Tulou di Fujian
(Cina)

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2008

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La provincia del Fujian si trova a sud-est della Cina, sulla costa del Mar Cinese Orientale, di fronte all'isola di Taiwan. E' grande quanto metà dell'Italia e la sua storia è sempre stata una storia di mare e di migrazioni. L'80% del suo territorio è montuoso, e il clima dell'entroterra è subtropicale e ciò permette la coltivazione di una scarsa ma selezionata agricoltura, con la presenza di diverse varietà di frutta tropicale, ma il Fujian è famoso principalmente per la pesca e per le ostriche. 

In epoca Song e Yuan (X-XV secolo) la provincia conobbe un periodo di prosperità: rotte commerciali la collegavano ai più importanti porti dell'Asia, all'Arabia e all'Africa e i ricchi traffici la trasformarono in una ricca terra. La conformazione della sua costa, con la presenza di porti naturali, la resero ambita anche dalle potenze coloniali. 

In epoca Ming e Qing la scarsa agricoltura e l'allettante prospettiva di un lavoro all'estero spinsero molti abitanti ad emigrare, a tal punto da costringere il governo di Pechino a promulgare una legge per fermare l'emigrazione. Oggi come allora le città costiere come Xiamen, una bellissima città con un importante passato coloniale, sono delle Zone a Statuto Economico Speciale che attirano le rimesse dei cinese emigrati e molti investimenti stranieri. In questa Provincia, come anche in quelle confinanti del Jiangxi e del Guandong, vive una delle minoranze cinesi: quella degli Hakka.

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Le origini degli Hakka si perdono nelle nebbie del tempo, alcuni dicono che sono tra i precursori della civiltà cinese e che la loro lingua è alla base del mandarino. Partendo da Xiamen si sale verso le montagne. La natura è rigogliosa ed il paesaggio è incantevole, e dopo diverse soste si arriva alla cittadina di Longyan; da qui si prosegue fino al villaggio di Hongkeng, un ottimo punto di partenza per andare a vedere le case degli Hakka, ovvero i Tulou, le case di terra. 

I Tulou si possono trovare al confine tra il Guangdong e il Fujian, ma è in quest'ultimo, nella contea di Yonding, che si trova la maggiore concentrazione. 

Queste caratteristiche residenze, costruite a partire dal XII secolo, hanno un aspetto inconfondibile: circolari (ma anche a pianta quadrata), all’esterno presentano un’unica porta d’ingresso che conduce ad un cortile centrale su cui si affacciano vari piani di balaustre in legno e finestre. Di dimensioni imponenti, con le loro mura alte e spesse, testimoniano che furono concepite a scopo difensivo dagli antichi clan locali; pare infatti che possano ospitare fino a 800 persone, ovvero un villaggio intero.

Queste case-fortezza sono costruiti con spesse mura di terra, sabbia, pietra calcarea, schegge di legno, sostenute con una intelaiatura di bamboo, il che rende gli edifici caldi di inverno e freschi d'estate e a prova di terremoto. Entrando nei Tulou, ci si trova di fronte un grande cortile dove, in alcune costruzioni, sono state costruite delle piccole casette utilizzate per rinchiudervi polli o altri animali da cortile. 

La vita quotidiana si svolge in questi cortili, alcune casette hanno la funzione di cucina, altri sono adibiti a servizi igienici, e in tutti si trovano gli altari per pregare gli antenati. 

Su ogni singolo piano, un anello di lanterne rosse dondolanti è in aggraziata sintonia con il rosso delle tavole di legno che fanno da mura interne per le abitazioni. All'interno dei Tulou più grandi, come quelli di Yongkanglou o di Chengqilou, vi sono dei piccoli padiglioni in stile architettonico tradizionale. Durante l'estate si svolgono feste e rappresentazioni teatrali, e in un Tulou in particolare vi è un palcoscenico che ricorda il teatro all'aperto di Shakespeare.