Sucre è la Capitale
costituzionale della Bolivia oltre ad essere la sede della Corte Suprema de
Justicia e capoluogo del dipartimento di Chuquisaca. Storicamente è
conosciuta come Charcas, La Plata e Chuquisaca ed è stata la capitale dell'Alto
Perù.
La
città di Sucre ha una particolarità: è anche chiamata la città dai 4 nomi
che contraddistinguono i vari periodi della sua storia, Charchas nome datogli
dai primi abitatori indigeni,
La Plata
per le sue enormi ricchezze naturali e minerarie nome datogli dal padre
spagnolo Pedro de Anzures primo colonizzatore nel 1540, poi nel 1776 sotto il
dominio fu chiamata città di Chiquisaca identificandola con la regione, e poi
nel 1825 fu definitivamente chiamata Sucre in onore del primo presidente della
Bolivia indipendente.
Inizialmente il luogo
era chiamato Choke-Chaka ed era abitata dai Charca. Da qui il nome Charcas
con cui era conosciuta dagli spagnoli.
Il 30 novembre 1538,
Sucre fu fondata con il nome di Ciudad de la Plata de la Nueva Toledo da
Pedro de Anzures, Marchese di Campo Redondo, su ordine di Francisco
Pizarro. Nel 1559 il Re di Spagna Filippo II istituì la Audencia de Charcas
a La Plata, la massima corte giudiziaria dell'Alto Perù al cui
presidente era anche affidato potere amministrativo ed esecuitivo per alcune
attività di routine. La giurisdizione comprendeva i territori degli attuali
Paraguay, sud-est del Perù, nord del Cile e Argentina e gran parte della
Bolivia. Nel 1609, fu fondato nella città un arcivescovado. Nel 1624 venne
fondata la prima università dell'Alto Perù, Universitad San Francisco
Xavier de Chuquisaca. Nel XVIII secolo si unì al Viceregno di Rio de la
Plata.
Il
6 agosto 1825, l'Assemblea Costituente, dichiara in questa città l'indipendenza
della Bolivia stabilendo qui la capitale costituzionale e cambiandole in nome in
Sucre, in onore di José Antonio de Sucre, eroe della battaglia di
Ayacucho.
Fino al XVIII secolo, La
Plata fu centro giudiziario, culturale e religioso della regione. Nel 1825 Nel
1839, dopo che città divenne capitale della Bolivia, cambiò nome in onore del
rivoluzionario Antonio José de Sucre. Dopo il declino economico di Potosì,
Sucre apparve molto lontano dalla ricchezza economica e il Governo Boliviano si
spostò a La Paz nel 1898.
Nel giugno 2005 il
Congresso, a seguito delle proteste per la nazionalizzazione degli idrocarburi
che occuparono La Paz e El Alto, si è riunito a Sucre, dove è stato nominato
il nuovo Presidente della Repubblica Eduardo Rodríguez Veltzé.
Arrivati
a Sucre quello che colpisce è la chiara impronta dello stile coloniale in tutti
i suoi edifici e case dal caratteristico colore bianco e dai tetti rossi:
sicuramente è la citta che più di ogni altra conserva in ogni angolo il
ricordo dell’era del colonialismo spagnolo.
Arrivando
nella piazza centrale chiamata 25 de Mayo sicuramente vale la pena visitare la
chiesa di San Felipe Neri, la Cattedrale ed il museo di Santa Clara che conserva
opere pittoriche e mobili dell’età coloniale, da visitare è anche
la Cappella
di Nostra Signora di Guadalupe costruiti nei primi dell 1600.
Appena
fuori dalla città di Sucre a meno di un'ora di fuoristrada si può assistere
allo spettacolo delle cascate del “k’atalla” non lontano dalle cascate ci
sono anche delle grotte con delle pitture rupestri risalenti a oltre 2500 anni
prima di Cristo.