Dalle profondità del Mar Rosso al
culmine del Monte Everest, l'Asia è un insieme di
superlativi che non include soltanto gli estremi
superiore e inferiore delle terre emerse, ma anche
la maggiore estensione territoriale e la
popolazione più numerosa del mondo, distribuita
su quasi un terzo delle aree continentali del
pianeta. Inoltre manifesta differenze di
temperatura maggiori rispetto a qualsiasi altro
luogo del pianeta, vanta le massime precipitazioni
e ospita le regioni aride più estese. In termini
di configurazione geografica il territorio varia
dalle lussureggianti foreste pluviali dei tropici
alle immense montagne innevate, dalle pianure
monotone, apparentemente sconfinate, ai deserti
sabbiosi: nella moltitudine delle proprie risorse,
secondo ogni parametro l'Asia è
straordinariamente varia.
Divise dalla geografia del
continente, dalle catene montuose e dai deserti,
attraverso i millenni le genti asiatiche si sono
stabilizzate per lo più lungo le coste e i fiumi,
lasciando a una minoranza le aree montuose e
desertiche dell'interno, e hanno sviluppato
culture e linguaggi che differiscono in misura
sorprendente: basti pensare che in Asia sono nate
le più antiche civiltà e tutte le grandi
religioni, il cristianesimo, l'islamismo,
l'ebraismo, il buddhismo, l'induismo, il
confucianesimo, il taoismo e lo shintoismo.
Il continente misura
9700 chilometri
dai monti Urali, a ovest, all'Oceano Pacifico, a
est, 8690 chilometri
dall'Oceano Artico, a nord, all'Oceano Indiano, a
sud; si estende su una superficie di
44.492.300 chilometri
quadrati, delimitati da
129.074 chilometri
di linea costiera che racchiudono le grandi civiltà
di India, Cina, Tibet e Giappone e si può
suddividere in sei regioni principali, separate
l'una dall'altra da catene montuose. In buona
parte corrispondente alla regione russa della
Siberia, l'Asia settentrionale costituisce quasi
un terzo dell'immenso continente, dagli Urali al
Pacifico, ed è separata dal resto della
continente da numerose catene montane, come l'Hindukush,
in Pakistan, e il T'ian Shan, in Cina; a partire
da nord, le diverse fasce longitudinali che
attraversano il settentrione del continente sono
caratterizzate da una piatta tundra sconfinata, da
vigorose foreste di abete e dalle immense praterie
ondulate dal vento, le steppe. Ripartita fra il
Tibet, la Cina
occidentale e
la Mongolia, l'Asia centrale è una regione remota e
desertica, che abbraccia lande desolate come il
Gobi e aree elevate in monti immensi come i picchi
dell'Himalaya, spesso considerate lontane e
proibitive, ma ricche di meraviglie naturali e
culturali.
Giappone, Corea, Formosa e Cina
orientale compongono l'oriente asiatico, un
territorio di colline e montagne, arricchito delle
fertili valli fluviali dello Huang-ho e dello
Yangtze e modellato dai vulcani; il drammatico
volto di regioni come il Guilin, in Cina, fu
creato dalla forza erosiva esercitata dall'acqua sul substrato calcareo, mentre la maestà delle
isole al largo della costa orientale del
continente è risultato dell'attività vulcanica
che si manifesta lungo l'"Anello di
Fuoco" dell'Oceano Pacifico. Per la maggior
parte ancora attivi, i coni vulcanici dell'Asia
orientale si ergono a dominare le isole, veri e
propri "monumenti naturali" riconosciuti
e ammirati in tutto il mondo, come il Monte Fuji,
in Giappone. Afghanistan, Pakistan, Nepal, Bhutan,
India e Sri Lanka sono compresi nella fascia
asiatica meridionale, una regione di altipiani e
di larghe valli fluviali estesa dagli aridi
deserti occidentali alla foresta pluviale che si
spinge fin sulle pendici delle montagne più
elevate del mondo, lungo la fascia meridionale
dell'area himalayana. Tale regione occupa una
buona parte del subcontinente indiano, terra che
da migliaia di anni avvince gli uomini per
l'incredibile conformazione e li attrae per la
ricchezza di risorse naturali.
Dall'area birmano-vietnamita l'Asia
sud-orientale giunge ad abbracciare la penisola
malese e parte dell'Indonesia per risalire
nell'arcipelago delle Filippine; caratterizzata da
rilievi arrotondati e dalla presenza di vaste aree
di foresta tropicale, questa fascia geografica è
sottoposta a un clima caldo e umido per tutto
l'anno e può vantare isole come il Borneo, che
offrono alcuni degli scenari più belli del mondo.
Nel folto della giungla come nell'ambiente
sommerso, la profusione di piante e di vita
animale fa di questa regione un prezioso
laboratorio a disposizione dei biologi. Infine
l'Asia sud-occidentale, o Medio Oriente, comprende
l'Iran, l'Iraq,
la Turchia, la Giordania, Israele e le nazioni della penisola araba e
contiene grandi distese pianeggianti come la
pianura irachena, vasti tavolati desertici come la
penisola araba e i deserti della penisola del
Sinai e del vicino Negev, che assieme alla
depressione del Mar Morto creano uno scenario
surreale; inoltre, l'area compresa fra i due fiumi
più importanti della regione, il Tigri e
l'Eufrate, è la culla delle civiltà più antiche
del mondo.
Le meraviglie naturali dell'Asia sono
poi arricchite da quelle culturali, dai monumenti
e dagli edifici religiosi che continuano a
ispirare timore e rispetto a chi li visita: Haghia
Sophia, il Taj Mahal,
la Grande Muraglia
cinese,
la Città Proibita, le rovine di Petra, Angkor Vat, un numero
incalcolabile di Case da Té e di santuari
shintoisti combinano il perfetto equilibrio dei
materiali e del loro uso nel realizzare edifici
esteticamente piacevoli e funzionali. Dalla catena
dell'Himalaya alle sabbie splendenti del Gobi,
dalla depressione del Mar Morto alle giungle del
Borneo fino alla spettacolare opera della natura
che è il Monte Fuji, ognuna delle meraviglie
dell'Asia potrebbe essere stata creata dalla
matita di un architetto o dal pennello di un
artista, piuttosto che dalla volontà della
natura, ma per il continente più vasto tante
meraviglie sono un abito prezioso perché sono uno
specchio altrettanto grande, benché talvolta
incomprensibile, delle culture che lo animano.
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