Bosco di Laurisilva a Madeira
Portogallo
 
PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1999

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A cavallo del Terziario gran parte dell'Europa meridionale e dell'Africa nord-occidentale erano ricoperte da foreste di lauracee, la famiglia che comprende l'alloro e la canfora. Questa lussureggiante vegetazione cominciò a scomparire dal bacino del Mediterraneo 10.000 anni fa, a causa dei cambiamenti climatici che, con l'avanzare dei fronti glaciali, determinarono una brusca diminuzione della temperatura media. 

Le laurisilve sopravvissero in regioni risparmiate dalla glaciazione, tra le quali sono da annoverare gli arcipelaghi di Capo Verde, delle Canarie e delle Azzorre e il gruppo delle isole Macaronesiane, che comprende Madeira, Porto Santo, Desertas e Salvagens. 

Nel 1419, quando le navi del portoghese Joào Goncalves Zarco, sospinte da una tempesta, approdarono nel luogo in cui sarebbe sorto Porto Santo, Madeira - allora disabitata - era ancora coperta al 90 per cento da una foresta di lauracee.

Pur rimanendo la più estesa del mondo nel suo genere, la laurisilva di Madeira (dal latino silva, "foresta", e laurus, "lauro, alloro") occupa ormai solo il 22 per cento della superficie dell'isola: si tratta di circa 15.000 ettari, dislocati prevalentemente sul versante nord, tra i 300 e i 1300 metri di altitudine.

Completamente racchiusa entro i confini del Parque Natural de Madeira, istituito nel 1982, la foresta è di tipo subtropicale umido e ospita un ecosistema ormai raro altrove; la volta forestale è costituita da specie arboree endemiche. 

Si distinguono due tipi di laurisilva: quella detta "secca", presente sui versanti esposti a sud e caratterizzata da Apollonias barbujana, Visnea mocarena e Picconici excelsa, e quella "umida", tipica dei versanti settentrionali e delle gole, dove dominano Laurus azorica, Ocotea foetans e Persea indica. 

Il sottobosco è ricco di specie, molte delle quali sono endemiche: briofite e licheni sono due tratti prevalenti della biodiversità. 

Nel complesso, la flora della laurisilva di Madeira conta 1226 specie di piante vascolari, oltre 120 delle quali sono endemiche dell'arcipelago e 66 dell'isola. 

La fauna è relativamente povera, ma molte specie sono importanti sul piano della conservazione. Un ruolo di primo piano è svolto dalla fauna avicola, con 295 specie, 42 delle quali nidificano sull'isola. Due sono gli uccelli endemici: la procellaria di Zino (Pterodroma madeira) e il colombo di Trocaz, o colombo dalla coda lunga (Columba trocaz)- Entrambi - con la procellaria di Fea (Pterodroma feae) - sono inclusi nella lista delle specie in pericolo stilata dall'International Union for Conservation of Nature. 

La laurisilva ospita anche 500 specie di invertebrati, tra cui molluschi, insetti e ragni, una lucertola (Lacerta duguesii) e due sole specie di mammiferi: la nottola Nyctalus leisleri verrucosus e il pipistrello di Madeira (Pipistrellus maderensis). La presenza di questa risorsa forestale ha preservato l'isola dai fenomeni erosivi. Il mosaico vegetale è in buona salute, ma il pericolo di un'ulteriore riduzione della sua superficie è sempre in agguato: in particolare, specie esogene come le acacie e il pittosporo impediscono la naturale espansione della laurisilva nelle aree rurali abbandonate, così come fa la cattiva gestione dei terreni di pascolo. Infine, il recente incremento del turismo ha generato un'ulteriore pressione sul fragile habitat di Madeira, tanto che le autorità dell'isola hanno deciso di regolamentarne il flusso.

  

  

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