Un
piccolo
mondo
fatato
si
apre
nel
sud
del
Burkina
Faso,
al
confine
con
il
Ghana,
raccolto
attorno
alle
antiche
tradizioni
di
una
delle
più
suggestive
corti
reali
della
regione
west-africana.
Siamo
nel
cuore
del
Pays
Kassena,
dove
vive
un
popolo
magico,
appartenente
al
grande
gruppo
dei
Gourounsi.
Il
sito
è
un
complesso
architettonico
in
terra
fondato
a
partire
dal
XVI
secolo
che
testimonia
l'organizzazione
sociale
e
i
valori
culturali
del
popolo Kassena.
Arrivando
da
Ouagadougou
la
magia
comincia
attraversando
i
paesaggi
tipicamente
saheliani,
di
baobab
e
terra
rossa,
che
vanno
sempre
più
ad
inoltrarsi
in
zone
boschive,
luoghi
prediletti
dalle migrazioni
degli
elefanti,
che
a
volte
si
spingono
fino
al
limitare
della
strada
asfaltata.
Una
volta
superata
la
tranquilla cittadina
di
Po,
con
il
suo
allegro
mercato,
percorrendo
una
bellissima
pista
di
terra
bordeaux,
circondata
di
campi
di
mais,
miglio
e
cotone,
si
arriva
alla Corte
Reale
di
Tiebelé,
dove
il
tempo
si
ferma
improvvisamente.
Popolo
di
pescatori,
agricoltori
e
cacciatori, i
Kassena
migrarono
su
queste
terre
nel
lontano
XVI
secolo,
spinti
dall’esigenza
di
preservare
le
proprie
tradizioni
animiste,
sfuggendo
all’islamizzazione
sempre
più
incombente
a
nord
e
all’espansionismo
dei
regni
Akan
a
sud.
Gioiello
architettonico,
la
Corte
Reale,
con
il
suo
sistema
di abitazioni
di
argilla,
plasmate
come
delle
vere
e
proprie
sculture,
e
dipinte
come
un
piccolo
manufatto
di
terracottasmaltata,
racchiude
in
sé
tutti
i
segreti,
la
spiritualità,
gli
usi
e
costumi,
le
tradizioni
ancestrali,
di
questo
antico
popolo.
Sintesi
di
estetica
identitaria
e
di
ingegneria
spontanea,
la
tecnica
costruttiva
di
queste
abitazioni,
riporta
ad
antichi
savoir-faire
che
si
tramandano
intatti
da
secoli.
Prive
di
finestre,
a
pianta
rettangolare,
quadrata
o
circolare
a
doppio
corpo
(simile
al
simbolo
dell’infinito),
a
seconda
della
destinazione
d’uso, ogni
loro
elemento
è
studiato
a
scopo
utilitaristico,
difensivo
e
simbolico-religioso,
mentre
i
materiali
utilizzati
sono
quelli
offerti
dalla
natura
circostante:
la
terra,
il
legno,
la
paglia
e
i
pigmenti
naturali. Le
forme
e
i
motivi
decorativi,
dipinti
sugli
intonaci
di
argilla,
sono
quanto
di
più
affascinante
si
possa
incontrare
tra
le
architetture
tradizionali
dell’Africa
Occidentale,
e
non
si
può
che
rimanerne
incantati,
percorrendo
gli
stretti
vicoli
che
attraversano
il
labirintico
villaggio.
Tutto
qui
è
investito
di sacralità,
spiritualità
animista
e
simbolismo:
la
sala
delle
udienze,
una
sorta
di
tribunale
degli
anziani,
dalla
bassa
copertura
di
paglia;
le
tombe
della
famiglia
reale
nella
corte
principale;
la
collina
sacra
dove
vengono
seppelliti
i
feticci
dei
nuovi
nati;
il
granaio
comunitario,
protetto
dallo
spirito
del
genio
dell’agricoltura
(una
figura
femminile
a
rilievo,
elegantemente
stilizzata
con
falce,
simbolo
di
abbondanza
e
protezione);
la
raffinata
varietà
policroma
e
geometrica,
delle
decorazioni
parietali. Decorate
e
dipinte
a
mano
dalle
donne
del
villaggio,
la
loro policromia
rossa,
bianca
e
nera,
si
distingue
vivacemente
dalla
monocromia
tipica
delle
altre
costruzioni
in
argilla
del
Burkina
Faso,
rendendo
questo
luogo
estremamente
affascinante,
in
un
campionario
di
motivi
stilizzati,
che
racchiudono
ciascuno
un
preciso
significato
simbolico,
caro
alla
tradizione
kassena.
Eseguiti
con pigmenti
naturali,
ottenuti
dall’ocra,
dal
carbone,
dal
caolino
o
dalle
piante
macerate,
e
stesi
con
penne
di
faraona,
alternano
linee
geometriche
a
sagome
di
animali
totem,
quali
il
serpente,
il
coccodrillo,
la
tartaruga
e
la
lucertola,
quest’ultima,
animale
di
grande
importanza,
dal
momento
che
è
l’unico
ad
avere
il
potere
di
stabilire
la
messa
in
sicurezza
di
una
nuova
casa,
che
verrà
abitata
solo
quando
questo
rettile
ne
popolerà
le
pareti.
In
caso
contrario,
verrà
rasa
al
suolo
e
riedificata
ex-novo.
Terra
ricca
di
miniere
d’oro
e
di
argilla
preziosa,
di
fertili
campi,
di
antiche
tradizioni
artigianali
e
costumi
ancestrali,
il
Pays
Kassena
è
una
delle
regioni
più
affascinanti
di
tutto
il
Burkina
Faso,
che
saprà
conquistare
anche
il
più
scettico
dei
viaggiatori.
E ricordate
di
non
indossare
capi
di
abbigliamento
rossi,
colore
considerato
evocatore
di
guerre,
ostilità
e
violenza,
bandito
all’interno
della
pacifica
Corte
Reale
di
Tiebelé.
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