Parco Nazionale Isola del Coco
Costa Rica
 
PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1997-2002

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Jacques Cousteau l'ha definita "l'isola più bella del mondo". Michael Crichton ne ha tratto ispirazione per scrivere Jurassic Park. E, molto tempo prima, Robert Louis Stevenson l'aveva presa a modello per L'isola del tesoro. È l’Isla de Cocos, e i suoi 2400 ettari di superficie ne fanno l'isola disabitata più grande del pianeta. 

Situata 550 chilometri al largo del Costa Rica, è anche - grazie alle abbondanti precipitazioni - l'unica isola del Pacifico ricoperta di foresta tropicale. Di origine vulcanica, è straordinariamente impervia, ha il suo punto più alto nel Pico Iglesias (634 metri) e presenta soltanto due approdi naturali, la Bahfa Wafer e la Bahia Chatham. 

Fu scoperta nel 1526 dallo spagnolo Juan Cabecas e già un secolo più tardi, proprio grazie alla ricchezza d'acqua dolce, divenne tappa di balenieri e pirati. Tanto che ancora oggi si favoleggia di inestimabili tesori nascosti nel folto della vegetazione. La più famosa di queste leggende riguarda il "Gran Tesoro di Lima", composto da oggetti preziosi provenienti da 50 chiese, che fu trasportato sin qui nel 1820 dal viceré spagnolo del Perù per proteggerlo dalle razzie dei rivoluzionari di José Marti. A dare credito a questa diceria fu l'avventuriero tedesco August Gissler che nel 1889 si fece insignire della carica di governatore dell'isola per stabilirsi qui con l'unico scopo di cercare il tesoro. Rimase sull'isola per vent'anni, incurante del clima inclemente e della solitudine, ma dovette accontentarsi del ritrovamento di appena otto dobloni spagnoli.

Appare evidente, ormai, che la ricchezza dell'lsola de Cocos sia nel suo valore naturalistico, che ne fa un eccezionale laboratorio per studi nel campo della biologia evolutiva. Sperduta nel mezzo dell'oceano, presenta specie vegetali e faunistiche relativamente limitate, con scarse analogie con gli ecosistemi tropicali dell'area caraibica. 

La flora comprende 235 specie di piante vascolari, 25 di muschi, 27 di licheni e 85 di funghi. Le palme da cocco - che hanno dato il nome all'isola - furono importate nel XVII secolo, quando si pensava che il luogo potesse essere adatto a insediamenti umani. Per lo stesso motivo, furono introdotte alcune piante di caffè, così come vennero importati maiali, capre e gatti, ormai da tempo inselvatichiti. 

La fauna terrestre indigena conta 87 specie di uccelli e 362 di insetti, ma sono le specie marine quelle più interessanti. La barriera corallina è una delle più ricche del Pacifico, con 32 specie di coralli, 57 di crostacei e 500 di molluschi. Qui vivono colonie di delfini, soprattutto Tursiops truncatus, e di tartarughe marine come la Chelonia mydas e la Eretmochelys imbricata, ma l'Isla de Cocos è famosa per la più alta concentrazione di squali al mondo. 

Le acque ricche di plancton sono l'habitat perfetto per gli squali balena; qui gli squali dalla pinna bianca oziano nelle cosiddette "stazioni di pulizia", anfratti affollatissimi di gamberetti ghiotti di parassiti che vivono sulla ruvida pelle dei grandi predatori del mare. Ma ancora più interessanti sono i colossali assembramenti di squali martello, tanto feroci quanto intelligenti: per la complessità del loro comportamento e per la loro straordinaria capacità motoria, gli scienziati li hanno definiti i "primati del mare". 

Se un'immersione qui è il sogno e l'incubo di ogni subacqueo, vero è che oggi gli abissi dell'Isla de Cocos sono pericolosi soprattutto per gli squali. La crescente domanda di cartilagine di squalo per l'industria farmaceutica alimenta la pesca di frodo. E stato stimato che ogni mese, al largo dell'isola, vengano uccisi 6000 esemplari, e le autorità del Costa Rica - l'unico Paese del continente americano a non possedere un esercito - può fare poco per contenere questa catastrofe ambientale.