Città degli antichi regni Pyu
Birmania (Myanmar)

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2014

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Halin, Beikthano e Sri Ksetra sono entrate nel 2014 a far parte dei patrimoni dell'umanità tutelati dall'Unesco. Sono tra le più importanti città-stato costruite dalla civiltà Pyu, che fiorì tra il 200 a.C. e il 900 d.C. nel territorio dell'attuale Myanmar. 

La storia della civiltà Pyu è ancora oggi misteriosa: di loro si sa che erano pacifici, ma usavano la pena di morte e ricorrevano a duelli per risolvere questioni personali. Avevano scarse conoscenze militari ed erano dediti al commercio, specie verso le attuali Cina e India. Quel poco che sappiamo lo dobbiamo essenzialmente a tre fonti: alcune iscrizioni in lingua Pali, scarni resoconti di viaggiatori cinesi e, soprattutto, i resti delle loro città-stato. Ne esistevano diciotto, tutte edificate in una vasta area irrigata nella zona del bacino del fiume Ayeyarwady. 

Accanto a tredici città più piccole ce n'erano altre cinque, più importanti e circondate da mura: tra queste Halin, Beikthano e Sri Ksetra. Un tempo importanti centri commerciali, questi siti archeologici oggi raccontano la storia della civiltà Pyu attraverso i resti delle fortificazioni e delle cittadelle dove viveva la nobiltà. Ma anche dei cimiteri e dei laboratori degli artigiani. Senza dimenticare le stupa, i monumenti buddhisti originariamente costruiti per contenere importanti reliquie.

Tra le diciotto città stato la più influente era Sri Ksetra, la più meridionale di tutte. Oggi si trova 8 km a sud-est di Pyay, nel territorio del villaggio di Hmawza. 

Fondata tra il V e il VII secolo, Sri Ksetra acquisì presto grande importanza, diventando ben presto la "capitale" Pyu, al posto di Halin. Qui regnarono due dinastie diverse, tre secondo altre fonti: la prima, i Vikrama, creò il calendario Pyu, mentre il capostipite della seconda fu il re Duttabaung. 

Come superficie, il sito archeologico di Sri Ksetra è il secondo in grandezza: dalla pianta circolare, la città aveva una circonferenza di oltre tredici chilometri. 

Le mura perimetrali, alte più di quattro metri, avevano dodici porte con enormi statue di divinità vediche a sorvegliare l'ingresso e pagode ad ogni angolo. Al centro di Sri Ksetra oggi si possono vedere i resti di un enorme rettangolo, dalla base di 518 x 343 metri.

In generale, gran parte degli edifici della città avevano una pianta che riprendeva figure della cultura veda, come il mandala o la zata. 

All'interno delle mura circolari non c'erano solo case, palazzi e luoghi di culto, ma c'era anche spazio per le risaie, che occupavano tutta la parte più settentrionale della città. Grazie al riso, alle mura e a numerosi fossati, la città era così in grado di resistere anche a lunghi assedi. 

Importante porto franco al centro delle rotte commerciali, Sri Ksetra nell'antichità era piuttosto vicina al mare, visto che l'attuale delta dell'Ayeyarwady non si era ancora formato: le navi provenienti dall'India risalivano il fiume, arrivando fino in territorio cinese. Questo contribuì alla crescita culturale e religiosa della città, che divenne uno dei centri più importanti del buddhismo Theravada.

La fondazione di Halin risale al I secolo d.C.. Fino all'ascesa di Sri Ksetra, fu la città-stato Pyu più importante, nonché la più settentrionale. Le sue fortune erano dovute soprattutto alla produzione del sale, molto importante nell'antichità per la conservazione dei cibi. 

La pianta della città era rettangolare, ma con gli angoli arrotondati. Le mura protettive, originariamente in legno, furono poi ricostruite in pietra e avevano una lunghezza complessiva di 9,6 chilometri. Quattro erano le porte principali di accesso alla città, anche se in totale c'erano dodici ingressi, uno per ogni segno dello zodiaco. Halin era attraversata da un canale artificiale e circondata da un fossato, come si può vedere dalle sue rovine. 

Decisamente più piccola la terza e ultima città entrata a far parte dei patrimoni dell'umanità tutelati dall'Unesco, ovvero Beikthano. Ancora a pianta rettangolare, le sue mura avevano una lunghezza complessiva di otto chilometri. Si trova nella regione irrigata di Minbu ed è il più antico tra i centri abitati Pyu scoperti fino ad oggi. 

Le sue rovine, gli utensili rinvenuti, i vasi, ma anche i resti umani, hanno permesso di datare la sua fondazione al III secolo a.C. Per questo, Beikthano viene considerata da molti la prima capitale culturale, religiosa e politica dell'attuale Myanmar.