Il
sito
contiene
un'alta
densità di
vulcani
attivi, una
varietà di
tipi diversi
e un'ampia
gamma di
caratteristiche
vulcaniche.
La posizione
della
penisola tra
una grande
massa
continentale
e l'oceano
Pacifico
mostra anche
caratteristiche
uniche con
grandi
concentrazioni
di fauna
selvatica.
Con
4750 metri
di
altitudine
sul livello
del mare, il
Kluchevskoy
è il più
alto vulcano
attivo
dell'Eurasia,
un cono
perfetto
che, insieme
al Kamen, al
Bezymyanny,
e al Plosky
Tolbachik,
costituisce
il complesso
vulcanico di
Kluchevskaya.
La sua prima
eruzione
registrata
dall'uomo
risale al
1697, quando
l'esploratore
russo
Vladimir
Atlasov si
trovò
davanti alla
sua immensa
sagoma per
la prima
volta. Da
allora i
vulcanologi
hanno
segnalato
almeno
un'eruzione
ogni cinque
anni, ma il
Kluchevskoy,
come gli
altri
vulcani
della
penisola di
Kamchatka,
non ha mai
rappresentato
un pericolo
per le
popolazioni
locali.
Non è certo questa, tuttavia, l'unica attrazione della
penisola che
si protende
tra il Mare
di Okhotsk e
il Mar del
Giappone. Il
vulcano
Kronotsky,
alto
3528 metri
, ha una
forma conica
ancor più
definita di
quella del
Kluchevskoy,
anche se le
sue
dimensioni
non sono così
imponenti.
Formatasi
40.000 anni
fa, la
caldera del
vulcano Uzon
è una delle
caratteristiche
geologiche
più
interessanti
e antiche
dell'area.
All'interno
del suo
enorme
bacino,
chiuso fra
pareti alte
da 200 a
800 metri
ed esteso su
un'area di
100
chilometri
quadrati, si
è infatti
sviluppato
un vasto
sistema
idrotermale
in cui si
svolgono
incessantemente
processi di
produzione
di minerali.
Inclusa nella lista del Patrimonio Mondiale nel 1996, la
riserva dei
vulcani
della
Kamchatka
occupa
3.696.000
ettari
di
superficie,
suddivisi in
sei sezioni
che offrono
un panorama
completo
della
molteplice
attività
vulcanica
della
regione. La
penisola si
trova
infatti
all'incontro
tra diverse
placche
tettoniche,
in un'area
dell'"anello
di
fuoco"
circumpacifico
soggetta a
un'intensa
attività
vulcanica.
La riserva
comprende
gran parte
dei 29
vulcani
ancora
attivi della
penisola,
circa 300
vulcani
estinti e più
di 150
sorgenti
termali e
minerali,
oltre a
decine di
geyser,
fumarole,
cascate,
laghi del
colore del
turchese e
campi di
alghe
multicolori
che ornano i
picchi
aguzzi della
Valle dei
Geyser, un
luogo quasi
irreale e
fiabesco.

La grande varietà di climi che interessa la regione,
largamente
influenzata
proprio
dall'attività
vulcanica,
ha favorito
lo sviluppo
di una
natura
estremamente
ricca e
diversificata.
La
vegetazione
comprende
vaste
distese di
tundra e
taigà, con
abbondanza
di erbe
giganti e
bacche
selvatiche,
per un
totale di
1168 specie,
il dieci per
cento delle
quali è
endemico
della
Kamchatka.
La fauna è caratterizzata da 145 specie di uccelli, tra i
quali
aquile,
cormorani,
puffini,
oche,
anatre,
gabbiani e
cigni. Tra i
33 mammiferi
si
annoverano
orsi bruni,
alci, lupi
grigi, caribù,
pecore delle
nevi e
volpi. Di
particolare
interesse
conservativo
sono
l'aquila di
mare di
Steller,
presente con
metà della
popolazione
mondiale, e
l'orso della
Kamchatka,
una
sottospecie
di orso
bruno,
parente del
grizzly, di
cui si
contano
circa 10.000
esemplari.
Il patrimonio della fauna stanziale è straordinario, ma lo
spettacolo
più
grandioso
offerto
dalla
penisola di
Kamchatka ha
carattere
stagionale e
si osserva
tra l'inizio
dell'estate
e l'inverno,
quando
milioni di
salmoni -
appartenenti
alle cinque
specie di
salmonidi
del Pacifico
-
intraprendono
la loro
lotta con le
correnti dei
numerosi
fiumi per
raggiungere
i luoghi di
riproduzione.
In quel
periodo
dell'anno
la Kamchatka
costituisce
il più
affollato
rifugio di
salmoni del
mondo.
La recente apertura al turismo e allo sfruttamento
minerario
rischia però
di diventare
una seria
minaccia per
i delicati
equilibri
dell'ambiente.
La proposta
di
sfruttamento
di una
miniera
d'oro a
pochi
chilometri
dal Parco
Naturale
Bystinsky
non è stata
finora
approvata
dal governo
solo per la
mancanza di
una
copertura
finanziaria.
Se il
progetto
dovesse
andare a
buon fine,
intaccherebbe
inevitabilmente
uno degli
ecosistemi
incontaminati
della
regione.
L'aggiunta
del Parco
naturale di
Kluchevskoy
come sesta
componente
del sito
aumenta
ulteriormente
la copertura
complessiva
della gamma
di
caratteristiche
naturali
della
Kamchatka.
L'aggiunta
al sito
soddisfa
chiaramente
il criterio
(viii) di
per sé come
esempio
eccezionale
di processi
geologici e
forme del
terreno e
quindi
contribuisce
in modo
molto
significativo
al sito
ampliato nel
suo
complesso
che soddisfa
il criterio
(viii).
Il
sito espanso
è anche
biologicamente
analogo a
sei isole e
la sua
posizione
geografica
tra una
grande massa
continentale
e l'Oceano
Pacifico gli
ha conferito
caratteristiche
uniche. I
processi
naturali
continuano
con
l'attività
vulcanica in
corso e la
colonizzazione.
Il Parco
naturale di
Kluchevskoy
contribuisce
in modo
significativo
al sito
espanso nel
suo
complesso,
soddisfacendo
il criterio
(ix).
I
vulcani
della
Kamchatka
sono un
paesaggio di
eccezionale
bellezza
naturale con
i suoi
grandi
vulcani
simmetrici,
laghi, fiumi
selvaggi e
una costa
spettacolare.
Contiene
anche
fenomeni
naturali
superlativi
sotto forma
di aree di
riproduzione
del salmone
e grandi
concentrazioni
di fauna
selvatica
(ad esempio
colonie di
uccelli
marini)
lungo la
zona
costiera del
Mare di
Bering. Il
Parco
naturale di
Kluchevskoy
contribuisce
in modo
molto
significativo
al sito nel
suo
complesso,
soddisfacendo
il criterio
(vii).
I
vulcani
della
Kamchatka
contengono
una gamma
particolarmente
diversificata
di flora
paleartica
(tra cui un
certo numero
di specie
minacciate a
livello
nazionale e
almeno 16
specie
endemiche) e
specie di
uccelli come
l'aquila di
mare di
Stellar (50%
della
popolazione
mondiale),
l'aquila di
mare dalla
coda bianca,
il falco gir
e il falco
pellegrino,
che sono
attratti
dalla
disponibilità
di salmone
in
riproduzione.
I fiumi
all'interno
e adiacenti
al sito
contengono
la più
grande
diversità
di pesci
salmonidi
conosciuta
al mondo.
Tutte le 11
specie
coesistono
in diversi
fiumi della
Kamchatka.