Sito archeologico di Ban Chiang 
Tailandia

 PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1992

    

Il sito archeologico di Ban Chiang è un grande tumulo di terra preistorico situato in un'area agricola nel sottodistretto di Ban Chiang, distretto di Nong Han della provincia di Udon Thani nel nord-est della Thailandia, all'interno del bacino idrografico del fiume Mekong. È un tumulo di forma ovale formato da insediamenti umani di 500 metri x 1.350 metri e alto 8 metri.

La superficie totale della proprietà è di 67,36 ha di cui circa lo 0,09% è stato scavato (a partire dal 2012).

Scoperto nel 1957, il sito fu al centro del pubblico interesse grazie all'appariscente vasellame colorato di rosso. I primi scavi vennero fatti nel 1967 e portarono alla luce numerosi scheletri e offerte funerarie in bronzo. Vennero rinvenuti anche frammenti di riso che hanno dimostrato l'esistenza di insediamenti agricoli risalenti all'età del bronzo. Le tombe più antiche non contengono bronzo e sono eredità della cultura neolitica, le più recenti invece sono dell'età del ferro.

I primi artefatti dovuti alla termoluminescenza risalgono al 4420 a.C.-3400 a.C., il che la renderebbe la più antica cultura del mondo ad aver raggiunto l'età del bronzo. Con gli scavi del 1974-75 è stato recuperato abbastanza materiale da permettere l'esame con il metodo del carbonio-14, che ha spostato la datazione delle tombe al periodo 2100 a.C.-200 d.C. L'età del bronzo iniziò verso il 2000 a.C., come dimostrato da frammenti di oggetti in bronzo che comprendono braccialetti, anelli, cavigliere, cavi ed aste, punte di lancia, asce, ganci, spade e piccole campane.

È stato ipotizzato che gli abitanti di Ban Chiang non avessero un re, non conoscessero le guerre e che il bronzo venisse usato per fabbricare le armi con cui andare a caccia, oltre che per le decorazioni. Si pensa che abbiano imparato la lavorazione del bronzo prima dei cinesi. La metallurgia (anche quella del ferro) che avevano sviluppato raggiunse un livello sconosciuto a quel tempo sia ai cinesi che in Mesopotamia.

Secondo i reperti venuti alla luce, a Ban Chiang veniva addomesticato e usato nell'agricoltura il bufalo d'acqua, il riso era la principale fonte di sostentamento, mentre erano attivi anche l'artigianato tessile e quello della bigiotteria in vetro e in pietra. Gli oggetti ritrovati all'interno delle tombe hanno fatto ipotizzare che quel popolo avesse anche delle credenze sulla vita ultraterrena e dei riti funerari evoluti. Secondo gli studi effettuati, la cultura di Ban Chiang ebbe fine quando i suoi ultimi abitanti migrarono altrove attorno al 200 a.C., dopo che la terra era stata deforestata e si era erosa.

Il complesso culturale di Ban Chiang è ben definito e distinto da tutto ciò che lo ha preceduto. Attraverso di esso è possibile tracciare la diffusione e lo sviluppo della società preistorica e il suo sviluppo nelle civiltà agricole stanziali che hanno caratterizzato la regione nel corso della storia e che continuano ancora oggi. I progressi nei campi dell'agricoltura, dell'addomesticamento degli animali, della tecnologia della ceramica e dei metalli sono tutti evidenti nella documentazione archeologica del sito. È anche evidente una crescente prosperità economica e complessità sociale delle comunità successive a Ban Chiang, rese possibili dalle loro pratiche culturali in via di sviluppo, come rivelato dalle numerose sepolture, ricche di corredi funerari in ceramica e metallo, scoperte nel sito.

Il sito archeologico di Ban Chiang è anche il più ricco del Sud-est asiatico per numero e varietà di reperti recuperati dal sito. In quanto tale, la proprietà è stata ampiamente studiata dagli studiosi come "sito tipo" archeologico per gli inizi delle comunità agricole stanziali e delle relative tecnologie nella regione.

Il sito archeologico di Ban Chiang è stato il centro di un notevole fenomeno di evoluzione umana culturale, sociale e tecnologica che si è verificato indipendentemente in questa zona del Sud-Est asiatico, ha avuto inizio a Ban Chiang intorno al 1500 a.C. e si è diffuso ampiamente in tutta la regione.