Cerchi di pietra di Senegambia è il nome con cui è noto un sito inserito
dal
2006
nell'elenco
dei
Patrimoni
dell'umanità
dell'UNESCO
che
si
trova
sul
confine
fra
il
Gambia
ed
il
Senegal.
Questa
regione,
che
si
estende
su
di
una
superficie
di
circa
39.000
chilometri
quadrati
nella
zona
del
fiume
Gambia,
è
anche
conosciuta
col
nome
di
Wassu
in
Gambia
e
col
nome
di
Sine-Saloum
in
Senegal.
Le
pietre
che
compongono
il
sito
vennero
erette
in
un'epoca
compresa
fra
il
III
secolo
a.C.
e
il
XVI
secolo
d.C.
sopra
a
precedenti
sepolture.
Ogni
cerchio
è
composto
di
un
numero
di
pietre
variabile
fra
10
e
24,
di
forma
cilindrica
o
poligonale
e
alte
mediamente
2
metri;
le
più
pesanti
superano
le
10
tonnellate
di
peso,
hanno
altezze
comprese
fra
1
e
2,5
metri
e
sono
composte
di
laterite.
Sono
stati
censiti
circa
mille
cerchi
di
pietre,
con
la
più
alta
concentrazione
situata
nei
pressi
di
Djalloumbéré
(un
migliaio
di
pietre
divise
in
52
cerchi).
Il
villaggio
di
Wassu
ha
dedicato
un
museo
alle
pietre.
Non
è
noto
lo
scopo
che
spinse
queste
popolazioni
ad
erigere
i
cerchi
di
pietra,
ma
recenti
scavi
archeologici,
descritti
dalla
National
Geographic
Society
nel
2006,
suggeriscono
scopi
funerari
a
causa
dei
numerosi
resti
umani
ritrovati
nei
diversi
siti
in
cui
le
pietre
si
trovano.
Una
delle
teorie
degli
studiosi
sostiene
che
alcune
parti
dei
corpi
dei
defunti
siano
state
sepolte
in
tombe
diverse
ed
in
tempi
diversi.
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