Medina di Sousse
Tunisia

patrimonio dell'umanità dal 1988

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Sousse è la terza città della Tunisia per popolazione, dopo la "Grande Tunisi" e la "Grande Sfax", e uno dei suoi poli turistici più importanti. Una città dai mille nomi: Adrim, Hadrumetum, Hunericopolis, Justinianopolis, quindi Susa. La perla del Sahel è in­contestabilmente una delle più belle località della Tunisia antica e moderna.

Fondata dai Fenici, dopo Utica e Cartagine, probabilmente nell'VIII secolo a.C, questa città seppe proteggersi dai rischi della guerra schierandosi con Roma nel 149 a.C, durante la terza guerra punica. Colonia sotto Traiano (98-117), esportava verso Roma e l'Oriente cereali e olio d'oliva dell'entroterra. Sotto Diocleziano (284-305), divenne la capitale della nuova provincia di Byzacène. I Vandali la chiamarono Hunericopolis, nel V secolo della nostra era, dal nome di Unerico, figlio del loro capo. I Bizantini, nel VI secolo d.C. la chiamarono Justinianopolis in onore dell'imperatore Giustiniano. A partire dalla conquista islamica si sarebbe chiamata Susa. La Susa islamica attraversò la sua epoca d'oro nel IX secolo, sotto il regno degli Aglabiti, quando aveva il ruolo di porto della capitale Kairouan. A quest'epoca risalgono i principali monumenti della città. Susa fu annessa dai Normanni dopo l'invasione hilaliana e fu liberata dagli Almohadi venuti dal Marocco nel 1160. Nel XVII secolo, divenne un importante rifugio per i corsari. La città subì gravi bombardamenti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nel 1942-43.

Se le vestigia dell'antica Hadrumetum sono in gran parte scomparsi, quelli dell'epoca degli Aglabiti si ergono ancora in tutta la loro maestosità.

Solo le catacombe e le collezioni del museo possono ricordarci in parte la storia della città in epoca romana. Per più di 5 km, 240 gallerie che raggruppano 15.000 sepolture appartenenti a quattro gruppi distinti costituiscono le catacombe dell'antica Hadrumetum, utilizzate dalla fine del II secolo alla fine del IV secolo d.C. Tre gruppi, col nome di Ermes, Severo e del Buon Pastore, sono stati interamente riportati alla luce e le iscrizioni e il mobilio funerario sono esposti nel museo della città. 

Il "ribat" di Susa è tra i monumenti più celebri della città. Costruito alla fine delI'VIII secolo, fu dotato di una torre dall'emiro aglabita Ziyadet Allah I nell'821. Provvisto di torri semicilindriche a ogni angolo e al centro di ogni lato, presenta al primo piano una sala di preghiera che occupa tutta l'ala sud. Di fronte al "ribat", un altro monumento storico, la Grande Moschea, fondata probabilmente nell'851 dall'emiro aglabita Abu Al-Abbas Mohammad, ha l'aspetto di una fortezza.

La «medina», con le porte intatte, merita un'attenzione particolare. Seguendo l'asse Bab Al Jedid (la porta nuova) e Bab Al Gharbi (la porta dell'ovest o del tramonto) si ritrova quell'aspetto orientale caratteristico delle "medina" che hanno saputo salvaguardare le loro tradizioni con i "souk" stretti che brulicano di gente durante la giornata. 

Infine, la Casba, che sovrasta la "medina", domina il paesaggio con la famosa torre che porta il nome di colui che la concepì, Khalaf Al-Fata. Con un'altezza di 30 m, serviva all'epoca da torre di avvistamento, ruolo che le è stato restituito attualmente poiché è utilizzata come faro. La torre fu costruita nell' 859, ma la Casba attraversò diverse fasi di costruzione tra il IX e l'XI secolo. 

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La Casba è pure sede del museo che raccoglie una ricca collezione di mosaici, autentici capolavori di scuole di mosaicisti della regione, tra le quali si può citare quello che rappresenta il trionfo di Bacco. Il mosaico ritrovato presso un piccolo borgo del Sahel, Smitat (Amira) è un monumento di estrema importanza, in cui figurano i giochi del circo, soprattutto i gladiatori.  

Dell'epoca fenicio-punica il museo conserva alcune steli provenienti dal "tophet" la cui divinità tutelare non era altri che Baal Hammon.

Susa non rappresenta però solo il passato, ma anche il presente. La spianata di Bou Jaafar lungo la spiaggia dello stesso nome è uno dei più luoghi più belli della città e della Tunisia. Gli hotel costruiti lungo la spianata sulla costa, fanno di questa città uno dei poli turistici del paese.