'Foreste ircane
Azerbaigian - Iran

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2019

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Un massiccio boschivo unico al mondo. Le foreste di Hyrcanian coprono il versante settentrionale del monte Alborz, in Iran, all'estremità meridionale del Mar Caspio e contiene ecosistemi molto ricchi a causa della particolare situazione orografica e climatica.

La loro origine risale tra i 25 e i 50 milioni di anni: allora coprivano la maggior parte di questa regione poi, con le glaciazioni, si ritirarono per poi espandersi nuovamente. Oggi si estendono dal sud dell'Azerbaijan fino alle province settentrionali iraniane di Gilan, Mazandaran e Golestan.  

Questa ecoregione ricopre la pianura di Lenkoran e i monti Talysh del sud-est dell'Azerbaigian e i territori confinanti del nord-ovest dell'Iran lungo la costa del Caspio. Parte della subregione irano-turanica, quest'area rappresenta un rifugio per alcune forme relitte di flora cenozoica.

La regione di Lenkoran occupa un'area pianeggiante lungo la costa sud-occidentale del mar Caspio. Tipico di questa regione è un peculiare clima semi-subtropicale caratterizzato da prolungate siccità estive e forti precipitazioni in altre stagioni dell'anno.

Il territorio della regione dei Talysh è formata da depositi vulcanici e vulcanogenici-sedimentari risalenti al Paleogene. Sorgenti termali di carbonato di calcio e di idrocarburi sono comuni nell'area. Le foreste ircane stesse risalgono al Cenozoico, e pertanto sono ricche di specie relitte ed endemiche.  

Le lussureggianti pianure montuose sembrano un mondo incontaminato, rimasto fermo nel tempo. La loro biodiversità floristica è notevole: il 44% delle piante vascolari conosciute in Iran si trovano nella regione di Hyrcan, che copre appena il 7% del paese.

La principale forma di vegetazione di questa ecoregione è la foresta di latifoglie decidua temperata. Il 32,7% della foresta ircana è costituito dal faggio orientale. Un aspetto caratteristico della regione è la mancanza di conifere: sono presenti solamente poche forme relitte, come il tasso, alcune specie di ginepro, il cipresso mediterraneo e la tuia orientale.

In passato le pianure costiere lungo il mar Caspio erano ricoperte da foreste di Quercus castaneifolia, bosso comune, ontano nero, ontano del Caucaso, pioppo del Caspio e noce del Caucaso, ma esse sono state quasi completamente convertite in aree urbane e terreni agricoli.

Le pendici inferiori dei monti Talysh e dell'Elburz, al di sotto dei 700 m, ospitano varie foreste umide costituite da Quercus castaneifolia, carpino bianco, zelkova del Caucaso, albero della seta persiano e loto, assieme ad arbusti di agrifoglio, Ruscus hyrcanus, liane e rampicanti. Parrotia persica è endemica dei monti Talysh e dell'Iran settentrionale e la vista di boschetti costituiti quasi interamente da questa specie può essere impressionante, con i rami ricoperti di licheni intrecciati tra loro e lo scuro suolo della foresta ricoperto solamente dalle sue foglie cadute. Inoltre, in autunno, le foglie gialle della Parrotia assumono una debole tinta color lilla.

A medie altitudini, tra i 700 e i 1500 m, la specie prevalente è il faggio orientale, che si può trovare in boschetti puri o misto ad altre latifoglie come la Quercus castaneifolia, la quercia del Caucaso, il carpino bianco, il carpino orientale e il castagno europeo. Per la loro composizione floristica, queste foreste di faggi ricordano molto le faggete europee, in particolare quelle dei Balcani. Tuttavia, le locali condizioni di fattori geografici ed edafici, come l'umidità e la profondità del suolo, giocano un ruolo di primaria importanza nel determinare la composizione della vegetazione, che porta alla formazione di differenti sottocomunità di faggi.

Le zone di alta montagna e quelle subalpine sono caratterizzate da querce del Caucaso, carpini orientali, boscaglie e steppe. A maggiori altitudini si incontrano tundra alpina e prati.

Altre specie di alberi originarie della regione sono l'albero delle locuste del Caspio, l'acero vellutato, l'acero della Cappadocia, il frassino maggiore, l'olmo montano, il ciliegio, il ciavardello e il tiglio nostrano.

Per quanto riguarda il mondo animale, sono state registrate 180 specie di uccelli tipici delle foreste temperate a foglia larga e 58 specie di mammiferi.

La tigre del Caspio un tempo si aggirava su queste montagne, ma è ormai estinta. Altri grandi mammiferi ancora presenti sono il leopardo persiano, la lince euroasiatica, l'orso bruno, il cinghiale, il lupo, lo sciacallo dorato, il gatto della giungla, il tasso e la lontra.

Questa ecoregione costituisce un'importante area di sosta per gli uccelli che migrano tra la Russia e l'Africa ed è quindi di fondamentale importanza per molte specie. Tra le specie qui presenti ricordiamo l'oca selvatica, l'oca lombardella, la gallina prataiola, il mignattaio, la spatola, la nitticora, l'oca collorosso, il pellegrino, il pellicano riccio, l'airone guardabuoi, la sgarza ciuffetto, il fenicottero, il gobbo rugginoso e il tetraogallo del Caspio.  

Il paesaggio naturale è stato considerevolmente alterato dall'intensivo sviluppo umano. La produzione di tè, ortaggi, frutti subtropicali e vino sono le attività agricole principali. Le più importanti aree protette nel settore dell'ecoregione appartenente all'Azerbaigian sono la riserva statale Ghizil-Agaj (88,4 km² di zone umide e marine, istituita con lo scopo di proteggere gli uccelli acquatici), il parco nazionale di Zuvand (15 km² di prati montani e foreste, istituito per proteggere galliformi, orsi, leopardi e rettili rari) e il parco nazionale Hirkan (427,97 km² di foreste ircane termofile umide, istituito per proteggere una comunità di piante unica, ricca di specie relitte ed endemiche).  

Le precipitazioni abbondanti, il caldo-temperato, l’alta umidità dal Mar Caspio e la vicinanza alla catena montuosa di Alborz sono tutti fattori che contribuiscono alla varietà e alla ricchezza dell’ecosistema.