All'inizio
del Novecento, la corsa all'oro nel Klondike alimentò il mito del sogno
americano. Ma a quell'epoca il grande Nord era già da decenni il
territorio degli avventurieri che si dedicavano al commercio delle
pelli. Come John Dalton, che nel 1890 aveva aperto il primo spaccio di
pelli del bacino del Tatshenshini. L'epopea dei pionieri è tramontata,
ma l'Alaska continua a essere terra di conquista per le corporation
dello sfruttamento minerario. È ancora in corso, in seno alla società
americana, una vivace discussione sull'estrazione delle ingenti risorse
petrolifere della regione, che potrebbero seriamente intaccare gli
equilibri ambientali di una vasta area.
Si
è invece conclusa, in Canada, la vicenda del Windy Cragg Project, un
piano per la costruzione della più grande miniera a cielo aperto del
continente, destinata all'estrazione di oro e rame. All'inizio degli
anni Novanta l'opposizione di una cinquantina di gruppi ambientalisti,
coalizzati sotto la sigla "Tatshenshini International", ha
spinto il governo canadese a mettere sotto tutela una vasta area dello
Yukon e della British Columbia, garantendo un cospicuo rimborso alle
compagnie. Nasceva così, nel settembre 1993, il Tatshenshini-Alsek
Provincial Wilderness Park, 958.000 ettari di area protetta che, un anno
più tardi, andavano a sommarsi al sito del Patrimonio Mondiale che
comprende il Kluane National Park, il Wrangell - St. Elias National Park
and Preserve e il Glacier Bay National Park and Preserve, istituiti in
precedenza da Canada e Stati Uniti.

Con
una superficie di oltre 11 milioni di ettari, il complesso di questi
parchi è la più vasta area protetta del mondo, a eccezione della
Grande Barriera Corallina australiana.
Situata
tra l'Alaska e il Canada nord-occidentale, la regione comprende
importanti catene montuose - con il Monte Logan (5950 metri), seconda
cima del continente - e uno dei più vasti sistemi di ghiacciai del
mondo, escluse le masse polari. In questo straordinario paesaggio
continentale si alternano scenari alpini e distese di tundra artica,
fiordi, vallate glaciali, morene e un intricato bacino idrologico che
finisce per convogliarsi nel delta del fiume Alsek. La vegetazione
comprende diverse zone biogeoclimatiche in cui spiccano foreste di abeti
e di pioppi alle quote inferiori, mentre oltre i 1000 metri si trovano
boschi di betulle e, ancora più in alto, erbe, arbusti, carici e
bacche.
Sotto
il profilo faunistico, i parchi sono il rifugio privilegiato di molte
specie nordamericane. In particolare qui si trovano le più numerose
popolazioni di grizzly e di orsi neri americani, oltre all'orso blu o
glaciale, ritenuto una variante cromatica dell'orso nero. Tra le specie
endemiche si contano la pecora di Dall, l'insettivoro Sorex alaskanus e
lo scoiattolo terricolo dell'Artico, e poi alci, ghiottoni, lupi grigi,
cervi, linci. Tra i pesci si segnala la presenza di tutte le cinque
specie di salmonidi del Pacifico, prede favorite degli appassionati di
pesca.
Terra
di animali da pelliccia, questo complesso di parchi ospita anche molte
creature che, nei decenni passati, hanno costituito una ricchissima
fonte commerciale, quali la volpe, la lontra, il visone, il castoro e
l'ondatra, meglio nota come rat musqué. Finita la stagione delle
pellicce, grazie anche a una lunga campagna internazionale, e sventata
l'ipotesi dello sfruttamento di una miniera di rame, le minacce per
l'ambiente non sono finite. Una recente proposta del Senato statunitense
prevede infatti l'apertura dei parchi alla caccia sportiva, un'ipotesi
che l'International Union for the Conservation of Nature sta
considerando, per valutarne l'impatto sulla fauna selvatica.

Il
Kluane National Park è conosciuto come il gioiello a sudovest
dello Yukon. All’interno del parco si possono vedere i campi di
ghiaccio non polari più grandi al mondo, risalenti alla prima era
glaciale. Ma anche se i ghiacciai dominano il paesaggio del parco,
costituendone circa l'82% dell'area totale, ci sono anche montagne,
vallate, laghi alpini, foreste e distese di prateria e tundra e tanta
fauna selvatica. La maggior parte dei 129 km del parco è percorso dalla
Alaska Highway e dalla Haines Road. L’unico modo per entrare nel parco
però è la Sheep Creek Trail.
Il
lago Kluane Lake è uno dei pochi scelti dai canadesi per la sua
ricchezza di pesci infatti viene anche chiamato "Trophy Lake"
perché si possono trovare eccellenti Trophy Fish. Il fiume più
importante è l’Alsek conosciuto per le sue grandi rapide create dal
volume delle sue acque scorre dalla St Elias Mountain, ed è
affascinante pensare che i nativi del luogo lo hanno utilizzato per
viaggiare.
 Gli
avanzamenti immensi e spettacolari del Ghiacciaio Lowell e le ritirate
bloccano periodicamente l'Alsek causando inondazioni che durante il
corso dei secoli hanno colpito gravemente la vegetazione ed animali e le
piante selvatiche nelle valli poco elevate.
All'interno
dei confini del parco si trova la montagna più alta del Canada, il
monte Logan (5.959 metri), che
appartiene alla catena montuosa dei monti St Elias. La maggior parte
delle massicce montagne sono separate dalla Depressione di Duca.
Il
sistema di parchi transfrontalieri che comprende i parchi nazionali
Kluane, Wrangell-St. Elias e Glacier Bay e il parco provinciale
Tatshenshini-Alsek è stato dichiarato nel 1979 Patrimonio dell'umanità
dell'UNESCO, sia per i paesaggi altamente spettacolari che per
preservare gli importantissimi habitat del grizzly, del caribou e della
pecora di Dall.
Popolazioni
di orsi grigi si muovono tra prati alpini e valli con il passaggio delle
stagioni mentre gli Orsi neri preferiscono aree boscose. Escursioni,
rafting sul fiume Alsek, volo sul ghiacciaio Kaskawulsh e pesca sono le
attività più popolari che si possono fare nel parco. L'influenza della
glaciazione ha creato nel panorama una serie larga di palcoscenici
ecologici in successione riferiti ai movimenti dinamici di ghiacciai.
Gli ambienti glaciali e le diverse morfologie terrestri si sono
concentrate all'interno della proprietà grazie alle aspre temperature e
alla variazione di precipitazioni tra la costa e l’interno.

Il Wrangell-St.
Elias National Park and Preserve è un parco nazionale e una riserva
della biosfera degli Stati Uniti che si trova nella parte meridionale
dell'Alaska. È il più grande parco nazionale di tutti gli USA,
estendendosi su di un'area di oltre 53.000 chilometri quadrati, e al suo
interno si trova la seconda cima della nazione, il Monte Saint Elias,
alto 5.489 metri.
Al
parco si può accedere grazie ad un'autostrada proveniente da Anchorage;
due strade penetrano nel parco, rendendone l'interno facilmente
accessibile per campeggiatori e appassionati di trekking. Nel 2004 si
sono contati oltre 57.000 turisti nel parco, cifra in rapida crescita.
Il
sistema di parchi transfrontalieri che comprende i parchi nazionali
Kluane, Wrangell-St. Elias e Glacier Bay e il parco provinciale
Tatshenshini-Alsek è stato dichiarato
nel 1979 Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, sia per i paesaggi altamente spettacolari che per preservare gli importantissimi habitat
del grizzly, del caribou e della pecora di Dall.
Chi
è affascinato dalle valli, dai canyon, dalle montagne maestose, dalle
banchise e dai ghiacciai, ma non
si sente di affrontare le code del Denali National Park, probabilmente
gradirà il Wrangell-St Elias National Park. Un'avventura in questa
riserva richiede tempo e pazienza, piuttosto che denaro, ma può
regalare una di quelle esperienze che si fanno una sola volta nella
vita. Esteso per 5,28 milioni di ettari, il Wrangell-St Elias - situato
lungo il confine con il Canada - è realmente un luogo selvaggio, allo
stesso tempo vario e ricco.
Gli
animali che si trovano nella riserva sono le alci, gli orsi bruni e
neri, le pecore di Dall, le capre di montagna, i lupi, i ghiottoni e i
castori; inoltre, tre delle undici mandrie di caribù dell'Alaska hanno
fatto di questo parco la propria casa. È possibile fare un'escursione a
piedi, oppure recarsi in canoa verso un ghiacciaio, o navigare passando
attraverso le pareti verticali del Canyon del fiume Nizina. Vi sono un
numero limitato di alberghi nella vicina Mc Carthy o nella città
fantasma di Kennicott. È possibile andare in auto alla riserva, ma gli
autobus e le compagnie aeree servono Mc Carthy con servizi di trasporto
frequenti.

Glacier
Bay National Park and Preserve è un parco nazionale degli Stati
Uniti che si trova nell'Alaska meridionale, vicino a Juneau.
Il 25
febbraio 1925 l'area di Glacier Bay venne proclamata Monumento
nazionale; nel 1980, con l'istituzione del parco nazionale, il nome
divenne quello attuale. L'area del parco, che si estende su di una
superficie di oltre 13.000 chilometri quadrati, è una riserva della
biosfera dal 1986.
Non
esistono strade che portino al parco: per raggiungerlo si possono
utilizzare traghetti o piccoli aerei che partono dal piccolo villaggio
di Gustavus. Nonostante la mancanza di strade, 380.000 persone
visitano il parco ogni anno.
I
ghiacciai che scendono nella baia dalle cime innevate delle montagne
circostanti formano uno dei più spettacolari paesaggi di ghiaccio e
iceberg del mondo. Il più famoso ghiacciaio di Glacier Bay è
probabilmente il Muir Glacier, largo 3 chilometri e spesso 80 metri.
Nel
1794 l'esploratore George Vancouver scoprì l'Icy Strait, nella
parte terminale sud di Glacier Bay, completamente ghiacciata. La stessa
baia era quasi interamente ricoperta di ghiaccio.
Nel
1879 il naturalista scozzese John Muir trovò che i ghiacci si erano
praticamente ritirati dalla baia. Nel 1916 il Grand Pacific Glacier era
all'imboccatura del Tarr Inlet, a circa 100 chilometri di
distanza dalla Glacier Bay. Si tratta del più veloce ritiro dei ghiacci
che sia stato documentato. Da queste osservazioni gli scienziati sperano
di ricavare informazioni sull'interconnessione fra cambiamenti climatici
e scioglimento dei ghiacciai.
La
fauna dell'area del parco comprende orsi, cervi, balene, capre e uccelli
marini.
Sedici
fiumi glaciali, che sgorgano dalle montagne e riempiono il mare di
iceberg di ogni forma e misura e di tutte le sfumature dell'azzurro,
hanno fatto del Glacier Bay National Park una landa ghiacciata famosa in
tutto il mondo. È una terra di foreste verdi, fiordi scoscesi e
iceberg. Un ulteriore motivo d'interesse è dato dalla gran varietà di
animali marini: balene, foche, delfini e lontre marine, mentre il resto
della fauna è costituita da orsi bruni e neri, lupi, alci, capre di
montagna e oltre 200 specie di uccelli. Glacier Bay offre inoltre agli
appassionati di kayak un'ottima opportunità di godersi le baie riparate
e le insenature dove si trovano i ghiacciai. È un parco con pochi
sentieri, ma consente ancora di fare interessanti escursioni. Vi è
inoltre un piccolo insediamento, Gustavus, che può essere raggiunto in
aereo da Juneau.

Il Parco
provinciale Tatshenshini-Alsek è un'area protetta che si trova
nell'angolo più nord-occidentale della provincia della Columbia
Britannica. Il parco, che si estende su di un'area di 9.580 chilometri
quadrati, venne istituito nel 1993 dopo un'intensa battaglia condotta
dalle organizzazioni per la conservazione di Stati Uniti e Canada, che
volevano fermare l'esplorazione di questa regione da parte
dell'industria mineraria e proteggere un'area ricca di biodiversità e
di bellezze naturali.
Il
parco confina con i parchi nazionali Kluane, nello Yukon, Glacier Bay e
Wrangell-St. Elias, in Alaska.
Lungo i
fiumi di quest'area si trovavano anticamente numerosi villaggi di
pescatori Tlingit e Tutchone. Il confine orientale del parco segue una
vecchia via usata dalla tribù Chilkat per commerciare con
popolazioni Tutchone.
A metà
del XIX secolo si verificò una tragica inondazione quando un lago (che
da anni era semi-ostruito dall'avanzata di un ghiacciaio) esondò a
causa del blocco completo del fiume Alsek. Questo provocò un muro
d'acqua alto 7 metri e largo 15 che spazzò via un intero villaggio
Tutchone, a Dry Bay.
Tatshenshini-Alsek
è stata una delle ultime regioni della Columbia Britannica ad essere
esplorate. Durante gli anni sessanta si ebbero le prime esplorazioni
geologiche per la ricerca di minerali, grazie alle quali vennero trovati
ingenti depositi di rame nelle vicinanze della Windy Craggy Mountain.
Negli
anni settanta si cominciò a sfruttare turisticamente la zona,
discendendo i fiumi Tatshenshini e Alsek (rafting). Negli anni ottanta
venne avanzata la proposta di aprire una miniera a cielo aperto sulla
cima del Windy Craggy.

Nel
1991 venne istituito il Tatshenshini International, una
federazione delle 50 più importanti organizzazioni ambientaliste del
Nordamerica, che iniziò un'intensa campagna contro lo sfruttamento
minerario della regione. Questo sforzo ricevette notevole attenzione sia
negli Stati Uniti che in Canada e giunse sia al Congresso che alla Casa
Bianca, con l'interessamento in prima persona del Vicepresidente Al
Gore. In seguito a tutte queste pressioni, il Primo ministro della
Columbia Britannica Mike Harcourt decise nel 1993 di proteggere la
regione Tatshenshini-Alsek come un parco di Classe A. I detentori dei
diritti d'estrazione del Windy-Craggy ricevettero un indennizzo di 103,8
milioni di dollari.
Nel
1999 un gruppo di cacciatori trovò i resti di un essere umano ai piedi
di un ghiacciaio. Il corpo, molto ben conservato, risultò essere
vecchio di 550 anni.
I fiumi
Alsek e Tatshenshini scorrono attraverso il parco formando vallate a
forma di "U". Le gole che hanno scavato lasciano entrare
l'aria fresca e umida dell'oceano nel freddo interno. Il rapido
raffreddamento di quest'aria, le frequenti alluvioni e valanghe, una
complessa geologia e i grandi cambi d'altitudine hanno contribuito a
creare una gran varietà di habitat naturali.
Nel
parco si trova una notevole popolazione di grizzly e l'unica popolazione
canadese di orso nero americano. Oltre agli orsi, qui si possono trovare
pecore di Dall, capre delle Montagne Rocciose, alci, lupi grigi, aquile
di mare e reali, falchi pellegrini e girfalchi.
Lungo
le coste sono presenti leoni marini e megattere.
All'interno
del parco si trova la catena montuosa Alsek con il Mount
Fairweather, la cima più elevata della provincia con 4.663 metri. La
regione Tatshenshini-Alsek si trova in una zona ad alta attività
sismica.
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