Isola Gough e Inaccessibile
Dipendenza coloniale 
Regno Unito
 
PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1995-2004

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L'isola di Gough e l’isola Inaccessibile appartengono al Regno Unito, ma si trovano nell’Atlantico Meridionale e furono in realtà scoperte nel XVI secolo da navigatori portoghesi. Sono due delle quattro che compongono l’arcipelago britannico di Tristan da Cunha, dipendente dalla colonia di Sant’Elena – resa famosa dall’esilio di Napoleone I.

L’isola di Gough è un territorio vulcanico di soli 55 chilometri quadrati, in gran parte incontaminato, che fa parte della fascia climatica temperata fredda e ospita una delle colonie di uccelli marini più estese al mondo, che trovano luogo ideale per la nidificazione tra le scogliere scoscese. Fatta eccezione per una stazione meteorologica in cui vivono alcuni operatori provenienti dal Sudafrica, l’isoletta è disabitata. Il suo grande valore sta nell’ospitare una fauna e una flora ricchissime con specie e varietà endemiche uniche al mondo.

Gough Island è un isola è di difficilissimo accesso, poiché non vi sono porti o luoghi adatti all’ancoraggio, a parte un piccolo approdo nella Quest Bay sulla costa orientale dell’isola. Le visite turistiche non sono consentite, ma sarebbe comunque impossibile addentrarsi in un terreno così ripido dalla vegetazione densissima e senza sentieri tracciati. E’ perciò possibile soltanto navigare attorno ad essa.

Le cose stanno in maniera un po’ diversa per l’isola Inaccessibile, nonostante il nome: essa è visitabile in giornata partendo dall’isola Tristan da Cunha con una piccola crociera a cui segue una visita guidata a terra.

L'isola Gough (o isola Diego Alvarez) è un'isola del sud dell'oceano Atlantico, a circa 350 km a sud-est dall'arcipelago Tristan da Cunha. Si trova a circa 2.700 km dalle coste sudafricane e a più di 3.200 km da quelle sudamericane.

L'isola è possesso del Regno Unito (Territori britannici dell'Atlantico) e dipende amministrativamente dall'isola di Sant'Elena, sebbene situata a grande distanza da essa. La sua superficie è di 65 kmq e le acque territoriali si estendono per 3 miglia nautiche.

Di origine vulcanica (le ultime attività vulcaniche risalgono a circa 2400 anni fa), è circondata da ripide scogliere, che si elevano dai 300 m fino ai 450 m sul mare, con poche spiagge molto strette. Da citare la Sea Elephant Bay, la Quest Bay, and la Hawkins Bay. All'interno tuttavia l'isola è relativamente piana eccezion fatta per qualche elevazione: l'altitudine media è di 300 m s.l.m. e il punto più alto è l'Edinburgh Peak (910 m); altre montagne sono High Peak, Mount Argus, Hags Tooth, Mount Rowett.  

Gough.jpg (58221 byte)Da notare nonostante la latitudine l'assenza di ghiacciai. Riceve annualmente in media più di 2.540 mm di pioggia, con un umidità media dell'80%.

Il punto più indicato per sbarcare si trova a Quest Bay, sulla la costa orientale. Si distinguono inoltre piccole isole periferiche come Southwest Island e Saddle Island (a sud), Tristiana Rock, Isolda Rock (a ovest), Round Island, Cone Island, Lot's Wife, Church Rock (a nord), Penguin Island (a nordest), e The Admirals (ad est).  

L'isola è stata subito nominata come inaccessibile poiché il primo gruppo di persone che la raggiunse non riuscì a penetrare al suo interno. L'esplorazione dell'isola divenne quindi una sfida che impegnò successive spedizioni anche per conoscere la fauna autoctona.

L'isola fu scoperta all'inizio del XVI secolo dal navigatore portoghese Gonçalo Alvarez, ma cadde nell'oblio fino quando venne riscoperta nel 1731 dal capitano inglese Charles Gough, della nave "Richmond", che ne precisò le coordinate geografiche. I cacciatori di foche vi arrivarono nel 1804 e nel gennaio 1811 il capitano inglese Peter Heywood, della nave "Nereus" tentò di popolare l'isola, senza riuscirci.  

I fratelli Stoltenhoff, due tedeschi, si recarono sull'isola nel 1871 e vi rimasero due anni, ma a causa della penuria di cibo dovettero essere salvati nel 1873 da un altro gruppo di esplorazione.

Eric Rosenthal scrisse la storia dei fratelli Stoltenhoff, che fu pubblicata in Sud Africa nel 1952, ma attualmente è una pubblicazione molto rara.  

Venne proclamata "Possedimento britannico" il 29 marzo 1938 dal capitano Cuncliffe della marina britannica, come "dipendenza" di Tristan da Cunha.

Dal 1955 l'isola ospita a Transvaal Bay un centro meteorologico affittato ai sudafricani, costituito da diversi generatori, magazzini, un centro comunicazioni e una pista per l'atterraggio per elicotteri. I ricercatori che vi lavorano sono gli unici abitanti dell'isola.

Il navigatore statunitense Frances Alleyn vi condusse una spedizione della durata di cinque mesi, scoprendo le nuove specie della Gallinula Comeri (uno degli uccelli pîù rari al mondo) della Rowettia Goughensis.

L'isola è uno degli ecosistemi meglio preservati del mondo: vi sono presenti dodici specie vegetali specifiche, introvabili altrove ed ospita inoltre quasi tutta la popolazione mondiale degli albatros di Tristan e della Pterodroma incerta.  

L'isola è considerata uno dei migliori rifugi per gli uccelli marini nidificanti in Atlantico. Vi sono state registrate 54 specie, 20 delle quali non nidificanti e due specie terrestri endemiche, la gallinella di Gough e il fringuello di Gough.

Ospita inoltre quasi tutta la popolazione mondiale dell'albatro di Tristan e del petrello dell'Atlantico. Tuttavia, una ricerca del 2007 ha dimostrato che le specie sono in pericolo di estinzione a causa dei topi, introdotti dall'uomo, che divorano circa il 60% dei pulcini degli uccelli marini. La Royal Society per la protezione degli uccelli ha ricevuto un notevole stanziamento da parte del governo britannico per finanziare ulteriori ricerche sui topi dell'Isola di Gough e per uno studio di fattibilità del modo migliore per trattare il problema.

L'isola è area di riproduzione dell'otaria orsina subantartica e dell'elefante marino del sud.

Altrettanto interessante l’ecosistema dell’isola Inaccessibile, formata da un vulcano estinto e distante dall’isola principale dell’arcipelago (Tristan da Cunha) circa 45 chilometri. Deve il nome al fatto che la prima spedizione che la raggiunse non riuscì a entrare al suo interno – impresa che riuscì ad altri in seguito.

  

  

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