Un
massiccio boschivo unico al mondo. Le foreste di
Hyrcanian coprono il versante settentrionale del
monte Alborz, in Iran, all'estremità meridionale
del Mar Caspio e contiene ecosistemi molto ricchi
a causa della particolare situazione orografica e
climatica.
La
loro origine risale tra i 25 e i 50 milioni di
anni: allora coprivano la maggior parte di questa
regione poi, con le glaciazioni, si ritirarono per
poi espandersi nuovamente. Oggi si estendono dal
sud dell'Azerbaijan fino alle province
settentrionali iraniane di Gilan, Mazandaran e
Golestan.
Questa
ecoregione ricopre la pianura
di Lenkoran e i monti
Talysh del sud-est dell'Azerbaigian e
i territori confinanti del nord-ovest dell'Iran lungo
la costa del Caspio. Parte della subregione
irano-turanica, quest'area rappresenta un rifugio
per alcune forme
relitte di flora cenozoica.
La
regione di Lenkoran occupa un'area pianeggiante
lungo la costa sud-occidentale del mar Caspio.
Tipico di questa regione è un peculiare clima
semi-subtropicale caratterizzato da prolungate
siccità estive e forti precipitazioni in altre
stagioni dell'anno.
Il
territorio della regione dei Talysh è formata da
depositi vulcanici e vulcanogenici-sedimentari
risalenti al Paleogene. Sorgenti termali di carbonato
di calcio e di idrocarburi sono
comuni nell'area. Le foreste ircane stesse
risalgono al Cenozoico, e pertanto sono ricche di
specie relitte ed endemiche.
Le
lussureggianti pianure montuose sembrano un mondo
incontaminato, rimasto fermo nel tempo. La
loro biodiversità floristica è notevole:
il 44% delle piante vascolari conosciute in Iran
si trovano nella regione di Hyrcan, che copre
appena il 7% del paese.
La
principale forma di vegetazione di questa
ecoregione è la foresta di latifoglie decidua
temperata. Il 32,7% della foresta ircana è
costituito dal faggio orientale. Un aspetto
caratteristico della regione è la mancanza di conifere:
sono presenti solamente poche forme relitte, come
il tasso, alcune specie di ginepro, il cipresso
mediterraneo e la tuia orientale.
In
passato le pianure costiere lungo il mar Caspio
erano ricoperte da foreste di Quercus
castaneifolia, bosso comune, ontano nero,
ontano del Caucaso, pioppo del Caspio e noce del
Caucaso, ma esse sono state quasi completamente
convertite in aree urbane e terreni agricoli.
Le
pendici inferiori dei monti
Talysh e dell'Elburz, al di sotto dei
700 m, ospitano varie foreste umide costituite da
Quercus castaneifolia, carpino bianco, zelkova
del Caucaso, albero della seta persiano e loto,
assieme ad arbusti di agrifoglio, Ruscus hyrcanus, liane
e rampicanti. Parrotia persica è
endemica dei monti Talysh e dell'Iran
settentrionale e la vista di boschetti costituiti
quasi interamente da questa specie può essere
impressionante, con i rami ricoperti di licheni
intrecciati tra loro e lo scuro suolo della
foresta ricoperto solamente dalle sue foglie
cadute. Inoltre, in autunno, le foglie gialle
della Parrotia assumono una debole tinta
color lilla.
A
medie altitudini, tra i 700 e i 1500 m, la specie
prevalente è il faggio orientale, che si può
trovare in boschetti puri o misto ad altre
latifoglie come la Quercus castaneifolia, la
quercia del Caucaso, il carpino bianco, il carpino
orientale e il castagno europeo. Per la loro
composizione floristica, queste foreste di faggi
ricordano molto le faggete europee,
in particolare quelle dei Balcani.
Tuttavia, le locali condizioni di fattori
geografici ed edafici, come l'umidità e la
profondità del suolo,
giocano un ruolo di primaria importanza nel
determinare la composizione della vegetazione, che
porta alla formazione di differenti sottocomunità
di faggi.
Le
zone di alta montagna e quelle subalpine sono
caratterizzate da querce del Caucaso, carpini
orientali, boscaglie e steppe.
A maggiori altitudini si incontrano tundra alpina
e prati.
Altre
specie di alberi originarie della regione sono
l'albero delle locuste del Caspio, l'acero
vellutato, l'acero della Cappadocia, il frassino
maggiore, l'olmo montano, il ciliegio, il
ciavardello e il tiglio nostrano.

Per
quanto riguarda il mondo animale, sono state
registrate 180 specie di uccelli tipici delle
foreste temperate a foglia larga e 58 specie di
mammiferi.
La
tigre del Caspio un tempo si aggirava su queste
montagne, ma è ormai estinta. Altri grandi
mammiferi ancora presenti sono il leopardo
persiano, la lince euroasiatica, l'orso bruno, il
cinghiale, il lupo, lo sciacallo dorato, il gatto
della giungla, il tasso e la lontra.
Questa
ecoregione costituisce un'importante area di sosta
per gli uccelli che migrano tra la Russia e
l'Africa ed
è quindi di fondamentale importanza per molte
specie. Tra le specie qui presenti ricordiamo
l'oca selvatica, l'oca lombardella, la gallina
prataiola, il mignattaio, la spatola, la
nitticora, l'oca collorosso, il pellegrino, il
pellicano riccio, l'airone guardabuoi, la sgarza
ciuffetto, il fenicottero, il gobbo rugginoso e il
tetraogallo del Caspio.
Il
paesaggio naturale è stato considerevolmente
alterato dall'intensivo sviluppo umano. La
produzione di tè, ortaggi, frutti subtropicali e
vino sono le attività agricole principali. Le più
importanti aree protette nel settore
dell'ecoregione appartenente all'Azerbaigian sono
la riserva
statale Ghizil-Agaj (88,4 km² di
zone umide e marine, istituita con lo scopo di
proteggere gli uccelli acquatici), il parco
nazionale di Zuvand (15 km² di
prati montani e foreste, istituito per proteggere
galliformi, orsi, leopardi e rettili rari) e il parco
nazionale Hirkan (427,97 km² di
foreste ircane termofile umide, istituito per
proteggere una comunità di piante unica, ricca di
specie relitte ed endemiche).
Le
precipitazioni abbondanti, il caldo-temperato,
l’alta umidità dal Mar Caspio e la vicinanza
alla catena montuosa di Alborz sono tutti fattori
che contribuiscono alla varietà e alla ricchezza
dell’ecosistema.
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