Tombe imperiali delle dinastie Ming e Qing
a Zhongxiang, Baoding e Zunhua
(Cina)

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2000 - 2003 - 2004

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Tombe imperiali delle dinastie Ming e Qing sono il nome in cui vengono raggruppate un insieme di 13 sepolture risalenti alle dinastie Ming e Qing.

La dinastia Ming è la penultima della società feudale cinese che regnò per 276 anni (1368–1644). Durante tutto il periodo della dinastia Ming regnarono in totale 16 imperatori, di cui 13 furono seppelliti nel Cimitero Imperiale della dinastia Ming, chiamato Le Tombe dei Ming o Le Tredici Tombe dei Ming.

Le 13 tombe dei Ming si trovano a Nord-ovest di Pechino, ad una distanza di 55 km . dal centro della città, e si estendono in una vallata a forma di anfiteatro naturale di circa 120 kmq, esposto verso sud, delimitato a est, a nord ed ad ovest dal Monte della Longevità Celeste. A sud della vallata, si trovano due colline, considerate come le due guardie delle tombe imperiali: una a sinistra si chiama la Collina del Drago e l’altra, a destra, si chiama la Collina della Tigre. Originariamente, queste due colline si congiungevano con le mura, chiudendo la vallata, dove l’ingresso ufficiale era rappresentato dalla Grande Porta di Palazzo.

Questa zona, scelta con grande cura dall’imperatore basandosi sulla geomanzia, è una delle aree più belle nei dintorni di Pechino. Con la sua amena vallata, le colline, i boschi e le numerose fonti, essa corrispondeva appieno alla concezione dell’imperatore.

Il primo imperatore della dinastia Ming si chiamava Zhu Yuanzhang. Quando morì, fu sepolto a Nanchino, la capitale di allora, ove ancora oggi esiste la sua tomba.  

Secondo la regola imperiale, il potere poteva essere ereditato solo dal primogenito dell’imperatore, però il primo figlio di Zhu Yuanzhang morì prima di lui e quindi l’imperatore fu costretto a lasciare il suo trono al primo nipote, ancora bambino. Gli altri figli del primo imperatore, che erano i re delle varie regioni della Cina non ubbidivano tanto al nuovo imperatore bambino, anzi il quarto figlio, il re Zhu Di della zona di Pechino, inviò una spedizione militare contro Nachino, dichiarando che suo nipote l’imperatore era un sovrano buono, ma era attorniato da mandarini cattivi e corrotti. Con la scusa di eliminare i cattivi mandarini al seguito dell’imperatore, egli attaccò la città di Nanchino, in verità per ottenere il potere imperiale, riuscendo nell’impresa. Il secondo imperatore scomparve nella confusione della battaglia durante l’incendio del Palazzo Imperiale; non fu più trovato e pertanto si ignora dove fu seppellito. E’ un imperatore senza la sua tomba.

Il quarto figlio del primo imperatore diventò il terzo imperatore della dinastia Ming con il titolo di Yongle e trasferì la capitale da Nanchino a Pechino nel 1421. Fu l’imperatore Yongle a far costruire la Città Proibita, il Tempio del Cielo di Pechino, ed anche egli scelse il luogo dell’ultima dimora sia per lui che per i successori secondo un’antica tradizione che prevedeva che fosse lo stesso sovrano a scegliere la dimora eterna per la sua dinastia. Infatti tutti gli imperatori successivi furono seppelliti nello stesso luogo scelto dal terzo imperatore dei Ming, tranne il settimo imperatore Jing Tai, che fu detronizzato da suo fratello maggiore e fu sepolto ai piedi della Collina d’Oro nella periferia occidentale di Pechino.  

IL PADIGLIONE DELLA STELE - Il Padiglione della Stele risalente al 1426, è una costruzione quadrata con doppio tetto e quattro porte in altrettante direzioni e contiene una stele in marmo alta 6,5 m . posata sul dorso di un animale a forma di tartaruga, cioè del nono figlio del drago. La stele è ornata nella parte superiore da rilievi a forma di draghi.

IL PORTALE IN MARMO - Si tratta di una arcata monumentale in marmo bianco, che risale al 1540 durante il periodo dell’undicesimo imperatore Jiajing, e che era dipinta con diversi colori, oggi sbiaditi completamente. La sua struttura può essere descritta così: 5 archi, 6 colonne e 11 tetti; infatti il Portale poggia su 6 colonne, ha 5 entrate con altezza differente e 11 piccoli tetti ricoperti di tegole in maiolica. Di particolare bellezza sono i lavori in bassorilievo sulla base delle 6 colonne.

LA VIA DELLE FIGURE IN PIETRA - Fin dall’antichità esisteva l’usanza di collocare figure in pietra o in marmo davanti alle tombe imperiali. Sia la prima tomba dei Ming a Nanchino che le 13 Tombe dei Ming a Pechino hanno una Via delle Figure in pietra, la cosiddetta Via Sacra, fiancheggiata da 36 figure scolpite in pietra, di cui 24 rappresentanti 6 tipi di animali con i relativi significati, come segue:
  
- Leoni, la dignità e la potenza, le guardie delle tombe imperiali;
- Unicorni, la giustizia contro gli spiriti maligni;
- Cammelli, la vastità del territorio dell’imperatore;
- Elefanti, la vastità del territorio dell’imperatore;
- Cavalli, gli animali indispensabili, mezzi per il trasporto imperiale;
- Qilin, il difensore spirituale che protegge le tombe imperiali.
  
Tutti gli animali simmetricamente allineati lungo la Via Sacra, sono sempre 4 figure: 2 in piedi e 2 in posizione di riposo. Chiudono la sfilata delle figure sulla Via Sacra, 12 statue in piedi rappresentanti generali con la sciabola, mandarini civili con la faccia bonaria e ministri emeriti con i baffi.

Tutte le statue furono realizzate in marmo bianco di Pechino nel 1435 con lo scopo di proteggere il sonno eterno degli imperatori da ogni influsso malefico, di rappresentare la loro potenza e decantare il loro successo, e la Via Sacra doveva essere anche una strada verso il paradiso.  

LA TOMBA DELLA LONGEVITà/CHANGLING - La Tomba della Longevità è la prima tomba del Cimitero Imperiale della dinastia Ming, dove furono seppelliti il terzo imperatore Yongle e la sua imperatrice Xu, morta nel 1407 a Nanchino. Ella fu la prima e anche l’unica imperatrice seppellita prima dell’imperatore nelle Tombe dei Ming durante l’intero periodo della dinastia.

La Tomba di Changling, che copre una superficie di 10 ettari , è la più grande fra tutte quelle della dinastia Ming ed originariamente consisteva in tre cortili. Nel secondo cortile si erge, su una piattaforma marmorea a tre piani, la Sala del Culto e della Grazia, dove si svolgevano cerimonie commemorative per gli antenati. La Sala del Culto e della Grazia fu costruita con la stessa dimensione e lo stesso stile della Sala dell’Adorazione del Cielo della Città Proibita della dinastia Ming prima, e la Sala della Suprema Armonia della Città Proibita della dinastia Qing dopo. Lo stupendo tetto ricoperto di tegole invetriate gialle è sostenuto da 32 colonne in legno di Nanmu, mentre i 4 pilastri centrali hanno un diametro di 1,17 m . Di particolare bellezza è il soffitto della sala in legno di sandalo proveniente dalla Provincia dello Yunnan.

LA TOMBA DELLA TRANQUILLITà/DINGLING - La Tomba della Tranquillità è la tomba del tredicesimo imperatore Wanli, il quale salì al trono all’età di 10 anni e regnò su tutta la Cina dal 1572 al 1620 per 48 anni. Il suo regno è il più lungo regno fra tutti i 16 regni della dinastia Ming. L’imperatore Wanli ordinò di costruire la sua tomba nel 1584 all’età di 22 anni. I lavori per la costruzione della Tomba durarono 6 anni e costarono in totale 7,8 milioni di once d’argento. Nella Tomba di Dingling vennero seppelliti il tredicesimo imperatore Wanli, la sua imperatrice Xiaoduan e la sua concubina Xiaojing. Fra le 13 tombe, la Tomba della Tranquillità è l’unica tomba nella quale è stato scavato il palazzo sotterraneo.  

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IL PALAZZO SOTTERRANEO - Il Palazzo Sotterraneo della Tomba della Tranquillità copre una superficie di 1.195 mq con 5 sale collegate fra di loro attraverso i corridoi. I lavori di scavo del Palazzo Sotterraneo, iniziarono nell’ottobre 1956, terminarono nelle stesso mese dell’anno successivo.

Nella sala anteriore, che ha forma rettangolare con il soffitto a volta come le altre 4 sale, si vede una lastra di marmo lunga 1,30 m . che si chiama la pietra di chiusura.

Nella sala centrale sono collocati tre troni di marmo bianco: il primo è quello della concubina, il secondo quello dell’imperatrice, e il terzo è riservato all’imperatore. Davanti ai troni si trova la pedana di marmo bianco, sulla quale venivano posti oggetti rituali: candelieri, incensieri, ed un grande vaso di porcellana contenente olio di sesamo ed un enorme stoppino destinato ad alimentare la Lampada Eterna che però si spegneva poco dopo la chiusura della porta a causa della mancanza di ossigeno.

Nella sala posteriore, sopra una pedana sempre in marmo si trovano i tre sarcofagi. Al momento dell’apertura del Palazzo Sotterraneo e dato la mancanza all’epoca di adeguata tecnologia, tutto ciò che era in legno si polverizzò, per cui gli attuali sarcofagi sono delle coppie. Il sarcofago al centro, il più grande, apparteneva all’imperatore, mentre il sarcofago a sinistra all’imperatrice e quello a destra alla concubina. Si vedono poi 26 casse funerarie che contenevano i tesori ed i gioielli.

Le due sale laterali sono vuote, originariamente destinate a contenere i sarcofagi dell’imperatrice e della concubina. Siccome i sarcofagi erano più larghi della porta del corridoio, non fu possibile farli passare attraverso il corridoio dalla sala centrale, furono pertanto tumulati insieme all’imperatore Shencong. Al centro della sala c’è una pedana in pietra, al centro della quale si vede un buco che si chiama il Pozzo d’Oro, in cui si poneva della terra gialla.