I
Giardini botanici di Singapore sono un parco
botanico che si estende su 74 ettari nella città
di Singapore. Sono aperti e visitabili
gratuitamente dal pubblico ogni giorno dell'anno
dalle 5 del mattino a mezzanotte. Nel 2012 sono
stati visitati da più di quattro milioni di
persone.
Da
oltre un secolo e mezzo i Giardini botanici di
Singapore sono all'avanguardia in tutto il mondo
per quanto riguarda lo studio delle orchidee e
rappresentano allo stesso tempo un polmone verde
nel cuore della città. Oggi sono una delle poche
aree verdi rimaste nel centro densamente popolato
della città e sono frequentati in ugual modo da
residenti e turisti alla ricerca di un momento di
relax e tranquillità.
I
primi giardini botanici di Singapore furono voluti
e realizzati nel 1822 da Sir Stamford Raffles,
universalmente riconosciuto come il fondatore
dell'odierna Singapore, che subito dopo il suo
arrivo nella zona realizzò un orto botanico a
Fort Cunning che, nelle sue intenzioni, avrebbe
dovuto ospitare coltivazioni di cacao e di noce
moscata.
Tuttavia
la mancanza di fondi non permise di sviluppare
l'idea iniziale e i giardini, prima abbandonati,
vennero chiusi dopo la morte dell'inglese nel
1829.
I
giardini furono trasferiti nel luogo ove si
trovano adesso nel 1859 ed erano intesi come un
parco per il tempo libero dove la Società che li
aveva creati organizzava mostre floreali e
ortocolturali.
Nel
1874 la Società cedette la manutenzione dei
giardini al Governo di Singapore che trasformò
l'attività dell'orto assumendo botanici e
orticoltori che amministrassero il parco.
Il
primo periodo di ricchezza del parco coincide con
l'arrivo del primo direttore, il botanico inglese
Henry Nicholas Ridley: in carica dal 1888 al 1911,
Ridley credeva fortemente nel successo delle
piantagioni di alberi della gomma, di cui aveva
affinato le tecniche di raccolta, e promosse con
insistenza l'attività di estrazione industriale
del lattice presso i proprietari terrieri malesi,
che invece preferivano coltivare caffè.
Il
velocissimo sviluppo delle automobili e la
conseguente grandissima richiesta di gomma per i
pneumatici diede un impulso straordinario alla
coltivazione della gomma; Ridley, che aveva
trasformato le foreste e i terreni incolti intorno
ai giardini botanici in vivai di Hevea
brasiliensis, sviluppò una grande ricchezza a
favore dei Giardini, i cui alberi della gomma
avevano prodotto grandi quantità di semenze che
furono l'origine del boom del lattice in
quella parte dell'Asia.
I
giardini sono suddivisi in aree di interesse: Il
centro botanico, il
lago dei cigni, il
palco della musica, il
giardino dello zenzero, il
giardino nazionale delle orchidee (È
sicuramente l'area più interessante del grande
orto botanico: si estende su 3 ettari di terreno
collinoso e permette di vedere più di mille
specie di orchidee e 2000 ibridi), la
valle delle palme, la
foresta pluviale, un'area
commerciale, il
giardino dell'evoluzione, il
giardino per bambini Jacob Ballas, le
specie arboree.
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