Medina di Essaouira
Marocco

patrimonio dell'umanità dal 2001

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Essaouira, "la perla del regno", sembra quasi un miraggio sospeso tra il cielo e il mare al fondo di una lunga spiaggia dalla sabbia finissima. 

Città cosmopolita e internazionale, già nota in tutto l'impero romano per l'estrazione della porpora, fu conquistata dai musulmani nel X sec. e invasa dai portoghesi nel XVI. 

Una bellissima medina formata da viottoli angusti porte blu e case imbiancate a calce alternate a laboratori artigianali e piccoli negozi, lasceranno incantati.

In arabo è detta "essaouira", ovvero "muraglia", ma il suo più antico nome "mogador", vocabolo di origine berbera, significa "la ben custodita".

La città si affaccia sulle Isole Porporine, un arcipelago che la fronteggia e la protegge dalla furia dell'oceano. Con la sua pianta a croce come Saint Malò, questa enorme città fortezza fu costruita a livello del mare. Scintillante di biancore, si presenta, come un complesso urbano scenografico, con piazze e mercati che costituiscono altrettanti luoghi di incontro e di spettacolo. Battuta dal vento, ma protetta da possenti bastioni, vive principalmente di artigianato e di turismo.

Dall'antica torre portoghese (Skala du port), che domina l'entrata del porto, si può godere una splendida vista sulla città e sulle isole Porporine.

La città può essere suddivisa in tre parti: Medina, Mellah e Kasba; tutte e tre sono circondate e protette da alte mura all'interno delle quali si trova un variopinto ed immenso Souk.

La città venne fondata secondo la tradizione da mercanti cartaginesi in un luogo abitato da popolazioni berbere. Ben presto la città divenne uno scalo commerciale sulla rotta verso il Golfo di Guinea e verso il III secolo a.C. fu ripresa dai berberi che vi instaurarono una monarchia.

In seguito alla terza guerra punica il regno berbero di Essaouira entrò nell'orbita commerciale di romana basandosi sull'industria della salagione e sulla tintura a base di porpora, ma perse la sua indipendenza nel 42 d.C.,quando venne annessa alla provincia romana della Mauretania tingitana (da Tingis, antico nome di Tangeri).

Parecchi secoli dopo la conquista araba, avvenuta nel VII secolo, la città si riprese dal suo lungo torpore quando venne riscoperta dai marinai portoghesi, che si installarono in città ribattezzandola Mogador (derivato probabilmente da Sidi Mogdoul, nome di un marabutto locale). L'arrivo degli europei coincise con la fioritura della comunità ebraica, che divennero intermediari politici e commerciali tra il sultano e le potenze straniere.  

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Nel 1764, il sultano Mohamed ben Abdellah decise di fare di Essaouira una base navale fortificata e chiamò pertanto l'architetto militare francese Théodore Cornut a ridisegnare la città. In tre anni i lavori stravolsero l'impianto urbanistico della vecchia Mogador per creare una città moderna di stampo europeo, con un largo viale centrale a portici e dritte vie trasversali; il tutto fu rinchiuso in una poderosa cinta di mura. Alla sua planimetria perfettamente regolare la città deve il suo nome attuale: «la ben disegnata».

Fino alla prima metà del XIX secolo Essaouira vide crescere vieppiù la sua importanza e la città godette di una formidabile prosperità grazie anche alla numerosa comunità ebraica, il cui numero era superiore a quello dei musulmani. Per anni unico porto marocchino aperto al commercio estero, Essaouira divenne un importante scalo marittimo dove venivano imbarcate le merci giunte in città attraverso le vie carovaniere.

Il declino di Essaouira divenne rapido con l'instaurazione del protettorato francese sul Marocco (1912) e con lo sviluppo di altri porti (Casablanca, Tangeri e Agadir). Finita al margine delle rotte marittime a causa delle sue acque poco profonde, la città è rapidamente risorta negli ultimi cinquant'anni, grazie al turismo ma anche alla sua vocazione culturale e musicale.

A conferma della cosmopoliticità di Essauira nel XIX secolo sono i cimiteri antichi arabi, ebrei ed europei affacciati sull'oceano.  

LA KASBA E IL QUARTIERE EBRAICO

La Kasba, cioè la cittadella fortificata che difende il porto, è una piattaforma protetta da mura merlate su cui si trovano dei cannoni spagnoli dei secoli XVII e XVIII rivolti verso l'oceano: nelle casematte a pianterreno si trovano i laboratori degli intarsiatori su legno d'ebano e di cedro. Interessante è il Museo Sidi Mohammed ben Abdallah dedicato alle arti e alle tradizioni regionali con collezioni di strumenti musicali, raccolta di gioielli, di tappeti e costumi cittadini, di armi e pitture su legno e perfino riproduzioni dei disegni che si fanno sul corpo con l'henné in occasione di cerimonie o feste. 

li ebrei costituivano agli inizi del XX secolo la maggioranza della popolazione di Essaouira ed una comunità ricca dedita al commercio e all'oreficeria per cui erano famosi, si contavano circa 17000 ebrei contro meno di 10.000 musulmani, ma i contrasti fra Arabi ed Ebrei dopo la nascita d'Israele e la guerra dei sei giorni hanno consigliato gli israeliti a trasferirsi in Israele o negli Stati Uniti. Alcuni vengono in pellegrinaggio al cimitero ebraico dove è sepolto il gran rabbino Haim Pinto.