Paesaggio culturale di Sukur
Nigeria

patrimonio dell'umanità 1999

Video

Il paesaggio culturale di Sukur, disegnato dalle impronte lasciate nel tempo dagli abitanti di questa regione occupata da secoli, si estende su un altopiano al nordest della Nigeria, vicino alla frontiera con il Camerun. Il sito dichiarato Patrimonio dell'Umanità occupa una superficie di 76 440 ettari.

Sukur è popolata sin dall'antichità e la produzione di ferro, che ha reso famosa questa piccola comunità, risale a XVII secolo. Anche i miti locali attribuiscono un ruolo importante alla lavorazione di questo materiale: come per altre comunità tribali dell'Africa occidentale, il fondatore leggendario di Sukur è un fabbro, al quale si attribuvano poteri soprannaturali. I sukur appartengono all'etnie hausa e ancora oggi la loro comunità è formata da diversi gradi di parentela, le cui origini comuni si ritrovano nello hidi, i capo dei sukur. 

In cima all'altopiano, che domina i vasti paesaggi coltivati a terrazze, sorge il palazzo dello hidi la cui ricchezza leggendaria fu narrata già nel 1857 dall'esploratore tedesco Heinrich Barth. Dell'antica struttura, capolavoro architettonico, stupiscono ancora le dimensioni imponenti degli edifici in granito. Le rovine delle costruzioni rituali rotonde, dei granai e delle terrazze, circondai da un muro di pietra con porte e nicchie, occupano una superfice di oltre 120 m di lunghezza e di circa 100 m di larghezza.

Accanto ad essi s'innalzano grandi monoliti, come quelli che fiancheggiano uno dei ponti, provenienti da luoghi di estrazione più lontani. Due strade, lastricate con pietre dello stesso granito utilizzato per il palazzo, di 5 e 7 metri di larghezza, conducono al palazzo, una a nord e un'altra a est. Nel palazzo e nei suoi dintorni esistono altre strade pavimentate con lastre di grandi dimensioni.

I villaggi situati sotto la collina del palazzo dell'Hidi presentano un'architettura molto semplice: muri in pietra a secco, utilizzati come spazi di difesa e anche come indicatori sociali, recinti per gli animali, soprattutto bufali, silos per immagazzinare granaglie e aree per la trebbiatura; le case sono strutture circolari di fango con il tetto di canne e di stuoie intrecciate. Muretti a secco le circondano quando si raccolgono in un gruppo. I luoghi di sepoltura tradizionali, situati sulle colline, sono formati da semplici tumuli di sassi. Solo gli Hidi sono sepolti nel loro palazzo. 

I pozzi, costruzioni interrate sormontate da strutture coniche di pietra e attorniate da muri di cinta, hanno un'importanza economica e sociale di considerevole rilevanza.

Il paesaggio culturale si caratterizza per l'abbondanza di terrazze che, benché presenti anche in altre regioni dell'Africa, se ne differenziano per la loro dimensione sacra.