Centri storici di Berat e di Argirocastro
Albania

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2005 - 2008

Video - Video 2

 

  

Gjirokastra è una città museo sorprendentemente pittoresca, abbarbicata sul pendio di una montagna sopra il fiume Drino. Nel XIII secolo la città godeva di una buona posizione, ma l'arrivo dei turchi nel 1417 diede inizio a un lento declino. Tuttavia la città tornò a essere attiva nel XVII secolo, grazie alla presenza di un fiorente bazar dove si vendevano ricami, seta e il famoso formaggio bianco. 

La città storica di Gjirokastra è un’eccezionale rara testimonianza di città ottomana bene-conservata. Nel XIII secolo nella città sorgono le tipiche case a torretta (kule turco). Il kule ha un alto scantinato, un primo piano per uso nella stagione fredda e un secondo piano per la stagione calda. Gli interni sono  ricchi di decorazioni e dipinti floreali, specialmente nelle zone riservate al ricevimento degli ospiti.

Gjirokastra è conosciuta come una città di particolare interesse per la sua architettura; l'area su cui è costruita ed in particolare le sue forme assomigliano ad un'estesa mano ciclopica. Le caratteristiche abitazioni si raggruppano intorno all'imponente fortezza e risalgono al 1800-1860.  

La città vecchia, con le case dai caratteristici tetti ricoperti da grosse scaglie di pietra, si trova in alto e guarda nella valle i quartieri nuovi. L'architettura di questi ultimi è moderna; affascinante e ben conservata quella del vecchio borgo. Nell'architettura tradizionale non esistono balconi, ma tante finestre, accostate l'una all'altra, con infissi elaborati. Eleganti verande impreziosiscono le facciate degli edifici, alcune rientranti rispetto a due corpi avanzati, altre poste in angolo. Le stradine della città vecchia, lastricate di basoli posati con curata simmetria, raccontano l'attenzione che si aveva per i particolari.

Come tutte le città sottoposte alle scorrerie di invasori, anche Gjirokaster fu strutturata per rispondere all'esigenza di difendersi. Percorrendo le sue stradine si avverte un senso di protezione derivante dalla quasi totale mancanza di finestre sul piano stradale.  

Gjirokaster è stata oggetto di incursioni e alterne dominazioni, Visigoti, Unni, Ostrogoti, Normanni. Nel XV secolo i Turchi la trasformarono in una città militare. Gjirokaster si estende in pendenza del Monte Largo (Mali i Gjere), che domina il fiume Drino. Le prime tracce si aggirano e si trovano intorno al I secolo a.C.; che divenne un centro urbanistico dal tredicesimo secolo. Essa è menzionata per la prima volta in un documento del 1336, sotto il nome di Argyropolihne (distretto di Argyro), derivato secondo la leggenda della principessa Argyro, la quale si scagliò da una torre per evitare la caduta nelle mani degli invasori, morendo.

Gjirokaster è stata sotto il dominio Bizantino fin dal tardo XIV, quando poi passò sotto il controllo del Principe feudale Zanebisha albanese. Nel 1432, essa venne catturata dai Turchi. Nello stesso tempo Gjirokaster divenne il trono dei lords locali feudali albanesi. Nel 1811, Ali Pasha Tepelena, dopo aver bombardato la fortezza con l'artiglieria, forzò la città ad arrendersi. 

Più tardi, Gjirokaster, giocò un importante ruolo, infatti fu la culla dei movimenti patriottici albanesi che combatterono per la libertà e l'indipendenza del paese. Nel 1908, i separatisti albanesi guidati da Ceciz Topulli, inflissero pesanti disgrazie (morti, feriti) alle truppe Ottomane. Tra il 1940-1941, durante la guerra tra greci ed italiani, Gjirokastra divenne, più di un campo di battaglia. Oggi, essa possiede una fabbrica di cuoio ed una fabbrica per il processo e la fermentazione del tabacco, ed una produzione per le sigarette.  

La fortezza del IV-V secolo è situata su un pendio, sull'argine sinistro del fiume Drino, ed è protetta da 7 torri. Essa è stata ricostruita tra il 1811-1812 da Ali Pasha Tepelena.  

Gjirokaster_PonteRomano.jpg (47409 byte) Gjirokaster5.jpg (136702 byte) Gjirokaster6.jpg (169875 byte) Gjirokaster7.jpg (124115 byte)

Gjirokaster.jpg (269932 byte) Gjirokaster2.jpg (499782 byte) Gjirokaster3.jpg (357138 byte) Gjirokaster4.jpg (442111 byte)

In questo periodo fu costruito un acquedotto lungo 10 km, per portare acqua alla città dal monte Sopot. L’acquedotto fu demolito sotto il potere di Zogu nel 1932, e le sue pietre vennero utilizzate come materiale edile.

La fortezza si trova in buone condizioni. Nell'entrata principale della fortezza si trova il Museo Nazionale delle armi, che racconta la storia dell'Albania attraverso gli anni. Al primo piano invece si racconta la storia dai tempo neolitico fino al giorno dell'indipendenza, nel 1912.

Il secondo piano include i periodi successivi. Qui si trova una prigione usata come tale durante la Seconda Guerra Mondiale, dai tedeschi.

La fortezza è un teatro aperto, dove ogni 5 anni vengono organizzati i festival nazionali. 2.000 cantanti, ballerini e musicisti vi prendono parte, un gruppo per ognuno dei 26 distretti.

La Moschea fu costruita nel 1757. E' caratterizzata da un tetto di pietra ed un alto minareto.

Berat è una città del sud dell'Albania, fondata nel IV secolo a.C. dagli Illiri. Situata sulla riva destra del fiume Osum poco lontano dalla confluenza fra questi e il fiume Molisht, Berat è stata fondata nel XIII secolo probabilmente sull'antico sito di Antipatrea.

La maggiore attrazione della città è il castello di Kala, uno dei più grandi monumenti storici nei Balcani, una fortezza enorme che che si trova vicino al Fiume Osum. Il castello fu stato costruito su un piano a forma triangolare. Guardando il castello dal basso verso l'alto il castello sembra parte della collina.

La torre di ingresso verso l'interno fu costruita con blocchi di pietra, appartenenti alle fortificazioni illiriche costruite nel IV-II secolo a.C. La punta della collina è circondata da un muro perimetrale esterno con 24 torri. All'interno di questo castello erano situate circa 14 chiese.

La Chiesa di S. Triadhës risale a fine XIII / inizio  XIV secolo. Al suo interno conservano affreschi molto interessanti. Si possono inoltre ammirare le chiese di S. Todrit, di San Nicola e di San Costantino.

Sempre all'interno del castello si trova La Cattedrale di Santa Maria, oggi Museo di Arte Medievale. Fu costruita alla fine del XVII secolo e fu completata nel 1797. Si tratta di un tipico edificio del periodo ottomano, con una basilica a tre cupole.

Berat AbitazioneTradizionale.jpg (387563 byte)  Berat.jpg (292127 byte)  Berat2.jpg (129108 byte)

Berat5.jpg (195582 byte)  Berat6.jpg (380436 byte)  Berat7.jpg (214706 byte)

Il Museo Icona Onufri, si trova nella zona Kala e contiene alcuni splendidi esempi dell'arte religiosaalbanese. Il museo fu aperto nel 1986 e ricevette il nome della prima scuola albanese di pittura "Onufri" del XVI secolo. Nel museo ci sono tre stanze, all'interno delle quali si trovano icone dei santi, tessuti, piccoli oggetti di metallo lavorato, oggetti per la pratica della liturgia.

La Chiesa di S. Mëhillit fu eretta tra le rocce al di fuori del muro perimetrale. E una costruzione del 1300. 

All'interno del castello si trovano le rovine della Moschea Bianca. Queste mura furono costruite sopra le fondamenta illiriche, turche e bizantine. 

Nel 2008 il centro storico di Berat è stato aggiunto al patrimonio come "raro esempio di città ottomana ben conservata".