Distretto storico di Quebec
Canada

patrimonio dell'umanità dal 1985

Video Video 2

La città di Québec sorge sul fiume San Lorenzo ed è uno fra i centri più importanti del Canada francese.

Québec è situata sulla lingua di terra che separa il San Lorenzo da un suo affluente, il St. Charles, che si unisce al primo poco prima che esso inizi ad allargarsi nel suo lungo ed ampio estuario. In particolare la cittadella è situata su Cap Diamant, una grande formazione rocciosa sulla riva del San Lorenzo. La topografia del luogo, congiunta all'importanza del fiume per le comunicazioni con l'interno, suggerí immediatamente un uso difensivo.

Un'ulteriore caratteristica favorevole è la strettezza del San Lorenzo fra Cap Diamant e la riva opposta (sud) su cui oggi sorge la cittadina di Levis); questa è fra l'altro all'origine del nome Québec, che si crede derivare dall'algonchino Kebek, ovvero strettoia. Curiosamente, ancora oggi il collegamento fra le due rive in questo punto è assicurato da un traghetto anziché da un ponte, mentre il primo ponte sul San Lorenzo si trova alcuni chilometri più a monte.

La città vecchia è l'unica città americana a nord del Messico ad avere ancora una cinta di mura e Québec nel suo insieme presenta un sapore francese e più in generale europeo che la rende unica nel panorama delle grandi città canadesi e nordamericane.

L'edificio più famoso di Québec è indubbiamente lo Chateau Frontenac, un hotel con un'architettura fiabesca che sorge sulla terrasse Dufferin, un viale pedonale che sorge praticamente sulle mura della rocca e che offre delle belle viste sul sottostante San Lorenzo.

Fu costruito tra la fine del XIX e l'inizio del XX sec dall'architetto Bruce Price per la società canadese delle ferrovie Canadian Pacific Railways ed è uno dei Canadian Pacific Hotels. È un "cugino" del Chateau Lac Louis sulle rive del Lac Louis ad Alberta.

Price utilizzò elementi architettonici medioevale e rinascimentali ispirandosi in particolare ai castelli della Francia e della Scozia. Il castello è oggi uno dei più esclusivi alberghi del Canada.

Il suo nome deriva da quello del Governatore della Colonia della Nuova Francia, Louis de Buade Comte de Frontenac et de Palluau(1662-1698).

Andando verso monte lungo la terrasse Dufferin si giunge alla Citadelle, una fortificazione che separa la città vecchia dal parco della piana di Abraham, che sorge nel luogo ove si svolse la battaglia del 1759 fra inglesi e francesi.

All'altezza della Citadelle le mura si staccano dal declivio che scende verso il San Lorenzo, e sorgono in un tratto pianeggiante in cui sono particolarmente evidenti. All'esterno di una delle porte della città vecchia sorge l'edificio dell'Assemblea Nazionale del Québec, l'assemblea legislativa della provincia.

All'interno della città vecchia sorge invece la cattedrale di Notre Dame de Québec. E' la chiesa madre dell'arcidiocesi di Québec ed è la più antica sede vescovile americana a nord del Messico

Sede del primate del Canada, la cattedrale di Québec è inoltre la più antica parrocchiale, e la prima chiesa ad essere insignita del titolo di Basilica minore, del Nord America.

La chiesa, intitolata a Notre-Dame-de-la-Paix (Nostra Signora della Pace), venne eretta nel 1647, sul sito di una precedente cappella. Nel 1664 divenne sede parrocchiale e, nel 1674, elevata alla dignità di cattedrale della nuova diocesi di Québec (arcidiocesi dal 1819 e sede metropolitana dal 1844). Il titolo di basilica minore venne conferito al tempio, nel 1874, da Pio IX.

La cattedrale venne distrutta, una prima volta, sotto i bombardamenti britannici, nel 1759, ricostruita, nuovamente distrutta nel 1922, in seguito a un incendio, e riedificata nel 1923.

L'interno della cattedrale contiene diverse opere d'arte. Di grande interesse risultano il baldacchino dorato, la cattedra vescovile e la lampada, quest'ultima dono di Luigi XIV, nel presbiterio, e le vetrate. La cattedrale contiene inoltre tre organi Casavant.

Nella cripta sono sepolti diversi personaggi, tra cui i vescovi di Québec e quattro governatori della Nuova Francia (Louis de Buade (1622-1698), Louis-Hector de Callières (1648-1703), Jacques-Pierre de Taffanel de La Jonquière (1685-1752), Pierre de Rigaud de Vaudreuil (1698-1778)).

In una cappella della cattedrale riposano invece i resti del beato François de Montmorency-Laval (1623 - 1708), primo vescovo di Québec.

La città alta è collegata da ripide stradine, da scalinate e da una funicolare alla città bassa, che sorge sulle rive del San Lorenzo e specialmente a nord, in direzione del S. Charles (dove il terreno è più pianeggiante). Fra le sue attrattive vi sono la rue du Petit Champlain (nota come la strada più stretta dell'America settentrionale) ed il pittoresco quartiere in cui sorge, il porto e l'attracco del traghetto per Laval, la Place Royale, la chiesa di Notre Dame des Victoires, il Museo della Civilizzazione ed infine la pittoresca stazione ferroviaria (gare du Palais).

Proprio da una delle terre di questi pescatori, la Bretagna, proveniva un esperto navigatore, Jacques Cartier, che nel 1534 riuscì a farsi finanziare da Francesco I una spedizione per cercare un passaggio a nordovest che portasse in India. Nel corso del secondo dei suoi viaggi, Cartier risalì il fiume San Lorenzo fino a un promontorio roccioso che si alzava a picco sul corso d'acqua. Sulla cima sorgeva un villaggio di indiani Huroni con cui instaurò rapporti amichevoli, ottenendo da loro il permesso di stabilire nella zona i suoi accampamenti invernali. Il luogo veniva chiamato dai nativi Kébec, "dove si restringe il fiume". Proprio nel punto in cui oggi si trovano il parco Cartier-Brébeuf e una riproduzione al naturale della Grande Hermine, la sua nave ammiraglia, Cartier costruì un forte sul quale, per la prima volta, sventolò la bandiera francese.

L'iniziativa di fondare la prima colonia fu presa anni dopo da un altro sovrano francese, Enrico IV, che affidò l'incarico a Samuel de Champlain, buon conoscitore di quelle terre, da lui già percorse negli anni precedenti. Champlain scelse per la colonia esattamente lo stesso promontorio dove aveva svernato Cartier, e lì, il 3 luglio 1608, venne ufficialmente fondata Québec.

Il sito prescelto aveva tutte le caratteristiche che, a quell'epoca, potevano assicurare la prosperità di una città. Il promontorio era il luogo ideale per una fortezza inespugnabile, consentiva di proteggere la colonia e di controllare la navigazione lungo il fiume; il suo vasto estuario serviva da eccellente porto, accessibile anche alle imbarcazioni di grande pescaggio; lungo le sue rive, infine, si estendevano fertili terre alluvionali.  

I primi coloni si installarono nella zona pianeggiante nei pressi del porto, dove si sviluppò il quartiere commerciale e finanziario della città, attualmente la zona turistica per eccellenza, con numerose abitazioni del XVII e XVIII secolo e altre risalenti ai primi anni della colonia. Il centro amministrativo e religioso sorse intorno al Cap-aux-Diamants, il punto più alto del promontorio, dove Champlain aveva costruito il Forte Saint-Louis. Qui furono edificati anche i conventi degli ordini religiosi - Gesuiti, Agostiniani e Orsoline - che progressivamente affluirono in città e che sono ancora presenti sulla rocca, sebbene nessuno di essi abbia conservato la sua sede originaria.

Nel corso della seconda metà del XVII secolo, con Richelieu a capo della politica francese, le colonie canadesi ricevettero un forte appoggio, con notevoli benefici per il loro sviluppo. Québec divenne la fedele riproduzione, nell'architettura, negli usi e nei costumi, e anche nella sua stratificazione sociale, di un capoluogo della provincia francese. Nel 1663 Québec fu scelta come capitale della Nuova Francia e dieci anni dopo fu eretta a vescovado.

Fin dall'inizio la principale minaccia non era costituita dagli Indiani o dai rigori del clima, ma dagli Inglesi, che non accettavano la presenza di rivali nella colonizzazione dell'America Settentrionale. Dopo un primo scontro nel 1629, risoltosi grazie all'abilità diplomatica di Richelieu, alla fine del secolo scoppiò una nuova guerra tra Francesi e Inglesi per il dominio sulle terre del Nuovo Mondo. Québec, difesa energicamente dal governatore Frontenac, resistette all'assedio e al bombardamento delle truppe inglesi. La vittoria, o per meglio dire la mancata sconfitta, venne celebrata con la costruzione della chiesa Notre-Dame-des-Victoires.

Quebec.jpg (313670 byte)  Quebec3.jpg (251054 byte)  Quebec4.jpg (323002 byte)  Quebec5.jpg (276407 byte)  Quebec6.jpg (243093 byte)  Quebec7.jpg (284531 byte)  Quebec8.jpg (280098 byte)

Nel 1759, dopo mezzo secolo di continue scaramucce, l'esercito britannico lanciò l'attacco definitivo, che culminò con la sanguinosa battaglia dei Campi di Abraham. I comandanti dei due eserciti, Wolfe e Montcalm, perirono nello scontro, che si concluse con la vittoria inglese e la resa della città. Il Parco dei Campi della Battaglia ricorda oggi questo avvenimento, decisivo per la storia di Québec e dell'intero Canada. Con il trattato di pace stipulato nel 1763, infatti, la Francia consegnò all'Inghilterra praticamente la totalità dei suoi possedimenti canadesi.

Dalla Union Jack alla foglia d'acero II cambio di sovranità sancito dal trattato non comportò grandi problemi per gli abitanti di Québec. Gli Inglesi, infatti, consentirono loro di continuare a usare la lingua francese, di mantenere la proprietà sulle terre e di professare la religione cattolica.

Durante la guerra di Indipendenza americana (1775-1783), Québec, rimasta fedele all'Inghilterra, dovette resistere a due nuovi assedi da parte delle truppe americane, in seguito ai quali le autorità decisero di rinforzare le difese con nuove mura, ancora oggi esistenti, e con una poderosa fortezza a stella eretta sull'altra estremità del promontorio del Forte Saint-Louis. Oggi entrambe le costruzioni sono apprezzate mete turistiche. In seguito la città non corse più alcun altro pericolo, ad eccezione degli incendi, uno dei quali nel 1834 distrusse le fondamenta del Forte Saint-Louis. Al suo posto venne costruito il Castello Frontenac, il cui singolare profilo, coronato da eleganti capitelli di ardesia, è oggi uno dei simboli della città.

L'indipendenza degli Stati Uniti indusse a emigrare in Canada migliaia di americani leali alla Corona britannica, che si installarono nell'attuale provincia dell'Ontario formando il nucleo canadese anglofono. Le due comunità mantennero le rispettive lingue e religioni, con sistemi giuridici ben distinti. Anche se non mancarono tensioni, non vi fu mai una rottura fra i due gruppi, e alla fine l'indipendenza, ottenuta pervia diplomatica nel 1867, diede origine a un Paese federale, bilingue e multietnico.