Bridgetown
e le sue guarnigioni, è un eccezionale esempio di architettura
coloniale inglese che consiste in una vecchia città costruita nel XVII,
XVIII e XIX secolo. Situata nella parte sud ovest dell'isola di
Barbados, testimonia la propagazione dell'impero coloniale inglese
nell'oceano Atlantico. Nel centro, le antiche case coloniali affiancano
gli immobili moderni e il Carenage rappresenta il cuore storico della
città. Questo braccio di mare, molto utilizzato in epoca
transatlantica, oggi serve i battelli da pesca e gli yacht.
Sebbene
l'isola fosse totalmente abbandonata e disabitata, quando gli inglesi
sbarcarono a Bridgetown, una delle poche tracce comprovanti la
pre-esistenza di popolazioni indigene sull'isola fu un ponte costruito
sulla palude della zona di carenaggio presso il centro di Bridgetown.
Questo
ponte fu costruito da un popolo indigeno dei Caraibi conosciuto come
Arawak. E 'opinione diffusa che gli Arawak furono cacciati da Barbados,
nel corso di un'invasione subita da un altro popolo indigeno.

Bridgetown
la sola vera città dell’isola, che conta all’incirca 100.000
abitanti, interessante dal punto di vista turistico poiché si tratta di
una città molto frizzante e ricca di luoghi di interesse, un misto di
architettura moderna e coloniale che non mancherà di stupirvi, anche
per la notevole influenza della dominazione inglese lunga ben 450 anni
che ha caratterizzato la città sia dal punto di vista architettonico
che sociale.
Originariamente
la capitale venne battezzata “Indian Bridge” (ponte indiano) per la
presenza di un ponte costruito dagli indiani d’America sul canale
Careenage. Successivamente venne chiamata “Town of san Michel” (città
di San Michele) per poi definirla con il nome odierno Bridgetown ovvero
città dei ponti, in quanto nel tempo furono numerose le costruzioni
erette sul Careenage.
Il
ponte più famoso è senz’altro il Chamberlain Bridge, si tratta
di un antico bacino-canale che divide la capitale di Barbados in
2 parti; anticamente questo canale era un'importantissima zona di
attività peschereccia e una fondamentale via di contatto tra la città
e l'entroterra.
La
prima costruzione realizzata a mano è stata sostituita nel 2006 per
motivi di sicurezza. Il canale oggi è utilizzato prevalentemente come
via turistica per gite di piacere e attracco sicuro che fornisce un
riparo dalle intemperie oceaniche. Vi si vedono ancora, tuttavia,
piccoli pescherecci in attività.
L’itinerario
inizia da National Heroes Squarem più conosciuta come
Trafalgar Square con la sua singolare forma triangolare è il centro
della capitale delle Barbados, in questa piazza si trova la statua
dedicata a Horatio Nelson risalente al 1813 più antica rispetto a
quella ospitata nella capitale inglese.
Tra
le bellezze della città si può ammirare la St. Micheal’s
Cathedral, l’edificio religioso anglicano distrutto da un uragano a
metà del XVIII secolo, fu terminata pochi decenni prima, nel 1665, ed
aveva una capacità di tremila persone, l’attuale cattedrale
inaugurata nel 1789 è di dimensioni più ridotte e ne può contenere
circa 1600, vanta un meraviglioso soffitto ad archi.
Nell’angolo
tra James St. e Magazine Lane, si trova la Barbados Synagogue
costruita nel 1833, accanto alla quale è situato il Nidhe Israel
Museum che conserva la storia secolare degli ebrei delle Barbados,
nutrita comunità di quasi mille persone che poi con l’immigrazione e
la conversione al cristianesimo finì per scomparire quasi del tutto.
L’esterno del museo offre la vista di blocchi di corallo con cui è
costruito, sapientemente restaurati e riportati al loro splendore
originale.
Interessante
anche la sede del Parlamento della capitale, composta da due edifici in
stile neogotico risalenti all’anno 1871, al suo interno si trova la
Galleria degli eroi nazionali di Barbados, in cui sono documentati
racconti biografici e gesta di coloro che segnarono la storia di
Barbados.
Fra
le attrazioni principali della capitale c’è il vecchio quartier
generale britannico il Barbados Garrison, dove aveva sede una sezione
dell’esercito militare inglese a custodia dell’isola, oggi è
convertito in un polo culturale e sportivo dove il cricket, sport
nazionale, è protagonista.
Sicuramente
coinvolgente e divertente una passeggiata tra i negozi ammirando le
residenze di epoca coloniale magari facendo una tappa per ristorarsi in
uno dei caffè all’aperto, e appena fuori dal centro della capitale
una meta fra le più gettonate è la Mount Gay Rum dove al
centro accoglienza visitatori potrete ricevere indicazioni su come
visitare gli stabilimenti dove viene distillato il famoso rum.
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