Cidade
Velha
(Città
Vecchia)
si
trova
15
km
ad
ovest
di
Praia,
la
capitale
di
Capo
Verde
e
fu
la
prima
città
costruita
dagli
europei
ai
Tropici
e
prima
capitale
di
Capo
Verde,
quando
si
chiamava
Ribeira
Grande.
Ribeira
Grande
beneficiò
del
grande
sviluppo
economico
di
città
portuale,
con
le
sue
naturali
implicazioni
sociali
e
urbane
(da
cui
traevano
beneficio,
naturalmente,
le
classi
dominanti).
Nonostante
ciò
molti
storici
affermano
che
Ribeira
Grande
non
ebbe
mai
lo
sviluppo
di
una
città.
L'organizzazione
dello
spazio
non
fu
frutto
di
un
processo
spontaneo
ma
obbedì
a
fattori
di
carattere
endogeno
(servendo
gli
interessi
della
Corona
portoghese).
Ribeira
Grande
nacque,
sulla
riva
del
mare,
intorno
a
un
pianoro
oggi
conosciuto
come
"Praça
Velha".
Qui
stava
il
municipio
che
aveva
di
fronte
il
Pelourinho,
simbolo
del
potere
municipale.
Il
Pelourinho
rappresentava
anche
il
potere
del
"signore
sullo
schiavo"
e
anche
la
sua
localizzazione
ne
è
testimone.
Situato
nel
piazzale
di
Praça
Velha,
occupava
la
posizione
centrale
della
piazza,
della
valle
e
quindi
della
città
intera.
Serviva
sia
per
l'esposizione
e
per
la
vendita
che
come
luogo
di
castigo
degli
schiavi.
Tali
punizioni
erano
comminate
alla
presenza
degli
altri
schiavi,
che
assistevano,
perché
servisse
loro
d'esempio.
Dalla
piazza
del
Municipio
partiva
un
insieme
di
strade.
Perpendicolare
alla
piazza
esisteva
un
asse
che
attraversava
la
città
nella
direzione
sud-nord.
E'
la
classica
via
diretta
delle
città
europee
tardo
medioevali.
Dal
lato
orientale,
parallela
alla
Rua
Direita
c'era
la
Rua
da
Misericordia,
nella
quale
si
trovava
la
sede
della
maggiore
delle
confraternite
della
città:
quella
della
Misericordia
di
Ribeira
Grande.
Erano
confratelli
di
questa
comunità
gli
uomini
più
importanti
e
benestanti
della
città.
Oltre
che
della
sede,
disponevano
anche
di
un
ospedale
e
di
una
chiesa.

A
sud,
attaccata
al
porto,
c'era
la
celebre
Rua
do
Calhau,
dove,
secondo
notizie
posteriori,
risiedevano
"gli
uomini
della
nazione";
così
si
chiamavano
all'epoca
gli
Ebrei.
Era
anche
il
luogo
in
cui
venivano
posti
in
una
specie
di
"quarantena"
gli
uomini
di
"sangue
impuro"
fossero
essi
deportati,
meticci
o
ebrei.
Una
sorta
di
ghetto
in
cui
la
gente
restava
sino
a
che
non
veniva
accettata.
Comunque,
convertiti
o
no,
gran
parte
della
comunità
commerciante
residente
era
di
origine
ebrea
o
era
ritenuta
tale.
Sulla
riva
del
mare
c'era
la
Rua
do
Porto.
Sul
lato
di
ponente,
immaginando
la
città
divisa
in
due
parti
dalla
Rua
Direita,
c'era
la
Rua
da
Banana.
Qui
abitavano
i
grandi
proprietari
terrieri
di
Santiago
e
di
Fogo.
Parallele
alla
Rua
da
Banana
esistevano
altre
due
vie:
quella
della
Carreira
e
quella
di
Nssª
Sr.ª
do
Rosário.
Si
trovava
in
questa
ultima
la
chiesa
di
Nssª
Sr.ª
do
Rosário,
sede
della
confraternita
degli
uomini
negri
della
città.
Nella
seconda
metà
del
Sec.
XV,
apparve
il
quartiere
di
San
Sebastiano,
nella
parte
est
del
vallone.
Il
borgo
si
spandeva
anche
verso
nord
in
cima
alla
ribeira
e
il
Bairro
dos
Sapes
ne
è
un
esempio.
Nella
parte
ovest
del
vallone
nacque
il
quartiere
di
S.
Bras
delimitato
dalla
porta
di
Santa
Marta.
A
S.
Bras
era
situato,
presumibilmente
in
alto
sulla
ribeira,
uno
dei
posti
di
vedetta
per
l'avvistamento
delle
navi.
Gli
altri
due
bastioni
di
avvistamento
erano
detti
della
Vigia
e
della
Ribeira.

Tra
il
1556
e
il
1558
il
vescovo,
Frei
Francisco
da
Cruz,
forse
spinto
dagli
abitanti
che
si
associarono
per
erigere
"una
fastosa
cattedrale,
degna
dell'opulenza
della
città"
dà
inizio
alla
costruzione
della
Sé
Catedral.
I
lavori
vennero
ostacolati
dai
potenti
locali
con
il
pretesto
che
la
cattedrale
era
situata
fuori
dal
"corpo
della
città".
Per
costruirla
servirono
molto
tempo
e
molti
soldi
(in
relazione
al
suo
arredamento
e
ai
materiali
da
costruzione.
Le
pietre,
per
esempio,
vennero
trasportate
dal
Portogallo).
Dopo
oltre
un
secolo
i
lavori
venivano
conclusi
a
spese
del
vescovo
Frei
D.
Vittoriano
Portuense.
Pochi
anni
dopo,
nel
1712,
fu
saccheggiata
e
danneggiata
"
al
punto
che
le
stesse
campane
della
cattedrale
ammutolirono
vedendoci
vilmente
derubati
e
spogliati
da
mani
sacrileghe".
Oggi
restano
solo
pareti
che
insistentemente
si
mantengono
in
piedi
per
testimoniare
gli
attacchi
a
cui
furono
esposte
e
i
tempi
d'oro
di
Ribeira
Grande.
Qualche
anno
più
tardi,
con
scopi
esclusivamente
difensivi,
iniziava
la
costruzione
della
Fortezza
di
S.
Filipe.
L'opera
fu
iniziata
nel
1587
e
terminata
nel
1593
e
fu
una
risposta
ai
continui
attacchi
dei
pirati
dell'epoca.
Ebbe
come
probabili
costruttori
l'architetto
e
ingegnere,
Joao
Nunes,
con
la
possibile
collaborazione
dell'ingegnere
Filipe
Terzio.
In
questo
forte
esistevano
solo:
una
piccola
cappella
(S.
Gonçalo),
la
casa
del
governatore
e
dei
soldati,
e
una
cisterna
di
acqua,costruita
posteriormente
(nel
1742).
Nel
secolo
scorso,
e
anche
recentemente,
alcuni
restauri
hanno
alterato
parte
dei
tratti
originali
del
forte.
La
Fortezza
di
S.
Filipe,
detta
anche
Cittadella,
domina
tuttora
la
valle.
Il
panorama
di
Ribeira
Grande
che
si
gode
dalle
sue
mura
è
grandioso.
È
il
primo
sito
di
Capo
Verde
ad
essere
inserito
tra
i
patrimoni
dell'umanità.

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