Regione di Wulingyuan

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1992

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Wulingyuan è un'area di interesse storico e paesaggistico che si trova nella provincia di Hunan , in Cina. Questa regione è famosa per le formazioni di arenaria, un tipo di formazione carsica (ne sono presenti oltre 3.000 e alcune di esse sono alte fino a 200 metri ). Wulingyuan si trova a circa 270 chilometri di distanza da Changsha .

Tianqiashengkong, "Ponte attraverso il Cielo", è il nome attribuito dalla popolazione del villaggio di Zhangjianjie a quello che è considerato il più grande ponte naturale del mondo, lungo 40 metri, ampio dieci, spesso 15 e proteso tra due picchi a 350 metri dal fondovalle. Ma questa è solo una delle straordinarie attrazioni paesaggistiche di Wulingyuan, un'area talmente singolare da essersi meritata il nomignolo di "Labirinto della Natura". 

Estesa su 26.400 ettari di superficie intorno al bacino di drenaggio del torrente Suoxi, l'area di Wulingyuan è un complesso montuoso compreso tra 450 e 1264 metri di altitudine, e attraversato da una sessantina di corsi d'acqua fra torrenti e ruscelli. Con il passare dei secoli, l'azione erosiva esercitata dalle acque di superficie e dalle abbondanti precipitazioni ha dato origine a un'incredibile foresta, irta di oltre 3000 pinnacoli di quarzite alti più di 200 metri e praticamente puri, essendo costituiti da quarzo per il 75-95%. 

Nel sito - dichiarato area d'interesse storico e paesaggistico dal Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese nel 1988 - sono presenti anche vaste formazioni calcaree, interessate da fenomeni carsici. In particolare si contano circa 40 grotte concentrate lungo le sponde dello Suoxi e sul versante sud-orientale del Monte Tianzi. La Huanglong , il "Drago Giallo", una delle grotte più grandi di tutta la Cina , si sviluppa per 11 chilometri tra spettacolari depositi di calcite e ospita una cascata alta 50 metri

A differenza di molte altre località della Cina, Wulingyuan, situata all'estremità nord-occidentale della provincia dello Hunan, non ha una lunga storia di insediamenti umani. Nell'antichità questo era considerato un luogo remoto e inaccessibile: una leggenda popolare narra di un nobile della dinastia Han ( 206 a .C-220 d.C.) che qui si ritirò per condurre una vita ascetica. Soltanto a partire dal periodo Ming (1368-1644) l'area iniziò a essere citata regolarmente nei registri ufficiali e nella letteratura, dove abbondano le descrizioni della bellezza dei luoghi e i riferimenti alle piante officinali che vi crescono. 

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In effetti Wulingyuan, che fa parte della regione botanica della Cina centrale, vanta circa 3000 specie vegetali, compresi 600 alberi appartenenti a 252 generi e 94 famiglie, equamente suddivise tra specie tropicali e subtropicali e specie temperate. Sotto i 700 metri di quota predomina una comunità di latifoglie sempreverdi in cui spiccano querce, aceri e castagni, ma via via che si sale prevalgono latifoglie decidue e conifere. 

La fauna di Wulingyuan comprende ufficialmente 12 specie di anfibi, 17 di rettili, 53 di uccelli e 34 di mammiferi, dunque un totale di 116 specie di vertebrati, ma recenti rilevamenti fanno sospettare che la cifra reale sia più elevata.

Non pochi di questi animali sono minacciati di estinzione: fra gli altri, il cane selvatico asiatico, l'orso nero asiatico, il cervo d'acqua cinese e il leopardo nebuloso. In grave pericolo è anche la salamandra gigante cinese e quindi, al fine di creare un ambiente adatto alla sua sopravvivenza, le autorità hanno costruito una diga su un ramo laterale del fiume Suoxi, creando il Lago Baofeng.  

Si tratta di un’iniziativa encomiabile, anche se il nuovo specchio d’acqua di Wulingyuan, nato come una sorta di “habitat artificiale” per salvare un animale dall’estinzione, è oggi solcato dalle imbarcazioni che trasportano i numerosi turisti.

Il Parco Zhangjiajie, ubicato cinque chilometri a ovest della città di Zhangjiajie, prima attrattiva turistica della zona paesaggistica di Wulingyuan, è un grande labirinto naturale: picchi bizzarri e ripidi, alberi che sembrano toccare il cielo. Dei cinque itinerari, quello del villabbio Hangshizhai è il più interessante con i suoi rapidi sentieri fra i picci, la foresta di cipressi, i picchi Tianshu Baoxia, le colonne Nantian e Bamen Jianjun, il sussurrio del vento fra gli alberi della foresta e la valle avvolta dalle nuvole.

Il villaggio Huangshizhai è situato a un'altitudine di 1.200 metri e si estende su una superficie di sette ettari. Davanti al padiglione Liuqi, l'unica attrattiva del villaggio, gli abitanti del gruppo etnico dei Tujia ospitano i turisti nelle loro case rappresentando canzoni e la cerimonia nuziale tradizionale. Di notte, la luna piena è sospesa sopra i picchi, ombre si spostano nel vento e le canzoni d'amore aleggiano nell'aria. All'alba, sulla Terrazza per raccogliere gli astri si vede il sole sostituirsi lentamente alle stelle. Gli uccelli cominciano a cantare e le rocce sotto la luce assumono strane forme: la roccia della Tartaruga d'oro si protende verso il mare di nuvole, la roccia del Becco d'aquila sembra spiccare il volo.

Il panorama intorno comprende la valle Chaqi, la gola Baizhang, il monte Tianmen, il ruscello Xianren, le località di cura Maogang e Quanjiajie, la roccia Yueliang e le cascate. L'acqua del ruscello Jinbian, che prende il nome dal monte dal quale sgorga, è limpida tutto l'anno. Bere quest'acqua dolce fa passare la stanchezza accumulata durante la salita. I bei paesaggi, le rocce bizzarre, il verso del cuculo che riecheggia nella valle, i pesci che nuotano nell'acqua profonde dello stagno e i fagiani che si abbeverano al ruscello, sono un'attrattiva irresistibile per i turisti che non vorrebbero più tornare indietro.