Riserva della Biosfera di Rģo Plątano
Honduras
 
PATRIMONIO DELL'UMANITĄ DAL 1982 - SITO PATRIMONIO IN PERICOLO

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DAL 1996 - 2007 2011 SITO PATRIMONIO IN PERICOLO - Disboscamento, pesca e occupazione del territorio. Bracconaggio e ridotta capacitą delle autoritą di gestire il sito. Presenza di trafficanti di droga.

La Riserva della Biosfera comprende tutto il bacino del Rio Plątano, che copre una superficie di circa 1300 chilometri quadrati ed č circondata da una sorta di zona di protezione formata a nordest dal bacino del Rio Panluya, a sudovest dal bacino del Rio Lagarto, a sudest dal Rio Sicre e a nord dal litorale caraibico.

In quest'area praticamente inaccessibile e del tutto incontaminata si trovano vaste estensioni di foresta tropicale umida che ospitano una fauna ricca e varia. Inoltre, nei suoi settori nordoccidentale e nordorientale, la Riserva comprende due importanti bacini lacustri: la Laguna Čbano o Ibans e la Laguna Brus o Cortina.

Dal punto di vista paesaggistico il bacino del Rio Plątano si presenta come uno scenario in cui le montagne e le colline digradano fino alla costa del Mar dei Caraibi. Le sue vette pił elevate sono i monti Punta Piedra (1326 m), Mirador (1200 m), Baltimore (1083 m) e Antipole (1075 m). 

Nelle zone montuose il fiume deve superare notevoli dislivelli, formando numerose cascate, alcune delle quali superano i cento metri di altezza, come la Subteranio, la pił conosciuta di tutte, situata nei pressi della vetta della Dama, un imponente promontorio roccioso.

A causa delle precipitazioni annuali, comprese tra i 2000 e i 2500 millimetri, e delle temperature medie, intorno ai 26°C, queste montagne ospitano principalmente due tipi di formazioni vegetali: la foresta pluviale tropicale e la foresta subtropicale molto umida. Entrambe, praticamente allo stato vergine, rappresentano degli ecosistemi che rischiano realmente di scomparire da tutta l'America Centrale.

La ricchezza botanica di questa riserva č rappresentata dai suoi sei ecosistemi principali. La fascia costiera, fino alla foce del Rio Plątano e ai dintorni della Laguna di Brus, č dominata dagli estuari e dalle mangrovie, aree sottoposte alla continua azione delle maree che presentano una notevole diversitą biologica. 

Tra le ramificate radici delle mangrovie vivono milioni e milioni di microrganismi che costituiscono il primo anello della catena alimentare. L'ecosistema lacustre č formato da una serie di lagune disposte lungo la pianura costiera. Le pił estese sono le gią menzionate Brus e Cortina. Alcune mangrovie crescono sulle rive intorno alle lagune e non mancano le vistose palme da cocco.  

La savana e la pianura costiera rappresentano il terzo ecosistema della Riserva. La pianura, che si trova tra uno e cinque metri sul livello del mare, presenta una morfologia piatta e un suolo povero e impermeabile. La vegetazione č costituita soprattutto da graminacee, che possono raggiungere una notevole altezza, inframmezzate da macchie di pino dei Caraibi e di palma reale. Sulle sponde del Rio Plątano e dei suoi affluenti sorge la foresta a galleria, tipo di vegetazione arborea dei Paesi subequatoriali, caratterizzata da alberi ad alto fusto che si sviluppano lungo le rive dei fiumi e i cui rami si intrecciano con quelli della riva opposta formando una galleria. La presenza permanente dell'acqua favorisce la crescita di una gran quantitą di specie arboree, tra le quali le pił abbondanti sono la "inga", il "guazumo", l'eliconia  e il nespolo americano. 

Antichi terreni agricoli abbandonati da molti anni su entrambe le rive del Rio Plątano sono oggi ricoperti da una foresta secondaria bassa che rappresenta il quinto ecosistema della Riserva della Biosfera. La "inga", il kapok e Salix humboltiane sono specie endemiche di questo tipo di foresta. Infine, il sesto ecosistema č la foresta climax (quella, cioč, che ha raggiunto l'equilibrio ottimale), la foresta pluviale tropicale, che occupa la maggior parte di quest'area protetta e presenta, sia nelle zone basse sia nelle zone di media altitudine, un'incredibile ricchezza vegetale. Centinaia di specie parassite ed epifite, appartenenti per lo pił alla famiglia delle Bromeliacee e delle Orchidacee, sono presenti in tutto il territorio, conferendo con i loro variopinti fiori una nota di colore.  

I vari ecosistemi di questa Riserva dell'Honduras costituiscono l'habitat naturale per numerose specie animali incluse nell'elenco di quelle a rischio d'estinzione redatto dagli stu­diosi della UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e delle Risorse Naturali). Delle 196 specie di anfibi e di rettili incluse nella lista, il 95% č presente nella Riserva del Rio Plątano e nella sua fascia di protezione. Benché lo studio delle specie di uccelli presenti nella regione non sia stato ancora ultimato, si sa con certezza che vivono qui stabilmente alcune specie in serio pericolo, come la maestosa aquila arpia e le chiassose ara macao e ara verde. Le foreste vergini del Rio Plątano ospitano anche alcuni mammiferi che nella maggior parte dell'istmo centroamericano sono scomparsi: tra di essi il giaguaro, il puma, il margay e lo yaguarondi.  

Va inoltre ricordato che vive qui una fitta colonia di tapiri di Baird. Gli studi zoologici di questa estesa macchia forestale sono agli inizi e nei prossimi anni, con tutta certezza, nuove specie di vertebrati e di invertebrati si andranno ad aggiungere alla gran quantitą di quelle gią censite nella riserva.  

Numerose sono le vestigia millenarie della presenza dell'uomo in quest'area. Proprio nella valle del Rio Plątano, nel luogo denominato "Piedras Pintadas", sono state ritrovate pitture rupestri e macine da mulino decorate con incisioni raffiguranti animali. Ma il ritrovamento archeologico pił importante della Riserva č la "Ciudad Bianca", una cittą abbandonata non si sa in quale epoca, le cui rovine uguagliano quelle della cittą maya di Copąn, testimoniando la presenza in questi territori di una civiltą precolombiana ancora sconosciuta agli studiosi.

La Riserva ospita attualmente piccoli gruppi di indios Misquitos e Payas, che in totale non superano i 2000 individui, in costante diminuzione. La maggior parte degli insediamenti indigeni si trova sul litorale costiero, tranne due che sono situati a 30 chilometri dal mare. I pił importanti sono Cocobila, Barra Plątano, Marias e Baltituk, nomi nei quali le etimologie ispaniche si confondono con quelle precolombiane. L'integrazione degli indigeni con il loro habitat naturale č esemplare e potrebbe essere presa come esempio per l'equilibrio che dovrebbe esistere tra l'uomo e la natura circostante. 

L'agricoltura č elementare e la caccia e la pesca sono praticate solo in funzione della sussistenza, ragione per cui gli effetti delle attivitą umane su queste vaste estensioni di terra vergine sono praticamente nulli. In queste piccole comunitą vige una legge non scritta secondo la quale gli indigeni possono disporre di appezzamenti di terra per le coltivazioni e per la casa fino a che dura la loro occupazione. In altre parole, si considerano proprietari del terreno se lo lavorano e ci vivono; sanno, perņ, di perdere ogni diritto su di esso se lo abbandonano e si trasferiscono altrove. Questo ricco patrimonio etnologico e culturale, le vaste foreste tropicali pluviali, la ricchezza della fauna e della flora ospitate rendono la Riserva della Biosfera del Rio Plątano uno dei luoghi pił interessanti di tutta l'America Centrale.