Yagul
è
un
sito
archeologico
associato
alla
civiltà
zapoteca
situato
nello
stato
messicano
di
Oaxaca.
Il
sito
è
stato
eletto
a
monumento
naturale
il
13
ottobre
1998.
Il
sito
è
conosciuto
anche
con
il
nome
di
Pueblo
Viejo,
ed
era
abitato
nel
periodo
in
cui
arrivarono
gli
spagnoli.
Dopo
la
conquista,
la
popolazione
venne
spostata
alla
città
di
Tlacolula
dove
i
loro
discendenti
vivono
tutt'oggi.
Yagul
venne
occupata
per
la
prima
volta
attorno
al
100
a.C.
Nel
500-700
d.C.
furono
costruiti
molti
monumenti
cerimoniali.
La
maggior
parte
dei
resti
visibili
risalgono
dal
1250
al
1521.
Il
sito
venne
esplorato
negli
anni
50
e
60
dagli
archeologi
Ignacio
Bernal
e
John
Paddock.
Resti
che
testimoniano
la
presenza
di
esseri
umani
nella
zona
sono
principalmente
pitture
rupestri,
che
risalgono
al
3000
a.C.
Dopo
l'abbandono
di
Monte
Albán
avvenuto
nell'800
d.C.,
gli
abitanti
della
regione
costruirono
centri
come
Lambityeco,
Mitla
e
Yagul.
Yagul
è
un
termine
di
origine
zapoteca,
formato
dalla
combinazione
delle
parole
ya
(albero)
e
gul
(vecchio),
quindi
il
significato
è
"albero
vecchio".
Yagul
è
uno
dei
siti
della
valle
di
Oaxaca
ad
essere
studiato
maggiormente.
Il
sito
è
diviso
in
tre
aree
principali;
la
fortezza,
il
centro
cerimoniale,
e
la
zona
residenziale.
Le
costruzioni
in
pietra
sono
basate
su
ciottoli
di
fiume
e
roccia
vulcanica.
Sono
state
trovate
circa
30
tombe,
alcune
di
esse
portano
iscrizioni
con
simboli.
Il
centro
cerimoniale
è
stato
studiato
nel
1974
da
Bernal
e
Gamio.
Comprende
la
maggior
parte
di
ciò
che
è
stato
portato
alla
luce.
Nel
centro
vi
sono
molti
patii
e
architetture,
e
si
trova
anche
un
complesso
residenziale
per
élite
e
un
campo
da
gioco.
Il
sito
è
gestito
dall'Instituto
Nacional
de
Antropología
e
Historia
ed
è
aperto
per
le
visite
del
pubblico.

Mitla
è
un
sito
archeologico
precolombiano
e
uno
dei
maggiori
centri
della
cultura
degli
Zapotechi.
La
zona
archeologica
si
trova
all'interno
della
municipalità
di
San
Pablo
Villa
de
Mitla.
Monte
Albán
era
il
centro
politico
più
importante
mentre
Mitla
era
quello
religioso
più
importante.
Il
nome
Mitla
deriva
dalla
lingua
Nahuatl,
dalla
parola
Mictlán,
che
era
il
luogo
dei
morti
o
le
terre
dell'oltretomba.
Il
nome
in
lingua
zapoteca
è
Lyobaa,
che
significa
"luogo
di
riposo".
Il
nome
quindi
è
una
trascrizione
in
lingua
spagnola
del
nome
azteco.
Mitla
possiede
mosaici
raffinati,
disegni
geometrici
che
ricoprono
tombe,
pannelli,
stucchi,
e
anche
interi
muri.
I
mosaici
sono
fatti
con
piccole
pietre
incastonate
assieme
senza
l'uso
di
malta.
Mitla
è
uno
dei
siti
maggiormente
conservati
della
valle
di
Oaxaca
a
causa
del
clima
secco.
La
valle
era
abbastanza
isolata,
ma
gli
Zapotechi
avevano
comunque
contatti
con
altri
popoli
presenti
in
mesoamerica.
Quando
gli
spagnoli
arrivarono
nella
valle,
lo
stato
zapoteco
contava
500.000
abitanti,
che
conoscevano
un
sistema
di
scrittura,
usavano
due
sistemi
di
calendari,
e
una
società
agricola
che
produceva
mais,
fagioli,
chili,
con
l'uso
di
terrazze
e
sistemi
di
irrigazione
nelle
montagne.
Mitla
stessa
era
abitata
almeno
a
partire
dal
periodo
Classico
(100-650)
e
la
città
continuò
a
prosperare
fino
al
900.
Venne
inizialmente
costruita
come
villaggio
fortificato
sul
lato
esterno
della
valle,
e
in
seguito
diventò
il
centro
religioso
più
importante
della
zona.
I
Mixtechi
diventarono
i
padroni
della
zona
intorno
al
1000
ma
la
città
continuò
ad
essere
abitata
da
gente
zapoteca.
La
città
raggiunse
l'apice
della
prosperità
e
dell'estensione
territoriale
tra
il
750
e
il
1521,
mostrando
influenze
architetturali
sia
zapoteche
che
mixteche.
Gli
spagnoli
giunsero
nella
città
poco
tempo
dopo
il
1520.
In
quel
periodo
la
zona
copriva
1–2 km
quadri
di
territorio,
con
aree
urbano
intorno.
Nelle
aree
rurali
si
praticava
l'agricoltura
intensiva
su
un'area
di
più
di
20 km
quadri
per
soddisfare
i
bisogni
alimentari
della
città.

Durante
gli
inizi
del
periodo
coloniale
i
soldati
e
i
missionari
scrissero
testi
raccontando
ciò
che
accadeva
nella
regione.
Uno
dei
primi
a
scrivere
testi
su
Mitla
fu
il
frate
Toribio
de
Benavente
Motolina
a
metà
del
XVI
secolo.
Siccome
la
città
era
un
centro
di
particolare
influenza
nella
civiltà
zapoteca,
venne
saccheggiata
e
molti
edifici
vennero
distrutti.
Alcune
delle
stanze
nella
città
vennero
occupate
da
sacerdoti
spagnoli.
La
distruzione
della
città
venne
eseguita
per
ordine
dell'arcivescovo
Albuquerque
nel
1553.
I
resti
di
pietra
vennero
usati
per
costruire
chiese,
tra
cui
la
chiesa
di
San
Pablo
che
si
trova
in
cima
a
delle
rovine.
Il
lato
nord
della
cattedrale
mostra
dei
disegni
che
simboleggiano
il
nuovo
ordine
religioso.
All'inizio
del
XX
secolo,
il
governo
di
Porfirio
Díaz
scelse
Mitla
come
uno
dei
simboli
emblematici
del
Messico
pre-ispanico
dove
festeggiare
il
centenario
della
indipendenza.
Alfonso
Caso
fece
scavi
a
Mitla
negli
anni
20
e
30.
Sono
stati
effettuati
altri
scavi
dagli
anni
ottanta
con
lavori
importanti
portati
a
termine
alla
fine
del
XX
secolo.
A
differenza
di
Monte
Albán,
che
possiede
molte
piramidi
su
colline,
Mitla
possiede
costruzioni
sul
fondo
della
valle.
L'architettura
è
meno
appariscente
ma
più
orientata
verso
il
benestare
e
il
comfort
della
gente
che
vi
risiedeva.
La
costruzione
della
città
iniziò
nell'850
e
continuò
fino
all'arrivo
degli
spagnoli.
Il
gruppo
più
vecchio
è
datato
tra
il
450
e
il
700
e
mostra
uno
stile
simile
a
quello
di
Monte
Alban.
Questo
sito
rappresenta
un
prodotto
del
sincretismo
degli
stili
zapotechi
e
mixtechi.
I
cinque
gruppo
di
costruzioni
sono
chiamati
Gruppo
Sud,
Gruppo
Adobe,
Gruppo
Arroyo,
Gruppo
delle
Colonne
e
Gruppo
Nord.
Tutte
le
costruzioni
dei
gruppi
sono
allineate
secondo
le
direzioni
cardinali.
Il
Gruppo
delle
Colonne
e
il
Gruppo
Nord
sono
stati
completamente
riportati
alla
luce
negli
anni
ottanta
e
sono
visitabili
dai
turisti.
Mitla
è
il
secondo
sito
archeologico
per
numero
di
visite
turistiche
nello
stato
messicano
di
Oaxaca.
Il
sito
di
Mitla
è
importante
per
la
città
vicina
di
San
Pablo
Villa
de
Mitla,
in
quanto
le
attività
correlate
al
turismo
sostengono
l'economia
della
zona.
La
maggior
parte
della
gente
che
visita
il
sito
è
messicana
proveniente
da
Veracruz
e
Puebla,
seguita
da
gente
europea.
In
media
vi
sono
500
visite
al
giorno.