Mapungubwe
è
una
città
situata
nel
Sudafrica
settentrionale.
Fu
fiorente
nel
periodo
tra
il
1050
ed
il
1270
essendo
nel
punto
in
cui
confluiscono
i
fiumi
Shashe
e
Limpopo,
e
fu
capitale
del
regno
pre-Shona
che
occupava
parte
degli
odierni
Botswana
e
Zimbabwe.
Al
giorno
d'oggi
la
città
è
un
patrimonio
dell'umanità,
un
parco
nazionale
ed
un
sito
archeologico.
Il
territorio
di
Mapungubwe
venne
dichiarato
patrimonio
dell'umanità
il
3
luglio
2003.
Una
delle
sue
colline
si
chiama
"Mapungubwe
Hill",
che
significa
"casa
degli
sciacalli".
È
una
collina
di
arenaria,
con
pareti
verticali
di
circa
30
metri
d'altezza
ed
una
cima
piatta
lunga
approssimativamente
300
metri.
La
collina
venne
abitata
per
settanta
anni
tra
il
1220
ed
il
1290.
La
società
di
Mapungubwe
fu
una
delle
"più
complesse
dell'Africa".
Gli
archeologi
ritengono
che
fosse
il
primo
sistema
sociale
basato
sulle
classi
in
Africa
meridionale;
in
base
a
questo
i
capi
erano
separati
dagli
abitanti
grazie
ad
un
grado
maggiore.
La
vita
era
incentrata
attorno
alla
famiglia
ed
all'agricoltura.
Vennero
creati
siti
speciali
per
riti
d'iniziazione,
attività
familiari
ed
altre
funzioni
sociali.
Il
bestiame
viveva
in
kraal
situati
nei
pressi
delle
abitazioni,
al
fine
di
mostrarne
il
valore.
Buona
parte
delle
supposizioni
che
sono
state
fatte
su
questa
popolazione
è
dovuta
ai
resti
delle
abitazioni;
i
Mapungubwe
non
hanno
lasciato
tradizioni
scritte
né
orali.
Dopo
la
caduta,
Mapungubwe
venne
dimenticata
fino
al
1932.
Su
New
Year's
Eve
del
1932,
E.
S.
J.
van
Graan,
agricoltore
locale
e
cercatore
d'oro,
insieme
al
figlio,
ex
studente
della
Università
di
Pretoria,
scoprì
la
ricchezza
d'artefatti
in
cima
alla
collina.
Parlarono
della
scoperta
al
professor
Leo
Fouché
della
stessa
università,
pianificando
i
futuri
scavi.
Dato
che
furono
subito
rinvenuti
molti
artefatti
in
oro,
la
locazione
di
Mapungubwe
venne
tenuta
segreta
per
il
timore
dei
tombaroli.
I
ritrovamenti
sono
stati
datati
tra
il
1000
ed
il
1300
e
consistono
di
materiale
in
ceramica,
collane
in
vetro,
ornamenti
in
oro
(compreso
il
famoso
rinoceronte
d'oro),
resti
organici,
avorio
intarsiato,
ossa
e
ferro
e
rame
lavorati.
Attualmente
l'area
fa
parte
del
Parco
nazionale
di
Mapungubwe
che,
insieme
al
Tuli
Block
(Botswana)
ed
alla
Tuli
Safari
area
(Zimbabwe),
rientra
nel
Parco
transfrontaliero
di
Limpopo/Shashe.
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