Americhe
Introduzione

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Gli stormi di uccelli che si levano dai gelidi laghi del nord per dirigersi a sud, oltre la tundra artica, sorvolano montagne spettacolari, piatte e fertili valli fluviali, i deserti e le giungle del Messico: dal punto di vista privilegiato di chi vola, con lo sguardo possono abbracciare l'oceano dei campi di grano, i picchi innevati, i lenti meandri dei fiumi che trasportano e depositano terra fertile nelle valli fluviali, tutti gli indizi della benedizione che la natura ha elargito al continente dotandolo di un potenziale agricolo immenso, di buona terra e di acque abbondanti. Luoghi straordinari come i profondi canyon di roccia rossa, i pinnacoli e gli archi scolpiti dalla natura negli aridi deserti, le cascate spettacolari e le vette incredibili sono protetti e rispettati. 

Questo è il Nord America, il terzo continente per estensione, composto da tre sole nazioni, il Canada, gli Stati Uniti e il Messico, che compongono la figura di un vasto triangolo il cui vertice nord-occidentale arriva quasi a toccare l'Asia nel Mare di Bering, l'estremità nord-orientale è protesa verso l'Europa e l'angolo meridionale si connette al Centro e al Sudamerica. 

Il Nord America comprende 24.346.000 chilometri quadrati di territorio, misura 7.250 chilometri dall'Artico Canadese al confine con Panama, 6.430 da est a ovest attraverso il Canada e presenta una linea costiera ricca di porti e di approdi, in special modo lungo la rocciosa costa atlantica; ricco di risorse naturali, minerarie e agricole, il territorio è in buona parte rurale, ma ogni anno va urbanizzandosi sempre più. 

Il Nord America è suddiviso in sette regioni principali. Iniziamo dalla costa del Pacifico, che si estende dall'Alaska al Messico lungo il limite occidentale del continente e consiste di meravigliosi litorali rocciosi alternati alle spiagge e varia dalle umide foreste pluviali del nord alle condizioni desertiche della California meridionale e del Messico. La regione è attraversata da montagne di bellezza indescrivibile, che includono la Catena Costiera, appena all'interno della costa del Pacifico, e le catene montuose interne, l'Alaska Range, la Cascade Range, la Sierra Nevada e fa Sierra Madre; gli scenari incredibili offerti da queste alte montagne sono esemplificati dal Monte McKinley, in Alaska, il punto più alto del continente, e dalla Yosemite Valley, in California, un estremo, superbo esempio dell'ecosistema montano all'opera. 

La seconda area principale del Nord America è la regione dei bacini, ovvero il territorio compreso fra le montagne costiere e la catena delle Montagne Rocciose, che include il bacino del fiume Yukon, in Alaska, l’altopiano all’interno della Columbia Britannica, il Colorado, il Grande Bacino del Nevada e l'altopiano del Messico; in quest'area si trovano spettacolari opere della natura come il Grand Canyon del Colorado, il fiume che scorre 1600 metri al di sotto del rosso margine superiore dell'immenso canyon, le guglie scolpite della Monument Valley, che evidenziano gli incredibili risultati dell'erosione, e la Death Valley, la Valle della Morte, il punto più basso del continente.

Segue quindi la regione delle Montagne Rocciose, l'elevata “spina dorsale” del Nord America, le cui alte cime frastagliate, coperte di neve, si ergono dalle pianure lungo una prospettiva infinita a intimorire chi le guarda, i parchi nazionali canadesi, come Jasper e Banff, e quelli statunitensi, come il Rocky Mountains National Park e Yellowstone, sono stati creati con lo scopo di preservare le zone più spettacolari di questo meraviglioso ambiente alpino. Un'area enorme del Midwest degli Stati Uniti e del Canada centrale è occupata dalle Grandi Pianure, delimitate dalle Montagne Rocciose, a ovest, e dai Monti Appalachi, a est; al centro della regione si estendono le ondulazioni della pianura dominata dal sistema fluviale del Mississippi: il fiume che ha ricevuto l'appellativo di "Nilo d'America" si snoda chilometro dopo chilometro attraverso la pianura, assorbendo gli altri corsi d'acqua e fertilizzando questo "paniere" delle Americhe. Lo Scudo Canadese, che copre la metà orientale del Canada e degli Stati Uniti nord­orientali, è così chiamato perché si compone di antiche rocce, ora fittamente coperte di foreste; qui si estendono i poderosi Grandi Laghi, tanto vasti da sembrare oceani, che producono dune sabbiose proprie e palesano un aspetto piuttosto cupo, occasionalmente tempestoso; a dimostrare la potenza e l'esuberanza della natura, la cataratta ruggente delle cascate del Niagara si getta da una frattura nello Scudo Canadese.

Il sistema montuoso degli Appalachi corre parallelo alla costa atlantica e non supera i 2.038 metri del Monte Mitchell; si tratta di montagne molto antiche, consumate da ere di esposizione ai venti e alle precipitazioni. Le pianure costiere del versante atlantico costituiscono la settima regione geografica del Nord America, un'area pianeggiante che si estende da Cape Cod, nel Massachusetts, fino all'estremità della Florida, per proseguire lungo il Golfo del Messico e giungere infine alla penisola dello Yucatàn; caratterizzata da spiagge sabbiose con sistemi di dune e isole di barriera, talvolta la costa atlantica è un paradiso sfavillante di sole, talaltra un bassopiano alquanto esposto, sferzato dalle tempeste e minacciato dal mare. Queste terre temperate, che per secoli hanno attirato colonizzatori da tutto il mondo, dalla natura hanno ricevuto in dono un numero incalcolabile di meraviglie, a disposizione di quanti ne vogliano godere.

Dalle spiagge del Brasile ai picchi delle Ande, dai pinguini dell'estremo meridione dell'Argentina ai cacatoa delle isole caraibiche, il Centro e il Sudamerica racchiudono ogni sorta di meraviglie, molte delle quali sono nascoste nel cuore del continente, nei recessi del bacino amazzonico, in parte ancora inesplorato. 

Una vasta porzione della massa territoriale del Sudamerica, che per estensione è il quarto continente, è ancora relativamente selvaggia, spopolata e coperta di foreste; ciò nonostante, il continuo abbattimento della manto vegetale è divenuto fonte di preoccupazione per gli studiosi di tutto il mondo. 

A dispetto delle preoccupazioni della scienza, sarà comunque arduo che la popolazione di un continente intero accetti l'idea di non poter sfruttare le risorse naturali della propria terra per vivere meglio, in cambio del bene del resto dell'umanità. 

Il Sudamerica possiede alcuni dei giacimenti minerari più ricchi, nonché foreste e aree agricole fra le più vaste del pianeta, ed è dotato di una bellezza incomparabile, che negli ultimi decenni si è trasformata in una risorsa commerciale per aree che in precedenza non offrivano alcuna attrattiva: dal suo avvento, l'eco-turismo, cioè il visitare zone in cui sono presenti abbondanti popolazioni e specie rare di uccelli, di animali terrestri e di piante senza curarsi del potenziale disagio personale, è divenuta una pratica piuttosto diffusa, le cui destinazioni più frequentate sono proprio le foreste pluviali dell'Amazzonia, le altitudini andine e le fredde regioni meridionali del Cile e dell'Argentina. 

Oltre alle meraviglie della natura, il Sudamerica vanta una storia culturale di grande portata: il continente è stato infatti il "palcoscenico" di una fra le più progredite civiltà create dai nativi americani, la cultura peruviana degli Inca. Appurata l'esistenza del continente all'inizio del XVI secolo, gli Spagnoli e i Portoghesi lo colonizzarono e ne sfruttarono le risorse naturali finché, ispirato dalla Rivoluzione Americana, durante un ventennale periodo di lotte, tra il 1810 e il 1830 la maggior parte del Sudamerica si liberò dal giogo del colonialismo e si costituirono le repubbliche indipendenti di Paraguay, Venezuela, Argentina, Cile, Colombia, Perù, Brasile, Bolivia, Uruguay ed Ecuador. 

Interamente circondato dall'oceano tranne che in corrispondenza dello stretto istmo di Panama, nell'estremità nord-occidentale del continente, per più di tre quarti il territorio sudamericano è compreso nella fascia tropicale ed è attraversato dall'Equatore pressappoco nel punto di maggiore ampiezza e presenta nel complesso quattro regioni principali. 

L'area costiera dell'Oceano Pacifico è una stretta fascia compresa fra l'oceano stesso, a ovest, e le Ande, a est, di ampiezza variabile fra gli 8 e gli 80 chilometri ed estesa dalle paludi del nord, in Colombia, alle deserte lande costiere del Perù e del Cile settentrionale, alle fertili aree agricole del Cile centrale, fino ai ventosi fiordi che si aprono lungo gli ultimi 1600 chilometri della costa meridionale. 

La Cordigliera delle Ande forma la "spina dorsale" del continente e corre lungo l'intera costa del Pacifico da nord a sud, con vette che aggiungono uno splendido riflesso candido all'orizzonte; a oriente della catena, le Pianure Centrali costituiscono circa tre quinti del continente e comprendono le pianure erbose della Colombia e del Venezuela, dette Ilanos, le foreste pluviali tropicali nel bacino del Rio delle Amazzoni, le terre a vegetazione mista, arbustiva e forestale, della regione del Gran Chaco nel Paraguay e in Argentina e i territori agropastorali, le pampas, dell'Argentina. 

I rilievi orientali, simili ai poco elevati monti Appalachi lungo la costa orientale degli Stati Uniti, corrono dalle terre alte della Guiana all'altopiano patagonico, a sud, e sono sottoposti a un clima variabile dalle condizioni tropicali del bacino amazzonico alle fredde temperature nelle alte Ande. Tuttavia, la maggior parte del continente è calda o molto calda lungo tutto l'arco dell'anno. Poiché tanta parte del Sudamerica è relativamente intatta, la regione presenta magnifiche aree naturalistiche, luoghi del massimo interesse: la foresta tropicale del bacino amazzonico ospita molte di queste meraviglie, fra le quali cascate incredibili e concentrazioni di vita animale e vegetale senza paragoni; lo studio della fauna, della sua evoluzione e dei suoi adattamenti è della massima rilevanza nelle Isole Galàpagos e nell'Antartide, il continente che si estende a sud della "Tierra del Fuego", mentre le splendide isole del Mar dei Caraibi hanno assunto importanza come stazioni climatiche per i turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Molti Paesi del Sudamerica si sono dimostrati diligenti nel preservare le proprie ricchezze naturali: in diverse regioni sono stati istituiti parchi nazionali che garantiscono la conservazione di un simile patrimonio. Oltre alle foreste pluviali, l'altra meraviglia naturale caratteristica del Sudamerica è rappresentata dalla catena montuosa delle Ande, la più lunga del mondo. 

La fauna selvatica del continente, varia e spesso esotica, vanta migliaia di varietà di uccelli - comprese le variopinte specie tropicali - numerosi primati e altri animali che vengono immediatamente associati al Sudamerica, come il lama, l'alpaca, la vigogna, il cincillà, il tapiro, il capibara, lo yapok (una specie di opossum), l'anaconda, lo uistitì, il giaguaro, il condor e il bradipo. Almeno un quarto delle specie animali note vive nel Sudamerica, e non si è ancora nemmeno cercato di quantificare l'ignoto numero di specie di insetti che prosperano in questi luoghi. 

La vita vegetale del Sudamerica è ugualmente varia: come risultato del clima tropicale e della lunga stagione propizia alla crescita della vegetazione, le piante prosperano sulla maggior parte del territorio ed è probabile che molte specie di piante e di fiori siano ancora da scoprire.

Queste e altre incredibili risorse fanno del Sudamerica un'area di grande importanza per l'ecosistema del pianeta, per il clima globale e per la differenziazione biologica. Dopo tutto, l'argomento più frequentemente usato per salvare le foreste pluviali si basa sulla possibilità che esse ospitino specie vegetali o animali finora sconosciute, il cui impiego potrebbe offrire la cura per malattie attualmente incurabili: tutto ciò costituisce certamente una buona ragione per preservare tale patrimonio, ma è più difficile sostenere la questione estetica, cioè che la pura bellezza e le meraviglie racchiuse in un'area sono di per sé sufficienti per avere il dovere di conservarla. 

Con l'incremento del business eco-turistico, forse le Nazioni sudamericane scopriranno che il modo migliore per sfruttare le proprie incredibili risorse non coincide con il distruggerle, ma risiede nel mostrarle. Molti Paesi del continente hanno già compiuto un buon passo avanti grazie all'istituzione dei parchi nazionali, ma molto è ancora da fare.