Le
Foreste secche dell'Andrefana
sono un'estensione seriale del
sito della Riserva
naturale integrale Tsingy di
Bemaraha e sono
costituite da cinque aree
protette (Riserva
speciale dell'Ankarana, Parco
nazionale di Ankarafantsika, Parco
nazionale di Mikea, Parco
nazionale di Tsimanampetsotsa e Riserva
speciale di Analamerana).
Le
nuove parti componenti coprono
quasi l’intera gamma di
variazioni ecologiche ed
evolutive all’interno delle
foreste occidentali del
Madagascar da nord a sud,
comprese le foreste
secche occidentali e
i cespugli spinosi del
sud-ovest. Questi ulteriori
siti sono di estrema
importanza per la
conservazione in quanto
coprono una spettacolare gamma
di biodiversità endemica
e minacciata, tra cui baobab,
alberi di fiamma, nonché
lignaggi evolutivi unici come
i Mesitornithiformes,
un ordine di uccelli che
risale a 54 milioni di anni
fa.
La
Riserva naturale integrale
Tsingy di Bemaraha è una
riserva naturale situata
vicino alla costa occidentale
del Madagascar.
A
causa della geografia unica,
delle ben conservate foreste
di mangrovia, degli uccelli
selvatici e della popolazione
di lemuri, venne aggiunto ai
patrimoni dell'umanità
dell'UNESCO nel 1990.
I
152.000 ettari
della Riserva Naturale di
Tsingy de Bemaraha, nella
regione occidentale del
Madagascar, furono sottoposti
a tutela per la prima volta
nel 1927, al fine di
salvaguardare un ambiente di
straordinaria bellezza che, in
realtà, era quasi
inaccessibile all’uomo.
Delimitato
a est da uno strapiombo che si
innalza per 300-
400 metri
sulla gola del fiume Manabolo,
l’altopiano di Bemaraha è
costituito da un massiccio
calcareo di natura carsica,
scolpito dalle acque fluviali
e piovane in una rete di gole
e profondi crepacci, separati
da pinnacoli incredibilmente
acuminati: gli tsingy.
Il
clima è tropicale,
caratterizzato da
precipitazioni stagionali, con
un periodo secco della durata
di sei-otto mesi e uno umido
che va da novembre a marzo. La
relativa abbondanza delle
piogge ha favorito la
proliferazione di una fitta
foresta decidua, alla quale si
alternano, nelle zone meno
ostili, savane di natura
antropogenica.
I
pochi studi condotti sulla
vegetazione hanno permesso di
registrare circa 430 specie,
con un numero di endemismi che
raggiunge l'85 per cento,
grazie alla diversa linea
evolutiva seguita dalle specie
insulari. Unico è, per
esempio, l'ebano della costa
occidentale, così come lo
sono
la Musa
terrieri, la sola banana
selvatica del Madagascar, e
diverse specie di Delonix. In
buon numero si contano anche i
baobab e le piante xerofite
come l'aloè, oltre a
orchidacee, leguminose,
euforbiacee e bombacacee.
Altrettanto scarse sono le
indagini sulla fauna, ragion
per cui il numero di specie
presenti è decisamente
aleatorio e differisce
alquanto a seconda delle
fonti.


Tra
i mammiferi presenti nella
riserva vi sono 11 specie di
lemuri, alcuni facilmente
osservabili come il sifaka di
Decken e il lemure dalla
fronte rossa. Il sifaka è il più grande e
ha un'attività
prevalentemente diurna. Il
Tilitilivaha, invece, non
supera le dimensioni di un
topo e si muove solo se è
protetto dal buio. Si tratta
di estremi: tra questi due
poli sono altre nove le specie
di lemuri che popolano la
riserva di Tsingy de Bemaraha,
dal sifaka dalla corona dorata
al lemure-mangusta, dal sifaka
di Perrier al lemure di
Milne-Edwards.
E, buon ultimo, è stato
osservato di recente Yayeaye,
una delle specie di lemuri più
rare, che ama vivere nel folto
delle foreste.
Di
particolare interesse, oltre
ai lemuri, sono il piccolo
roditore endemico Nesomys
rufus lambertoni e il
camaleonte Brookesia perarmta,
di cui si conoscono pochi
esemplari.
Molto
ricco il contingente
dell'avifauna che annovera
numerosi endemismi tra cui
l'aquila pescatrice del
Madagascar, l'astore di Henst,
lo sparviero del Madagascar,
l'assiolo del Madagascar,
l'alzavola di Bernier, il
rallo di bosco del Madagascar,
l'albanella del Madagascar, il
tuffetto del Madagascar,
l'airone di Humblot, la sgarza
del Madagascar, l'ibis
crestato di foresta, il cua di
Coquerel, il cua gigante e il
cua capirosso.
Nell'insieme
si contano 13 specie di anfibi
e diverse decine di rettili,
tra i quali coccodrilli del
Nilo e specie dei generi.
Fatto
singolare, la più importante
area protetta del Madagascar
occidentale quanto a
dimensioni e biodiversità
soffre di gravi lacune di
manutenzione, tanto che il WWF
ha sottolineato l'esigenza di
prestare maggiori attenzioni
alla sua conservazione.
Se
infatti Tsingy de Bemaraha era
impenetrabile per l'uomo fino
a pochi anni fa, oggi diverse
famiglie si sono stabilite al
suo interno, dove praticano
attività agricole e pastorali
anche gli abitanti dei
villaggi vicini.
Ciò
comporta incendi delle
praterie e dei margini delle
aree boschive, già ridotte al
3% delle foreste primarie
decidue che ricoprivano il
Madagascar prima dell'arrivo
dell'uomo.

La riserva
speciale dell'Ankarana,
nel nord del Madagascar,
venne creata nel 1956. È un
altopiano poco esteso, solo in
parte ricoperto da
vegetazione, costituito da calcare del
Giurassico medio (150 milioni
di anni fa). Le
precipitazioni annue medie di
circa 2000 mm hanno
eroso il substrato roccioso e
creato un paesaggio
carsico, con grotte e
fiumi sotterranei. Il rilievo
impervio e la fitta
vegetazione hanno contribuito
a proteggere la regione
dall'intervento umano.
L'ingresso
meridionale del parco si trova
a Mahamasina, sulla Route
nationale 6, circa 108
km a sud-ovest di Antsiranana e
29 km a nord-est di Ambilombe.
Ad
est l'altopiano degrada
dolcemente, ma ad ovest
termina bruscamente nel «Muro
dell'Ankarana», una falesia a
strapiombo che si estende per
25 chilometri da nord a sud
ergendosi fino a 280 metri. A
sud la massa calcarea si
frattura in guglie separate
conosciute come pinnacoli
carsici. Al centro
dell'altopiano l'attività
sismica ed eoni di piogge
hanno dissolto il calcare in
profonde gole, talvolta
ridepositandolo in strati di
pietre di flusso (flowstone).
Nei punti in cui gli strati
superiori calcifici sono stati
completamente erosi, il
substrato più duro è stato
inciso in canali e creste note
come tsingy. La regione
è disseminata di massi di basalto,
talvolta confluiti anche nel
profondo dei canyon che
sezionano il massiccio.
A
partire dagli anni '60,
l'espatriato francese Jean
Duflos (che, dopo aver sposato
una donna del luogo, cambiò
il suo nome in Jean Radofilao)
effettuò un gran numero di
esplorazioni attraverso i
sistemi di grotte e i fiumi
sotterranei del massiccio, per
lo più da solo o accompagnato
da speleologi in visita. Sono
stati mappati complessivamente
circa 100 chilometri di grotte
all'interno del massiccio. La
grotta di Andrafiabe, una
delle più accessibili,
comprende da sola almeno 8035
metri di passaggi orizzontali.
In effetti, il massiccio
ospita il sistema di grotte più
vasto del Madagascar, e
probabilmente dell'intera
Africa.
Le
spedizioni che iniziarono per
la prima volta a catalogare
gli animali e le piante della
riserva speciale creata
intorno al massiccio
dell'Ankarana negli anni '80 sono
state ampiamente descritte nel
libro di viaggi Lemurs of
the Lost World della
dottoressa Jane Wilson-Howarth e
nella stampa scientifica. Gli
studiosi scoprirono
inaspettatamente resti
subfossili di grandi lemuri
estinti e specie fino ad
allora sconosciute di pesci
ciechi, gamberetti e
altri invertebrati. Diversi
membri di queste spedizioni
hanno contribuito, con le loro
foto, a redigere una guida
introduttiva illustrata alle
grotte dei coccodrilli
dell'Ankarana.
Durante
la spedizione del 1986, Phil
Chapman e Jean-Elie
Randriamasy stilarono una
lista degli uccelli presenti
nella riserva, costituita da
65 specie appartenenti a 32
famiglie, quasi un terzo di
tutte quelle che nidificano
nel Madagascar. Scoprirono
anche un aspetto interessante
del loro comportamento,
un'insolita strategia messa in
atto da molti piccoli
passeriformi insettivori.
Specie come il pigliamosche
del Paradiso del Madagascar,
il jery del nord, la tetraka
dagli occhiali, la tetraka
beccolungo, il bulbul del
Madagascar, la nettarinia
souimanga, la vanga azzurra e
la vanga di Pollen si
alimentano insieme in gruppi
misti. All'interno di ogni
gruppo, specie diverse
sembrano essersi specializzate
su dove e come cercare gli
insetti di cui si nutrono.
Alcune si concentrano sul
tronco e sui rami degli
alberi, altre sui rami
sottili, altre ancora cercano
sotto le foglie. Agendo
insieme in questo modo,
probabilmente aumentano
l'efficienza della ricerca del
cibo, in quanto ogni specie può
catturare le prede sfuggite
alle altre. Sono anche più al
sicuro dagli attacchi dei
predatori, poiché l'intero
gruppo ha maggiori probabilità
di individuare un pericolo in
avvicinamento.
La
riserva dell'Ankarana
costituisce un importante
rifugio per popolazioni
consistenti di lemure
coronato, lemure di Sanford e
altre specie di mammiferi. Nella
zona è stata segnalata la
presenza di altre specie di
lemuri: il lepilemure
settentrionale, il microcebo
rosso, il chirogaleo medio, il
valuvi forcifero, il maki
lanoso, il sifaka di Perrier,
l'aye-aye e l'apalemure
occidentale.
Inoltre,
ad Ankarana sono stati
rinvenuti anche resti subfossili di
altri lemuri, come il
prolemure dal naso largo e
l'indri, ma anche di specie
scomparse come il lemure
bradipo, il Mesopropithicus
dolichobrachion, l'enorme
Megaladapis e il lemure
babbuino Archaeolemur.

Il parco
nazionale di Tsimanampetsotsa è
un'area
naturale protetta
situata nella Regione
di Atsimo-Andrefana, a
sud di Toliara.
Al suo interno ricade il lago
Tsimanampetsotsa,
una importante zona
umida tutelata
dalla convenzione
di Ramsar.
L'area
protetta è situata 75 km
a sud di Toliara.
Al
suo interno si trova l'omonimo
lago, uno specchio di
acqua salmastra poco profonda
circondato da distese fangose;
la sponda orientale del lago
è delimitata da una rupe calcarea,
alta circa 100 m, in cui sono
presenti una serie di grotte carsiche,
con laghetti d'acqua dolce e
torrenti sotterranei; una
sottile striscia di terreno
sabbioso ricoperto da
vegetazione cespugliosa separa
il versante occidentale del
lago dal Canale
del Mozambico.
Fatta
eccezione per una sottile
striscia di vegetazione che si
estende lungo le coste del
lago, la parte orientale del
territorio del parco è
dominato dalla foresta
spinosa. Tra la sponda
occidentale del lago e il mare
è presente una vegetazione
cespugliosa che in alcune
aree supera i 2 m di altezza.
Nell'area
protetta sono presenti 5
specie di lemuri:
il lemure dalla coda ad
anelli, il sifaka di Verreaux
, il microcebo rossogrigio ,
il chirogaleo medio e il
lepilemure dai piedi bianchi.
La
foresta spinosa del versante
orientale del parco è l'habitat esclusivo
dell'endemica mangusta di
Grandidier). Altre specie di
mammiferi presenti sono il
fossa, il tenrec comune, il
tenrec riccio minore, nonché
numerose specie di pipistrelli dupreanum.
Il
lago Tsimanampesotsa ospita
una numerosa colonia di
fenicotteri; tra le oltre
cento specie di uccelli
censite nell'area protetta
meritano inoltre una menzione
lo sparviero del Madagascar,
il corriere del Madagascar, il
vanga spallerosse, il vanga
beccodifalce, il vanga di
Lafresnaye, la newtonia di
Tabity, il codirossone
litoraneo e il tessitore di
Sakalava; sono inoltre
presenti 4 delle 9 specie di Coua esistenti.
Sono
state segnalate sei specie di rane.
Merita
infine un cenno la presenza
della testuggine raggiata,
specie in pericolo critico di estinzione,
e di Typhleotris
madagascariensis, un
pesce privo di occhi che vive
in acque sotterranee.

La riserva
speciale di Analamerana è
un'area
naturale protetta del Madagascar settentrionale.
La
riserva si trova nella regione
di Diana, nel Madagascar settentrionale,
circa 70 Km a sud di Antsiranana.
La regione è dominata da un
massiccio calcareo che si
estende dalla costa dell'oceano
Indiano a est,
sino al massiccio dell'Ankarana a
ovest. Il territorio
della riserva rappresenta una
importante fonte di acqua per
l'agricoltura della regione,
essendo attraversata da
diversi corsi d'acqua,
tributari dell'Irodo a
nord e del Loky a
sud, che riforniscono le risaie della
regione.
La
riserva è in gran parte
ricoperta da una densa foresta
decidua secca. Delle 6
specie di baobab endemiche
del Madagascar, ben tre si
trovano all'interno dell'area
protetta.
La
riserva ospita varie specie di lemuri;
il lemure coronato, il lemure
di Sanford, il lepilemure di
Ankarana, il lepilemure
cerchiato, il valuvi della
Montagna d'Ambra, l'apalemure
occidentale, il microcebo
rosso settentrionale, il
chirogaleo bruno e l'aye-aye.
Altri mammiferi presenti
nel territorio della riserva
sono il fossa, il falanouc, la
civetta malgascia, la mangusta
dalla coda ad anelli, varie
specie di tenrec
e diverse specie di chirotteri tra
cui il pipistrello della
frutta paglierino, il
pistrello naso a foglia di
Commerson e il rossetto del
Madagascar.
Tra
gli uccelli presenti
nella riserva meritano una
menzione la sgarza del
Madagascar, l'astore di Henst,
il vanga di Van Dam, la mesena
dal petto bianco e l'ibis
crestato di foresta.
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