L'isola
di Gough e l’isola Inaccessibile appartengono al Regno
Unito, ma si trovano nell’Atlantico Meridionale e furono in realtà
scoperte nel XVI secolo da navigatori portoghesi. Sono
due delle quattro che compongono l’arcipelago britannico di Tristan
da Cunha, dipendente dalla colonia di Sant’Elena – resa famosa
dall’esilio di Napoleone I.
L’isola
di Gough è un territorio vulcanico di soli 55 chilometri quadrati,
in gran parte incontaminato, che fa parte della fascia climatica
temperata fredda e ospita una delle colonie di uccelli marini più
estese al mondo, che trovano luogo ideale per la nidificazione tra le
scogliere scoscese. Fatta eccezione per una stazione meteorologica in
cui vivono alcuni operatori provenienti dal Sudafrica, l’isoletta è
disabitata. Il suo grande valore sta nell’ospitare una fauna e una
flora ricchissime con specie e varietà endemiche uniche al mondo.
Gough
Island è un isola è di difficilissimo accesso, poiché non vi sono
porti o luoghi adatti all’ancoraggio, a parte un piccolo approdo nella
Quest Bay sulla costa orientale dell’isola. Le visite turistiche non
sono consentite, ma sarebbe comunque impossibile addentrarsi in un
terreno così ripido dalla vegetazione densissima e senza sentieri
tracciati. E’ perciò possibile soltanto navigare attorno ad essa.
Le
cose stanno in maniera un po’ diversa per l’isola Inaccessibile,
nonostante il nome: essa è visitabile in giornata partendo dall’isola
Tristan da Cunha con una piccola crociera a cui segue una visita guidata
a terra.
L'isola
Gough (o isola Diego Alvarez) è un'isola del sud dell'oceano Atlantico,
a circa 350 km a sud-est dall'arcipelago Tristan da Cunha. Si trova a
circa 2.700 km dalle coste sudafricane e a più di 3.200 km da quelle
sudamericane.
L'isola
è possesso del Regno Unito (Territori britannici dell'Atlantico) e
dipende amministrativamente dall'isola di Sant'Elena, sebbene situata a
grande distanza da essa. La sua superficie è di 65 kmq e le acque
territoriali si estendono per 3 miglia nautiche.
Di
origine vulcanica (le ultime attività vulcaniche risalgono a circa 2400
anni fa), è circondata da ripide scogliere, che si elevano dai 300 m
fino ai 450 m sul mare, con poche spiagge molto strette. Da citare la
Sea Elephant Bay, la Quest Bay, and la Hawkins Bay. All'interno tuttavia
l'isola è relativamente piana eccezion fatta per qualche elevazione:
l'altitudine media è di 300 m s.l.m. e il punto più alto è
l'Edinburgh Peak (910 m); altre montagne sono High Peak, Mount Argus,
Hags Tooth, Mount Rowett.
Da notare nonostante la
latitudine l'assenza di ghiacciai. Riceve annualmente in media più di
2.540 mm di pioggia, con un umidità media dell'80%.
Il punto più indicato per sbarcare si trova a Quest Bay, sulla la costa
orientale. Si
distinguono inoltre piccole isole periferiche come Southwest Island e
Saddle Island (a sud), Tristiana Rock, Isolda Rock (a ovest), Round
Island, Cone Island, Lot's Wife, Church Rock (a nord), Penguin Island (a
nordest), e The Admirals (ad est).
L'isola
è stata subito nominata come inaccessibile poiché il primo
gruppo di persone che la raggiunse non riuscì a penetrare al suo
interno. L'esplorazione dell'isola divenne quindi una sfida che impegnò
successive spedizioni anche per conoscere la fauna autoctona.
L'isola
fu scoperta all'inizio del XVI secolo dal navigatore portoghese Gonçalo
Alvarez, ma cadde nell'oblio fino quando venne riscoperta nel 1731 dal
capitano inglese Charles Gough, della nave "Richmond", che ne
precisò le coordinate geografiche. I cacciatori di foche vi arrivarono
nel 1804 e nel gennaio 1811 il capitano inglese Peter Heywood, della
nave "Nereus" tentò di popolare l'isola, senza riuscirci.
I
fratelli Stoltenhoff, due tedeschi, si recarono sull'isola nel 1871 e vi
rimasero due anni, ma a causa della penuria di cibo dovettero essere
salvati nel 1873 da un altro gruppo di esplorazione.
Eric
Rosenthal scrisse la storia dei fratelli Stoltenhoff, che fu pubblicata
in Sud Africa nel 1952, ma attualmente è una pubblicazione molto rara.
Venne
proclamata "Possedimento britannico" il 29 marzo 1938 dal
capitano Cuncliffe della marina britannica, come "dipendenza"
di Tristan da Cunha.
Dal
1955 l'isola ospita a Transvaal Bay un centro meteorologico affittato ai
sudafricani, costituito da diversi generatori, magazzini, un centro
comunicazioni e una pista per l'atterraggio per elicotteri. I
ricercatori che vi lavorano sono gli unici abitanti dell'isola.
Il
navigatore statunitense Frances Alleyn vi condusse una spedizione della
durata di cinque mesi, scoprendo le nuove specie della Gallinula
Comeri (uno degli uccelli pîù rari al mondo) della Rowettia
Goughensis.
L'isola
è uno degli ecosistemi meglio preservati del mondo: vi sono presenti
dodici specie vegetali specifiche, introvabili altrove ed ospita inoltre
quasi tutta la popolazione mondiale degli albatros di Tristan e della Pterodroma
incerta.
L'isola
è considerata uno dei migliori rifugi per gli uccelli marini
nidificanti in Atlantico. Vi sono state registrate 54 specie, 20 delle
quali non nidificanti e due specie terrestri endemiche, la gallinella di
Gough e il fringuello di Gough.
Ospita
inoltre quasi tutta la popolazione mondiale dell'albatro di Tristan e
del petrello dell'Atlantico. Tuttavia, una ricerca del 2007 ha
dimostrato che le specie sono in pericolo di estinzione a causa dei
topi, introdotti dall'uomo, che divorano circa il 60% dei pulcini degli
uccelli marini. La Royal Society per la protezione degli
uccelli ha ricevuto un notevole stanziamento da parte del governo
britannico per finanziare ulteriori ricerche sui topi dell'Isola di
Gough e per uno studio di fattibilità del modo migliore per trattare il
problema.
L'isola
è area di riproduzione dell'otaria orsina subantartica e dell'elefante
marino del sud.
Altrettanto
interessante l’ecosistema dell’isola Inaccessibile, formata da un
vulcano estinto e distante dall’isola principale dell’arcipelago
(Tristan da Cunha) circa 45 chilometri. Deve il nome al fatto che la
prima spedizione che la raggiunse non riuscì a entrare al suo interno
– impresa che riuscì ad altri in seguito.