Paesaggio culturale di Hallstatt-Dachstein 
e del Salzkammergut
Austria

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1997

 

   

Hallstatt è un villaggio che fa parte del Salzkammergut, una regione austriaca dello stato dell'Alta Austria. Si trova sul Lago di Hallstatt.

Contrariamente a quanto si crede comunemente, la parola Hall con ogni probabilità non indica il nome celtico per il sale, bensì pare che esso derivi da una parola di antiche popolazioni germaniche; qualunque sia la sua origine, comunque, le miniere di salgemma vicino al villaggio furono un fattore importante. Il sale era una risorsa di enorme valore, quindi questa regione fu sicuramente una zona ricca.

Il villaggio ha dato il nome alla Cultura di Hallstatt, agli inizi dell'età del ferro, ed è nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO insieme al massiccio del Dachstein e alla regione di Salzkammergut.

Fino alla fine del XIX secolo Hallstatt era raggiungibile solo dal lago o tramite stretti sentieri. Il terreno pianeggiante compreso fra il lago e le montagne era decisamente poco, e il villaggio stesso lo occupa praticamente tutto. La prima strada per Hallstatt venne costruita solo nel 1890, lungo la costa occidentale, a volte usando la dinamite per aprirsi un varco fra le rocce.

Ciò nonostante questo territorio isolato e inospitale è stato uno dei primi insediamenti umani, grazie alle ricche miniere di sale che sono state utilizzate per migliaia di anni. Alcuni ritrovamenti archeologici nelle vicinanze di Hallstatt sono del 5.000 avanti Cristo. nel 1846 Johann Georg Ramsauer scoprì un grande cimitero preistorico vicino all'odierno villaggio di Hallstatt. Inoltre, qui fu trovato una delle più antiche fonderie. Grazie ai commerci, e alle ricchezze che ne derivavano, si sviluppò una cultura che venne chiamata Cultura di Hallstatt, facendo conoscere il nome di questo piccolo villaggio in tutto il mondo.

Nel 1311 Hallstatt divenne una città mercantile, un segno del fatto che non aveva perso il suo valore economico. Oggi, oltre alla produzione di sale (che dal XX secolo viene trasportato a Ebensee tramite una conduttura), una risorsa fondamentale per il villaggio è il turismo.

Oltre all’impressionante mondo montano con le sue grotte (caverna del ghiaccio, caverna Mammuthöhle, caverna Koppenbrüllerhöhle) e i laghi, la rara fauna e flora e i significanti luoghi archeologici di giacitura, questo paesaggio è impresso da una continuità culturale che risale a due millenni e mezzo.

La più antica miniera di salgemma del mondo (Salzwelten Hallstatt), dove ancora oggi si estrae in modo attivo il sale, nonché le famose fosse di tombe di Hallstatt, che risalgono all'antica età del ferro, sono tuttora visitabili nell'alta valle della miniera di salgemma, raggiungibile a piedi o con la moderna funivia.

L'antica località della miniera di salgemma non ha perduto nulla della sua attrazione e il museo di Hallstatt è uno degli ulteriori numerosi tesori culturali con la chiesa parrocchiale cattolica e il cimitero montano nonché la Hallstätter Beinhaus con i suoi scavi archeologici.

Sono eccezionali le bellezze paesaggistiche, quali il lago di Hallstatt ricco di pesce, le leggendarie cascate di Waldbachstrub e il giardino del ghiacciaio di Hallstatt nella romantica e tranquilla Echerntal.

Scoprite la seducente architettura con i suoi tipici ornamenti di legno, e sentite la forza delle usanze vissute nonché la gioia di vita della gente che vive qui.

L'Hoher Dachstein è una montagna austriaca di tipo carsico, la seconda in ordine di altezza fra le Alpi calcaree settentrionali. Si trova al confine fra l'Alta Austria e la Stiria al centro dell'Austria, ed è il punto più alto per ognuno di questi due stati. Parti del massiccio fanno parte dello stato del Salisburghese e questo fa sì che la montagna sia chiamata "Drei-Länder-Berg", ovvero "la Montagna dei Tre Stati". Nel 1997 il massiccio del Dachstein è stato inserito, insieme con Hallstatt e il Salzkammergut, nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il massiccio del Dachstein copre un'area di circa 20x30 chilometri, con decine di vette che superano i 2.500 metri di altezza; le più alte si trovano nelle zone meridionali e sud-occidentali del massiccio. Visto da nord, l'Hoher Dachstein è dominato da ghiacciai con le cime rocciose che spuntano oltre di essi. Per contrasto, a sud la montagna scende quasi verticalmente verso il fondovalle.

La geologia del massiccio è dominata dal cosiddetto Dachstein-Kalk, il calcare del Dachstein, originatosi nel triassico. Come succede in altre zone carsiche, anche il Dachstein è permeato di un ricco sistema di grotte, che comprende anche alcune fra le più grandi grotte austriache, come la Mammuthhöhle e la Hirlatzhöhle. Il massiccio è famoso per i suoi fossili, come il megalodonte; la Linzer Weg conduce in zone ricche di tali fossili, cui ci si riferisce col nome di Kuhtritte, letteralmente "impronte di animali".

I ghiacciai non sono comuni nelle Alpi Calcaree Settentrionali, e quelli del Dachstein (il "Ghiacciaio di Hallstatt", il "Grande Ghiacciaio di Gosau" e il "Ghiacciaio di Schladming") sono i più grandi, i più settentrionali e i più orientali di tutta la catena delle Alpi. Esistono anche ghiacciai più piccoli, come il "Piccolo ghiacciaio di Gosau" e il "Schneelochgletscher", il Ghiacciaio del Buco nella Neve. Questi ghiacciai, come ovunque nel mondo, si stanno ritirando rapidamente, e potrebbero scomparire entro 80 anni. Il Ghiacciaio di Hallstatt si è ritirato di 20 metri nel solo 2003.

La vetta venne raggiunta per primo dall'alpinista Peter Gappmayr nel 1832, passando per il Ghiacciaio di Gosau, dopo un tentativo fallito di Erzherzog Karl lungo la via del Ghiacciaio di Hallstatt. Entro i due anni successivi la conquista di Gappmayr venne eretta una croce in legno sulla sommità della montagna. Il primo a raggiungere la vetta in inverno fu Friedrich Simony, il 14 gennaio 1847. la parte sud della montagna, la più difficile e ripida, venne scalata la prima volta dai fratelli Irg e Franz Steiner il 22 settembre del 1909.

Essendo il punto più elevato di due diversi stati dell'Austria la vetta è una meta popolare, sia in estate che in inverno. Col bel tempo possono esserci più di 100 alpinisti che tentano l'ascesa, congestionando di conseguenza i punti chiave della salita.

Salzkammergut

Salzkammergut è il nome di un'area dell'Austria situata a cavallo degli stati dell'Alta Austria, che ne comprende la parte principale, del Salisburghese e della Stiria. Il Salzkammergut si estende ad ovest della città di Salisburgo e fino all'Almtal. A nord l'area è delimitata dalla linea costituita dai laghi Irrsee-Attersee-Traunsee mentre a sud si estende fino al Dachstein e nel Ausseerland (Stiria).

Nel Salzkammergut si trovano a settentrione aree pianeggianti prealpine, dirigendosi verso sud si incontrano montagne di altezza moderata e poi ambienti di alta montagna compresi nelle Alpi calcaree settentrionali.

I pittoreschi laghi di montagna, il rigoglioso verde di colline e campi, le marcate cime rocciose delle montagne e i romantici paesini attirarono tra il 1850 e il 1914 un importante visitatore nel Salzkammergut: l'imperatore Francesco Giuseppe era solito trascorrere con la sua Sissi le vacanze estive a Bad Ischi, la metropoli per eccellenza del Salzkammergut.

Il Salzkammergut deve il suo nome "all'Ufficio (Kammer) imperiale per l'estrazione e il commercio del sale" che qui un tempo coordinava l'estrazione del cosiddetto "oro bianco". Oggi non è né un distretto amministrativo, né una zona che per le sue caratteristiche paesaggistiche si distingua da quelle circostanti. Solo il turismo mantiene in vita come "marchio" il termine "Salzkammergut".

Non deve quindi meravigliare che oggi ne fanno parte tutti i comuni sulle sponde dei laghi di Fuschl, di Wolfgang e di Mondsee, anche se molte località - come per esempio St. Gilgen - prima del 1816 non facevano parte degli stati degli Asburgo ma del principato di Salisburgo. Hallstatt, una località che ha dato il suo nome ad una intera epoca della storia, si trova, come Bad Ischi e la bella città di Gmunden, nella regione dell'Alta Austria. La pittoresca zona attorno a Bad Aussee appartiene invece, dal punto di vista politico, alla Stiria.

Fuschl è considerata la porta occidentale del Salzkammergut. L'elegante paese, sull'omonimo lago, è nominato per la prima volta in un documento del 790 e per molti secoli non è stato altro che un sonnolento villaggio. L'edificio sulla riva meridionale era utilizzato dagli arcivescovi come casino di caccia, oggi vi lavora il personale di un hotel di lusso del gruppo Sheraton.

Il castello di Wartenfels - costruito nel XIII secolo e distante 30 minuti a piedi da Fuschl - oggi è in rovina, cosa di cui, comunque, non risente il circostante panorama mozzafiato.

St. Gilgen am Wolfgangsee è il luogo di nascita della madre di Mozart e per questo la piazza principale si chiama Mozartplatz. Wolfgang Amadeus non c'è mai stato. La cima dello Zwòlferhorn, alto 1522 metri, può essere raggiunta da St. Gilgen con una cabinovia.

Sulla sponda del Krotensee - raggiungibile da St. Gilgen anche a piedi - si trova il Castello di Hùttenstein.

L'alpeggio del Laimeralm può essere raggiunto da Strobl, sempre sul lago di Wolfgangsee, sia a piedi che in auto.

St. Wolfgang deve la sua fama mondiale non solo alla posizione da sogno, sull'omonimo lago, ma anche ad un ristorante sul lungolago, in cui è stata ambientata l'operetta "Al cavallino bianco". L'origine del nome proviene da San Volfango, che nell'anno 976 fu vescovo di Ratisbona.

Nella chiesa parrocchiale si trova anche uno dei più preziosi tesori d'arte del Salzkammergut: l'altare gotico terminato da Michael Pacher nel 1481. Il battello a ruote più antico del lago, il "Kaiser Franz Joseph I", è in servizio dal maggio del 1873.

Una cremagliera dal 1893 porta i visitatori di St. Wolfgang sullo Schafberg, a quota 1783. Alle locomotive a vapore, risalenti all'epoca imperiale, sono necessari 50 minuti per i sette chilometri di percorso. Lo Schafberg, con il suo caratteristico plateau, offre un meraviglioso panorama sul Salzkammergut.

Le dimensioni dell'imponente chiesa parrocchiale di Mondsee testimoniano che tra il 748 e il 1792 in questa località è esistito un convento molto influente. L'altare maggiore è opera di Hans Waldburger.

C’era una volta un verde e profondo lago, circondato da coloriti prati e dense foreste, che si stendeva accanto a un’altissima montagna che chiamavano “Schafberg”, perché lì pascolavano sempre le pecore. Alla riva del lago c’era un grandissimo e incantevole castello, dove da molto tempo regnava un re molto saggio. Il re aveva una figlia unica che amava molto. La fanciulla era così bella che tutti volevano prenderla come sposa. Un giorno un mostruoso orco si avvicinò al castello per rapire la ragazza; a questo punto, il re che era molto preoccupato per la figlia chiese aiuto alla luna. La ragazza, che si era subito chiusa nelle camere più nascoste del castello, vide da una finestra lo splendore della luna che le indicava una strada che portava alle profondità dell’acqua. Il mostro provò a tuffarsi nel lago per prendere la ragazza, ma non c’era niente da fare, la superficie si era tutta gelata. Un giovanissimo principe riuscì poi con furbizia a salvare finalmente la bella dal lago.

I primi insediamenti umani nell'area di Mondsee risalgono ad un periodo che andava fra il 2.800 ed il 1.800 a.C. (neolitico), e si trattava di popolazioni principalmente dedite al lavoro del legno. I loro insediamenti si trovavano su palafitte, cioè una cultura di palafitte. Dato che a Mondsee ne si furono trovate le più, si coniò il nome “Mondseekultur” che vuol dire cultura di Mondsee. Si estende sulla maggior parte dell’Alta Austria e qualche parte di Salisburgo. Oggi il museo Mondseeland contiene la raccolta più vasta di palafitte. Nell’antichità romana ci fu un insediamento e una strada coniugò questa regione con Juvavum, il nome romano antico per Salisburgo.

All'inizio del Seicento i bavaresi iniziarono a popolare i dintorni di Mondsee e a dissodare i boschi. Nel 748 il duca bavarese Odilo fondò il locale Monastero di Mondsee. Quaranta anni dopo, nel 788, esso fu costruito ed era il primo e il più grande monastero dell'Alta Austria. Da allora lo sviluppo della regione fu influenzzato sia dal punto di vista intellettuale-culturale che da quello economico.

Fino al 1506 il Mondseeland appartenne al ducato della Baviera. Poi fece parte del genere di Asburgo e nel 1514 fu istituito il liceo del convento. Dal 1601 al 1662 durò il "tumulto di Wildeneck" che fu una rivolta dei contadini contro il robot e altri obblighi inumani. Durante il barocco agì lo scultore Meinrad Guggenbichler le cui pitture si possono vedere ancora oggi nelle chiese del Mondseeland. Nel Ottocento cominciò il turismo, la prima navigazione di un piroscafo, nel 1872 Mondsee viene integrata nella ferrovia locale del Salzkammergut e nel 1904 ricevette la prima illuminazione stradale elettrica.

Bad Ischl è indissolubilmente associata alla dinastia imperiale degli Asburgo.

Il 2 dicembre del 1848, l'Anno delle Rivoluzioni, il diciottenne Francesco Giuseppe salì al trono imperiale austriaco, andando a governare su 41 milioni di sudditi. Suo padre, l'Arciduca Francesco, aveva rinunciato alla corona in favore del figlio, eseguendo il desiderio della sua consorte Sofia. Sua madre, soprannominata "imperatrice segreta”, era una donna particolarmente dinamica e per ragioni dinastiche prese in mano il problema, organizzando un matrimonio che assicurasse il futuro della dinastia degli Asburgo.

Sofia preferì vedere una delle sue nipoti sul trono austriaco. Si rivolse alla duchessa Ludovica in Baviera, una delle sue sorelle, la quale venne il 18 agosto del 1853 con le due figlie maggiori, Elena di 18 anni ed Elisabetta di 15, a Ischl per festeggiare il 23 compleanno di Francesco Giuseppe. La sua intenzione fu quella di festeggiare anche il fidanzamento ufficiale con la sua futura sposa, quindi con la cugina Elena.

Il risultato dell'incontro non ebbe l’esito sperato da Sofia perché Francesco Giuseppe, a quel tempo lo scapolo più interessante del mondo, era rimasto affascinato dalla sorella minore Elisabetta che aveva conosciuto il 16 agosto, quindi solo un paio di giorni prima. Un caso d’amore a prima vista, almeno da parte di Francesco Giuseppe, così descritto da sua madre nel suo diario e nelle sue lettere. L'anno successivo ebbero luogo a Vienna le “nozze del secolo”. Da allora in poi Sissi, imperatrice d'Austria e bellezza leggendaria del Novecento, divenne persona di pubblico interesse, rimanendo un personaggio universalmente affascinante.

Bad Ischl, un comune fiorente di 14.000 abitanti, riesce a conservare il suo carattere e in misura considerevole anche il suo aspetto. La coppia imperiale non avrebbe problemi ad orientarsi ancor oggi nella sua città prediletta. Alla città venne aggiunto nel 1906 il nome di Bad (Terme) e Ischl divenne quindi Bad Ischl, centro termale di fama internazionale per merito della qualità terapeutica delle sue sorgenti di acque minerali ad alto contenuto di sale, indicate per il trattamento della respirazione, del cuore e per i disturbi circolatori.

Come centro turistico Ischl è ideale per fare per esempio escursioni in montagna e ai laghi della regione del Salzkammergut, per sciare e per alpinismo, nuoto, vela, equitazione, tennis e golf. Nonostante la disponibilità di tutti i comfort moderni, i turisti vengono a respirare l'atmosfera della Città Imperiale (Kaiserstadt), un ambiente e un’atmosfera dell'epoca passata, che non si possono trovare da nessun'altra parte.

I numerosi monumenti e altre memorie della Monarchia Asburgica che si possono vedere dentro e intorno alla città sono veramente unici. Il gioiello della Città Imperiale è rappresentato dalla Villa Imperiale, la Kaiservilla, e dal Parco Imperiale, dove troviamo ancor oggi l'ambiente e l’atmosfera dell’Ottocento e dove possiamo sentire e rivivere anche i momenti straordinari del periodo estivo lì trascorso dalla coppia imperiale, senza accorgerci di tutti i veloci cambiamenti del Novecento. La Villa è tuttora abitata dagli Asburgo, discendenti diretti di Francesco Giuseppe ed Elisabetta.

Gmunden è situata sulle sponde del lago Traunsee e la sua fondazione risale al  XIII secolo. Lo Schloss Ort è una delle maggiori attrazioni turistiche cittadine, sito sulle sponde del Traunsee. È una delle più antiche costruzioni del Salzkammergut, risalente al X secolo. Il sito è molto popolare non solo per la sua bellezza ma anche per essere il luogo di ambientazione della serie televisiva di grande successo nei paesi di lingua tedesca Schlosshotel Orth. Il fatto che il telefilm rappresenti il castello come un hotel provoca continue richieste di soggiorno nella struttura nonostante al suo interno non vi sia nessun albergo. 

La cittadina è piuttosto rinomata per la lavorazione della ceramica. Notevole applicazione, ed attrazione turistica, il carillon in ceramica posto sul Rathaus (municipio).

Con il "Gisela" - un piroscafo a ruote costruito nel 1871 - si possono raggiungere Traunkirchen o Ebensee. Da lì una funivia porta sul Feuerkogel, da cui si può godere un grandioso panorama sul monte più alto della zona, il Traunstein, alto 1691 m.

Il viaggio attraverso il Salzkammergut, che è iniziato a nord ovest sul lago di Fuschl, termina nella zona di Aussee, la parte sud orientale di questa regione.