Centro storico di Olinda  
Brasile

patrimonio dell'umanità dal 1982

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Situata sul litorale del nordest brasiliano, nello Stato di Pernambuco, Olinda (che in portoghese significa "Oh! Che bella!") vi attende con il suo clima tropicale, con temperatura media annuale di 25,9 ºC e quindi una perenne estate pronta a cullarvi assieme alle calde acque dell'Oceano Atlantico. Ma Olinda non è solo mare e divertimento: è una delle più belle città coloniali del Brasile, ed in ottime condizioni di conservazione. Non è infatti un caso che nel 1982 Olinda sia stata inserita tra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, grazie alle sue magnifiche chiese barocche ed al suo unico centro storico.

L'insediamento di Olinda venne fondato nel 1535 da Duarte Coelho Pereira; divenne poi una città il 12 marzo 1537. Olinda è stata la capitale del capitanato di Pernambuco, ma venne incendiata dagli olandesi che trasferirono successivamente la capitale a Recife. La fortuna della città è legata alla lavorazione della canna da zucchero.

Nel 1637 gli olandesi vengono espulsi dal Brasile e Olinda riguadagna il titolo di capitale dello stato di Pernambuco, fino al 1837 quando capitale ridiventa definitivamente Recife.

Gli storiografi affermano che il Fortim do Queijo è il più antico della città e che sarebbe stato costruito da Cristóvão Álvares, approssimativamente nel 1620. Il forte attraversò una fase di inagibilità e durante l’amministrazione del sindaco Aredo Sodré da Mota (1973-1977) è stato restaurato e ha acquistato l’aspetto odierno. Attualmente è gestito dal Ministero dell’Esercito. Nel quartiere Amaro Branco si trova il Faro di Olinda. Il primo faro fu eretto sul Fortino Montenegro, visibile a 12 miglia e messo in funzione per la prima volta nel 1872. Il faro dei giorni d’oggi fu costruito in cima alla collina chiamata Morro de Serapião, nel quartiere Amaro Branco, e inaugurato il 7 settembre 1941. 

La posizione geografica di Olinda rendeva relativamente facile l’entrata di invasori. La vulnerabilità creò la necessità di difendere la regione, per cui, dal XVII secolo, furono intensificate le costruzioni delle fortezze. Secondo lo storiografo Vanildo Bezzerra, il Fortim do Queijo (Fortino del Formaggio) era un baluardo di una certa importanza, ma col passare del tempo prese la forma di un formaggio, da cui venne il nome). 

Tra le altre attrazioni del centro di Olinda: il Palácio dos Governadores, il palazzo del Coreto da Praça da Preguiça, il treno a vapore Maxambomba, il Sobrado mourisco con evidenti influenze arabe ed il Prédio da Caixa D'Água, una moderna architettura funzionale con il progetto di Luis Nunes, una sorta di anticipazione delle meraviglie architettoniche di Brasilia.

Oggi, ferma nel tempo, la città ispira e accoglie molti artisti che non si stancano di illustrare tutto ciò che vedono intorno. La Rua do Amaro è la strada dove abita la maggior parte di questi artisti ed è anche il più bel complesso architettonico del periodo coloniale, attualmente in un processo di rivitalizzazione. Si stanno realizzando opere di restauro dei caseggiati, che diventeranno bar, ristoranti, pousadas e spazi culturali. Sarà una nuova attrazione, ma continuerà ad essere sempre la stessa e bella Olinda.

L'Osservatorio Meteorologico è situato in Rua Bispo Coutinho, in un’area di circa 6.000 mq, in uno dei punti più alti di Olinda, l’Alto da Sé. Da lì fu scoperta una cometa, nel 1860, per la prima volta, osservata dall’astronomo francese Emmanuel Liais.

A Olinda il carnevale comincia una settimana prima della data ufficiale. La città ferve e nelle strade spuntano centinaia di raggruppamenti che sfilano al suono frenetico del frevo. La gente scende e sale le stradine con un entusiasmo contagiante, seguendo i tradizionali pupazzi giganti. C’è proprio di tutto da vedere, sentire, partecipare. L’irriverenza, la creatività e l’allegria hanno reso il carnevale di Olinda uno dei più famosi del mondo.

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Il corteo del blocco carnevalesco As Virgens do Bairro Novo (Le Vergini del Quartiere Nuovo), una settimana prima della data ufficiale, segna l’apertura del Carnevale di Olinda. Il maggior simbolo della grande festa che invade le strade strette del Centro Storico sono i pupazzi giganti - come l’Homem da Meia-Noite (Uomo di Mezzanotte), del 1932, che sfila il sabato di Carnevale. Le “Troças” (cortei goliardici al mattino con pupazzi, costumi e maschere di cartapesta), maracatu (cortei tradizionali delle antiche nazioni africane) e orchestre di frevo attirano, secondo la Segreteria di Cultura, 200.000 sfrenati festanti (foliões) al giorno che danzano e saltano senza fermarsi.

Come sottofondo delle celebrazioni del carnevale, il Frevo, la musica genuinamente originaria dello Stato di Pernambuco, della fine del XIX secolo - si crede che l’origine viene dalle bande di musica, marce e polche. Secondo alcuni, è l’unica composizione popolare al mondo dove la musica nasce con l’orchestrazione. I passi della danza stilizzano una mistura di danze di sala europee, compresi anche passi di danza classica e passi dei cosacchi.

Olinda è un comune dello stato brasiliano di Pernambuco, situata sulla costa atlantica del Paese, nella parte nord dell'area metropolitana della capitale Recife, a sud di Paulista.

Olinda ha una popolazione di 387.494 abitanti (stima del 2006) ed è una delle città coloniali meglio conservate del Brasile. Non a caso nel 1982 Olinda è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, per le sue numerose chiese barocche e per il suo centro storico.

Una festa molto sentita, come ovunque in Brasile, è il carnevale, una festa popolare molto simile ai carnevali tradizionali portoghesi ma con l'aggiunta di danze di influenza africana, che si svolge per le strade della città. Durante i giorni del carnevale si esibiscono centinaia di piccoli gruppi musicali, a volte composti da una sola persona.