Verso
il 1850 la "febbre" raggiunse la Sierra Nevada, nell'Alta
California, dove la piccola tribù di indiani Yosemite occupava alcune
valli nascoste, rinchiuse tra pareti rocciose invalicabili.
I nativi, incalzati e scacciati dai minatori, risposero all'aggressione
attaccando un gruppo di cercatori d'oro. Nell'estate del 1851 un
battaglione dell'esercito mosse fino alla Valle di Yosemite, per piegare
la resistenza indiana. I soldati ebbero la meglio: gli indiani
preferirono morire piuttosto che abbandonare le terre dove erano sempre
vissuti. Spazzato l'ultimo ostacolo, i boschi dei canyon della Sierra
Nevada cominciarono ad essere abbattuti sistematicamente per soddisfare
la crescente domanda di legname per i nuovi insediamenti.
Il
deterioramento dell'habitat della valle sollevò dure contestazioni,
soprattutto da parte degli ambienti più conservatori, capitanati dal
naturalista John Muir. Il 30 giugno 1864 questa situazione porterà il
Congresso degli Stati Uniti a dichiarare Parco Statale la Valle di
Yosemite, embrione del futuro Parco Nazionale che verrà istituito nel
1890.
Se
si dovesse indicare un elemento caratteristico della Valle di Yosemite,
senz'altro sceglieremmo la sua bellezza. Le glaciazioni del periodo
quaternario hanno permesso al fiume Merced di scavare un'ampia valle,
ricoperta poi da terreni alluvionali e delimitata da gigantesche pareti
di granito. Il risultato balza agli occhi: provenendo da ovest,
l'accesso della valle è costeggiato a nord dalla colossale mole
granitica chiamata El Capitan e a sud dalla catena delle Tre Sorelle,
dove scende la cascata Bridaveil. Più in là, la colossale Cascata di
Yosemite supera con tre salti un dislivello di 735 metri, mentre le
vette rocciose del North Dome e dell'Half Dome chiudono a oriente la
valle principale. Sempre seguendo il corso del Merced, dopo la Little
Yosemite Valley ci si imbatte in una zona incantata dove risaltano i
laghi Emerald e Merced. Granito, praterie, cascate e boschi si uniscono
per creare una delle località naturali più belle del pianeta, visitata
ogni anno da tre milioni di turisti.
Yosemite
è anche uno dei luoghi di incontro per gli appassionati di arrampicata
al punto di aver dato il nome ad una attività sportiva e di montagna di
nuova concezione, chiamata per l'appunto "yosemitismo". El
Capitan, gigantesca mole con pareti verticali che precipitano da 900
metri di quota, fu scalato per la prima volta nel 1958 dalla via The
Nose. I tre scalatori impiegarono 47 giorni per portare a termine la
loro impresa, aiutandosi con 600 ganci comuni e 125 perforanti. La
successiva conquista, nel 1971, della Parete dell'Aurora, compiuta
grazie a un enorme dispiegamento di materiali e di mezzi tecnici, pose
fine alle "vie nuove" nello Yosemite.
Il
Parco Nazionale Yosemite è un luogo di forti contrasti, generati dal
grande dislivello esistente tra le sue parti più elevate e le profondità
delle valli. Dai 3964 metri del Monte Lyell fino ai meno di 200 della
valle di San Joaquin, la vegetazione presenta differenze notevolissime.
Le zone elevate, regno dei ghiacci e dei venti, sono parzialmente
ricoperte da una macchia xerofita e da alcuni esemplari di ginepro dai
profili tormentati per l'azione dei fulmini e della neve. Il Sentiero
John Muir consente di attraversare il settore più alto, che può essere
ammirato anche dal Glacier Point, un fantastico belvedere sulla Valle di
Yosemite, accessibile in automobile durante la stagione estiva.
Anticamente
la sequoia gigante, albero che per altezza è secondo solo alla sequoia
rossa, era presente in California su vasti settori di mezza montagna. I
successivi disboscamenti hanno ridotto la sua presenza nello Yosemite a
pochi siti, come i boschi di Toulomme, Merced e Mariposa Grove. La
sensazione che si prova compiendo un'escursione nella Mariposa Grove è
indimenticabile. Contrariamente a quanto si pensa, questi alberi non
sono molto distanziati, e a volte sono addirittura a contatto.
Il
bosco è sempre immerso nella penombra poiché le sequoie filtrano i
raggi del sole, svettando a circa 60 metri (il record di questa specie
è detenuto dall'esemplare battezzato "General Sherman", nel
Sequoia National Park, con 83 metri di altezza e un peso stimato in 2145
tonnellate); il silenzio è infranto soltanto dal canto degli uccelli. A
Mariposa Grove si trova il "Grizzly Giant", la più grande
sequoia della regione. Attualmente raggiunge "soltanto" i 64
metri di altezza, a causa dei fulmini che di tanto in tanto ne troncano
la cima. Il "Grizzly Giant" ha 2700 anni, ed è quindi
coetaneo del Partenone di Atene.
John
Muir, botanico e profondo estimatore delle bellezze della Sierra Nevada,
agli inizi della seconda metà del XIX secolo diede il via a un'attiva
campagna di protezione delle sequoie delle montagne californiane,
seriamente minacciate dai disboscamenti. Paradossalmente, il legno di
questi giganti è friabile e di scarsa qualità, ma l'enorme volume ne
rende proficuo lo sfruttamento. L'iniziativa di Muir portò
all'istituzione dei Parchi Nazionali di Sequoia e Yosemite,
rispettivamente il secondo e il terzo parco al mondo dopo quello di
Yellowstone.
Per
commemorare John Muir, è stato creato un sentiero che percorre le
principali cime della Sierra Nevada, lungo quasi tutto lo Stato della
California, dai 3000 ai 4000 metri di altitudine, battuto ogni anno da
migliaia di appassionati.
Il
parco ospita oltre 230 specie di uccelli, tra i quali l'aquila
testabianca, il falco pellegrino e l'allocco di Lapponia, e 74
mammiferi, compresi il coyote, la marmotta dal ventre giallo e il cervo
mulo. Più rari sono le martore, il ghiottone e il puma. Yosemite è
anche l'habitat di 300-500 orsi neri americani, che tuttavia negli
ultimi decenni, spinti dalla pressione del turismo, sono entrati in
contatto con il cibo umano, assumendo comportamenti anomali. Alcuni
esemplari, divenuti troppo aggressivi, sono stati abbattuti dai ranger.
E così c’è il pericolo che anche gli orsi siano ridotti in aree
ristrette, o addirittura che scompaiano da Yosemite.
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