Città storica di Sucre
Bolivia

patrimonio dell'umanità dal 1991

  Video - Video 2 - Video 3

Sucre è la Capitale costituzionale della Bolivia oltre ad essere la sede della Corte Suprema de Justicia e capoluogo del dipartimento di Chuquisaca. Storicamente è conosciuta come Charcas, La Plata e Chuquisaca ed è stata la capitale dell'Alto Perù.

La città di Sucre ha una particolarità: è anche chiamata la città dai 4 nomi che contraddistinguono i vari periodi della sua storia, Charchas nome datogli dai primi abitatori indigeni, La Plata per le sue enormi ricchezze naturali e minerarie nome datogli dal padre spagnolo Pedro de Anzures primo colonizzatore nel 1540, poi nel 1776 sotto il dominio fu chiamata città di Chiquisaca identificandola con la regione, e poi nel 1825 fu definitivamente chiamata Sucre in onore del primo presidente della Bolivia indipendente.

Inizialmente il luogo era chiamato Choke-Chaka ed era abitata dai Charca. Da qui il nome Charcas con cui era conosciuta dagli spagnoli.

Il 30 novembre 1538, Sucre fu fondata con il nome di Ciudad de la Plata de la Nueva Toledo da Pedro de Anzures, Marchese di Campo Redondo, su ordine di Francisco Pizarro. Nel 1559 il Re di Spagna Filippo II istituì la Audencia de Charcas a La Plata, la massima corte giudiziaria dell'Alto Perù al cui presidente era anche affidato potere amministrativo ed esecuitivo per alcune attività di routine. La giurisdizione comprendeva i territori degli attuali Paraguay, sud-est del Perù, nord del Cile e Argentina e gran parte della Bolivia. Nel 1609, fu fondato nella città un arcivescovado. Nel 1624 venne fondata la prima università dell'Alto Perù, Universitad San Francisco Xavier de Chuquisaca. Nel XVIII secolo si unì al Viceregno di Rio de la Plata.

Il 6 agosto 1825, l'Assemblea Costituente, dichiara in questa città l'indipendenza della Bolivia stabilendo qui la capitale costituzionale e cambiandole in nome in Sucre, in onore di José Antonio de Sucre, eroe della battaglia di Ayacucho.

Fino al XVIII secolo, La Plata fu centro giudiziario, culturale e religioso della regione. Nel 1825 Nel 1839, dopo che città divenne capitale della Bolivia, cambiò nome in onore del rivoluzionario Antonio José de Sucre. Dopo il declino economico di Potosì, Sucre apparve molto lontano dalla ricchezza economica e il Governo Boliviano si spostò a La Paz nel 1898.

Sucre3.jpg (220897 byte)   Sucre4.jpg (317902 byte)   Sucre5.jpg (254548 byte)

Sucre6.jpg (189330 byte)  Sucre7.jpg (340016 byte)  Sucre8.jpg (337121 byte)

Sucre9.jpg (291867 byte)  Sucre10.jpg (52726 byte)  Sucre11.jpg (461871 byte)

Nel giugno 2005 il Congresso, a seguito delle proteste per la nazionalizzazione degli idrocarburi che occuparono La Paz e El Alto, si è riunito a Sucre, dove è stato nominato il nuovo Presidente della Repubblica Eduardo Rodríguez Veltzé.

Arrivati a Sucre quello che colpisce è la chiara impronta dello stile coloniale in tutti i suoi edifici e case dal caratteristico colore bianco e dai tetti rossi: sicuramente è la citta che più di ogni altra conserva in ogni angolo il ricordo dell’era del colonialismo spagnolo. 

Arrivando nella piazza centrale chiamata 25 de Mayo sicuramente vale la pena visitare la chiesa di San Felipe Neri, la Cattedrale ed il museo di Santa Clara che conserva opere pittoriche e mobili dell’età coloniale, da visitare è anche la Cappella di Nostra Signora di Guadalupe costruiti nei primi dell 1600.

Appena fuori dalla città di Sucre a meno di un'ora di fuoristrada si può assistere allo spettacolo delle cascate del “k’atalla” non lontano dalle cascate ci sono anche delle grotte con delle pitture rupestri risalenti a oltre 2500 anni prima di Cristo.