Rio
de Janeiro (che significa Fiume di gennaio in portoghese) è una
città del Brasile. La città è famosa per le sue spiagge di Copacabana
e Ipanema, con i loro numerosi alberghi e condomini di lusso, per la
gigantesca statua liberty di Gesù, nota come Cristo Redentore
("Cristo Redentor") sul monte Corcovado, per il Pão de
Açúcar (Pan di Zucchero), con la sua funivia, e per il suo annuale
carnevale, il più celebre al mondo.
Gaspar
de Lemos salpò dal Portogallo per il Brasile nel 1501 e approdò
nell'immensa baia di Rio nel gennaio del 1502.
Prendendolo
(erroneamente) per un fiume la chiamò Rio de Janeiro. Ma furono i
Francesi i primi a stabilirsi permanentemente nella zona. Sia i
portoghesi che i Francesi sfruttarono il legname lungo le coste del
Brasile. Man mano che la colonizzazione portoghese iniziò a prendere
piede, i Francesi iniziarono a temere di venir scacciati.
Nel
1555 tre navi piene di coloni francesi approdarono nella Baía de
Guanabara e si stabilirono su una piccola isola che ribattezzarono
Francia Antartica. Non passò molto tempo prima che la nuova e indifesa
comunità venisse presa d'assalto dai Portoghesi, che riuscirono
finalmente a liberarsi dai Francesi nel 1560. Riuscirono persino ad
espellere i potenti indiani Tamoio, che avevano stretto un'alleanza con
i Francesi, dopo una serie di cruente battaglie.
I
fondatori Carioca eressero una città fortificata sul Morro Castelo nel
1567, chiamata São Sebastião do Rio de Janeiro. Era una tipica città
brasiliana: senza una precisa organizzazione urbana, con strade
irregolari secondo lo stile portoghese. Verso la fine del secolo il
villaggio viveva di pesca e dell'esportazione del Pau brasil (legname
della foresta vergine) e dello zucchero.
Nel
1660 la popolazione ammontava a 3000 Indiani, 750 Portughesi e 100 neri
e costituiva la terza comunità più importante in Brasile. Gli schiavi
venivano deportati in Brasile e messi a lavorare nelle piantagioni di
zucchero, mentre i loro padroni prosperavano.
La
corsa all'oro in Minas Gerais all'inizio del XVIII secolo - che si
concluse mezzo secolo dopo con l'esaurimento dell'oro - cambiò per
sempre il destino di Rio, che divenne la meta preferita del
Brasile.
Nel
1710 i Francesi, che da qualche tempo depredavano le colonie portoghesi,
attaccarono la città. Il primo tentativo fallì, mentre il secondo
volse a loro favore, costringendo l'intera popolazione ad abbandonare di
corsa la città durante la notte. I francesi chiesero una considerevole
quantità di denaro, zucchero e bestiame e i Portoghesi non poterono far
altro che accondiscendere. Purtroppo però i Francesi non poterono
godere pienamente del loro bottino: infatti due delle loro imbarcazioni
piene d'oro affondarono durante una terribile tempesta.
Rio
fece un salto qualità, rimpiazzando Salvador de Bahia come nuova
capitale coloniale nel 1763. Nel 1808 il re e l'intera corte sbarcarono
a Rio e fu così che divenne la città adottiva di quello che rimaneva
dell'antico fasto dell'Impero portoghese. Con la corte arrivarono anche
un sacco di soldi e di maestranze che contribuirono alla nascita alcuni
dei monumenti e palazzi ancora oggi fra i più belli. Il successo del
commercio del caffè sulle montagne di San Paolo e Rio apportò nuova
linfa vitale all'economia del Paese e trasformò la città in uno dei
maggiori porti commerciali al mondo. A partire dal 1845 vennero
istituite le prime rotte di navi passeggeri per Londra e a partire dal
1851 le prime per Parigi e verso la fine del secolo la città vide un
vero e proprio boom demografico grazie alle migrazioni interne e a
quelle dall'Europa.
Il
periodo fra i primi anni '20 del '900 e la fine degli anni '50
rappresentano l'epoca d'oro di Rio. Con l'inaugurazione dei grand hotel
(il Gloria nel 1922 e il Copacabana Palace nel 1924) divenne la meta
esotica e romantica per eccellenza scelta dalle star di Hollywood e dai
membri dell'alta società, che venivano per giocare nei casinò o per
divertirsi ed esibirsi nei nightclub.
Rio
continuava a cambiare. Vennero studiati i progetti di bonifica di 3
enormi aree per favorire lo sviluppo di una città bloccata dalle
bellezze naturali che tuttora la circondano. La prima era quella su cui
ora sorge l'aeroporto Santos Dumont, vicino a Centro. La seconda sarebbe
diventata la zona di Flamengo Park e la terza servì ad ampliare la
spiaggia di Copacabana.
Rio
rimase la capitale politico-amministrativa del Paese fino al 1960,
quando il governo decise di trasferire gli uffici governativi a
Brasilia. Durante gli anni '60 iniziarono a innalzarsi i primi
grattacieli e purtroppo vennero abbattuti altri edifici bellissimi per
far loro posto. Sempre nello stesso periodo le favelas (bidonville)
crebbero in modo allarmante: numerosi immigranti provenienti dalle aree
più povere del Paese (dal nord-est e dall'entroterra) si riversavano in
città, andando ad accrescere il numero dei poveri.
La
Cidade Maravilhosa (città meravigliosa) iniziò a perdere il suo
charme con l'aumentare della violenza e della criminalità. Durante la
sua ultima decade, la dittatura militare (che durò dal 1946 al 1985) in
Brasile non fu clemente con Rio. Ci furono numerose proteste in quel
periodo (la più famosa, la marcia di oltre 100.000 persone che
sfilarono fino al Palácio Tiradentes). Persino i politici di Rio si
opposero al regime militare, che rispose tagliando importanti fondi
federali. L'amministrazione fu costretta a tirare la cinghia e le
infrastrutture si deteriorarono con il graduale prosciugarsi delle casse
statali.
Il
punto di svolta si verificò quando Rio fa scelta come come città
ospite dell'Eco 92 (in italiano, Summit della Terra), la conferenza
sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite. Per l'organizzazione
dell'evento il governo federale spese circa 1 milione di dollari US per
potenziare le infrastrutture cittadine. Milioni furono spesi soltanto
per le comunicazioni satellitari e fu costruito il Riocentro, un enorme
complesso per convention ed esposizioni.
Oggi
le casse di Rio sono piene e la città sprizza un'inesauribile energia
creativa, tanto più che i tanto attesi progetti sono stati finanziati.
Il grosso progetto di Favela-Bairro, che si poneva l'obiettivo di
integrare le favela al resto della città, fornendo i servizi sanitari
basilari e che prevedeva aree di svago, ospedali, scuole, asili
infantili e centri comunitari (Rio ha investito oltre un miliardo di
dollari US per la sopravvivenza di questo progetto) è stato realizzato.
Nello stesso tempo alcune delle gemme più antiche della città stanno
poco per volta tornando alla vita con l'arrivo di nuovi investimenti ed
attività provenienti dall'estero
Storicamente
e culturalmente la città di Rio de Janeiro è suddivisa in 4 grandi
zone: la residenziale Zona Nord, la turistica e ricca Zona Sud, la Zona
Ovest e il Centro. Le zone corrispondono a una prima suddivisione del
territorio avvenuta sulla base dell'espansione urbanistica.
Dall'originale
centro storico, che in realtà si trova al limite più orientale della
città e si affaccia sulla baia di Guanabara, la città si è espansa
verso sud con la nascita dei quartieri più ricchi a ridosso delle
rinomate spiagge sull'oceano e delimitati a nord dalla foresta di
Tijuca, e verso nord e verso ovest con la nascita di quartieri
residenziali e industriali che urbanisticamente si sono ormai espansi
oltre i confini municipali.
Il
municipio è amministrativamente e politicamente suddiviso in 33 regioni
amministrative (Regiões Administrativas) che fanno capo a 6
subprefetture (Subprefeituras). Geograficamente la città è
suddivisa in 160 quartieri (Bairros) che non hanno funzioni
amministrative. A questi si aggiungono altri bairros storici che
hanno ormai solo una valenza toponomastica. Inoltre il territorio di Rio
de Janeiro è suddiviso a scopo urbanistico in 5 aree di sviluppo (Área
de Planejamento).
Intorno
alla città è sorta una vasta area metropolitana fittamente urbanizzata
che costituisce la Regione Metropolitana di Rio de Janeiro che conta
oltre 11 milioni di abitanti e che comprende gran parte dei comuni
limitrofi alla capitale carioca. Da un punto di vista statistico Rio de
Janeiro appartiene alla Microregione di Rio de Janeiro e che a sua volta
fa parte della mesoregione denominata Metropolitana di Rio de Janeiro.
Il
Centro è la parte storica della città e costituisce il nucleo
originario su cui si è sviluppata. Tra i luoghi di interesse si trovano
la Chiesa della Candelaria e la Cattedrale in stile moderno, il Teatro
municipale e diversi musei. Il Centro rimane il cuore della comunità
finanziaria della città.
La
Chiesa di Nostra Signora di Candelária (in portoghese: Igreja de
Nossa Senhora da Candelária) è un'importante storica chiesa
costruita e decorata nel corso di un lunghissimo periodo che va dal 1775
alla fine del diciannovesimo secolo.
Proprio
per questo combina numerosi stili quali il Barocco con il Neoclassicismo
e l'architettura neorinascimentale delle decorazioni interne.
L'area
intorno alla chiesa è stato il luogo del Massacro di Candelária
che ha portato l'attenzione del mondo intero nei riguardi della
brutalità della polizia nei riguardi dei bambini di strada brasiliani.
La Catedral de
São Sebastião do Rio de Janeiro, popolarmente conosciuta come Catedral
Metropolitana, fu costruita nel 1979 nel centro di Rio de Janeiro.
Ha un
particolarissimo formato conico di 106 metri di diametro e 96 metri di
altezza, e può ospitare fino a 20.000 persone in piedi.
Il
"Bonde", un tram giallo, parte da una stazione del centro nei
pressi della nuova Cattedrale, attraversa l'ex acquedotto in stile
romano - l'"Arcos da Lapa" costruito nel 1750 e convertito in
un viadotto tramviario nel 1896 - e corre lungo le strade in pendenza
del vicino sobborgo di Santa Teresa. Da fine agosto 2011 il
"Bonde" non è più in circolazione ed è stato sostituito da
un servizio autobus che percorre il tracciato del tram.
La zona
meridionale di Rio de Janeiro è composta da diversi bairros, tra
i quali São Conrado, Leblon, Ipanema, Arpoador, Copacabana, Leme,
Botafogo e Flamengo, che compongono la famosa linea costiera di Rio.
Il
quartiere di Flamengo è caratterizzato dalla perfetta integrazione
della viabilità cittadina con il parco. Il grande parco è infatti
intersecato dalle strade che portano nelle due direzioni verso il
quartiere di Botafogo e poi Copacabana, Ipanema e così via e dall'altra
parte verso Catete e Cinelandia.
Il
quartiere della spiaggia di Copacabana ostenta una delle più
spettacolari feste di Capodanno del mondo, con più di due milioni di
festeggianti che si affollano sulla sabbia per guardare i fuochi
d'artificio. I fuochi vengono sparati da barche in acqua, per garantire
la sicurezza dell'evento.
Oltrepassando
Copacabana e Leme, nel quartiere di Urca si trova il Pan di Zucchero, il
cui nome caratterizza la famosa gobba che si erge dal mare. La cima può
essere raggiunta con una funivia accessibile dal Colle di Urca (Morro
da Urca), e offre una vista seconda solo a quella del Corcovado.
La più
alta montagna della città comunque, con 842 metri, è la Pedra da
Gávea di São Conrado. Il deltaplano è un'attività popolare su questo
picco. Dopo un breve volo di atterra alla Praia do Pepino a São
Conrado.
La zona
nord di Rio ospita lo stadio Maracanã, il più grande stadio di calcio
del mondo in grado di contenere quasi 200.000 persone. Di recente la
capacità è stata ridotta per conformarsi alle moderne regole di
sicurezza e con l'introduzione dei soli posti a sedere. Attualmente in
via di rinnovamento, finirà per contenere circa 120.000 posti. Il
Maracanã è stato la sede delle cerimonie di apertura e chiusura e
degli incontri di calcio, per i Giochi Panamericani del 2007.
La zona
ovest è la regione metropolitana più distante dal centro di Rio de
Janeiro. Comprende, tra gli altri, i bairros Barra da Tijuca,
Jacarepaguá, Campo Grande, Santa Cruz, Sepetiba e Bangu. Barra da
Tijuca è un'area a sviluppo accelerato, che attrae principalmente la
parte più ricca della popolazione, mentre i distretti confinanti della
zona ovest rivelano nette differenze tra classi sociali.
La zona
è dotata di aree industriali, ma rimangono ancora delle aree agricole.
Oltre ai quartieri di Barra da Tijuca e Jacarepagua, un altro quartiere
che ha mostrato una buona crescita economica è quello di Campo Grande.
Alcuni degli eventi sportivi dei Giochi panamericani del 2007 si sono
svolti nel Centro Sportivo Miécimo da Silva, soprannominato Ginnasio
"Algodão", e altri nello Stadio Ítalo del Cima, a Campo
Grande.
Rio
è una città di contrasti, e anche se gran parte della città si può
affiancare alle più moderne metropoli del mondo, una percentuale
significativa dei 13 milioni di abitanti di Rio vive ancora in zone
estremamente povere.
La
peggiori di queste sono le baraccopoli note come favelas, spesso
addossate sui fianchi delle colline, dove è difficile costruire edifici
robusti, e gli smottamenti, provocati principalmente dalle piogge
intense, sono frequenti.
Le
favelas sono afflitte dalla diffusione dei crimini legati alla
droga, dalle lotte tra bande e da altri problemi sociali legati alla
povertà. La Favela da Rocinha è la più grande dell'America
latina.