I Pitons,
circhi e scarpate dell'isola di Riunione sono un complesso di beni
naturali presenti sull'isola
di Riunione, situata a 800
km dalle coste del Madagascar e a 200 km a nord del tropico
del Capricorno.
Grande
105.447 ettari, il Parco Nazionale della Riunione ricopre il 42 % della
superficie dell'isola e ospita dei siti eccezionali, classificati al
patrimonio mondiale dell'UNESCO, come i maestosi circhi montuosi di Cilaos,
Mafate e Salazie,
ma anche vulcani come il famoso Piton
des Neiges e il vulcano del Piton
de la Fournaise.
La posizione del sito
non è esattamente modellata sul perimetro del cuore del parco
nazionale. Il Picco Anchaing e il massiccio sienite di La
Chapelle sono stati inclusi nel sito per le loro particolarità
geologiche.
I
due vulcani dell'isola - L'isola raggruppa due vulcani di
epoca differente:
- il piton des
Neiges, creato da diversi episodi vulcanici consecutivi e sovrapposti,
culmina a 3070 metri. È inattivo da 12 000 anni ed è all'origine
della creazione dei tre circhi (Mafate, Salazie e Cilaos).
Il vulcano, situato
a nord di Cilaos, offre ai visitatori una delle più belle passeggiate
dell'isola della Riunione
il secondo vulcano, il piton
de la Fournaise, è
un vulcano
a scudo basaltico dell'isola Réunion. E' tra i vulcani più
attivi del mondo, infatti si verifica mediamente un' eruzione ogni 9
mesi (e dal 17° secolo ne sono state registrare più di 150). Essendo
un vulcano situato su un hotspot le
eruzioni sono essenzialmente effussive e si limitano a formare
spettaccolari fontane di lava ed estese colate che
con una certa frequenza raggiungono persino il mare. La caldera
vulcanica del Piton de la Fournaise impedisce che le colate
laviche possano interessare il resto dell'isola (abitata da circa
600.000 persone). Il Piton de la Fournaise si è formato sul fianco
occidentale del vulcano
estinto Piton de Neiges.
Tre
circhi - Ciscuno dei tre "circhi" presenta un
rilievo particolare. Solo Mafate fa parte, nella sua interezza, del
perimetro definito nel sito patrimonio mondiale dell'umanità. Cilaos e
Salazie, ritenuti troppo danneggiati dall'attività umana, sono stati
declassati nella zona cuscinetto su richiesta della IUCN, che ha
valutato la nomina nel 2008. Mafate è caratterizzato dalla presenza di
grandi dorsali vertiginose allineate da monte a valle.
Il "circo" di Cilaos è
scavato a sud-ovest del Piton des Neiges e, nella sua parte più
alta, ripara diversi altopiani dove si sono sviluppati centri abitati.
Le piogge torrenziali nella regione di Salazie alimentano così
innumerevoli cascate a lato dei bastioni verticali e offrono uno
spettacolo grandioso. Secondo l'UNESCO, "tutte le cime, i circhi e
i bastioni creano un paesaggio spettacolare e contribuiscono in modo
significativo alla conservazione della biodiversità terrestre"
cosa che ha giustificato la decisione del comitato dell'Organizzazione
delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura di
considerare l'isola della Riunione come parte di un eccezionale
patrimonio naturale.
Due strade principali
permettono di raggiungere il cuore dei circhi di Salazie e Cilaos; la
seconda è soprannominata la strada con 400 curve. Per Mafate, l'accesso
naturale è dal distretto di Rivière des Galets: si tratta di una
pista di 10 km, che richiede l'uso di un 4X4 per raggiungere Deux
Bras da dove si continua a piedi prendendo un sentiero.
Diversamente, quest'ultimo circo è accessibile, sempre attraverso
sentieri, dai punti alti che sono il Maïdo, Dos d'Âne, il Col
du Taïbit (da Cilaos) e il Col des Bœufs (da Salazie).
Scarpate
- Il termine “rempart” (bastione) è una particolarità
dell'isola di Riunione. Come le costruzioni umane, designa le pareti
vertiginose, di varie epoche e origini, che segnano potentemente il
rilievo in grandi linee guida. I principali bastioni sono::
Le pandanaie di media
quota della Plaine-des-Palmistes, dette pandanaie des Hauts de
l'Est, situate sia al di fuori dei confini del Parco nazionale della
Riunione sono state integrate nella proprietà del patrimonio globale su
richiesta degli esperti IUCN. Ricoprono oltre 170 ettari, una ricchezza
di grande importanza dal punto di vista della biodiversità.
Foresta
semi secca della Grande Chaloupe - La feresta semi secca
dell'isola della Riunione è costituita da numerose specie
endemiche, sopravvive solo sull'1% della sua superficie originaria su
pochi lembi di vegetazione sporadica, a rischio di scomparire, e con
essa un frammento della biodiversità della Terra. Le
"reliquie" rimangono in particolare intorno alla Grande
Chaloupe, negli anfratti tra La Possession e il villaggio di Saint-Bernard.
Il Coastal Conservatory, grazie a fondi europei e con l'aiuto di siti
volontari, coltiva e reintroduce migliaia di piante al fine di ricreare
un "continuum" ecologico e combattere la proliferazione di specie
aliene invasive.