Lungo
la costa del Mar Giallo e del Mare di Bohai,
comprendono grandi pianure fangose molto feconde,
che attirano grandi quantità di pesci e
crostacei, che a loro volta favoriscono l’arrivo
di una moltitudine di uccelli di diverse specie.
Molti uccelli migratori, che intraprendono la
rotta Est-asiatica/Australiana fanno tappa nella
zona per trovare ristoro.
L’UNESCO
riconosce il valore delle riserve naturali cinesi
che cadono lungo la grande rotta migratoria
australo-asiatica. Luoghi magici per ammirare
volatili rari, spettacoli naturali unici e città
affascinanti
Li
guardiamo partire e tornare ogni anno, ma non
sappiamo né quanti chilometri percorrono né dove
vanno a riposare. Sono gli
uccelli migratori, sempre alla ricerca
di habitat ideali – possibilmente non freddi –
per riprodursi e rinnovare le proprie energie. In
Italia siamo abituati a vedere le rondini, ma
esistono decine
di specie migratorie diverse nel mondo
e alcune si muovono in masse enormi.
Quando
il viaggio è troppo lungo, sempre in
massa così come sono, questi volatili si posano a
riposare in determinati luoghi del
pianeta. Purtroppo spesso questo diventa terreno
fertile per i cacciatori, ma per fortuna ormai
si tende a proteggere questi spettacoli della
natura creando i
“sanctuaries”, i santuari, le terre
intoccabili dove gli uccelli possono
fermarsi tranquillamente.
Uno
dei più bei santuari per uccelli migratori si
trova in Cina e l’UNESCO ha
deciso di premiarne la bellezza. Un
itinerario per chi ama la natura, il bird-watching
e gli animali, certamente, ma anche per chi
desidera solamente conoscere un posto nuovo, una
Cina diversa.
Il
Golfo di Bohai è la parte più interna del grande
Mar Giallo che fa da confine tra Cina
e Corea. Una parte del golfo di fatto rientra nel
territorio coreano, ma per Pechino conta poco
perché se una terra è toccata per la maggior
parte dal mare cinese diventa cinese anche essa!
Dunque la nazione del Dragone rivendica tutto per
sé il golfo, anche perché è lo
sbocco a mare più vicino alla capitale ed
è ricco di petrolio e gas naturali.
Ma
di recente, la Cina si è mossa anche sul fronte
opposto a quello degli “affari”. Lungo le
sponde del Golfo di Bohai, ogni anno, si
fermano a riposare migliaia di uccelli
migratori nel loro lunghissimo viaggio dall’Asia
all’Australia, e viceversa. Si è deciso di
proteggere questo fenomeno di incredibile bellezza
costruendo ambienti adatti ai volatili, che sono
quindi i benvenuti. Li chiamano “santuari
della migrazione” e in effetti
qualcosa di sacro c’è.
Se
ne trovano diversi, di questi santuari, intorno
alle tre grandi baie che formano il Golfo di Bohai
– Baia
di Bohai, Baia di Laizhou, Baia di Liaodong –
e altri sono situati sul versante coreano del
golfo, in Korea Bay. Le città che se ne prendono
cura e che godono per prime di questo meraviglioso
pellegrinaggio annuale sono quelle di Dalian
Qinhuangdao, Yangcheng, Yantai e Longkou.
L’UNESCO
ha accolto con piacere l’impegno della Cina a
proteggere questi volatili. Una promessa di
cambiamento per un Paese che di norma sembra non
avere alcuna attenzione per la natura e
l’ambiente. Ma le
paludi, i banchi fangosi e i boschi di canne che
arricchiscono le coste del Golfo di Bohai sono
territorio off-limits per l’uomo.
La
motivazione che ha giustificato il
riconoscimento è che: “Le
aree intercotidali del Mar Giallo / Golfo di Bohai
sono di importanza globale per la raccolta di
molte specie di uccelli migratori che utilizzano
la passerella dell’Asia orientale-australiana. Grandi
raduni di uccelli, tra cui alcune delle specie più
minacciate del mondo, dipendono dalla costa come
scalo per
muta, riposo, inverno o nido”
Fanno
parte di queste specie protette uccelli
meravigliosi come il
Pellicano Dalmata (pelicanus crispus),
lo Spatola
Maschera Nera (platalea minor), i
Gabbiani Minori (larus minor), Gabbiani
di Saunders (larus saundersi) e decine
di altri che ogni anno vengono osservati e
studiati nelle loro abitudini. La rotta migratoria
tra Asia e Australia è una delle più lunghe e
importanti al mondo.
La
maggior parte dei santuari per gli uccelli
migratori si trovano sulla
sponda occidentale del Mar Giallo che sale verso
il Golfo di Bohai. Sono inclusi tra
Shanghai e Qinhuangdao, mentre se ne trovano di
meno sul versante coreano. Si possono seguire tre
itinerari sulle orme di queste aree protette.
Il
primo: da Shanghai a Pechino – in
realtà tocca le sponde dei santuari soltanto
nella prima parte, da Shanghai fino alla città di
Tientsin. Dopo si risale verso Pechino e ci si
allontana dalle riserve naturali. Però consente
di ammirare lo skyline di Shanghai e i suoi
bellissimi giardini, assaggiare la ottima birra
della città di Tsingtao, le pagode colorate di
Yantai e in mezzo le aree naturali dove riposano
gli uccelli.
Il
secondo: da Yantai a Qinhuangdao – percorrendo
la sponda occidentale del Golfo di Bohai, inclusa
la omonima baia. Qui si concentra un’alta
quantità di santuari degli uccelli, dunque
ammirerete una natura incredibile pur concedendovi
qualche distrazione tra i grattacieli ultramoderni
di Tientsin e la Muraglia di Pietra di
Qinhuangdao.
Il
terzo itinerario vi farà fare il giro completo
delle tre baie, da Yantai fino ad arrivare
a Dalian, una città che mescola abilmente la
elegante architettura cinese e quella severa
sovietica. Molti sono i palazzi monumentali e i
castelli in questa zona, oltre all’entroterra
popolato di specie animali stupende.
|