Namhansanseong
(Corea del Sud)

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2014

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Namhansanseong è un complesso fortificato situato sulle pendici del monte Han meridionale, a sud-est di Seul, risalente al XVII secolo.

Namhansanseong fu progettata come capitale d'emergenza per la dinastia Joson (1392-1910) in un luogo montuoso situato venticinque chilometri a sud-est di Seul (Seoul). 

Costruita e difesa da monaci-soldati buddisti, poteva ospitare 4000 persone ed adempiere importanti funzioni amministrative e militari. I resti più antichi risalgono al VII secolo, ma fu ricostruita più volte, soprattutto nei primi anni del XVII secolo in previsione di un attacco da parte della dinastia Sino-Manchu Qing. 

La città incarna una sintesi dei concetti difensivi d'ingegneria militare del periodo, con influenze cinesi e giapponesi e alcuni adattamenti nell'arte della fortificazione in seguito all'introduzione delle armi con polvere da sparo da parte dei paesi occidentali. 

La città è sempre stata abitata e fu la capitale della provincia per un lungo periodo; contiene elementi che dimostrano la sua varietà militare, civile e religiosa ed è diventata un simbolo della sovranità coreana. 

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