Cidade Velha, centro storico di Ribeira Grande
Capo Verde

patrimonio dell'umanità dal 2009

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Cidade Velha (Città Vecchia) si trova 15 km ad ovest di Praia, la capitale di Capo Verde e fu la prima città costruita dagli europei ai Tropici e prima capitale di Capo Verde, quando si chiamava Ribeira Grande.

Ribeira Grande beneficiò del grande sviluppo economico di città portuale, con le sue naturali implicazioni sociali e urbane (da cui traevano beneficio, naturalmente, le classi dominanti). Nonostante ciò molti storici affermano che Ribeira Grande non ebbe mai lo sviluppo di una città. L'organizzazione dello spazio non fu frutto di un processo spontaneo ma obbedì a fattori di carattere endogeno (servendo gli interessi della Corona portoghese).

Ribeira Grande nacque, sulla riva del mare, intorno a un pianoro oggi conosciuto come "Praça Velha". Qui stava il municipio che aveva di fronte il Pelourinho, simbolo del potere municipale. Il Pelourinho rappresentava anche il potere del "signore sullo schiavo" e anche la sua localizzazione ne è testimone. Situato nel piazzale di Praça Velha, occupava la posizione centrale della piazza, della valle e quindi della città intera. Serviva sia per l'esposizione e per la vendita che come luogo di castigo degli schiavi. Tali punizioni erano comminate alla presenza degli altri schiavi, che assistevano, perché servisse loro d'esempio.

Dalla piazza del Municipio partiva un insieme di strade. Perpendicolare alla piazza esisteva un asse che attraversava la città nella direzione sud-nord. E' la classica via diretta delle città europee tardo medioevali. Dal lato orientale, parallela alla Rua Direita c'era la Rua da Misericordia, nella quale si trovava la sede della maggiore delle confraternite della città: quella della Misericordia di Ribeira Grande. Erano confratelli di questa comunità gli uomini più importanti e benestanti della città. Oltre che della sede, disponevano anche di un ospedale e di una chiesa.

A sud, attaccata al porto, c'era la celebre Rua do Calhau, dove, secondo notizie posteriori, risiedevano "gli uomini della nazione"; così si chiamavano all'epoca gli Ebrei. Era anche il luogo in cui venivano posti in una specie di "quarantena" gli uomini di "sangue impuro" fossero essi deportati, meticci o ebrei. Una sorta di ghetto in cui la gente restava sino a che non veniva accettata. Comunque, convertiti o no, gran parte della comunità commerciante residente era di origine ebrea o era ritenuta tale. Sulla riva del mare c'era la Rua do Porto.

Sul lato di ponente, immaginando la città divisa in due parti dalla Rua Direita, c'era la Rua da Banana. Qui abitavano i grandi proprietari terrieri di Santiago e di Fogo. Parallele alla Rua da Banana esistevano altre due vie: quella della Carreira e quella di Nssª Sr.ª do Rosário. Si trovava in questa ultima la chiesa di Nssª Sr.ª do Rosário, sede della confraternita degli uomini negri della città.

Nella seconda metà del Sec. XV, apparve il quartiere di San Sebastiano, nella parte est del vallone. Il borgo si spandeva anche verso nord in cima alla ribeira e il Bairro dos Sapes ne è un esempio.

Nella parte ovest del vallone nacque il quartiere di S. Bras delimitato dalla porta di Santa Marta. A S. Bras era situato, presumibilmente in alto sulla ribeira, uno dei posti di vedetta per l'avvistamento delle navi. Gli altri due bastioni di avvistamento erano detti della Vigia e della Ribeira.

Tra il 1556 e il 1558 il vescovo, Frei Francisco da Cruz, forse spinto dagli abitanti che si associarono per erigere "una fastosa cattedrale, degna dell'opulenza della città" dà inizio alla costruzione della Sé Catedral. I lavori vennero ostacolati dai potenti locali con il pretesto che la cattedrale era situata fuori dal "corpo della città". Per costruirla servirono molto tempo e molti soldi (in relazione al suo arredamento e ai materiali da costruzione. Le pietre, per esempio, vennero trasportate dal Portogallo). Dopo oltre un secolo i lavori venivano conclusi a spese del vescovo Frei D. Vittoriano Portuense.

Pochi anni dopo, nel 1712, fu saccheggiata e danneggiata " al punto che le stesse campane della cattedrale ammutolirono vedendoci vilmente derubati e spogliati da mani sacrileghe". Oggi restano solo pareti che insistentemente si mantengono in piedi per testimoniare gli attacchi a cui furono esposte e i tempi d'oro di Ribeira Grande.  

Qualche anno più tardi, con scopi esclusivamente difensivi, iniziava la costruzione della Fortezza di S. Filipe. L'opera fu iniziata nel 1587 e terminata nel 1593 e fu una risposta ai continui attacchi dei pirati dell'epoca. Ebbe come probabili costruttori l'architetto e ingegnere, Joao Nunes, con la possibile collaborazione dell'ingegnere Filipe Terzio. In questo forte esistevano solo: una piccola cappella (S. Gonçalo), la casa del governatore e dei soldati, e una cisterna di acqua,costruita posteriormente (nel 1742). Nel secolo scorso, e anche recentemente, alcuni restauri hanno alterato parte dei tratti originali del forte.

La Fortezza di S. Filipe, detta anche Cittadella, domina tuttora la valle. Il panorama di Ribeira Grande che si gode dalle sue mura è grandioso.

È il primo sito di Capo Verde ad essere inserito tra i patrimoni dell'umanità.