Parco Nazionale Yosemite
Stati Uniti
 
PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1984

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Verso il 1850 la "febbre" raggiunse la Sierra Nevada, nell'Alta California, dove la piccola tribù di indiani Yosemite occupava alcune valli nascoste, rinchiuse tra pareti rocciose invalicabili. I nativi, incalzati e scacciati dai minatori, risposero all'aggressione attaccando un gruppo di cercatori d'oro. Nell'estate del 1851 un battaglione dell'esercito mosse fino alla Valle di Yosemite, per piegare la resistenza indiana. I soldati ebbero la meglio: gli indiani preferirono morire piuttosto che abbandonare le terre dove erano sempre vissuti. Spazzato l'ultimo ostacolo, i boschi dei canyon della Sierra Nevada cominciarono ad essere abbattuti sistematicamente per soddisfare la crescente domanda di legname per i nuovi insediamenti.

Il deterioramento dell'habitat della valle sollevò dure contestazioni, soprattutto da parte degli ambienti più conservatori, capitanati dal naturalista John Muir. Il 30 giugno 1864 questa situazione porterà il Congresso degli Stati Uniti a dichiarare Parco Statale la Valle di Yosemite, embrione del futuro Parco Nazionale che verrà istituito nel 1890.  

Se si dovesse indicare un elemento caratteristico della Valle di Yosemite, senz'altro sceglieremmo la sua bellezza. Le glaciazioni del periodo quaternario hanno permesso al fiume Merced di scavare un'ampia valle, ricoperta poi da terreni alluvionali e delimitata da gigantesche pareti di granito. Il risultato balza agli occhi: provenendo da ovest, l'accesso della valle è costeggiato a nord dalla colossale mole granitica chiamata El Capitan e a sud dalla catena delle Tre Sorelle, dove scende la cascata Bridaveil. Più in là, la colossale Cascata di Yosemite supera con tre salti un dislivello di 735 metri, mentre le vette rocciose del North Dome e dell'Half Dome chiudono a oriente la valle principale. Sempre seguendo il corso del Merced, dopo la Little Yosemite Valley ci si imbatte in una zona incantata dove risaltano i laghi Emerald e Merced. Granito, praterie, cascate e boschi si uniscono per creare una delle località naturali più belle del pianeta, visitata ogni anno da tre milioni di turisti.

Yosemite è anche uno dei luoghi di incontro per gli appassionati di arrampicata al punto di aver dato il nome ad una attività sportiva e di montagna di nuova concezione, chiamata per l'appunto "yosemitismo". El Capitan, gigantesca mole con pareti verticali che precipitano da 900 metri di quota, fu scalato per la prima volta nel 1958 dalla via The Nose. I tre scalatori impiegarono 47 giorni per portare a termine la loro impresa, aiutandosi con 600 ganci comuni e 125 perforanti. La successiva conquista, nel 1971, della Parete dell'Aurora, compiuta grazie a un enorme dispiegamento di materiali e di mezzi tecnici, pose fine alle "vie nuove" nello Yosemite.  

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Il Parco Nazionale Yosemite è un luogo di forti contrasti, generati dal grande dislivello esistente tra le sue parti più elevate e le profondità delle valli. Dai 3964 metri del Monte Lyell fino ai meno di 200 della valle di San Joaquin, la vegetazione presenta differenze notevolissime. Le zone elevate, regno dei ghiacci e dei venti, sono parzialmente ricoperte da una macchia xerofita e da alcuni esemplari di ginepro dai profili tormentati per l'azione dei fulmini e della neve. Il Sentiero John Muir consente di attraversare il settore più alto, che può essere ammirato anche dal Glacier Point, un fantastico belvedere sulla Valle di Yosemite, accessibile in automobile durante la stagione estiva.

Anticamente la sequoia gigante, albero che per altezza è secondo solo alla sequoia rossa, era presente in California su vasti settori di mezza montagna. I successivi disboscamenti hanno ridotto la sua presenza nello Yosemite a pochi siti, come i boschi di Toulomme, Merced e Mariposa Grove. La sensazione che si prova compiendo un'escursione nella Mariposa Grove è indimenticabile. Contrariamente a quanto si pensa, questi alberi non sono molto distanziati, e a volte sono addirittura a contatto. 

Il bosco è sempre immerso nella penombra poiché le sequoie filtrano i raggi del sole, svettando a circa 60 metri (il record di questa specie è detenuto dall'esemplare battezzato "General Sherman", nel Sequoia National Park, con 83 metri di altezza e un peso stimato in 2145 tonnellate); il silenzio è infranto soltanto dal canto degli uccelli. A Mariposa Grove si trova il "Grizzly Giant", la più grande sequoia della regione. Attualmente raggiunge "soltanto" i 64 metri di altezza, a causa dei fulmini che di tanto in tanto ne troncano la cima. Il "Grizzly Giant" ha 2700 anni, ed è quindi coetaneo del Partenone di Atene.  

John Muir, botanico e profondo estimatore delle bellezze della Sierra Nevada, agli inizi della seconda metà del XIX secolo diede il via a un'attiva campagna di protezione delle sequoie delle montagne californiane, seriamente minacciate dai disboscamenti. Paradossalmente, il legno di questi giganti è friabile e di scarsa qualità, ma l'enorme volume ne rende proficuo lo sfruttamento. L'iniziativa di Muir portò all'istituzione dei Parchi Nazionali di Sequoia e Yosemite, rispettivamente il secondo e il terzo parco al mondo dopo quello di Yellowstone.

Per commemorare John Muir, è stato creato un sentiero che percorre le principali cime della Sierra Nevada, lungo quasi tutto lo Stato della California, dai 3000 ai 4000 metri di altitudine, battuto ogni anno da migliaia di appassionati.  

Il parco ospita oltre 230 specie di uccelli, tra i quali l'aquila testabianca, il falco pellegrino e l'allocco di Lapponia, e 74 mammiferi, compresi il coyote, la marmotta dal ventre giallo e il cervo mulo. Più rari sono le martore, il ghiottone e il puma. Yosemite è anche l'habitat di 300-500 orsi neri americani, che tuttavia negli ultimi decenni, spinti dalla pressione del turismo, sono entrati in contatto con il cibo umano, assumendo comportamenti anomali. Alcuni esemplari, divenuti troppo aggressivi, sono stati abbattuti dai ranger. E così c’è il pericolo che anche gli orsi siano ridotti in aree ristrette, o addirittura che scompaiano da Yosemite.