A
cavallo del Terziario gran parte dell'Europa meridionale e dell'Africa
nord-occidentale erano ricoperte da foreste di lauracee, la famiglia che
comprende l'alloro e la canfora. Questa lussureggiante vegetazione
cominciò a scomparire dal bacino del Mediterraneo 10.000 anni fa, a
causa dei cambiamenti climatici che, con l'avanzare dei fronti glaciali,
determinarono una brusca diminuzione della temperatura media.
Le
laurisilve sopravvissero in regioni risparmiate dalla glaciazione, tra
le quali sono da annoverare gli arcipelaghi di Capo Verde, delle Canarie
e delle Azzorre e il gruppo delle isole Macaronesiane, che comprende
Madeira, Porto Santo, Desertas e Salvagens.
Nel
1419, quando le navi del portoghese Joào Goncalves Zarco, sospinte da
una tempesta, approdarono nel luogo in cui sarebbe sorto Porto Santo,
Madeira - allora disabitata - era ancora coperta al 90 per cento da una
foresta di lauracee.
Pur rimanendo la più estesa del mondo nel suo genere, la laurisilva di
Madeira (dal latino silva, "foresta", e laurus, "lauro,
alloro") occupa ormai solo il 22 per cento della superficie
dell'isola: si tratta di circa 15.000 ettari, dislocati prevalentemente
sul versante nord, tra i 300 e i 1300 metri di altitudine.
Completamente
racchiusa entro i confini del Parque Natural de Madeira, istituito nel
1982, la foresta è di tipo subtropicale umido e ospita un ecosistema
ormai raro altrove; la volta forestale è costituita da specie arboree
endemiche.
Si
distinguono due tipi di laurisilva: quella detta "secca",
presente sui versanti esposti a sud e caratterizzata da Apollonias
barbujana, Visnea mocarena e Picconici excelsa, e quella
"umida", tipica dei versanti settentrionali e delle gole, dove
dominano Laurus azorica, Ocotea foetans e Persea indica.
Il
sottobosco è ricco di specie, molte delle quali sono endemiche:
briofite e licheni sono due tratti prevalenti della biodiversità.
Nel
complesso, la flora della laurisilva di Madeira conta 1226 specie di
piante vascolari, oltre 120 delle quali sono endemiche dell'arcipelago e
66 dell'isola.
La
fauna è relativamente povera, ma molte specie sono importanti sul piano
della conservazione. Un ruolo di primo piano è svolto dalla fauna
avicola, con 295 specie, 42 delle quali nidificano sull'isola. Due sono
gli uccelli endemici: la procellaria di Zino (Pterodroma madeira) e il
colombo di Trocaz, o colombo dalla coda lunga (Columba trocaz)- Entrambi
- con la procellaria di Fea (Pterodroma feae) - sono inclusi nella lista
delle specie in pericolo stilata dall'International Union for
Conservation of Nature.
La
laurisilva ospita anche 500 specie di invertebrati, tra cui molluschi,
insetti e ragni, una lucertola (Lacerta duguesii) e due sole specie di
mammiferi: la nottola Nyctalus leisleri verrucosus e il pipistrello di
Madeira (Pipistrellus maderensis). La presenza di questa risorsa
forestale ha preservato l'isola dai fenomeni erosivi. Il mosaico
vegetale è in buona salute, ma il pericolo di un'ulteriore riduzione
della sua superficie è sempre in agguato: in particolare, specie
esogene come le acacie e il pittosporo impediscono la naturale
espansione della laurisilva nelle aree rurali abbandonate, così come fa
la cattiva gestione dei terreni di pascolo. Infine, il recente
incremento del turismo ha generato un'ulteriore pressione sul fragile
habitat di Madeira, tanto che le autorità dell'isola hanno deciso di
regolamentarne il flusso.