Nel
luglio
2024
è
stata
iscritta
nella
lista
del
patrimonio
mondiale
dell’Unesco
l’estensione
in
Benin
del
sito
di
Koutammakou,
tra
il
nord-est
del
Togo
e
il
nord-ovest
del
Benin,
abitato
dal
popolo
dei
Batammariba.
Questo
sito
presenta
un
quadrilatero
irregolare
semi-montuoso.
Si
estende
su
circa
50.000
ettari,
dal
fiume
Keran
fino
al
Benin.
Il
luogo
è
considerato
un
patrimonio
vivente.
I
Batammariba
continuano
a
preservare
le
tradizioni
ancestrali
costruendo
case
di
fango
conosciute
con
il
nome
di
Takienta
(sikien,
al
plurale),
in
Togo,
e
Tata
Somba,
in
Benin.
Queste
strutture
rappresentano
veri
capolavori
dell’architettura
tradizionale.
Sono
progettate
per
resistere
agli
elementi
riflettendo
l’armonia
tra
uomo
e
natura.
La
parte
togolese
del
sito
era
già
iscritta
all’Unesco
dal
2004.
Boschi,
sorgenti
e
rocce
sacre,
colline
terrazzate
e
reti
di
muri
di
ritenzione
idrica,
foreste
e
specie
vegetali
utilizzate
nella
costruzione
dei
sikien,
associate
ai
rituali
e
alle
credenze
dei
Batammariba,
compongono
questo
paesaggio
culturale.
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