Cattedrale di Roskilde
Danimarca
  

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1995

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Roskilde è una cittadina di poco più di cinquantamila abitanti situata sull’isola di Sjælland, nella sezione orientale del Paese, la medesima che accoglie la capitale Copenaghen, da cui dista soli 32 chilometri.

Le origini di Roskilde risalgono alla fine del primo millennio (998), quando nell’area si installarono i Vichinghi, attratti dalla protezione offerta dal Fiordo di Roskilde, dove riparavano le loro navi di ritorno dalle spedizioni in mare aperto. Il che venne confermato nel 1957 quando, mentre si stavano effettuando delle escavazioni nel Fiordo, vennero rinvenute cinque navi vichinghe in buono stato di conservazione. Tale circostanza, viene ricollegata al fatto che, presumibilmente, esse non furono danneggiate durante scontri bellici o affondarono per loro conto, ma vennero utilizzate nell’XI secolo per sbarrare il Fiordo, in modo da impedire, o quanto meno frenare, eventuali invasioni di flotte nemiche.

La scoperta fu di notevole importanza e gli specialisti del recupero realizzarono una diga in modo da liberare dalle acque quella parte del Fiordo, facendo in modo che il legno delle barche rimanesse sufficientemente umido evitando quindi danni irreparabili alla struttura. Le barche vennero smontate e rimondate pezzo per pezzo, per essere successivamente esposte nel Museo Vichingo.

Roskilde venne dichiarata capitale danese da re Harald I Blåtand, Dente Blu, attorno all'anno 960. Nel paese dei vichinghi, biondi e dalla carnagione lattea, un uomo scuro di pelle e capelli come Harald appariva proprio come un dente di colore blu; un'altra spiegazione per tale nome era che il re fosse ghiotto di mirtilli ma la spiegazione più plausibile è che il sovrano, in battaglia, fosse solito colorarsi i denti d'azzurro, così come i suoi soldati.  

Al culmine della sua potenza, Roskilde esprimeva la sua grandezza dal punto di vista architettonico: dal 1150, la città venne cinta da un fossato e protetta da mura, al cui interno esistevano dodici chiese e la Cattedrale.

Nel XII secolo, la potenza danese rese Roskilde capitale spirituale di tutta il Nord Europa.

Nel 1170, il Vescovo Absalon fece erigere una nuova chiesa sul sito dove Harald Bluetooth aveva costruito due secoli prima, una piccola chiesa in legno sul fiordo di Roskilde, dedicandola alla Santa Trinità. Occorsero trecento anni per la reale erezione della Cattedrale di Absalon, a causa di incendi, distruzioni, saccheggi e ricostruzioni. Ad ogni modo, la citata Cattedrale rappresenta la base dell’attuale "Domkirche", come viene chiamata la Cattedrale di Roskilde, che l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’umanità.

E’ davvero difficile non vedere la cattedrale di Roskilde: è immensa, sia in termini di lunghezza, altezza e storia.  Fu costruita nel XII e XIII secolo e incorpora nel suo disegno caratteristiche architettoniche sia gotiche che romaniche. L’imponente guglia del campanile è visibile da ogni parte della città, e vista frontalmente dalla piazza antistante sembra ancora più impressionante. La storia della cattedrale risale a oltre 1000 anni fa, durante i secoli è stata ampliata molte volte e una visita al suo interno rappresenta una visita anche nella storia della Danimarca e dell’Europa.

Nonostante presenti alcuni elementi architettonici romanici, la Cattedrale di Roskilde è stato il primo esempio in Danimarca di stile gotico, e ha esercitato una grande influenza sull'architettura religiosa di tutta la penisola scandinava. Nel luogo in cui sorge l'attuale edificio si trovava in precedenza una chiesa lignea. Al suo posto, nel 1170, il vescovo di Zealand decise di costruire una grande cattedrale, nella quale, per la prima volta, il mattone avrebbe sostituito il legno. Proprio in quegli anni, infatti, si erano  stabiliti in Danimarca alcuni artigiani provenienti dalla lontana Lombardia, specializzati nella realizzazione di laterizi con una tecnica ancora sconosciuta in quelle zone. Il progetto riproponeva i canoni dell'architettura religiosa dominante nell'Europa occidentale nel più puro stile romanico. La futura Cattedrale, però, non fu terminata secondo questi criteri; infatti, era appena stata innalzata la fiancata orientale quando giunse la notizia che i Paesi dell'Europa meridionale avevano abbandonato il romanico per passare a uno stile innovativo chiamato gotico. I responsabili della costruzione decisero di procedere all'edificazione della chiesa secondo i nuovi canoni.  

La Cattedrale di Roskilde si presenta oggi come una basilica in stile gotico a tre navate interamente in mattoni. In origine le pareti interne furono lasciate prive di decorazioni. In seguito, però, tutta la superficie fu ricoperta da uno stucco liscio nel quale avevano la predominanza le tonalità tra il giallo e il grigio.  

Fin dal 1987, la cattedrale è sede di uno dei principali cori di ragazzi della Danimarca. Il coro è composto da studenti che si incontrano due o tre volte alla settimana per provare, e ogni due anni compiono delle tournée all'estero. La cattedrale ospita anche diversi concerti.

Roskilde venne dichiarata capitale danese da re Harald attorno all'anno 960. Una piccola chiesa in legno venne eretta dedicandola alla Santa Trinità re Harald vi venne tumulato.

Attorno al 991 Roskilde divenne sede del vescovo di Roskilde, sotto la supervisione dell'arcivescovo di Amburgo, il quale aveva il compito di convertire i regni pagani scandinavi. Il vescovo fu responsabile dell'isola di Zealand, nel sud della Svezia, e delle isole a sud tra cui Rügen, al largo della Germania settentrionale. Il vescovo Svend Nordmand (1076-1088) attraverso le donazione della sorella di re Canuto I, Estrid, fece posare la prima pietra della cattedrale, completata nel 1080. 

La chiesa venne costruita in stile romanico con archi interni a tutto tondo che sostengono un piatto soffitto. La chiesa principale è composta da una lunga navata e da due absidi laterali. Due torri si trovano ai lati dell'entrata principale. Un monastero in pietra venne costruito a ridosso della cattedrale sul lato settentrionale, al fine di ospitare i monaci ed altre persone legate al complesso. Il vescovo Svend riuscì ad ottenere un'importante reliquia, il teschio di Papa Lucio I, uno dei primi papi (253-255), che divenne così il patrono della cattedrale.

Il più famoso vescovo di Roskilde fu Absalon, il vescovo guerriero, il quale fondò Copenaghen. In seguito Absalon divenne arcivescovo di Lund. Fu responsabile della costruzione della chiesa di Nostra Signora a Copenaghen, chiesa che nel XX secolo rubò a Roskilde il titolo di "cattedrale nazionale danese".

Re Valdemaro I depositò le reliquie di san Canuto Lavard presso San Luca il 25 giugno 1170, lo stesso giorno in cui re Canuto VI venne incoronato all'interno della cattedrale di Roskilde, unica incoronazione di un danese all'interno del complesso. Il successore di Absalon, Peder Sunesen, iniziò un'ambiziosa espansione della cattedrale nel 1200 sul modello di quella di Tournai, in Belgio, dove era stato abate sotto al suo mentore, il vescovo Stefano di Tournai. 

Senza buone pietre con cui lavorare, la cattedrale venne costruita con un nuovo tipo di materiale, mattoni rossi di dimensione superiore alla norma. Roksilde divenne un prototipo per la costruzione di altri monasteri, chiese, cattedrali ed edifici pubblici in tutta la Scandinavia e la Germania settentrionale. È stato stimato che per la sua costruzione siano stati usati oltre tre milioni di mattoni. La nuova cattedrale, alta il doppio di quella vecchia, fu costruita in stile gotico con archi a sesto acuto e soffitto a volta che alzava ulteriormente l'edificio. Un transetto fu stato aggiunto per dare alla chiesa una forma a croce, ed un'abside rotondo venne aggiunto al coro. Due torri si trovano ai lati del portone occidentale. Il coro è separato dalla navata. Le porte situate tra navata ed altare venivano aperte solo per le grandi feste del calendario liturgico. Sul lato settentrionale sono state erette quattro cappelle dedicate a santa Brigitta, san Cristoforo e sant'Andrea.

Nel XII e XIII secolo la navata centrale della Cattedrale di Roskilde assume l'aspetto odierno. A prima vista, la navata centrale è molto sobria, le raffigurazioni dei santi purtroppo cadono vittime della riforma. Il duomo ospita una vivace comunità e custodisce le tombe dei monarchi danesi infatti, re e regine, nel corso dei secoli, operano lavori di ampliamento e di riadattamento per raccogliere il loro riposo eterno, mescolando così gli stili più diversi.

Dietro ad un affresco, nei resti dell’antica chiesa in legno, giace Harald Dente Blu. Le spoglie mortali della maggior parte dei suoi successori si trovano ancora oggi nel duomo di Roskilde e la morte caratterizza l'atmosfera che varia a seconda dell'epoca e delle tendenze personali, assumendo di volta in volta un'aria romantica, oppure tetra o sobria o serena. 

Cristoforo di Danimarca muore nel 1363 e data la sua giovanissima età sarà ricordato nella storia semplicemente come il fratello di una grande regina. La famosa Margherita voleva essere sepolta nel monastero della chiesa, dove già riposavano molti membri della sua famiglia, tuttavia nel 1314 il vescovo di Roskilde, Peder Jensen Lodehat, sottrae le sue spoglie con la forza ai monaci per seppellirla nel suo duomo. Questo non tanto per dare alla regina una degna sepoltura, quanto per accrescere la fama del suo duomo grazie alla tomba della regina Margherita, sovrana di Danimarca, di Svezia, di Norvegia e di Islanda.

Nel 1439 iniziarono i lavori all'interno della cattedrale, soprattutto sul coro. Il 14 maggio 1443 un incendio colpì l'intera città bruciando anche la cattedrale. Venne danneggiata così seriamente che non venne ricostruita prima del 1464. Re Cristiano I pagò per l'aggiunta della nuova Cappella dei Re Magi, dove fu ancora una volta utilizzato il mattone, ma ricoperto di uno smalto brillante. Dei due ordini della cappella, quello superiore, noto come Sala dei Cavalieri, è il più interessante per una serie di affreschi in cui sono rappresentate scene della vita di Cristo. Cristiano I e la moglie Dorotea di Brandeburgo sono sepolti nella cattedrale e, con Margherita I, rappresentano le tombe più antiche. Le pietre tombali di questi sepolcri vennero fatte con materiale proveniente dall'antico Acquedotto Eifel, risalente al I secolo, di costruzione romana. La cappella contiene anche una strana pietra chiamata la "Colonna del Re". Su questa colonna sono incisi i nomi di molti membri della famiglia reale danese e di famosi visitatori. Oltre ai reali danesi, si trovano anche i nomi di Edoardo VII d'Inghilterra, Pietro il Grande, e re Chulalongkorn di Thailandia.

Le due torri occidentali di San Luca vennero ricostruite con piccole guglie, come le chiese medievali. Il famoso orologio di San Giorgio venne aggiunto nel 1500, e molti turisti si fermano ad ammirare san Giorgio che attacca il drago ogni battito di ora. Altri due personaggi suonano la campana ogni quarto d'ora e alla mezz'ora. 

Nel 1511 la cappella di Sant'Andrea e quella di Santa Brigitta vennero affrescate con scene della vita dei santi.  

I successori di Cristiano I commissionano imponenti monumenti funebri; i sepolcri di Cristiano III e Federico II, realizzati ad Anversa, sono fra i più belli del rinascimento danese. 

La cappella successiva viene costruita per Cristiano IV (regna sulla Danimarca per 60 anni fino al 1648), considerato uno dei più grandi sovrani del paese. Sulla scia dell'entusiasmo romantico nazionalista del XIX secolo, la sua cappella viene decorata in modo particolarmente ricco. 

Molti si trovano sotto il pavimento, in tombe fatte con mattoni, o in cima, in tombe scolpite nella pietra. I più ricchi affittarono un posto per costruire un mausoleo nelle cappelle che costellano le absidi, e molte di loro vennero decorate con memoriali in legno o pietra che occupano tutti gli spazi disponibili sui muri interni della cattedrale.

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Nel XVII secolo venne aggiunta la Cappella di Cristiano IV. In sintonia con il gusto dell'epoca, lo stile impiegato fu quello del Rinascimento olandese e il materiale utilizzato ancora il mattone, questa volta di tonalità rossiccia. Tra gli elementi decorativi della cappella spicca una magnifica grata in ferro battuto, mentre le notevoli dimensioni della sua volta nervata, la più grande di tutta la Danimarca , attirano immediatamente l'attenzione del visitatore. Gran parte degli arredi di epoca medievale che ornava l'interno della chiesa fu trafugata nel corso delle agitazioni provocate dalla Riforma Protestante: tra i pochi pezzi che si sono salvati va segnalata la pala dell'altare maggiore, un magnifico trittico in cui sono rappresentate diverse scene della vita di Gesù Cristo.

Gli ultimi vescovi cattolici di Roskilde si impegnarono a fondo per fermare la diffusione delle idee Luterane nella diocesi, ma fallirono. Nel 1536 il re e la maggior parte dei danesi forzarono monasteri, cattedrali, abbazie e chiese ad abbandonare il culto cattolico, dedicandosi al Luteranesimo. Joachim Rønnow, ultimo vescovo cattolico di Roskilde, venne imprigionato nel 1536 e rimase nel castello di Copenaghen fino alla morte avvenuta nel 1544. Nel 1538 I Lutero danese, Hans Tausen, giunse alla cattedrale per mettere fine agli ultimi scampoli di cattolicesimo. Nel 1540 tutte le proprietà della cattedrale sono state confiscate dal re.

La cattedrale fu l'ultimo bastione del cattolicesimo a Sjaelland, ma nel 1536 i soprintendente luterano di Zealand si spostò a Copenaghen, nonostante Roskilde fosse ancora la cattedrale ufficiale. Il declino di Roskilde fu repentino, tutti i monasteri, le chiese, le canoniche, vennero chiuse dalle famiglie nobili, che ne requisirono le proprietà. Il crocefisso gigante della cattedrale ed altri simboli cattolici vennero distrutti. Dal momento che la chiesa era un luogo di sepoltura reale, la cattedrale si salvò dalla Riforma. I soprintendenti vennero velocemente nominati vescovi, e quello di Zealand continuò a vivere e a lavorare a Copenaghen finché Zealand non venne diviso da Copenaghen negli anni venti.

Nel 1548 le vedove dei sindaci Van Seygens e Sidsel Lerbæk vennero condannate ed arse come streghe sulla piazza della cattedrale. Nel 1554 un nuovo organo, costruito da Herman Raphaelis, venne donato alla cattedrale. Venne allargata nel 1600 e nel 1833, e restaurata di nuovo nel 1988. San Luca venne trasformata in chiesa parrocchiale per il centro di Roskilde. Nel 1583 l'ultima suora conosciuta morì, ponendo fine ai cinque secoli di vita del monastero.

Il fantastico altare venne scolpito ad Anversa, ed è uno dei tesori dell'edificio. Il pulpito fu un dono di Cristiano IV nel 1610. Lo scultore che preparò le opere in renaria, marmo e alabastro era il famoso Hans Brockman. Nel 1614 le cappelle di San Cristoforo e Sant'Andrea vennero rimpicciolite per permettere la costruzione della cappella di Cristiano IV.

Nel 1635-6 le due torri occidentali vennero alzate aggiungendo le guglie in rame. Queste torri contengono sei campane; la più antica risale al 1508, ed è opera di Hans Jensen. Johannes Fastenőwe forgiò due campane nel 1511, pagate dal vescovo Johan Ravensberg. La più grande, "Stormklokken", si trova nella torre settentrionale. A. Burchado ne costruì una nel 1594, posizionata con quella di Jensen e la più piccola di Fastenőwe nella torre meridionale.

Un portone reale si trova nella facciata occidentale, e venne intagliata da Geert Barchmann. Il nuovo portone venne usato solo in rare occasioni; solitamente i turisti entrano dall'entrata sud. La stupenda entrata venne spostata presso la Chiesa Holmen di Copenaghen. Nel 1645 il vescovo di Zealand ordinò di annotare sui registri parrocchiali tutti i battesimi, i matrimoni ed i funerali di Zealand, e grazie a questo sono arrivati a noi molti dati utili del tempo.

Durante la guerra tra danesi e svedesi, l'esercito di re Gustavo I di Svezia invase ed occupò parte della Danimarca, tra cui Roskilde. Ordinò che i resti della regina Margherita I fossero trasferiti nella cattedrale di Uppsala in Svezia. Il sarcofago restaurato della regina è ancora esposta a Roskilde.

Nel 1968 la guglia Margrethe venne distrutta da un incendio, e le sue due campane, una del 1200 e l'altra del 1613, vennero danneggiate talmente da impedirne il restauro. Due nuove campane vennero create dalla Petit and Fritsen Company nel 1970.

A partire dal 1987 la cattedrale ha ospitato uno dei cori dei Denmark's leading boys', il Roskilde Cathedral Boys' Choir. Il coro presto celebrerà il ventennale. Tutti i coristi frequentano la scuola e si incontrano circa 2-3 volte alla settimana per provare. Ogni due anni il coro fa un tour all'estero, ed ha già visitato paesi come la Nuova Zelanda, la Scandinavia, l'Inghilterra, la Groenlandia, la Francia e la Polonia.

La Cattedrale di Roskilde è il principale luogo di sepoltura dei monarchi danesi fin dal XV secolo (39 in tutto fra i più famosi re e regine), il che ha portato a notevoli aggiunte e alterazioni nel corso del tempo, poiché i singoli regnanti fecero aggiungere diverse cappelle di sepoltura. A seguito della Riforma protestante del 1536, la residenza del Vescovo venne spostata a Copenaghen, ed egli detiene da quel momento il titolo di Vescovo di Zelanda.

Membri della famiglia reale danese sepolti nella cattedrale

  • Harald Dente Blu (presunto) (ca. 986)
  • Sweyn I di Danimarca (1014)
  • Sweyn II Estridsen (1074)
  • Margherita I (1412)
  • Cristoforo III di Baviera (1448) e Regina Dorotea di Brandeburgo (1495)
  • Cristiano I (1481)
  • Cristiano III (1559) e Regina Dorotea di Saxe-Lauenburg (1571)
  • Federico II (1588) e Regina Sofia di Meclenburgo-Schwerin (1631)
  • Cristiano IV (1648) e Regina Anna Caterina di Brandeburgo (1612)
  • Federico III (1670) e Sofia Amelia di Brunswick-Lüneburg,(1685)
  • Cristiano V (1699) e Regina Carlotta Amelia di Hesse-Kassel (1714)
  • Federico IV (1730) e le regine Luisa di Meclenburgo-Güstrow (1721) e Anna Sofia Reventlow (1743)
  • Cristiano VI (1746) e Regina Sofia Maddalena di Brandeburgo-Kulmbach (1770)
  • Federico V (1766) e le regine Luisa di Gran Bretagna (1751) e Giuliana Maria di Braunschweig-Wolfenbüttel (1796)
  • Cristiano VII (1808)
  • Federico VI (1839) e Regina Maria di Hesse-Kassel (1852)
  • Cristiano VIII (1848) e Regina Carolina Amalia di Schleswig-Holstein (1881)
  • Federico VII (1863)
  • Cristiano IX (1906) e Regina Luisa di Hesse-Kassel (1898)
  • Federico VIII (1912) e Regina Luisa di Svezia-Norvegia (1926)
  • Cristiano X (1947) e Regina Alessandrina di Meclenburgo-Schwerin (1952)
  • Federico IX (1972) e Regina Ingrid di Svezia (2000) 

Oggi Roskilde è un sobborgo di Copenhagen e i visitatori vengono soprattutto per vedere le navi vichinghe recuperate nel fiordo e restaurate. I rintocchi della campane nella torre di Margherita suonano ancora, come del resto suonano da secoli, alle 10, alle 15, alle 17 e alle 19. Oggi i sovrani danesi non governano più e si accontentano di tombe più modeste, lo dimostra il cimitero consacrato nel 1985, essere sepolti accanto alla chiesa è già un privilegio.

Lo stile del duomo di Roskilde viene preso a modello in tutto il paese, il neo classicismo entra in Danimarca con la cappella funebre di Federico V, qui fra gli altri, giace anche Cristiano VII.

La grande cappella era stata in origine pensata per sole 5 bare, ma durante le guerre napoleoniche, nel 1814, gli inglesi annientano la flotta danese mettendo sul lastrico le finanze del regno. Non c'era denaro sufficiente per costruire un'altra cappella e così i discendenti dovettero stringersi un po'.

Il grido di morte del drago ucciso da San Giorgio segna lo scoccare di ogni ora da 500 anni.

Per l'omelia i pastori della cattedrale salgono ancora sul pulpito del 1610, qui sono in mezzo alla folla e allo stesso tempo più in alto rispetto ai comuni fedeli. Soltanto il re, quando assisteva alla messa, si trovava più in alto del sacerdote, nella galleria. Ciò non impedisce ai pastori di parlare liberamente, del resto i danesi, nel corso dei secoli, non si dimostrano mai un popolo adulatore, anzi sviluppano un alto senso critico nei confronti dei propri sovrani.

L'ultima cappella funebre viene costruita nella cattedrale nel 1924 per Cristiano IX e per i suoi successori.

Il duomo di Roskilde racconta molte storie e custodisce tanti segreti, segreti però che oggi possono essere scoperti da tutti. Le porte dell'altare sono sempre aperte, non più come un tempo nei soli giorni di festa. Delicatamente decorati in filigrana sull'altare del 1560, troviamo raffigurati episodi della vita di Gesù.

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Ogni guida turistica include nel programma dei dintorni di Copenhagen la visita alla chiesa, una visita guidata dura appena 30 minuti e assolutamente non basta per raccontare tutte le caratteristiche, le storie e le peculiarità della cattedrale. 

Per i danesi di oggi, discendenti degli antichi vichinghi, il duomo di Roskilde un monumento nazionale. Da 30 generazioni si prendono cura di questa chiesa e vi fanno visita per assistere alla messa oppure semplicemente per rendere onore ai re e alle regine che vi sono sepolti.