Rio de Janeiro, paesaggi Carioca tra la montagna e il mare
Brasile

patrimonio dell'umanità dal 2012

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Rio de Janeiro (che significa Fiume di gennaio in portoghese) è una città del Brasile. La città è famosa per le sue spiagge di Copacabana e Ipanema, con i loro numerosi alberghi e condomini di lusso, per la gigantesca statua liberty di Gesù, nota come Cristo Redentore ("Cristo Redentor") sul monte Corcovado, per il Pão de Açúcar (Pan di Zucchero), con la sua funivia, e per il suo annuale carnevale, il più celebre al mondo.

Gaspar de Lemos salpò dal Portogallo per il Brasile nel 1501 e approdò nell'immensa baia di Rio nel gennaio del 1502.

Prendendolo (erroneamente) per un fiume la chiamò Rio de Janeiro. Ma furono i Francesi i primi a stabilirsi permanentemente nella zona. Sia i portoghesi che i Francesi sfruttarono il legname lungo le coste del Brasile. Man mano che la colonizzazione portoghese iniziò a prendere piede, i Francesi iniziarono a temere di venir scacciati.

Nel 1555 tre navi piene di coloni francesi approdarono nella Baía de Guanabara e si stabilirono su una piccola isola che ribattezzarono Francia Antartica. Non passò molto tempo prima che la nuova e indifesa comunità venisse presa d'assalto dai Portoghesi, che riuscirono finalmente a liberarsi dai Francesi nel 1560. Riuscirono persino ad espellere i potenti indiani Tamoio, che avevano stretto un'alleanza con i Francesi, dopo una serie di cruente battaglie.

I fondatori Carioca eressero una città fortificata sul Morro Castelo nel 1567, chiamata São Sebastião do Rio de Janeiro. Era una tipica città brasiliana: senza una precisa organizzazione urbana, con strade irregolari secondo lo stile portoghese. Verso la fine del secolo il villaggio viveva di pesca e dell'esportazione del Pau brasil (legname della foresta vergine) e dello zucchero.

Nel 1660 la popolazione ammontava a 3000 Indiani, 750 Portughesi e 100 neri e costituiva la terza comunità più importante in Brasile. Gli schiavi venivano deportati in Brasile e messi a lavorare nelle piantagioni di zucchero, mentre i loro padroni prosperavano.

La corsa all'oro in Minas Gerais all'inizio del XVIII secolo - che si concluse mezzo secolo dopo con l'esaurimento dell'oro - cambiò per sempre il destino di Rio, che divenne la meta preferita del Brasile. 

Nel 1710 i Francesi, che da qualche tempo depredavano le colonie portoghesi, attaccarono la città. Il primo tentativo fallì, mentre il secondo volse a loro favore, costringendo l'intera popolazione ad abbandonare di corsa la città durante la notte. I francesi chiesero una considerevole quantità di denaro, zucchero e bestiame e i Portoghesi non poterono far altro che accondiscendere. Purtroppo però i Francesi non poterono godere pienamente del loro bottino: infatti due delle loro imbarcazioni piene d'oro affondarono durante una terribile tempesta.

Rio fece un salto qualità, rimpiazzando Salvador de Bahia come nuova capitale coloniale nel 1763. Nel 1808 il re e l'intera corte sbarcarono a Rio e fu così che divenne la città adottiva di quello che rimaneva dell'antico fasto dell'Impero portoghese. Con la corte arrivarono anche un sacco di soldi e di maestranze che contribuirono alla nascita alcuni dei monumenti e palazzi ancora oggi fra i più belli. Il successo del commercio del caffè sulle montagne di San Paolo e Rio apportò nuova linfa vitale all'economia del Paese e trasformò la città in uno dei maggiori porti commerciali al mondo. A partire dal 1845 vennero istituite le prime rotte di navi passeggeri per Londra e a partire dal 1851 le prime per Parigi e verso la fine del secolo la città vide un vero e proprio boom demografico grazie alle migrazioni interne e a quelle dall'Europa.

Il periodo fra i primi anni '20 del '900 e la fine degli anni '50 rappresentano l'epoca d'oro di Rio. Con l'inaugurazione dei grand hotel (il Gloria nel 1922 e il Copacabana Palace nel 1924) divenne la meta esotica e romantica per eccellenza scelta dalle star di Hollywood e dai membri dell'alta società, che venivano per giocare nei casinò o per divertirsi ed esibirsi nei nightclub.

Rio continuava a cambiare. Vennero studiati i progetti di bonifica di 3 enormi aree per favorire lo sviluppo di una città bloccata dalle bellezze naturali che tuttora la circondano. La prima era quella su cui ora sorge l'aeroporto Santos Dumont, vicino a Centro. La seconda sarebbe diventata la zona di Flamengo Park e la terza servì ad ampliare la spiaggia di Copacabana.

Rio rimase la capitale politico-amministrativa del Paese fino al 1960, quando il governo decise di trasferire gli uffici governativi a Brasilia. Durante gli anni '60 iniziarono a innalzarsi i primi grattacieli e purtroppo vennero abbattuti altri edifici bellissimi per far loro posto. Sempre nello stesso periodo le favelas (bidonville) crebbero in modo allarmante: numerosi immigranti provenienti dalle aree più povere del Paese (dal nord-est e dall'entroterra) si riversavano in città, andando ad accrescere il numero dei poveri. 

La Cidade Maravilhosa (città meravigliosa) iniziò a perdere il suo charme con l'aumentare della violenza e della criminalità. Durante la sua ultima decade, la dittatura militare (che durò dal 1946 al 1985) in Brasile non fu clemente con Rio. Ci furono numerose proteste in quel periodo (la più famosa, la marcia di oltre 100.000 persone che sfilarono fino al Palácio Tiradentes). Persino i politici di Rio si opposero al regime militare, che rispose tagliando importanti fondi federali. L'amministrazione fu costretta a tirare la cinghia e le infrastrutture si deteriorarono con il graduale prosciugarsi delle casse statali.

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Il punto di svolta si verificò quando Rio fa scelta come come città ospite dell'Eco 92 (in italiano, Summit della Terra), la conferenza sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite. Per l'organizzazione dell'evento il governo federale spese circa 1 milione di dollari US per potenziare le infrastrutture cittadine. Milioni furono spesi soltanto per le comunicazioni satellitari e fu costruito il Riocentro, un enorme complesso per convention ed esposizioni.

Oggi le casse di Rio sono piene e la città sprizza un'inesauribile energia creativa, tanto più che i tanto attesi progetti sono stati finanziati. Il grosso progetto di Favela-Bairro, che si poneva l'obiettivo di integrare le favela al resto della città, fornendo i servizi sanitari basilari e che prevedeva aree di svago, ospedali, scuole, asili infantili e centri comunitari (Rio ha investito oltre un miliardo di dollari US per la sopravvivenza di questo progetto) è stato realizzato. Nello stesso tempo alcune delle gemme più antiche della città stanno poco per volta tornando alla vita con l'arrivo di nuovi investimenti ed attività provenienti dall'estero

Storicamente e culturalmente la città di Rio de Janeiro è suddivisa in 4 grandi zone: la residenziale Zona Nord, la turistica e ricca Zona Sud, la Zona Ovest e il Centro. Le zone corrispondono a una prima suddivisione del territorio avvenuta sulla base dell'espansione urbanistica. 

Dall'originale centro storico, che in realtà si trova al limite più orientale della città e si affaccia sulla baia di Guanabara, la città si è espansa verso sud con la nascita dei quartieri più ricchi a ridosso delle rinomate spiagge sull'oceano e delimitati a nord dalla foresta di Tijuca, e verso nord e verso ovest con la nascita di quartieri residenziali e industriali che urbanisticamente si sono ormai espansi oltre i confini municipali.

Il municipio è amministrativamente e politicamente suddiviso in 33 regioni amministrative (Regiões Administrativas) che fanno capo a 6 subprefetture (Subprefeituras). Geograficamente la città è suddivisa in 160 quartieri (Bairros) che non hanno funzioni amministrative. A questi si aggiungono altri bairros storici che hanno ormai solo una valenza toponomastica. Inoltre il territorio di Rio de Janeiro è suddiviso a scopo urbanistico in 5 aree di sviluppo (Área de Planejamento).

Intorno alla città è sorta una vasta area metropolitana fittamente urbanizzata che costituisce la Regione Metropolitana di Rio de Janeiro che conta oltre 11 milioni di abitanti e che comprende gran parte dei comuni limitrofi alla capitale carioca. Da un punto di vista statistico Rio de Janeiro appartiene alla Microregione di Rio de Janeiro e che a sua volta fa parte della mesoregione denominata Metropolitana di Rio de Janeiro.

Il Centro è la parte storica della città e costituisce il nucleo originario su cui si è sviluppata. Tra i luoghi di interesse si trovano la Chiesa della Candelaria e la Cattedrale in stile moderno, il Teatro municipale e diversi musei. Il Centro rimane il cuore della comunità finanziaria della città. 

La Chiesa di Nostra Signora di Candelária (in portoghese: Igreja de Nossa Senhora da Candelária) è un'importante storica chiesa costruita e decorata nel corso di un lunghissimo periodo che va dal 1775 alla fine del diciannovesimo secolo. 

Proprio per questo combina numerosi stili quali il Barocco con il Neoclassicismo e l'architettura neorinascimentale delle decorazioni interne.

L'area intorno alla chiesa è stato il luogo del Massacro di Candelária che ha portato l'attenzione del mondo intero nei riguardi della brutalità della polizia nei riguardi dei bambini di strada brasiliani.

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La Catedral de São Sebastião do Rio de Janeiro, popolarmente conosciuta come Catedral Metropolitana, fu costruita nel 1979 nel centro di Rio de Janeiro.

Ha un particolarissimo formato conico di 106 metri di diametro e 96 metri di altezza, e può ospitare fino a 20.000 persone in piedi.

Il "Bonde", un tram giallo, parte da una stazione del centro nei pressi della nuova Cattedrale, attraversa l'ex acquedotto in stile romano - l'"Arcos da Lapa" costruito nel 1750 e convertito in un viadotto tramviario nel 1896 - e corre lungo le strade in pendenza del vicino sobborgo di Santa Teresa. Da fine agosto 2011 il "Bonde" non è più in circolazione ed è stato sostituito da un servizio autobus che percorre il tracciato del tram.

La zona meridionale di Rio de Janeiro è composta da diversi bairros, tra i quali São Conrado, Leblon, Ipanema, Arpoador, Copacabana, Leme, Botafogo e Flamengo, che compongono la famosa linea costiera di Rio.

Il quartiere di Flamengo è caratterizzato dalla perfetta integrazione della viabilità cittadina con il parco. Il grande parco è infatti intersecato dalle strade che portano nelle due direzioni verso il quartiere di Botafogo e poi Copacabana, Ipanema e così via e dall'altra parte verso Catete e Cinelandia.

Il quartiere della spiaggia di Copacabana ostenta una delle più spettacolari feste di Capodanno del mondo, con più di due milioni di festeggianti che si affollano sulla sabbia per guardare i fuochi d'artificio. I fuochi vengono sparati da barche in acqua, per garantire la sicurezza dell'evento.

Oltrepassando Copacabana e Leme, nel quartiere di Urca si trova il Pan di Zucchero, il cui nome caratterizza la famosa gobba che si erge dal mare. La cima può essere raggiunta con una funivia accessibile dal Colle di Urca (Morro da Urca), e offre una vista seconda solo a quella del Corcovado.

La più alta montagna della città comunque, con 842 metri, è la Pedra da Gávea di São Conrado. Il deltaplano è un'attività popolare su questo picco. Dopo un breve volo di atterra alla Praia do Pepino a São Conrado.

La zona nord di Rio ospita lo stadio Maracanã, il più grande stadio di calcio del mondo in grado di contenere quasi 200.000 persone. Di recente la capacità è stata ridotta per conformarsi alle moderne regole di sicurezza e con l'introduzione dei soli posti a sedere. Attualmente in via di rinnovamento, finirà per contenere circa 120.000 posti. Il Maracanã è stato la sede delle cerimonie di apertura e chiusura e degli incontri di calcio, per i Giochi Panamericani del 2007.

La zona ovest è la regione metropolitana più distante dal centro di Rio de Janeiro. Comprende, tra gli altri, i bairros Barra da Tijuca, Jacarepaguá, Campo Grande, Santa Cruz, Sepetiba e Bangu. Barra da Tijuca è un'area a sviluppo accelerato, che attrae principalmente la parte più ricca della popolazione, mentre i distretti confinanti della zona ovest rivelano nette differenze tra classi sociali. 

La zona è dotata di aree industriali, ma rimangono ancora delle aree agricole. Oltre ai quartieri di Barra da Tijuca e Jacarepagua, un altro quartiere che ha mostrato una buona crescita economica è quello di Campo Grande. Alcuni degli eventi sportivi dei Giochi panamericani del 2007 si sono svolti nel Centro Sportivo Miécimo da Silva, soprannominato Ginnasio "Algodão", e altri nello Stadio Ítalo del Cima, a Campo Grande.

Rio è una città di contrasti, e anche se gran parte della città si può affiancare alle più moderne metropoli del mondo, una percentuale significativa dei 13 milioni di abitanti di Rio vive ancora in zone estremamente povere. 

La peggiori di queste sono le baraccopoli note come favelas, spesso addossate sui fianchi delle colline, dove è difficile costruire edifici robusti, e gli smottamenti, provocati principalmente dalle piogge intense, sono frequenti. 

Le favelas sono afflitte dalla diffusione dei crimini legati alla droga, dalle lotte tra bande e da altri problemi sociali legati alla povertà. La Favela da Rocinha è la più grande dell'America latina.