Tétouan
è
capitale
e
centro
culturale
della
regione
Tangeri-Tétouan
nel
Marocco
settentrionale
ed
è
l'unico
porto
del
Marocco
aperto
sul
Mar
Mediterraneo
ad
alcune
miglia
dallo
Stretto
di
Gibilterra.
Anticamente era una roccaforte
militare
per
le
operazioni
contro
Ceuta,
fondata
tra
il
1305
e
il
1307
dal
sultano
merinide
Abu
Tabit.
Diventò
presto
centro
di
guerra
di
corsa,
tanto
che
nel
1399
la
città
fu
distrutta
da
Enrico
III
di
Castiglia
e
i
suoi
abitanti
furono
uccisi
o
deportati.
Rifiorì all'inizio del XVI
secolo
per
l'arrivo
di
molti
ebrei
e
moriscos
rifugiatisi
in
Marocco
dopo
la
cacciata
dalla
Spagna
nel
1492
ad
opera
di
Ferdinando
II
di
Aragona
e
Isabella
di
Castiglia
(i
"re
cattolici").
L'immigrazione
continuò
fino
al
XVII
secolo
e
comportò
l'introduzione
delle
usanze
raffinate
e
delle
eleganti
forme
dell'arte
ispano-moresca.
La
città
dovette
poi
subire
il
blocco
navale
da
parte
di
Filippo
II
nel
1565
e
perse
la
raggiunta
importanza
commerciale,
che
riacquistò
sotto
il
regno
di
Moulay
Ismail
(1672-1727)
grazie
allo
sviluppo
delle
relazioni
commerciali
con
l'Europa.
Nel
XIX
secolo
fu
coinvolta
nelle
lotte
fra
Spagna
e
Inghilterra
per
la
supremazia
della
regione,
venne
occupata
dal
1860
al
1862
dalla
Spagna
e
poi
restituita
al
Marocco.
Ritornò
spagnola
nel
1913
e
tale
rimase
fino
all'indipendenza
del
Marocco.
Come altre città marocchine
ha
quartieri
di
tipo
europeo
e
la
medina
araba,
circondata
tuttora
su
tre
lati
da
spesse
mura
e
sovrastata
dalla
Kasba
(cittadella
militare),
è
un
labirinto
di
scalette,
di
strade
strette
e
tortuose
che
s'internano
a
volte
nelle
case
e
si
slargano
in
piccole
piazzette.
Oltre
ai
sūq
ci
sono
botteghe
artigianali
di
ricamatrici,
armaioli,
tintori,
conciatori
di
pelli,
ed
altre
attività
varie.
Nel Museo
etnografico
e
d'arte
marocchina,
fondato
nel
1926
e
trasferito
nel
1945
in
una
ex
fortezza,
le
collezioni
d'artigianato
mostrano
le
tradizioni
e
le
usanze
del
Marocco
del
nord,
con
i
mobili,
i
tappeti,
i
ricami,
le
ceramiche,
gli
abiti
tradizionali
maschili
e
femminili
usati
nelle
campagne,
il
vasellame,
le
suppellettili
e
gli
utensili
che
rivelano
l'influenza
andalusa.
Interessanti
la
collezione
di
strumenti
musicali,
la
ricostruzione
di
una
cerimonia
nuziale
e
di
una
cucina
con
i
forni
usati
per
cuocere
il
pane,
le
carni
e
le
verdure.
Una
sala
è
dedicata
alle
armi
bianche
e
da
fuoco
compreso
un
piccolo
cannone.
Il
Museo
è
situato
attorno
a
un
giardino
andaluso
con
una
fontana
adorna
di
mosaici.
Un altro museo il "Museo
Archeologico"
raccoglie
soprattutto
reperti
della
colonia
romana
Lixus
con
il
famoso
mosaico
raffigurante
le
tre
Grazie,
oggetti
in
oro,
bronzetti,
fra
i
quali
le
statuette
di
Leda,
di
Ercole
che
solleva
Anteo,
di
Teseo
che
abbatte
il
Minotauro,
che
risalgono
al
I
secolo.
Interessanti anche molti altri
oggetti
provenienti
da
scavi
in
località
presso
Tétouan:
frammenti
di
ceramiche,
bruciaprofumi
punici,
una
collezione
di
monete
romane,
un'altra
di
di
ceramiche
puniche,
pre-romane
e
romane
e
serie
di
pesi
romani,
gioielli,
lampade
ad
olio,
strumenti
vari
per
la
pesca,
la
tessitura,
la
chirurgia
ed
altri.
L'ingresso
è
vietato
al
palazzo
del
Khalifa
perché
oggi
è
uno
dei
tanti
palazzi
reali
che
il
re
ha
in
diverse
città
del
Marocco,
ed
era
all'epoca
del
protettorato
residenza
del
califfo.
Eretto
nel
XVII
secolo
e
modificato
nel
1948
e
nel
1960
è
un
bell'esempio
di
architettura
ispano-moresca.
Caratteristico è il souk
el
Fouki,
lunga
piazzetta
dove
si
trovano
i
venditori
di
spezie,
di
stuoie,
delle
tipiche
gallette
"kesra"
dei
pasti
marocchini
ed
i
falegnami.
Numerose
sono
le
moschee
con
i
loro
minareti.
Il
parco,
che
si
snoda
lungo
la
costa
atlantica,
è
fatto
di
dune
di
sabbia,
paludi
e
secche
costiere,
isolette.
L'austerità
del
deserto
e
la
biodiversità
della
zona
marina
contribuiscono
a
un
paesaggio
terrestre
e
marino
contrastante
di
eccezionale
valore
naturale.
Molte
varietà
di
uccelli
migratori
vi
trascorrono
l'inverno.
vi
si
possono
anche
trovare
diverse
specie
di
tartaruga
di
mare
e
di
delfino,
che
i
pescatori
usano
per
attirare
banchi
di
pesce.
TAMUDA
-
A poca distanza da Tétouan si
trovano
le
rovine
dell'antica
città
di
Tamuda
i
cui
reperti
degli
scavi
sono
conservati
nel
museo
archeologico
di
Tetouan.
È
ancora
ben
visibile
il
tracciato
urbano
di
questo
agglomerato
urbano
abitato
nel
III
o
II
secolo
da
Berberi
che
intrattenevano
rapporti
economici
con
Cartagine.
Venne
distrutta
dai
Romani
nel
I
secolo
e
trasformata
nel
II
secolo
in
campo
militare
romano
e
dopo
altri
due
secoli
fu
definitivamente
abbandonata.
COSTA
DI
GHOMARA
-
Da Tetouan inizia la costa di Ghomara,
il
cui
nome
deriva
dalla
tribù
berbera
dei
Ghomara
che
si
convertì
all'islamismo
agli
inizi
dell'VIII
secolo,
partecipò
alla
rivolta
contro
il
governatore
di
Tangeri
e
aderì
al
kharigismo,
setta
islamica
che
per
alcuni
secoli
conobbe
una
grande
diffusione
in
Nordafrica.
La costa, nonostante sia uno
dei
più
bei
tratti
del
litorale
mediterraneo
in
cui
si
alternano
pareti
a
strapiombo
a
piccole
calette
con
villaggi
di
pescatori,
è
ancora
poco
abitata
e
poco
frequentata
dai
turisti
per
la
scarsità
di
attrezzature
alberghiere
e
la
difficoltà
delle
vie
di
accesso.
Tetouan è la base da cui
partire
per
un
interessante
viaggio
nel
Rif
che,
fino
alla
indipendenza
del
Marocco
era
praticamente
privo
di
strade
percorribili
con
mezzi
meccanici
ed
oggi
è
meglio
servito,
anche
se
la
guida
deve
essere
prudente
a
causa
delle
numerose
curve
stradali.
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