Hallstatt
è un villaggio che fa parte
del Salzkammergut, una regione
austriaca dello stato
dell'Alta Austria. Si trova
sul Lago di Hallstatt.
Contrariamente a quanto si
crede comunemente, la parola Hall
con ogni probabilità non
indica il nome celtico per il
sale, bensì pare che esso
derivi da una parola di
antiche popolazioni
germaniche; qualunque sia la
sua origine, comunque, le
miniere di salgemma vicino al
villaggio furono un fattore
importante. Il sale era una
risorsa di enorme valore,
quindi questa regione fu
sicuramente una zona ricca.
Il villaggio ha dato il nome
alla Cultura di Hallstatt,
agli inizi dell'età del
ferro, ed è nella lista dei
Patrimoni dell'umanità
dell'UNESCO insieme al
massiccio del Dachstein e alla
regione di Salzkammergut.
Fino alla fine del XIX secolo
Hallstatt era raggiungibile
solo dal lago o tramite
stretti sentieri. Il terreno
pianeggiante compreso fra il
lago e le montagne era
decisamente poco, e il
villaggio stesso lo occupa
praticamente tutto. La prima
strada per Hallstatt venne
costruita solo nel 1890, lungo
la costa occidentale, a volte
usando la dinamite per aprirsi
un varco fra le rocce.
Ciò nonostante questo
territorio isolato e
inospitale è stato uno dei
primi insediamenti umani,
grazie alle ricche miniere di
sale che sono state utilizzate
per migliaia di anni. Alcuni
ritrovamenti archeologici
nelle vicinanze di Hallstatt
sono del 5.000 avanti Cristo.
nel 1846
Johann Georg Ramsauer scoprì
un grande cimitero
preistorico vicino all'odierno
villaggio di Hallstatt.
Inoltre, qui fu trovato una
delle più antiche fonderie.
Grazie ai commerci, e alle
ricchezze che ne derivavano,
si sviluppò una cultura che
venne chiamata Cultura di
Hallstatt, facendo conoscere
il nome di questo piccolo
villaggio in tutto il mondo.
Nel 1311 Hallstatt divenne una
città mercantile, un segno
del fatto che non aveva perso
il suo valore economico. Oggi,
oltre alla produzione di sale
(che dal XX secolo viene
trasportato a Ebensee tramite
una conduttura), una risorsa
fondamentale per il villaggio
è il turismo.
Oltre
all’impressionante mondo
montano con le sue grotte
(caverna del ghiaccio, caverna
Mammuthöhle, caverna Koppenbrüllerhöhle)
e i laghi, la rara fauna e
flora e i significanti luoghi
archeologici di giacitura,
questo paesaggio è impresso
da una continuità culturale
che risale a due millenni e
mezzo.
La più
antica miniera di salgemma del
mondo (Salzwelten Hallstatt),
dove ancora oggi si estrae in
modo attivo il sale, nonché
le famose fosse di tombe di
Hallstatt, che risalgono
all'antica età del ferro,
sono tuttora visitabili
nell'alta valle della miniera
di salgemma, raggiungibile a
piedi o con la moderna
funivia.
L'antica
località della miniera di
salgemma non ha perduto nulla
della sua attrazione e il
museo di Hallstatt è uno
degli ulteriori numerosi
tesori culturali con la chiesa
parrocchiale cattolica e il
cimitero montano nonché la
Hallstätter Beinhaus con i
suoi scavi archeologici.
Sono
eccezionali le bellezze
paesaggistiche, quali il lago
di Hallstatt ricco di pesce,
le leggendarie cascate di
Waldbachstrub e il giardino
del ghiacciaio di Hallstatt
nella romantica e tranquilla
Echerntal.
Scoprite
la seducente architettura con
i suoi tipici ornamenti di
legno, e sentite la forza
delle usanze vissute nonché
la gioia di vita della gente
che vive qui.
L'Hoher
Dachstein è una montagna
austriaca di tipo carsico, la
seconda in ordine di altezza
fra le Alpi calcaree
settentrionali. Si trova al
confine fra l'Alta Austria e
la Stiria al centro
dell'Austria, ed è il punto
più alto per ognuno di questi
due stati. Parti del massiccio
fanno parte dello stato del
Salisburghese e questo fa sì
che la montagna sia chiamata
"Drei-Länder-Berg",
ovvero "la Montagna dei
Tre Stati". Nel 1997 il
massiccio del Dachstein è
stato inserito, insieme con
Hallstatt e il Salzkammergut,
nell'elenco dei Patrimoni
dell'umanità dell'UNESCO.
Il
massiccio del Dachstein copre
un'area di circa 20x30
chilometri, con decine di
vette che superano i 2.500
metri di altezza; le più alte
si trovano nelle zone
meridionali e sud-occidentali
del massiccio. Visto da nord,
l'Hoher Dachstein è dominato
da ghiacciai con le cime
rocciose che spuntano oltre di
essi. Per contrasto, a sud la
montagna scende quasi
verticalmente verso il
fondovalle.
La
geologia del massiccio è
dominata dal cosiddetto Dachstein-Kalk,
il calcare del Dachstein,
originatosi nel triassico.
Come succede in altre zone
carsiche, anche il Dachstein
è permeato di un ricco
sistema di grotte, che
comprende anche alcune fra le
più grandi grotte austriache,
come la Mammuthhöhle e
la Hirlatzhöhle. Il
massiccio è famoso per i suoi
fossili, come il megalodonte;
la Linzer Weg conduce
in zone ricche di tali
fossili, cui ci si riferisce
col nome di Kuhtritte,
letteralmente "impronte
di animali".
I
ghiacciai non sono comuni
nelle Alpi Calcaree
Settentrionali, e quelli del
Dachstein (il "Ghiacciaio
di Hallstatt", il
"Grande Ghiacciaio di
Gosau" e il
"Ghiacciaio di
Schladming") sono i più
grandi, i più settentrionali
e i più orientali di tutta la
catena delle Alpi. Esistono
anche ghiacciai più piccoli,
come il "Piccolo
ghiacciaio di Gosau" e il
"Schneelochgletscher",
il Ghiacciaio del Buco nella
Neve. Questi ghiacciai, come
ovunque nel mondo, si stanno
ritirando rapidamente, e
potrebbero scomparire entro 80
anni. Il Ghiacciaio di
Hallstatt si è ritirato di 20
metri nel solo 2003.
La
vetta venne raggiunta per
primo dall'alpinista Peter
Gappmayr nel 1832, passando
per il Ghiacciaio di Gosau,
dopo un tentativo fallito di
Erzherzog Karl lungo la via
del Ghiacciaio di Hallstatt.
Entro i due anni successivi la
conquista di Gappmayr venne
eretta una croce in legno
sulla sommità della montagna.
Il primo a raggiungere la
vetta in inverno fu Friedrich
Simony, il 14 gennaio 1847. la
parte sud della montagna, la
più difficile e ripida, venne
scalata la prima volta dai
fratelli Irg e Franz Steiner
il 22 settembre del 1909.
Essendo
il punto più elevato di due
diversi stati dell'Austria la
vetta è una meta popolare,
sia in estate che in inverno.
Col bel tempo possono esserci
più di 100 alpinisti che
tentano l'ascesa,
congestionando di conseguenza
i punti chiave della salita.
- Salzkammergut
Salzkammergut
è il nome di un'area
dell'Austria situata a cavallo
degli stati dell'Alta Austria,
che ne comprende la parte
principale, del Salisburghese
e della Stiria. Il
Salzkammergut si estende ad
ovest della città di
Salisburgo e fino all'Almtal.
A nord l'area è delimitata
dalla linea costituita dai
laghi Irrsee-Attersee-Traunsee
mentre a sud si estende fino
al Dachstein e nel Ausseerland
(Stiria).
Nel
Salzkammergut si trovano a
settentrione aree pianeggianti
prealpine, dirigendosi verso
sud si incontrano montagne di
altezza moderata e poi
ambienti di alta montagna
compresi nelle Alpi calcaree
settentrionali.
I pittoreschi
laghi di montagna, il
rigoglioso verde di colline e
campi, le marcate cime
rocciose delle montagne e i
romantici paesini attirarono
tra il 1850 e il 1914 un
importante visitatore nel
Salzkammergut: l'imperatore
Francesco Giuseppe era solito
trascorrere con la sua Sissi
le vacanze estive a Bad Ischi,
la metropoli per eccellenza
del Salzkammergut.
Il
Salzkammergut
deve
il
suo
nome "all'Ufficio
(Kammer) imperiale per
l'estrazione e il commercio
del sale" che qui un
tempo coordinava l'estrazione
del cosiddetto "oro
bianco". Oggi non è
né un distretto
amministrativo, né una zona
che per le sue caratteristiche
paesaggistiche si distingua da
quelle circostanti.
Solo il turismo mantiene in
vita come "marchio"
il termine
"Salzkammergut".
Non
deve quindi meravigliare che
oggi ne fanno parte tutti i
comuni sulle sponde dei laghi
di Fuschl, di Wolfgang e di
Mondsee, anche se molte
località
- come per esempio St. Gilgen
- prima del 1816 non facevano
parte degli stati degli
Asburgo ma del principato di
Salisburgo. Hallstatt, una
località che ha dato il suo
nome ad una intera epoca della
storia, si trova, come Bad
Ischi e la bella città di
Gmunden, nella regione
dell'Alta Austria. La
pittoresca zona attorno a Bad
Aussee appartiene invece, dal
punto di vista politico, alla
Stiria.
Fuschl
è
considerata la porta
occidentale del Salzkammergut.
L'elegante paese, sull'omonimo
lago, è nominato per la prima
volta in un documento del 790
e per molti secoli non è
stato altro che un sonnolento
villaggio. L'edificio sulla
riva meridionale era
utilizzato dagli arcivescovi
come casino di caccia, oggi vi
lavora il personale di un
hotel di lusso del gruppo
Sheraton.
Il
castello di Wartenfels
- costruito nel XIII secolo e
distante 30 minuti a piedi da
Fuschl - oggi è
in rovina, cosa di cui,
comunque, non risente il
circostante panorama
mozzafiato.
St.
Gilgen am Wolfgangsee
è
il luogo di nascita della
madre di Mozart e per questo
la piazza principale si chiama
Mozartplatz. Wolfgang Amadeus
non c'è mai stato. La cima
dello Zwòlferhorn, alto 1522
metri, può essere raggiunta
da St. Gilgen con una
cabinovia.
Sulla
sponda del Krotensee -
raggiungibile da St. Gilgen
anche a piedi - si trova il Castello
di Hùttenstein.
L'alpeggio
del Laimeralm può
essere raggiunto da Strobl,
sempre sul lago di
Wolfgangsee, sia a piedi che
in auto.
St.
Wolfgang
deve la sua fama mondiale non
solo alla posizione da sogno,
sull'omonimo lago, ma anche ad
un ristorante sul lungolago,
in cui è
stata ambientata l'operetta
"Al cavallino
bianco". L'origine del
nome proviene da San Volfango,
che nell'anno 976 fu vescovo
di Ratisbona.
Nella
chiesa parrocchiale si trova
anche uno dei più preziosi
tesori d'arte del
Salzkammergut: l'altare gotico
terminato da Michael Pacher
nel 1481. Il battello a ruote
più antico del lago, il
"Kaiser Franz Joseph
I", è in servizio dal
maggio del 1873.
Una
cremagliera dal 1893 porta i
visitatori di St. Wolfgang
sullo Schafberg, a quota 1783.
Alle locomotive a vapore,
risalenti all'epoca imperiale,
sono necessari 50 minuti per
i sette chilometri di
percorso. Lo Schafberg, con il
suo caratteristico plateau,
offre un meraviglioso panorama
sul Salzkammergut.
Le
dimensioni dell'imponente
chiesa parrocchiale di Mondsee
testimoniano che tra il 748 e
il 1792 in questa località
è esistito un convento molto
influente. L'altare maggiore
è opera di Hans Waldburger.
C’era
una volta un verde e profondo
lago, circondato da coloriti
prati e dense foreste, che si
stendeva accanto a
un’altissima montagna che
chiamavano “Schafberg”,
perché lì pascolavano sempre
le pecore. Alla riva del lago
c’era un grandissimo e
incantevole castello, dove da
molto tempo regnava un re
molto saggio. Il re aveva una
figlia unica che amava molto.
La fanciulla era così bella
che tutti volevano prenderla
come sposa. Un giorno un
mostruoso orco si avvicinò al
castello per rapire la
ragazza; a questo punto, il re
che era molto preoccupato per
la figlia chiese aiuto alla
luna. La ragazza, che si era
subito chiusa nelle camere più
nascoste del castello, vide da
una finestra lo splendore
della luna che le indicava una
strada che portava alle
profondità dell’acqua. Il
mostro provò a tuffarsi nel
lago per prendere la ragazza,
ma non c’era niente da fare,
la superficie si era tutta
gelata. Un giovanissimo
principe riuscì poi con
furbizia a salvare finalmente
la bella dal lago.
I
primi insediamenti umani
nell'area di Mondsee risalgono
ad un periodo che andava fra
il 2.800 ed il 1.800 a.C.
(neolitico), e si trattava di
popolazioni principalmente
dedite al lavoro del legno. I
loro insediamenti si trovavano
su palafitte, cioè una
cultura di palafitte. Dato che
a Mondsee ne si furono trovate
le più, si coniò il nome
“Mondseekultur” che vuol
dire cultura di Mondsee. Si
estende sulla maggior parte
dell’Alta Austria e qualche
parte di Salisburgo. Oggi il
museo Mondseeland contiene la
raccolta più vasta di
palafitte. Nell’antichità
romana ci fu un insediamento e
una strada coniugò questa
regione con Juvavum, il nome
romano antico per Salisburgo.
All'inizio
del Seicento i bavaresi
iniziarono a popolare i
dintorni di Mondsee e a
dissodare i boschi. Nel 748 il
duca bavarese Odilo fondò il
locale Monastero di Mondsee.
Quaranta anni dopo, nel 788,
esso fu costruito ed era il
primo e il più grande
monastero dell'Alta Austria.
Da allora lo sviluppo della
regione fu influenzzato sia
dal punto di vista
intellettuale-culturale che da
quello economico.
Fino
al 1506 il Mondseeland
appartenne al ducato della
Baviera. Poi fece parte del
genere di Asburgo e nel 1514
fu istituito il liceo del
convento. Dal 1601 al 1662 durò
il "tumulto di
Wildeneck" che fu una
rivolta dei contadini contro
il robot e altri obblighi
inumani. Durante il barocco agì
lo scultore Meinrad
Guggenbichler le cui pitture
si possono vedere ancora oggi
nelle chiese del Mondseeland.
Nel Ottocento cominciò il
turismo, la prima navigazione
di un piroscafo, nel 1872
Mondsee viene integrata nella
ferrovia locale del
Salzkammergut e nel 1904
ricevette la prima
illuminazione stradale
elettrica.
Bad
Ischl
è indissolubilmente associata
alla dinastia imperiale degli
Asburgo.
Il
2 dicembre del 1848, l'Anno
delle Rivoluzioni, il
diciottenne Francesco Giuseppe
salì al trono imperiale
austriaco, andando a governare
su 41 milioni di sudditi. Suo
padre, l'Arciduca Francesco,
aveva rinunciato alla corona
in favore del figlio,
eseguendo il desiderio della
sua consorte Sofia. Sua madre,
soprannominata
"imperatrice segreta”,
era una donna particolarmente
dinamica e per ragioni
dinastiche prese in mano il
problema, organizzando un
matrimonio che assicurasse il
futuro della dinastia degli
Asburgo.
Sofia
preferì vedere una delle sue
nipoti sul trono austriaco. Si
rivolse alla duchessa Ludovica
in Baviera, una delle sue
sorelle, la quale venne il 18
agosto del 1853 con le due
figlie maggiori, Elena di 18
anni ed Elisabetta di 15, a
Ischl per festeggiare il 23
compleanno di Francesco
Giuseppe. La sua intenzione fu
quella di festeggiare anche il
fidanzamento ufficiale con la
sua futura sposa, quindi con
la cugina Elena.
Il
risultato dell'incontro non
ebbe l’esito sperato da
Sofia perché Francesco
Giuseppe, a quel tempo lo
scapolo più interessante del
mondo, era rimasto affascinato
dalla sorella minore
Elisabetta che aveva
conosciuto il 16 agosto,
quindi solo un paio di giorni
prima. Un caso d’amore a
prima vista, almeno da parte
di Francesco Giuseppe, così
descritto da sua madre nel suo
diario e nelle sue lettere.
L'anno successivo ebbero luogo
a Vienna le “nozze del
secolo”. Da allora in poi
Sissi, imperatrice d'Austria e
bellezza leggendaria del
Novecento, divenne persona di
pubblico interesse, rimanendo
un personaggio universalmente
affascinante.
Bad
Ischl, un comune fiorente di
14.000 abitanti, riesce a
conservare il suo carattere e
in misura considerevole anche
il suo aspetto. La coppia
imperiale non avrebbe problemi
ad orientarsi ancor oggi nella
sua città prediletta. Alla
città venne aggiunto nel 1906
il nome di Bad (Terme) e Ischl
divenne quindi Bad Ischl,
centro termale di fama
internazionale per merito
della qualità terapeutica
delle sue sorgenti di acque
minerali ad alto contenuto di
sale, indicate per il
trattamento della
respirazione, del cuore e per
i disturbi circolatori.
Come
centro turistico Ischl è
ideale per fare per esempio
escursioni in montagna e ai
laghi della regione del
Salzkammergut, per sciare e
per alpinismo, nuoto, vela,
equitazione, tennis e golf.
Nonostante la disponibilità
di tutti i comfort moderni, i
turisti vengono a respirare
l'atmosfera della Città
Imperiale (Kaiserstadt), un
ambiente e un’atmosfera
dell'epoca passata, che non si
possono trovare da
nessun'altra parte.
I
numerosi monumenti e altre
memorie della Monarchia
Asburgica che si possono
vedere dentro e intorno alla
città sono veramente unici.
Il gioiello della Città
Imperiale è rappresentato
dalla Villa Imperiale, la
Kaiservilla, e dal Parco
Imperiale, dove troviamo ancor
oggi l'ambiente e
l’atmosfera dell’Ottocento
e dove possiamo sentire e
rivivere anche i momenti
straordinari del periodo
estivo lì trascorso dalla
coppia imperiale, senza
accorgerci di tutti i veloci
cambiamenti del Novecento. La
Villa è tuttora abitata dagli
Asburgo, discendenti diretti
di Francesco Giuseppe ed
Elisabetta.
Gmunden
è situata sulle sponde del
lago Traunsee e la sua
fondazione risale al
XIII secolo. Lo Schloss Ort è
una delle maggiori attrazioni
turistiche cittadine, sito
sulle sponde del Traunsee. È
una delle più antiche
costruzioni del Salzkammergut,
risalente al X secolo. Il sito
è molto popolare non solo per
la sua bellezza ma anche per
essere il luogo di
ambientazione della serie
televisiva di grande successo
nei paesi di lingua tedesca Schlosshotel
Orth. Il fatto che il
telefilm rappresenti il
castello come un hotel provoca
continue richieste di
soggiorno nella struttura
nonostante al suo interno non
vi sia nessun albergo.
La
cittadina è piuttosto
rinomata per la lavorazione
della ceramica. Notevole
applicazione, ed attrazione
turistica, il carillon in
ceramica posto sul Rathaus
(municipio).
Con
il "Gisela" - un
piroscafo a ruote costruito
nel 1871 - si possono
raggiungere Traunkirchen
o Ebensee. Da lì una
funivia porta sul Feuerkogel,
da cui si può godere un
grandioso panorama sul monte
più alto della zona, il
Traunstein, alto 1691 m.
Il
viaggio attraverso il
Salzkammergut, che è iniziato
a nord ovest sul lago di
Fuschl, termina nella zona di
Aussee, la parte sud orientale
di questa regione.
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