Giardini botanici di Singapore
Singapore

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2015

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I Giardini botanici di Singapore sono un parco botanico che si estende su 74 ettari nella città di Singapore. Sono aperti e visitabili gratuitamente dal pubblico ogni giorno dell'anno dalle 5 del mattino a mezzanotte. Nel 2012 sono stati visitati da più di quattro milioni di persone.

Da oltre un secolo e mezzo i Giardini botanici di Singapore sono all'avanguardia in tutto il mondo per quanto riguarda lo studio delle orchidee e rappresentano allo stesso tempo un polmone verde nel cuore della città. Oggi sono una delle poche aree verdi rimaste nel centro densamente popolato della città e sono frequentati in ugual modo da residenti e turisti alla ricerca di un momento di relax e tranquillità. 

I primi giardini botanici di Singapore furono voluti e realizzati nel 1822 da Sir Stamford Raffles, universalmente riconosciuto come il fondatore dell'odierna Singapore, che subito dopo il suo arrivo nella zona realizzò un orto botanico a Fort Cunning che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto ospitare coltivazioni di cacao e di noce moscata.

Tuttavia la mancanza di fondi non permise di sviluppare l'idea iniziale e i giardini, prima abbandonati, vennero chiusi dopo la morte dell'inglese nel 1829.

I giardini furono trasferiti nel luogo ove si trovano adesso nel 1859 ed erano intesi come un parco per il tempo libero dove la Società che li aveva creati organizzava mostre floreali e ortocolturali. 

Nel 1874 la Società cedette la manutenzione dei giardini al Governo di Singapore che trasformò l'attività dell'orto assumendo botanici e orticoltori che amministrassero il parco.

Il primo periodo di ricchezza del parco coincide con l'arrivo del primo direttore, il botanico inglese Henry Nicholas Ridley: in carica dal 1888 al 1911, Ridley credeva fortemente nel successo delle piantagioni di alberi della gomma, di cui aveva affinato le tecniche di raccolta, e promosse con insistenza l'attività di estrazione industriale del lattice presso i proprietari terrieri malesi, che invece preferivano coltivare caffè. 

Il velocissimo sviluppo delle automobili e la conseguente grandissima richiesta di gomma per i pneumatici diede un impulso straordinario alla coltivazione della gomma; Ridley, che aveva trasformato le foreste e i terreni incolti intorno ai giardini botanici in vivai di Hevea brasiliensis, sviluppò una grande ricchezza a favore dei Giardini, i cui alberi della gomma avevano prodotto grandi quantità di semenze che furono l'origine del boom del lattice in quella parte dell'Asia.

I giardini sono suddivisi in aree di interesse: Il centro botanico, il lago dei cigni, il palco della musica, il giardino dello zenzero, il giardino nazionale delle orchidee (È sicuramente l'area più interessante del grande orto botanico: si estende su 3 ettari di terreno collinoso e permette di vedere più di mille specie di orchidee e 2000 ibridi), la valle delle palme, la foresta pluviale, un'area commerciale, il giardino dell'evoluzione, il giardino per bambini Jacob Ballas, le specie arboree.