Bridgetown storica
Barbados

patrimonio dell'umanità dal 2011

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Bridgetown e le sue guarnigioni, è un eccezionale esempio di architettura coloniale inglese che consiste in una vecchia città costruita nel XVII, XVIII e XIX secolo. Situata nella parte sud ovest dell'isola di Barbados, testimonia la propagazione dell'impero coloniale inglese nell'oceano Atlantico. Nel centro, le antiche case coloniali affiancano gli immobili moderni e il Carenage rappresenta il cuore storico della città. Questo braccio di mare, molto utilizzato in epoca transatlantica, oggi serve i battelli da pesca e gli yacht.

Sebbene l'isola fosse totalmente abbandonata e disabitata, quando gli inglesi sbarcarono a Bridgetown, una delle poche tracce comprovanti la pre-esistenza di popolazioni indigene sull'isola fu un ponte costruito sulla palude della zona di carenaggio presso il centro di Bridgetown.   

Questo ponte fu costruito da un popolo indigeno dei Caraibi conosciuto come Arawak. E 'opinione diffusa che gli Arawak furono cacciati da Barbados, nel corso di un'invasione subita da un altro popolo indigeno.

Bridgetown la sola vera città dell’isola, che conta all’incirca 100.000 abitanti, interessante dal punto di vista turistico poiché si tratta di una città molto frizzante e ricca di luoghi di interesse, un misto di architettura moderna e coloniale che non mancherà di stupirvi, anche per la notevole influenza della dominazione inglese lunga ben 450 anni che ha caratterizzato la città sia dal punto di vista architettonico che sociale.  

Originariamente la capitale venne battezzata “Indian Bridge” (ponte indiano) per la presenza di un ponte costruito dagli indiani d’America sul canale Careenage. Successivamente venne chiamata “Town of san Michel” (città di San Michele) per poi definirla con il nome odierno Bridgetown ovvero città dei ponti, in quanto nel tempo furono numerose le costruzioni erette sul Careenage.  

Il ponte più famoso è senz’altro il Chamberlain Bridge, si tratta di un antico bacino-canale che divide la capitale di Barbados in 2 parti; anticamente questo canale era un'importantissima zona di attività peschereccia e una fondamentale via di contatto tra la città e l'entroterra.

La prima costruzione realizzata a mano è stata sostituita nel 2006 per motivi di sicurezza. Il canale oggi è utilizzato prevalentemente come via turistica per gite di piacere e attracco sicuro che fornisce un riparo dalle intemperie oceaniche. Vi si vedono ancora, tuttavia, piccoli pescherecci in attività.

L’itinerario inizia da National Heroes Squarem più conosciuta come Trafalgar Square con la sua singolare forma triangolare è il centro della capitale delle Barbados, in questa piazza si trova la statua dedicata a Horatio Nelson risalente al 1813 più antica rispetto a quella ospitata nella capitale inglese.  

Tra le bellezze della città si può ammirare la St. Micheal’s Cathedral, l’edificio religioso anglicano distrutto da un uragano a metà del XVIII secolo, fu terminata pochi decenni prima, nel 1665, ed aveva una capacità di tremila persone, l’attuale cattedrale inaugurata nel 1789 è di dimensioni più ridotte e ne può contenere circa 1600, vanta un meraviglioso soffitto ad archi.  

Nell’angolo tra James St. e Magazine Lane, si trova la Barbados Synagogue costruita nel 1833, accanto alla quale è situato il Nidhe Israel Museum che conserva la storia secolare degli ebrei delle Barbados, nutrita comunità di quasi mille persone che poi con l’immigrazione e la conversione al cristianesimo finì per scomparire quasi del tutto. L’esterno del museo offre la vista di blocchi di corallo con cui è costruito, sapientemente restaurati e riportati al loro splendore originale.  

Interessante anche la sede del Parlamento della capitale, composta da due edifici in stile neogotico risalenti all’anno 1871, al suo interno si trova la Galleria degli eroi nazionali di Barbados, in cui sono documentati racconti biografici e gesta di coloro che segnarono la storia di Barbados.  

Fra le attrazioni principali della capitale c’è il vecchio quartier generale britannico il Barbados Garrison, dove aveva sede una sezione dell’esercito militare inglese a custodia dell’isola, oggi è convertito in un polo culturale e sportivo dove il cricket, sport nazionale, è protagonista.  

Sicuramente coinvolgente e divertente una passeggiata tra i negozi ammirando le residenze di epoca coloniale magari facendo una tappa per ristorarsi in uno dei caffè all’aperto, e appena fuori dal centro della capitale una meta fra le più gettonate è la Mount Gay Rum dove al centro accoglienza visitatori potrete ricevere indicazioni su come visitare gli stabilimenti dove viene distillato il famoso rum.