Il
Miguasha National Park è
un parco nazionale che si trova nella Penisola di Gaspè, nella
provincia canadese di Québec. Istituito nel 1985, il parco venne
inserito nel 1999 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO a
causa dei grandi "giacimenti" di fossili che colmano un gap
nella storia dell'evoluzione della vita sulla Terra.
Le
rocce costiere sono costituite di sedimenti di roccia grigia vecchia di
350-375 milioni di anni, composta di strati alterni di arenaria e limo.
Qui si trovano foreste di betulle, pioppi e abeti. Alcune delle specie
di pesci, fauna e spore che si trovano nel parco sono antiche o rare.
Il
Miguasha National Park è considerato il più importante sito
paleontologico per il ritrovamento di fossili del periodo Devoniano,
conosciuto come l'era dei pesci. Ben cinque dei sei gruppi di
pesci fossili di questo periodo, risalenti a circa 370 milioni di anni
fa, possono essere trovati entro i confini del parco. Tra di essi si
sono avuti importantissimi ritrovamenti di fossili in ottimo stato di
conservazione di Sarcopterygii, predecessori dei tetrapodi, che sono
ritenuti i primi vertebrati terrestri con quattro zampe.
Questo
sito venne istituito come un Parco per la conservazione nel 1985.
Nel 1999 è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
I
primi fossili vennero scoperti nel 1842 da Abraham Gesner (1797-1864),
un geologo e medico, uno dei fondatori dell'industria petrolifera.
Quell'anno Gesner trovò una gran quantità di resti fossili, che
vennero poi trasportati al British Museum di Londra ed al London
Scottish Museum di Edimburgo. Queste scoperte causarono una grande
eccitazione in tutto il mondo.
Nel
corso degli anni '70 si sparse la voce che gli americani avevano
intenzione di acquistare i territori che contenevano i fossili, in
seguito alla quale il governo del Québec comprò gran parte della
regione interessata bloccando questo tentativo di privatizzazione. In
seguito istituì un Parco provinciale, al fine di preservare il
patrimonio paleontologico dell'intera area. Le zone periferiche del
parco sono possedute da un centinaio di persone, le quali limitano lo
sviluppo della regione per contribuire alla sua protezione.
Ad
oggi oltre 5.000 fossili sono stati identificati, categorizzati e
computerizzati in questo singolo sito di enorme importanza.
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