nell'antichità
l'isola
era
conosciuta
col
nome Meninx,
o
anche Lotophagitis,
dal
momento
che
molti
identificavano
con
essa
l'Isola
dei
Lotofagi in
cui
era
approdato Ulisse nei
suoi
viaggi.
In
essa
si
trovavano
tre
città
principali: Meninx, Tipasa e Girba.
Da
quest'ultima
le
venne
il
suo
nome
attuale.
Secondo
lo
storico Sesto
Aurelio
Vittore,
fu
in
quest'isola
che,
nel 251,
vennero
proclamati imperatori
romani Treboniano
Gallo e
suo
figlio Volusiano.
Si
conoscono
almeno
otto vescovi
di
Gerba,
tra
cui
Monnulus
e
Vincentius,
che
parteciparono
ai concili
di
Cartagine del
255
e
del
525.
Nel VII
secolo la
ritroviamo
con
l'ulteriore
denominazione
di Terepiton,
forma
corrotta
di Gergiton o Gerbiton.
Durante
il Medioevo,
i
cristiani
di Sicilia e
di
Aragona
contesero
agli Arabi il
suo
possesso.
Per
tre
volte
l'isola
si
trovò
sotto
il
controllo
del regno
di
Sicilia dall'epoca
normanna
a
quella
aragonese:
1135
-
1158
1284
-
1333
1388
-
1392
in
questa
occasione
venne
trasformata
in
una
signoria
feudale,
con
i
seguenti
signori
di
Gerba:
1284
-
1305 Ruggero
di
Lauria,
1305
-
1307
e
1307
-
1310
Ruggero
II
(due
volte),
1310
Carlo,
1310
Francesco-Ruggero
III;
vi
furono
anche
dei
governatori,
che
in
parte
si
aggiunsero
titoli
di
signoria:
c.1305
-
1308 Simon
de
Montolieu,
1308
-
1315 Ramon
Muntaner (autore
anche
di
una Crònica in lingua
catalana)
1388
-
1391 Manfredi
III
Chiaramonte, Conte
di
Modica
1391
-
1392 Andrea
Chiaramonte,
Conte
di
Modica
Nel
1513,
dopo
tre
anni
di
esilio
a
Roma,
la
famiglia Fregoso fece
ritorno
a Genova. Ottaviano
Fregoso venne
eletto Doge e
suo
fratello
Federigo (arcivescovo,
poi cardinale),
divenuto
consigliere
capo,
prese
il
comando
dell'esercito
e
difese
la
repubblica
contro
i
pericoli
interni
(rivolta
degli Adorno e
dei Fieschi)
e
contro
quelli
esterni,
in
particolare
l'eliminazione
dei corsari
barbareschi:
Curtogoli,
un
corsaro
turco
che
era
basato
a Tunisi,
assediava
la
costa
con
una
squadra
navale,
e
nel
giro
di
pochi
giorni
aveva
catturato
diciotto
mercanti;
assunto
il
comando
della
flotta
genovese,
in
cui
prestava
servizio Andrea
Doria,
Federigo
sorprese
Curtogoli
davanti
a Biserta,
effettuò
un
raid
sull'isola
di
Gerba
e
fece
ritorno
a
Genova
con
un
immenso
bottino.
Gerba
fu
anche
occupata
due
volte
dalla Spagna:
tra
il 1521 ed
il 1524 a
seguito
dell'Assalto
spagnolo
a
Djerba
nel
1520 e
tra
il 1551 ed
il
31
luglio
1560;
di
nuovo
vi
furono
dei
governatori:
1521
-
1524...,
1560
Gian
Andrea.
Nel
1560
ebbe
luogo
nelle
sue
acque
la battaglia
di
Gerba.
Nel 1524 circa,
il
corsaro Khayr
al-Din,
detto
"Barbarossa" (che
già
aveva
operato
a
Gerba
col
fratello Aruj
Reis)
fece
di
Gerba
il
suo
arsenale
dopo
averla
conquistata.
Lo
stesso
fece
poi
anche Dragut.
Da
allora
Gerba
fece
parte
della reggenza
di
Tunisi,
anche
quando
essa
si
trasformò
in
un
protettorato
francese,
e
finalmente
nell'attuale
repubblica
tunisina.
Nel
1560
il
corsaro Dragut sorprese
la
flotta
spagnola,
che
perse
trenta
navi
e
5.000
uomini.
La
guarnigione
fu
messa
a
morte,
e
con
le
ossa
e
i
teschi
degli
uccisi
i
Turchi
costruirono
una
piramide
detta Borj
al-Ru'ūs, la 'torre delle teste', che rimase sul luogo fino alla metà
del XIX
secolo,
quando
le
ossa
vennero
trasferite
nel
cimitero
cristiano
di
Houmt-Souk.
Gerba
è
tuttora
una
sede
titolare
cattolica
nella provincia
di
Tripoli
d'Africa.
Contro
la sinagoga
El
Ghriba,
l'11
aprile
2002,
fu
fatto
esplodere
un
camion
carico
di
esplosivo,
uccidendo
21
persone
(di
cui
14
erano
turisti
tedeschi)
e
ferendone
molte
altre.
Nel
giugno
dello
stesso
anno
l'attentato
venne
rivendicato
da al-Qa'ida.
Il
18
settembre
2023
una
serie
di
siti
che
testimoniano
il
peculiare
modello
insediativo
dell'isola
è
stata
iscritta
nella Lista
dei
patrimoni
dell'umanità
dell'UNESCO dalla
quarantacinquesima
sessione
del Comitato
del
patrimonio
mondiale riunito
a Riad.
Agli
inizi
del XX
secolo,
l'isola
di
Gerba
aveva
40.000
abitanti,
tra
cui
diverse
centinaia
di maltesi cattolici,
che
si
guadagnavano
da
vivere
con
la
pesca
delle
spugne.
È
una
delle
poche
località
della
Tunisia
in
cui
ancora
si
parli
il berbero (nel
villaggio
di Guellala
e,
parzialmente,
in
quelli
vicini
di Sedouikech e
di Adjim).
Gerba
è
una
destinazione
turistica,
soprattutto
per
turisti
francesi,
tedeschi
e
italiani.
L'isola
è
nota
per
essere
un
centro
della
setta kharigita ibadita della
religione islamica,
ed
è
anche
nota
per
la
sua
minoranza
ebraica,
che
abita
sull'isola
da
millenni,
anche
se
la
sua
popolazione
si
è
andata
molto
riducendo
dalla
metà
del XX
secolo.
La Ghriba è
una
delle
sinagoghe più
antiche
e
famose
del
mondo.
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